La formula matematica che svela come far durare una coppia
[La matematica dell'amore, Hannah Fry.
Sottotitoli in italiano disponibili nel video.]
Se siete abbastanza fortunati da trovare una persona che decida di iniziare una relazione con voi, e se avrete l’ulteriore privilegio di strappare un “sì” definitivo alla vostra lei/lui, la questione successiva è chiara: come far sì che questo rapporto duri nel tempo? E soprattutto, che duri in un contesto di coppia felice e sereno? La matematica Hannah Fry, ricercatrice presso il centro UCL for Advanced Spatial Analysis di Londra, in una TED Talk, ha dato una risposta scientifica a questo sommo quesito, stilando una vera e propria formula matematica che mette in relazione tutti gli aspetti più importanti e significativi di un rapporto affettivo.
Gli studi della Fry, anzi di Gottman. Hannah ha recentemente pubblicato un libro dal curioso titolo, La matematica dell’amore, in cui riporta il pionieristico lavoro dello psicologo John Gottman, che nel corso della sua carriera ha studiato approfonditamente i comportamenti di una coppia. Gottman non ha lasciato nulla al caso, analizzando persino le espressioni facciali, le frequenze cardiache e le reazioni della pelle in seguito a specifiche stimolazioni. Ne è emersa una particolare teoria a proposito della “negatività” di coppia, di come essa nasce, si sviluppa, e influisce sulla solidità di un rapporto. Gottman ha cominciato dunque a collaborare con il matematico James Murray, per tentare di dare fondamento scientifico, e quindi prevedibilità e contromisure, a queste spirali di negatività. Mettendo in rapporto quanto ottenuto dagli studi sulle coppie e le interazioni matematiche individuate da Murray per affrontare la faccenda, ne sono emerse le seguenti equazioni:
La spiegazione della formula. Come si nota, le equazioni sono due, poiché la prima riguarda la donna, e la seconda l’uomo. Per quanto riguarda la prima, w rappresenta l’umore generale, rwWt lo stato d’animo di lei quando è insieme al partner, e infine IHW mostra come le azioni di lui influiscano sullo stato d’animo della compagna. Spiegazione assolutamente identica per quanto riguarda la formula dedicata all’uomo, semplicemente con la h (husband, marito) e la w (wife, moglie) invertite. Il primo estremo di entrambe le formule rappresenta la reazione conseguente alla somma degli elementi appena spiegati.
Gottman e Murray hanno capito che il fattore più importante e determinante per la stabilità di una coppia sta nell’influenza reciproca che i due esercitano. I termini sono molto semplici: se lui ride ad una sua battuta o le dà ragione, allora si svilupperanno spirali positive; viceversa, se lui la interrompe o non la ascolta mentre lei parla, le spirali saranno negative. Ma attenzione, Fry, tirando le somme delle ricerche di Gottman e Murray, non sostiene che la negatività non debba esserci, anzi, è importante che reazioni di rabbia, dispiacere, tristezza o comunque in generale esternazioni negative emergano, ma al di sotto di una determinata soglia, che è quella che permette di affrontare il problema insieme e di non creare una sorta di muro contro muro, preludio di ogni litigio importante. Meno eventi di questo tipo ci saranno, più la relazione sarà duratura.
Dunque, riassumendo: la reazione del partner sarà più o meno positiva in base ad una sommatoria che prevede come fattori fondamentali l’umore generico di una persona, lo stato d’animo provato in presenza di lei/lui, e l’influenza, in termini assoluti, che i comportamenti della compagna/o hanno sull’altro. Certamente, la vostra vita di coppia, ora, avrà tutta un’altra marcia, grazie alla signora Fry.