Pinilla: «Reja vuole solo 20 gol? Io e German ne faremo di più»

Ha vinto la Coppa America con il Cile giocando in casa. Ha passato delle splendide vacanze tra i delfini del Messico, le spiagge di Miami e la sua fattoria che si trova a circa 400km da Santiago del Cile dove ci sono cavalli, maiali, pecore ed agnelli. Si è rilassato con la famiglia, si è divertito con gli amici andando a caccia. E dopo una decina di giorni di lavoro in solitaria nell’ultima parte di vacanza, si è presentato a Zingonia tirato a lucido come, forse, in pochi si aspettavano. Mauricio Pinilla è pronto per la nuova stagione con l’Atalanta. Lo abbiamo incontrato a Zingonia per parlare in esclusiva della stagione che inizia e del primo gol ufficiale segnato al Cittadella. Abbiamo trovato un giocatore carico come una molla, con già tanta voglia di andare in campo e fare gol. E che vede la Dea addirittura tra le prime 10 squadre del campionato.
Mauricio Pinilla, per te è stata un’estate molto intensa. Come ti senti adesso?
Mi sento molto bene. Veramente. Ho fatto la metà delle vacanze rispetto agli altri miei compagni, con la Nazionale in Coppa America siamo stati impegnati fino al 5 di luglio e sono stato in vacanza 24 giorni. Mi sono un po’ riposato, ho iniziato una decina di giorni prima del rientro a Bergamo il lavoro che lo staff mi aveva preparato ed eccomi qui, pronto ad iniziare una nuova stagione con grandissima voglia e con l’obiettivo di fare tanti gol per l’Atalanta.
Con il Cittadella hai giocato una manciata di minuti e hai subito segnato...
Sono tornato a Zingonia a inizio agosto ed è normale che non fossi pronto per giocare immediatamente dal primo minuto. Mi sono messo a disposizione del mister, ho fatto 8-10 giorni di allenamenti sempre doppi per riportarmi il più velocemente possibile al passo con tutti gli altri e sono già rientrato con il gruppo. Il gol mi ha fatto molto piacere, adesso ho l’esordio in campionato e l’Inter nel mirino. Non mi manca nulla per essere al top, mi sento già molto bene.
Con i tuoi compagni di Nazionale avete centrato un risultato storico vincendo la vostra prima Copa America: altro tatuaggio in vista?
Non l'ho ancora fatto, ma ci sto pensando. È stata un’emozione incredibile, soprattutto per chi come noi cileni non aveva mai vinto niente a livello internazionale riuscire a conquistare la Coppa in casa, davanti alla nostra gente, è stato bellissimo. Personalmente, certe emozioni mi danno una carica fortissima per continuare a fare bene e a vincere. Siamo consapevoli che per l’Atalanta sarà un'annata difficile e tosta però sono sicuro che sarà molto meglio della passata stagione.
Prima di rientrare a Bergamo, hai dichiarato che l’Atalanta vale uno dei primi 10 posti. Una grande dimostrazione di fiducia verso i compagni...
Confermo tutto, l’Atalanta per me può arrivare tranquillamente tra le prime 10 del campionato. L’anno scorso sono arrivato a gennaio ed era difficile fare meglio, sono convinto che ci siano qui giocatori in grado di ottenere la salvezza e fare anche qualcosa in più. Nella mia testa non c’è solo la voglia di lottare per restare in Serie A, ma bisogna pensare di arrivare più in alto possibile e cercare di fare qualcosa in più. È difficile, tante avversarie si sono rinforzate sul mercato, però vorrei prendermi delle belle soddisfazioni con l’Atalanta e provare a lottare per qualcosa in più.
Che campionato ti aspetti?
Credo che l’Atalanta se la possa giocare con tutti. La Serie A è un campionato molto difficile: le grandi sono di un livello magari più alto, però abbiamo dimostrato anche l’anno scorso che si può fare. Quest’anno, ancora di più. Non ci sono partite in cui una squadra ti passa sopra senza che venga opposta resistenza. Se siamo concentrati, gagliardi e proponiamo il nostro calcio possiamo affrontare tutti. Dovremo combattere con le nostre pari grado e andare sul campo delle grandi per affrontarle sempre a viso aperto: mi aspetto un campionato molto equilibrato.
Chi può vincere lo Scudetto?
È difficile. La Roma ha acquistato giocatori importanti, abituati a vincere. La Juventus ha perso pedine di livello ma ha una mentalità e una struttura che è sempre di primo ordine. Credo che lo Scudetto se lo giocheranno loro, con la Juve forse ancora un po’ più avanti ma con la Roma che ha qualche possibilità in più di farcela.
Si parte dall’Inter, credi nel colpaccio?
La mia mentalità è sempre stata quella di andare su ogni campo per fare risultato. Per vincere. Nei novanta minuti di gioco può capitare di tutto, poi se arriva una sconfitta significa che gli avversari sono stati più bravi di te. La prima giornata è sempre molto difficile: ci sono sempre tanti dubbi e non si può sapere prima come sarà l’avversario. Certamente, nell’Inter giocano tanti campioni, ma per noi dell’Atalanta iniziare con il piede giusto è fondamentale. Abbiamo un calendario che può darci grandi soddisfazioni, iniziamo subito a fare punti.
Ci hai stupito con i gol in rovesciata, cosa dobbiamo ancora scoprire di te?
Lo vedrete con il tempo, c’è sempre qualcosa da scoprire di Pinilla (sorride, ndr). Sono molto, molto fiducioso che questa sarà una bellissima stagione. Mi sento bene fisicamente, a livello calcistico ho grandi stimoli e una voglia pazzesca di scendere in campo, giocare e fare gol. Quando ci sono tutte queste belle sensazioni, aspetti solo il campo e le partite che contano.
Il mercato è ancora aperto, il tuo agente alcune settimane fa aveva lasciato aperta la porta per una partenza, ma da come parli sembri completamente calato nella realtà nerazzurra...
Ho un contratto con l’Atalanta e sono felicissimo di essere a Bergamo. Nel mercato può sempre accadere di tutto, ma a meno che non succeda qualcosa dell’altro mondo, io sono concentrato al 100% sull’Atalanta e su quello che dovremo fare adesso. Penso che non ci saranno novità di nessun tipo. Dovrebbe arrivare la chiamata di una squadra di grandissimo livello che giochi anche competizioni internazionali perché possa cambiare la mia prospettiva. Ma io sono contentissimo di essere a Bergamo.
Reja ha detto che se arrivano 15-20 gol dagli attaccanti l’Atalanta è tranquilla. È un bottino complessivo che ritieni soddisfacente?
Sapete cosa dico? Che non sono d’accordo, sono pochi. Una prima punta che gioca 34-35 partite in campionato penso che possa arrivare almeno a 13-14 gol, quindi sono convinto che io e German possiamo arrivare più in alto di quanto abbiamo fatto la scorsa stagione. Insieme ne abbiamo segnati 17, io mi sono fermato a 9 ma voglio fare di più. Voglio segnare in tutte le partite, all’Inter ho già segnato 4 gol e vorrei subito iniziare con il piede giusto facendo gol a San Siro.