Rosalba, la cantafiorista di Almé e il suo grazioso bistrot milanese
Capelli color fiamma, un profilo antico da fine secolo, instancabile, eclettica, ma sempre e soprattutto guidata dalla passione e dalla curiosità, Rosalba è l’anima di Fiori e Potafiori, due sogni, due dimensioni.
Fiori, piccoli grandi capolavori. Quando si parla di “cantafiorista”, s'intende lei, solo lei: Rosalba Piccinni. Nata ad Almé 41 anni fa da papà pugliese operaio e mamma casalinga bergamasca, entrambi con la passione della musica (dettaglio che sarà fondamentale per il suo futuro), è la settima di otto figli. Da giovanissima, all'età di soli 16 anni, inizia a lavorare in un negozio di fiori, rilevandolo 11 anni dopo e inaugurando la stagione del suo brand Fiori. Il successo la bacia, premiandola per il suo stile originale e il suo gusto sofisticato. Nel 2009 è la volta del negozio milanese: passeggiando per il centro meneghino posa gli occhi (e il cuore) in uno spazio che qualche mese dopo sarà suo. È così che via Broggi 17 diventa palcoscenico di nuovi affezionatissimi clienti. La sua peculiarità sta nel fatto che non solo dà vita a creazioni degne di essere esposte in un museo, ma sperimenta forme e colori inusuali, esprimendo un senso estetico che va al di là della mera composizione floreale. Ma non è l'unico motivo per cui è diventata famosa. L'altro motivo, a pari merito, è la sua voce!
Passione numero uno: cantare. «Nasco cantante, fin da bimba decisi che da grande avrei fatto la cantante – svela Rosalba, con quel destino da astro nascente scritto a chiare lettere nel nome - Poi da adolescente ho fatto piano bar in giro per l'Italia, concorsi canori, poi rock, blues e infine sono approdata al jazz. In parallelo c'è Fiori: con questa attività la gente lo ha apprezzato e ha incominciato a invitarmi a fare gli allestimenti e a cantare: in questo modo sono diventata la Cantafiorista».
Negli anni Novanta esordisce come cantante pop incidendo diversi brani inediti. In seguito con Antonello Gabelli (musicista, tra gli altri, di Patty Pravo e Riccardo Fogli) produce il suo primo disco Chi? Roxy?. A gennaio 2011 pubblica l'album Arrivi con Egea Music: una raccolta di 11 brani dove il sound pop incontra l’imprevedibilità del jazz. Il disco si avvale della produzione artistica e degli arrangiamenti di Lorenzo Caperchi (già collaboratore di GianMaria Testa, Marco Paolini e Mercanti di Liquore) e Simone Pirovano. Gli arrangiamenti d’archi sono curati da Borgar Magnason (già collaboratore di Elisa e Björk) e registrati al Greenhouse Studios di Reykjavik.
Viene invitata per quattro date nel tempio della musica jazz, il Blue Note di Milano, e quattro volte su quattro registra il sold out al botteghino. Partecipa a serate mondane del calibro della Fashion Night di Milano, il Gran Premio di Monza, il Festival del Cinema di Ischia, a eventi privati presso il Museo Bagatti Valsecchi di Milano, il Palazzo Albergati di Bologna, il Teatro Donizetti di Bergamo e a concerti per marchi come Trussardi, Mercedes, Rinascente e molti altri. «Creare e stare con la gente sono le cose che mi piacciono di più» risponde schernendosi, mostrando fin dal tono di voce tutta la sua inalterata umiltà.
Nonostante le luci della ribalta siano già puntate su di lei, Rosalba si è inventata un'altra formula accattivante che associa fiori e musica: le serenate a domicilio. È lei in persona che consegna l'omaggio floreale al destinatario di chi ne fa richiesta e, subito dopo, con i suoi musicisti al seguito, attacca con uno o più brani del suo repertorio, per uno show esclusivo di un romanticismo d'altri tempi. «Durante i matrimoni rivesto il doppio ruolo di flower designer e musicista della giornata. Mi sento completa: allestisco, sistemo e canto. Do un servizio completo» continua a raccontare, «faccio le prove qui in negozio. Vedi il pianoforte?».
Potafiori, non solo un bistrot. Tutto ciò che fa è mosso da passione e tutto ciò che tocca diventa oro. L'ultima sfida (già vinta) è targata 2015 e si chiama Potafiori: un nome ironico, che rimanda al verbo potare tipico di chi ha il pollice verde e a quel pota tanto caro alla tradizione orobica. «Sì, sono bergamasca e mi diverte giocare con le parole. Pot, pota, potare, tante lingue con tanti significati. Ognuno decide il suo!». Potafiori è il bistrot dei fiori, aperto nel quartiere Bocconi di Milano, un po' negozio di fiori e un po' locale con cucina, aperto 7 giorni su 7, dalle 8 alle 24. Si può entrare la mattina per un caffè, pranzare guardando come si assemblano i fiori di stagione usando corda, fili, cortecce e poi ritrovarsi la sera ancora lì davanti a un buon calice di vino mentre Rosalba canta per voce sola e ti porta via con la sua musica. L'affascinante connubio tra fiori e sapori è dato (anche) dalla mano dello chef Giorgio Bresciani, da poco nella scuderia di Rosalba. «La mia vita è fatta di fiori e musica. Sono una cantafiorista, amo circondarmi di fiori, amo comporre serenate e condividere questi momenti con le persone nel modo più semplice e più spensierato… Mi è sempre piaciuta l’idea di famiglia allargata, una casa senza porte, un posto dove trovare il senso di ciò che siamo. Pota!».