Pancia piatta in cinque mosse Cosa fare (non solo contro la ciccia)
Ah, l’estate. Sole, mare, caldo, abbronzatura, montagna, escursioni, aperitivi, nuovi amori, relax. Ma, soprattutto, l’eterna lotta per la pancia piatta. Essendo la stagione in cui ci scopriamo di più, l’estate è anche quella in cui proviamo a fare maggior attenzione alla forma fisica. C’è chi si prepara mesi e mesi, tra diete ed estenuanti sessioni di fitness, e chi invece si riduce all’ultimo, puntando al sempreverde espediente del “trattieni un po’ il respiro”. Ma se quella fastidiosa rotondità, proprio lì dove dovrebbero invece far bella mostra di loro gli addominali, è causata da grasso, c’è ben poco da trattenere il respiro. Se, invece, è colpa di un fastidioso gonfiore, come capita spesso, allora una soluzione c’è e, come racconta l’Huffington Post, è stata presentata nel posto in cui, forse meno ci aspettavamo di poter trovare rimedi ai problemi di forma: all’Expo di Milano, per 6 mesi cuore mondiale di leccornie globali.
Stiamo parlando di Fodmap, uno studio dell’Università La Sapienza di Roma che promette di ridurre del 50 percento in un solo mese il gonfiore del ventre. Il trucco sta nell’eliminare dalla nostra dieta quei cibi che fermentano, andando poi a provocare il suddetto fastidio. Lo spiega il professor Enrico Stefano Corazziari, UOC Gastroenterologia de La Sapienza: «La fermentazione dei cibi, in certe persone, può determinare un accumulo di gas che, insieme a un concomitante maggior afflusso di acqua, causano una distensione del lume intestinale. Questo, complice l'ipersensibilità che caratterizza tali soggetti, causa distensione e dolore addominale. Le nuove conoscenze scientifiche ci permettono di lasciarsi alle spalle il detto “noi siamo quello che mangiamo”, oramai superato, per fare posto a un nuovo concetto: noi siamo il cibo che assorbiamo e soffriamo per quello che non assorbiamo e che la flora fermenta». Ne soffrirebbero addirittura 12 milioni di italiani.
Ma vediamo, in 5 punti, cosa possiamo fare, oltre che informarci, per liberarci di quel fastidioso gonfiore.
Convertitevi alla Fodmap
Come primo passo, per l’appunto, vi consigliamo di interessarvi alla dieta Fodmap, ideata dalla dottoressa Sue Shepherd in collaborazione con il professore Peter Gibson e il dipartimento di Medicina della Monash University in Australia. Questo tipo di alimentazione aiuta a ridurre i sintomi della sindrome dell’intestino irritabile, tra cui c’è appunto anche il fastidioso gonfiore del ventre. Senza per forza dover andare da un dietologo o un nutrizionista, i primi risultati si possono ottenere cercando di alimentarsi evitando quelle pietanze meno indicate dalla dieta Fodmap e mangiando invece quelle più indicate. QUI potete trovare tutte le informazioni di cui avete bisogno, suddivise per macrocategorie alimentari (frutta, verdura, cereali, latticini, ecc…).
L’appoggio dell’omeopatia
Anche l’omeopatia offre diverse soluzioni al fastidioso problema della pancia gonfia. Sull’Huffington Post lo spiega la farmacista esperta del settore Daria Scienza, che premette però come sia necessario innanzitutto capire quale sia il problema all’origine del fastidio prima di andare a intervenire sul problema: «In caso di pancia adiposa (grassa, ndr), consiglio alle mie pazienti 5 granuli di Thuya 15 CH tre volte al giorno, che agisce per smaltire gli accumuli di grasso sull’addome. Contro la pancia gonfia, dovuta perlopiù a intolleranze alimentari, all’assunzione di farmaci, a stipsi, disturbi intestinali o anche a stress, invece, consiglio di assumere cinque granuli di Carbo vegetalis 5 CH, e, in caso di stitichezza, cinque granuli di Nux vomica 9 CH, entrambi tre volte al giorno. Può essere utile». Un piccolo segreto, invece, può essere l’olio extravergine d’oliva: ricco di acidi grassi essenziali e di sostanze lenitive e lubrificanti, è un toccasana per regolarizzare le funzioni di un intestino “disordinato” e infiammato. Optate quindi per l'olio extravergine d'oliva a freddo e usatelo su tutti i vostri piatti per almeno un mese, ma anche la mattina, prima di colazione e a digiuno: un cucchiaino e via.
Ginnastica (soprattutto se non si è più giovanissime)
Fare almeno due volte a settimana attività fisica è certamente una condizione necessaria e sufficiente per combattere i chili in più e anche la pancia gonfia, visto che si va a ridurre sia il grasso in eccesso che i gas dovuti allo stress, rendendo il nostro ventre più sodo e piatto. Ciò vale per tutti, ma se siete un po’ più mature o maturi (diciamo sulla o oltre la cinquantina), allora dovrete fare ancora più attenzione. La pancetta, cadente e poco tonica, è infatti un normale sintomo dell’invecchiamento, dovuto anche a gravidanze e menopausa nelle donne. In questo caso la cosa migliore da fare è affidarsi a un esperto del fitness, che vi indicherà gli esercizi più adatti per ritrovare la forma fisica. Ciò aiuterà anche il rilassamento muscolare e l’eliminazione dei gas dovuti allo stress.
Come e quando mangiare
Alla base di tutto ciò che abbiamo detto fino ad ora, naturalmente, c’è la nostra alimentazione. Il primo accorgimento, se si vuole combattere la pancetta, è mangiare in modo sano e corretto, evitando di saltare i pasti. Anzi, aumentate i vostri spuntini quotidiani, mangiate spesso ma poco, in modo che non siate mai sazi ma neppure affamati. Evitate alimenti grassi, ma anche quelli ricchi di lieviti o le bevande gassate, che provocano gonfiore. La frutta e la verdura sono un vero toccasana, soprattutto nei mesi estivi. Se volete ulteriormente ridurre i rischi di gonfiore, il consiglio è mangiare anche la frutta e la verdura cotta, anche se, soprattutto la prima, non piace a tutti. Per facilitare la digestione, inoltre, dovete masticare a lungo e mangiare lentamente, evitando così di ingerire aria durante i pasti. In questo caso un piccolo segreto è quello di iniziare la giornata con un limone: spremetelo o succhiatelo. È aspro ma è un vero toccasana per il gonfiore di stomaco e l’intestino irritabile.
Cosa e quando bere
Chiudiamo, dopo aver visto cosa mettere nel piatto, scoprendo cosa è consigliabile mettere nel bicchiere. In primis, naturalmente, l’acqua, chiaramente non gassata. Alcol? No grazie: gonfia molto, soprattutto se assunto (anche in quantità non esagerate) spesso. Buoni e apprezzati sono invece gli infusi, adatti anche nei mesi estivi. Uno particolarmente indicato è quello alla menta, che è inoltre un rimedio contro il caldo, come spiega il naturopata Luca Avoledo: i principi attivi concentrati nelle foglie della menta (cioè mentolo e mentone) possiedono qualità rinfrescanti, conferiscono a questo fitoterapico l'inconfondibile aroma e offrono sollievo dalle sgradevoli sensazioni causate dal clima torrido. Oltre a questo, la menta contrasta le difficoltà digestive, il gonfiore addominale e i disturbi legati alla sindrome dell'intestino irritabile. Se volete dunque la ricetta di questo infuso “magico”, andate QUI.