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Tra i 25 migliori d'Italia
L'Art Caffè in Piazza Pontida Un tesoro da raccontare (e gustare)
Realizzata da De' Longhi e Slow Food Educazione, è stata pubblicata in questi giorni la prima guida digitale dedicata a L'eccellenza delle torrefazioni italiane, che raccoglie una severa selezione operata da Gabriella Baiguera, esperta di caffé. Dopo aver girato l'Italia per tre mesi, raccogliendo storie, studiando i metodi di lavorazione e valutando origini e qualità delle miscele proposte, l'autrice ha stilato la classifica dei migliori 25 locali del Belpaese. Uno di questi è l'Art Caffè di Piazza Pontida, a Bergamo.
[Erminia Nodari e Tullio Plebani, dell'Art Caffè Torrefazione]
Non c’è bisogno di presentazioni per parlare dell’Art Caffè di Bergamo, la caffetteria-laboratorio che da quindici anni raccoglie in Piazza Pontida gli amanti della caffeina. Non c’è bisogno di presentazioni nemmeno per Erminia Nodari e Tullio Plebani, che da tutta una vita si dedicano a questa preziosa bevanda dal gusto intenso. Non ce n’è davvero bisogno. Eppure, in occasione dell’apertura del nuovo Art Caffè, sempre nella famosa piazza di Bergamo, abbiamo incontrato questi due ambasciatori di gusto e di idee perché dietro, ma soprattutto dentro a quella tazzina veloce, bevuta distrattamente, c’è tutto un mondo da raccontare.
Il nuovo spazio rispecchia molto il carattere dei due padroni di casa: schietto ma accogliente. Il bancone in legno, appena varcata la soglia, è il punto focale, e tutto intorno si raccolgono i dolci fatti in casa e le confezioni di caffè preparate nella torrefazione di Fornovo San Giovanni, il luogo dove Tullio lavora i chicchi ancora verdi. Dalle 7 alle 20 qui si deliziano i clienti con caffè e cultura, si fa un po’ di educazione all’assaggio, si richiede attenzione per ogni gesto, anche quelli (solo apparentemente) più banali, e questo non vale solo per chi consuma, ma anche per il personale che è formato in modo da essere sempre all’altezza. Sareste sorpresi nel vedere la gestualità, i riti e le formule che accompagno la preparazione di un buon caffè. Ma poi chi lo ha detto che il caffè è espresso? Provate ad assaggiare un caffè filtro: rimarrete sorpresi dagli aromi e sapori che vi troverete.
La corte del palazzo storico è un fresco giardino e sui lati corre il resto del locale, separato solo da ampie vetrate di cui non ci si accorge. In fondo al negozio è stato predisposto uno spazio per i workshop con diversi banchi di assaggio. Il locale sarà animato nei prossimi mesi da un fitto calendario di incontri sulla cultura della bevanda più consumata del mondo. A lato dello spazio una grande tostatrice, abilmente maneggiata da Tullio, il torrefattore, mostrerà a tutti come avvengono le preparazioni, e vi lasciamo immaginare i profumi che invaderanno il locale e la piazza.
Vi siete mai fermati a pensare a cosa state assaporando quando sorseggiate un caffè? È una questione di tempo, non c’è dubbio. Ne è sicuro anche l’Art Caffé: ci vuole tempo e impegno per raccontare e spiegare che anche una bevanda così comune e così vicina a noi in realtà è assai complessa. Se provate a paragonarla al vino sarà un po’ più facile: i termini e le questioni in gioco, infatti, sono molto simili. Prima di tutto ci sono le differenti varietà di piante (circa 100 specie) e ognuna di esse ha una propria particolarità, proprio come i vitigni; poi ci sono i terroir (aree geografiche ben delimitate) e i climi di ogni singolo paese che hanno un ruolo importante per il prodotto finale. Ma questo non basta: proprio come nei migliori vigneti del mondo, esistono anche per il caffè dei fazzoletti di terra eccezionali, e le drupe delle piante che crescono lì, se opportunamente raccolte e selezionate, rappresentano l’eccellenza.
Erminia e Tullio hanno dedicato - e lo fanno ancora oggi - molto del loro tempo e delle loro forze per scovare questi gran cru, queste eccellenze assolute. E quando le trovano ci vanno di persona e là incontrano i contadini e gli artigiani, ovvero le mani che prima di tutte fanno il caffè. Oggi, in negozio, se ne possono assaggiare ben due di questi champagne del caffè, le cosiddette monorigini, cioè selezioni che provengono esclusivamente da una singola piantagione. Uno è l'Huehuetenango, dal Guatemala, mentre il secondo è una vera chicca: si tratta del raccolto di una piantagione spontanea dell’Etiopia, la foresta di Harenna, le terre dove questa bacca ha avuto probabilmente origine. Erminia e Tullio, ogni anno, a partire dal 2016, si porteranno con sé quasi tutta la produzione importata, così che Art Caffè sarà uno dei pochi posti al mondo dove poter assaggiare tali eccellenze.
Ci vogliono ostinazione e coraggio per fare gli artigiani del caffè, ma queste virtù certo non mancano loro. Quindici anni fa hanno iniziato la loro rivoluzione e da allora non hanno mai smesso di sperimentare. Questa è la loro forza, la convinzione di avere tra mani un autentico tesoro da raccontare. Una piccola perla nel cuore di Bergamo. Anzi, un chicco pregiatissimo.
