La moda fatta con le corde delle barche

Si scrive L4K3, si legge lago d'Iseo E anche Christo diventa trendy

Si scrive L4K3, si legge lago d'Iseo E anche Christo diventa trendy
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Tre imprenditori, un lago e tanto, tanto colore: inizia così la storia di L4K3. È il 2011 quando, sulle rive del Lago d’Iseo, viene inventato, disegnato e intrecciato il primo braccialetto in corda nautica L4K3. Non è un acronimo né una formula, bensì un modo originale di scrivere – rielaborata – la parola lago in inglese (si scrive L4K3 e si legge lake, appunto).

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Dal c’era una volta al trendy. C'era una volta una corda nautica lavorata rigorosamente a mano abbandonata sul fondo di un magazzino: ormai obsoleta, vintage e considerata alla stregua di materiale di nicchia per nostalgici marinai, è stata costretta a scansarsi dal mercato per far spazio a nuove forme di tecnologia. Questo almeno finché qualcuno non ha pensato come regalarle nuova vita, trasferendola dalla barca alla gioielleria. Questo "qualcuno" porta i nomi di Massimiliano Carta (40 anni, di Costa Volpino), Francesco Baiguini (36 anni, anche lui di Costa Volpino) e Andrea Benaglio (37 anni, di Lovere). Tre bergamaschi in cerca d'illuminazione che hanno colpito, centrato e affondato una grande idea per fare business: ripescare un materiale dal passato per farne una tendenza.

 

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Richiamati i mastri artigiani dalla disoccupazione, hanno chiesto loro di ricominciare a fare il vecchio lavoro per destinarne il prodotto alla mente creativa di stilisti e designer. Da questo inedito connubio è uscita dapprima una collezione di bracciali realizzati con le corde del Sebino, poi di accessori, di scarpe, calze, borse e ora anche di piumini estivi. «Volevamo fare qualcosa che valorizzasse il Sebino – spiega Carta, il responsabile commerciale -. L'idea dei nostri braccialetti parte da lì: abbiamo recuperato degli scarti di corda delle reti da pesca in un vecchio magazzino e abbiamo realizzato qualche prototipo. Andrea li ha messi online quasi per gioco e sono arrivate centinaia di richieste. All'inizio stentavamo a crederci, abbiamo anche pensato che si trattasse di uno scherzo, invece poi abbiamo capito di aver fatto bingo». In questi quattro anni i numeri sono cresciuti, ma la filosofia di base non è mai cambiata: lavorare con il territorio per valorizzarlo, infatti «la nostra materia prima proviene da circa una ventina di laboratori dove la corda si intreccia ancora manualmente».

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I numeri, il successo, in tutto il mondo. Partiti da Darfo Boario Terme, sede aziendale, con un investimento di 15mila euro, sono presenti oggi in oltre 360 punti vendita in tutta Italia (oltre che, ovviamente nel market online), in 6 store monomarca (ad Alassio, Varese, Gallarate, Sesto Calende, Clusone e Darfo), mentre fuori dal Belpaese hanno già conquistato Bahamas, Dubai e Beirut, con centri di distribuzione anche a Madrid, Barcellona, Montréal. I prossimi obiettivi? «Per l'Italia, un monomarca a Busto Arsizio. All'estero, un nuovo centro di distribuzione in Brasile». Non solo: a Milano è stato aperto anche lo showroom aziendale, che funge da punto di appoggio per i buyer provenienti da tutto il mondo. A quanto pare, i ragazzi fanno proprio sul serio: premiati nel 2014 per le migliori sneaker esposte a Pitti Uomo, hanno reinterpretato materiali estranei al mondo del fashion, come il carbonio e il neoprene per creare must da indossare con disinvoltura.

La nuova collezione. La collezione primavera estate 2016 di L4K3 nasce da un concorso che ha coinvolto gli under 5 anni del Lago d’Iseo, invitandoli a soffermarsi sul lago e a interpretarlo a fantasia. I designer hanno poi rivisto i disegni selezionati, riportando sui tessuti tutte le sfumature, le tonalità e le marcature tipiche dovute alla diversa pressione del pennarello sul foglio. Via libera quindi a colori energici, vitalità, giocosità, stampati su tessuti freschi ed estivi come il lino, in abbinamento al neoprene termoformato e a speciali gomme. Ogni prodotto è un collage di stoffe che, seppur unite, mantengono la loro indipendenza. «Puntiamo sulla ricerca, i dettagli e l’artigianalità locale, ma abbiamo sempre un occhio di riguardo per l’innovazione – conclude Massimiliano - grazie alla presenza di due designer d’eccezione: il bergamasco Marco Nicoli e il bresciano Alberto Premi». Le due sponde del lago, abbracciate insieme, in nome dello stile.

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Ora arriva Christo. Se Massimiliano, Francesco e Andrea hanno contribuito a portare il lago d'Iseo nel mondo, dal 18 giugno al 3 luglio 2016 sarà invece il mondo ad andare sul Sebino. Merito di The Floating Piers, la passerella artistica che Christo sta realizzando sul lago, da Sulzano a Montisola, e che permetterà a tutti quanti, gratuitamente, di camminare sulle acque. Le stime parlano di circa 40mila visitatori attesi ogni giorno, per un totale di 640mila persone nell'arco dei 16 giorni dell'installazione. Una vetrina internazionale unica per il Sebino, un'occasione che anche L4K3 vuole sfruttare. Per questo l'azienda ha deciso di celebrare l'evento con un nuovo braccialetto, “The Floating Bracelet”, un omaggio sia all’artista che al Sebino. Il braccialetto è stato infatti realizzato nella stessa corderia e con le stesse cime nautiche che reggeranno l’installazione di Christo, completate da chiusure in galvanica di ottone bronzato, che originariamente attrezzava le antiche imbarcazioni in legno del lago. Un accessorio unico, che permetterà a tutti di indossare non solo un pezzo di arte, ma anche una piccola parte di storia di questo magnifico lago.

 

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[Per ulteriori informazioni, qui il sito ufficiale]

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