Tutta colpa di una marinara

Che la pizza sia una cosa seria adesso l'ha capito anche la Bbc

Che la pizza sia una cosa seria adesso l'ha capito anche la Bbc
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Pensavamo non ci fosse bisogno di dirlo o scriverlo, ma a quanto pare sì: la pizza è una cosa seria. Al di là della sua bontà, indiscutibile a tutte le latitudini del mondo, è anche una questione culturale per noi italiani. La pizza è un biglietto da visita nostrano, una bandiera nella bandiera, un rito per la maggior parte delle famiglie, che almeno una sera a settimana non si fanno mai mancare questa prelibatezza. E poi, detto senza falsa modestia, come la facciamo noi in Italia non la fa nessuno. Tutto questo lo sanno alla perfezione anche i tanti stranieri che, oramai da anni, si sono stabilmente trasferiti nel Belpaese, come ad esempio Dany Mitzman, giornalista freelance britannica che da tempo vive a Bologna.

In un recente articolo per il sito della Bbc News, intitolato “Il giorno in cui ho ordinato una pizza che non esiste”, attraverso un aneddoto della sua vita italiana spiega ai lettori inglesi come la pizza sia veramente qualcosa in più di un semplice piatto per noi tricolori. La giornalista, però, lascia anche trasparire un leggero fastidio nel comprendere che «in un certo senso, io in Italia verrò sempre e comunque considerata una straniera ignorante». Tutta colpa di una pizza marinara. Ecco, infatti, quello che scrive la Mitzman:

 

marinara pizza

 

Proprio nei portici sotto la mia casa di Bologna, c’è una fantastica piccola pizzeria d’asporto. Inutile dire che sono un volto familiare. […] La pizzaiola, Emanuela, è una delle poche pizzaiole donne che io abbia mai incontrato, e il suo accento conferma che arriva proprio dalla terra della pizza. Ha i capelli cremisi con striature blu, legati in una bandana quando lavora. Nella sua vita passata era probabilmente un pirata. È severa, ma amichevole. Beh, almeno lo era fino alla scorsa settimana.

Perché la scorsa settimana ho fatto l’errore di ordinare una marinara – che è una pizza semplicissima, con pomodoro e aglio – con l’aggiunta di mozzarella.

Appena ho fatto l’ordinazione, Emanuela mi ha guardato con incredulità e, mi rendo conto a posteriori, con un po’ di disgusto.

«Non si può avere una marinara con mozzarella – mi dice –, non esiste»

«Come non esiste?» rispondo io lasciando perdere la sua ostilità, dato che ci sono abituata. «Vorrei solo una marinara con della mozzarella sopra»

«La marinara è una pizza rossa – mi risponde gelida –. Una pizza rossa è fatta con il pomodoro e senza mozzarella. Quindi non può avere una marinara con mozzarella, perché non esiste niente di simile».

A quel punto dice una cosa che trovo incredibilmente divertente:

«Suppongo – mi dice con un sospiro – che tu voglia una mozzarella con dell’aglio».

«E la differenza tra una marinara con la mozzarella e una margherita con l’aglio qual è?» chiedo divertita.

Emanuela mi guarda senza ridere. Prende semplicemente l’ordinazione.

«Ok – concedo alla fine, ancora divertita ma un po’ frustrata –. Ma onestamente non vedo la differenza tra pomodoro e mozzarella più aglio e pomodoro e aglio più mozzarella. È la stessa cosa»

«No che non lo è» interviene un altro cliente, che fino a quel momento era stato zitto a mangiare la sua pizza su uno sgabello alle mie spalle. «Emanuela ha ragione – aggiunge –. Una marinara non può avere la mozzarella».

[…] Più tardi, mentre nel mio appartamento mangio la pizza in compagnia di amici, non riesco ancora a capacitarmi della reazione di Emanuela: «Ho fatto la stessa ordinazione un paio di volte in diverse pizzerie e nessuno ha mai battuto ciglio!» mi lamento. Ma mi sto chiedendo ora se quei camerieri furono con me semplicemente educati, in quanto straniera. Chicca, una mia amica siciliana, mi dice che capisce la mia opinione, ma pensa che in futuro sarebbe saggio attenersi alla margherita con aglio, per evitare (cito testualmente) «di destabilizzare emotivamente il pizzaiolo».

Il giorno dopo telefono a un'altra mia amica, una psicanalista napoletana, per sapere che ne pensa. «Ha ragione la pizzaiola – mi risponde –. Una marinara non è più una marinara se si aggiunge la mozzarella».

Più tardi incontro Monica, sociologa italiana che ora vive in Inghilterra. E anche lei mi confessa di esser più d’accordo con Emanuela che con me: «Solitamente chi ordina la marinara è perché non vuole la mozzarella. Quindi è strano chiedere di aggiungerla a una marinara».

È stato allora che finalmente ho capito. Ho capito che si trattava di una definizione di fondamentale importanza nella tradizione culinaria italiana. Una marinara è, per definizione, una pizza rossa senza mozzarella. In sostanza è come se avessi ordinato un caffè nero… con latte.

Quindi, se mai ne avessi nuovamente voglia, ordinerò semplicemente una pizza con pomodoro, aglio e mozzarella. In termini di logica italiana, questa straniera ignorante ha finalmente imparato la lezione.

 

Pizzaiolo

 

Un mini racconto, più che un articolo, divertente ma anche, per certi versi, illuminante. Da buona inglese, infatti, la Mitzman non sembra capire, neppure alla fine, il perché, per noi italiani, ordinare una marinara con mozzarella non ha alcun senso. Oltre che una questione logica (un’ape senza due ruote non sarà più un’ape, ma al massimo un ciclomotore: ogni cosa ha il suo nome), è una questione di cultura. La marinara nacque coma la pizza dei poveri, quelli che non si potevano permettere la mozzarella. È la pizza, come dice il nome stesso, dei marinai, mentre la margherita è quella della regina, la regina Margherita per l’appunto. Dietro questi piatti della tradizione si nascondono storie, parti della nostra cultura. Per questo ci siamo così affezionati. Poi, che ci volete fare, la pizza è la pizza, una cosa seria. Siamo certi che se noi facessimo lo stesso con il porridge sarebbe meno grave.

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