Ma quale retrocessione della Dea Gli sciacalli vadano a nascondersi

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Due punti di penalizzazione per la responsabilità oggettiva, anche se l’Atalanta non c’entra niente, ridotti a uno in caso di patteggiamento. Una sanzione da scontare nel campionato 2015-2016. Tutto questo, naturalmente, qualora Doni e Colantuono fossero riconosciuti colpevoli dalla giustizia sportiva in relazione alla presunta combine della partita Crotone-Atalanta di quattro anni fa.

Per questa gara, il Pm di Cremona ha chiesto il rinvio a giudizio sia del capitano sia dell’ex allenatore: presumibilmente a cavallo tra la fine dell’anno e l’inizio del 2016, il giudice dell’udienza preliminare si pronuncerà. Ma ora tocca al procuratore federale Palazzi: la tempistica dell’iter davanti ai tribunale sportiva dipende da lui che, peraltro, di gatte da pelare ne ha in quantità industriale, considerato che sono 104 le richieste di rinvio a giudizio formulate dal pubblico ministero cremonese, per non dire dello scandalo Catania che ha terremotato la serie B.

L’Atalanta e i suoi tifosi, incolpevoli, possono contare sul precedente del Benevento che nel terzo grado di giudizio, vide passare da 9 a 2 i punti di penalizzazione comminati in seguito alla condanna dell’ex portiere Paoloni, all’epoca dei fatti tesserato per il club campano. Gli sciacalli che, all’indomani delle richieste del pm di Cremona, avevano preconizzato addirittura la retrocessione dell’Atalanta, possono andare a nascondersi.

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