Eva, vuoi venire all'Atalanta?

Eh no Mou, accidenti: questa non ce la dovevi fare. Ok le manette sventolate in segno di protesta, sì alle battute, passino le provocazioni. Ma lei, Mou, perché proprio lei? Sexy&brava, brava&sexy, potevi toglierci tutto ma non la nostra Eva Carneiro, la dottoressa più affascinante della Premier (e probabilmente dell'intero mondo pallonaro). La scena: Chelsea-Swansea, Hazard finisce a terra. La partita è sul pari (2-2), i Blues sono in inferiorità numerica. Le cure ad Hazard significano una cosa sola: togliere al Chelsea un'altra pedina finché le cure non abbiano fine. Che fare: soccorrere o tralasciare? Sarà stato il giuramento d'Ippocrate o la diligente apprensione, ma la Carneiro non ha indugi. Entra in campo. Quel che succede dopo è delirio.
https://youtu.be/6zBsIWubQ1w
La rabbia di Mourinho. All'inizio lo sfogo di Mou. Dice: «Lo staff medico deve essere sveglio, prima di entrare in campo si deve accertare che sia un problema serio. Il nostro giocatore non aveva nulla di grave e l' intervento dei sanitari lo ha costretto a uscire dal campo così ci siamo ritrovati in otto contro undici». Bene: 1-0. Ma la partita è appena cominciata e la nostra Eva, paladina della medicina, inondata di messaggi su Facebook (su cui non entrava da sei mesi), risponde: «Voglio ringraziarvi tutti per il grande supporto. L'ho davvero tanto apprezzato». Parità? Macché. Mou se la prende di brutto e chiede la testa di Eva: non la vuole più in panchina. Sui social parte una campagna solidale per la Carneiro, e - attenzione attenzione - spunta il filmato, la prova tv per la dottoressa. È l'arbitro Michael Oliver a invitare due volte la Carneiro e il fisioterapista Jon Fearn a soccorrere Hazard, il giocatore a terra. E secondo le regole del General Medical Council, un medico sportivo non può esimersi da intervenire se reputa compromessa la salute di un atleta, soprattutto su indicazione del direttore di gara.
I would like to thank the general public for their overwhelming support. Really very much appreciated.
Posted by Eva Carneiro on Domenica 9 agosto 2015
L'Arsenal, ora, la sogna. Al Chelsea l'aveva portata Villas Boas, l'alter ego di Mou, lo Special Two. Era il 2011, e il mondo del calcio entrò in una nuova fase: una donna a bordocampo che cura i giocatori? Pazzesco. Macché. Nata a Gibilterra da padre spagnolo e madre inglese, 42 anni, Eva è stata per qualche tempo la nuova faccia del calcio, quello nuovo, che fortunatamente avanza, è stata l'idea che il calcio non è più solo macho, è soprattutto competenza. Anche se di una sensualità sconcertante. Ma la guerra tra Mou e la bella fisioterapista Eva non è ancora finita. Adesso i tifosi dell'Arsenal hanno lanciato una campagna per strapparla al Chelsea e portarla all'Emirates, a fianco di Arsene Wenger, acerrimo nemico del generale Mou. Beh, popolo nerazzurro, perché non provarci anche noi dell'Atalanta? #Evavienidanoi.