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Bergamospia (si dice, non si dice) Bossetti tra uno spritz e un babà

Bergamospia (si dice, non si dice) Bossetti tra uno spritz e un babà
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Che cosa si dice, che cosa si scrive, ma soprattutto cosa non si dice e non si scrive (solitamente) della nostra città. Tra sussurri e grida una raccolta indiscreta.

Il processo a Bossetti “comincia” a Capri
tra uno spritz e un babà, si parla dell'omicidio di Yara

ansa chignolo d'isola Yara

Meno quattro giorni al processo del secolo. Ieri si è saputo che la difesa di Massimo Bossetti chiederà di ammettere 700 testimoni e rotti. Tra i tantissimi (sicuramente troppi), rispunta anche Fikri, il marocchino che fu arrestato in alto mare, sbattuto in prima pagina come un mostro e poi scagionato con tante scuse. Chiaro l'intento di rispolverare la pista del cantiere di Mapello, subito seguita dai cani segugio e presa per buona dai carabinieri. Ancora oggi, qualche investigatore è convinto che si dovesse insistere in quella direzione. «I cani non sbagliano» è il concetto che ti senti ripetere a quasi cinque anni di distanza. Il dna ha portato in un'altra direzione. La Corte d'assise dirà se è quella giusta. Intanto l'associazione “Justice of Mind” anticipa i giudici mettendo in scena il processo il 2 luglio. Dove? A Capri, con tanto di patrocinio del Comune. Tra uno spritz e un babà si parlerà anche di una tredicenne assassinata.

 

La "Top" Linda Evangelista appare in Città Alta
Per Bergamo una bellissima pubblicità

Bergamo Città Alta #bergamo #italia #italy #roots

A photo posted by Linda Evangelista (@lindaevangelista) on


Linda Evangelista appare a Bergamo e nessuno se ne accorge. Sarà stata anche mimetizzata sotto un cappello e gli anni passano per tutti, ma ce ne vuole. La voce si sparge solo quando la stessa top model posta su Instagram le immagini del suo passaggio in Città Alta, come una turista qualsiasi. I like si sprecano, per Bergamo è una gran bella (in tutti i sensi) pubblicità. Resta un rammarico grande così: con tutte le persone che ti tocca incontrare per strada, mai una volta che ti vada bene. Stavolta di sicuro non avremmo cambiato marciapiede...

 

Multe alle piscine, polemiche senza fine
Ribolla attacca, Zenoni fa “mea culpa”

Waterpolo World League Super Final Men Bergamo 2015

È l'estate delle multe e delle polemiche che le seguono. L'ultimo casus belli arriva dalla World League di pallanuoto all'Italcementi. Durante Italia-Serbia, le auto in divieto sono state puntualmente sanzionate dai vigili. Una beffa, visto che il parcheggio (privato) davanti agli ex Riuniti era chiuso. Nei giorni scorsi si era detto che il gestore aveva risposto picche alle richieste di apertura, ma l'interessato ha spiegato che nessuno l'ha mai chiamato. Che pasticcio, apriti cielo. Il capogruppo leghista Alberto Ribolla carica a testa bassa l'assessore alla Mobilità Stefano Zenoni, chiedendogli conto. Lui parla di malintesi tra organizzazione e proprietario del parcheggio, assumendosi comunque le responsabilità dell'accaduto. Poi allarga la visuale e assicura che non si vuole far cassa con le multe, figuriamoci, è solo una questione di sicurezza e di rispetto delle regole. Con un parcheggio aperto in più, sarebbe senz'altro più semplice.

 

A cena con Gori sotto il pergolato
Niente abito scuro, meglio i jeans

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Stasera grande appuntamento al Circolino: Giorgio Gori invita a cena i bergamaschi per festeggiare i suoi primi dodici mesi a Palafrizzoni. Titolo della serata: “Un anno fa, c'ero e #cisonoancora” (immancabile hashtag). Menu a base di piatti tipici, costo 30 euro. Stando al contatore di Facebook, i partecipanti saranno almeno una cinquantina. Niente buffet a cinque stelle, dunque, ma una bella tavolata sotto il mitico pergolato. Una festa senza abito scuro, puro understatement. Perché Gori può piacere o non piacere, ma almeno un pregio ce l'ha: appena può si toglie la cravatta e se la gode tra i comuni mortali. Un sindaco (anche) in jeans, che ha senz'altro ridotto la distanza tra politica e cittadini. Molto social, e non solo media. Il menu? Frittelle di patate e speck, gnocchetti all’ortica e mozzarella di bufala bergamasca. Per finire, gelato con frutti di bosco.

 

Un maschio bergamasco a Londra
Ma non se ne sentiva il bisogno

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Brava gente i bergamaschi. Ma c'è sempre l'eccezione che conferma la regola. La pagina Facebook degli orobici esportati a Londra racconta un brutto episodio. Un 21enne arriva nella capitale britannica il martedì. Non passa nemmeno un giorno che l'Associazione - sempre pronta a farsi in quattro - gli trova un impiego in un locale. Il ragazzotto inizia a lavorare in cucina, fianco a fianco di un'altra giovane bergamasca. Dopo un'ora inizia a farle delle avance, tenta di baciarla. Lei reagisce ruvidamente, assestandogli un bel destro. Scoppia il finimondo, arriva la polizia, il focoso 21enne viene rimpatriato con tanti saluti. I genitori chiamano allarmati per chiedere lumi sull'accaduto e quelli dell'Associazione Bergamaschi raccontano le cose come stanno. Il padre, anziché infuriarsi e scusarsi, giustifica l'erede: «Eh, mio figlio è maschio». La prossima volta meglio scriverlo nel curriculum. Si eviteranno molestie alle colleghe e imbarazzi a chi lo aiuta.