10 frasi dei bergamaschi tra tombola, lotto e schedine

Per noi, così morigerati, il gioco d’azzardo non è un vizio, ma un mezzo per intrattenere rapporti sociali, persino con chi non è più tra noi. Almeno è stato così fino all’introduzione di nuovi e più diabolici metodi per perdere denaro. In ogni caso, sotto sotto sappiamo bene che, se c’è un vincitore, non è certo chi gioca. Se continuiamo a farlo, è solo per spirito di contraddizione.
LOTTO
1) Ó metìt la data del mé póer Piero
Indispensabile sostegno in vita, il consorte continua a esserlo dopo la dipartita. Vincere giocando la sua data di nascita è qualcosa di simile alla reversibilità della pensione. [Trad: Ho messo la data del mio povero Piero]
2) Se möre te dó mia i nömer del lòt
Fornire i numeri vincenti del lotto sembra essere una delle incombenze più urgenti per un defunto. Minacciare di non darli è una formidabile arma di ricatto. [Trad: Se muoio non ti do i numeri del lotto]
3) Ó sbagliat a fà zó la schedina
Frase che si sente ogni giorno al bar, forse per la difficoltà di maneggiare i pennarelli. Se però l’errore porta a una vincita, di solito la protesta non avviene. [Trad: Ho sbagliato a compilare la schedina]
MACCHINETTE
4) Per fórsa gh’ó de ‘ndà a robà
Curiosa espressione, sentita durante un corpo a corpo con una slot machine, che mette in diretta relazione l’impossibilità di ricavare denaro da una macchina con la necessità di procurarselo in altro modo. [Trad: Per forza devo andare a rubare]
BINGO/TOMBOLA
5) Mès-cia chèle baline!
Com’è noto l’uscita dei numeri nella tombola o nel bingo è governata da forze sconosciute. Una di queste è la velocità esatta di mescolamento dei bussolotti. [Trad: Mischia bene quelle palline]
6) Te se gnà bù de tègn dò cartèle
Il paziente marito, strappato alla contemplazione pomeridiana del cantiere, viene così apostrofato dalla moglie che, al contrario, governa senza problemi anche dieci cartelle. [Trad: Non sei neanche capace di gestire due cartelle]
7) Sére a ü
Urlo disperato che segue la proclamazione di una vincita. Giungere così vicini al traguardo e perdere è terribile, soprattutto se il fatto tende a ripetersi spesso. [Trad: Me ne mancava solo uno]
GRATTA E VINCI
8) Con chi növ te ènzet de piö
L’atteggiamento magico applicato al gioco trova espressione in leggende metropolitane come questa, che attribuisce ai nuovi giochi un potenziale vincente superiore. [Trad: Con quelli nuovi si vince di più]
GENERALE
9) Se ènze ghe l’ dighe a nissü
La nostra proverbiale riservatezza emerge anche in questa circostanza, dove il pudore e il desiderio di non ferire l’altrui sensibilità ci impediscono di comunicare un evento a noi favorevole. [Trad: Se vinco non lo dico a nessuno]
10) I ghe guadègna nóma lur
Nei non rari momenti di lucidità sappiamo perfettamente che c’è chi ci guadagna sempre, nel gioco. Possono essere entità diverse, più o meno misteriose, ma di certo non siamo noi. [Trad: Ci guadagnano solo loro]