Otto cose da seguire al Meeting
È il weekend del Meeting di Rimini. Il titolo di quest'anno è l'incipit di una poesia di Mario Luzi: "Di che è mancanza questa mancanza, cuore, che a un tratto ne sei pieno". Quest’anno gli organizzatori, per la 35esima edizione, hanno scelto di anticipare la manifestazione, che dura una settimana e che in genere iniziava di sabato. Per evitare che le persone scappino lunedì, il programma ha previsto gli appuntamenti più interssanti lunedì e martedì. Per chi volesse fare una puntata a Rimini ecco gli otto appuntamenti da non mancare.
Sabato 22, ore 11
Presentazione del libro di Massimo Borghesi sul pensiero di don Giussani. Borghesi, filosofo, è il più autorevole filosofo dell’area di Cl. Ha scritto un libro di grande importanza e fascino in cui racconta il fondatore del movimento di Comunione e Liberazione sotto l’aspetto più rilevante: il suo pensiero. Lo presentaranno due “non addetti ai lavori” come Pietro Modiano, presidente Sea, e Gianni Riotta, editorialista de La Stampa. Sarà presente naturalmente l’autore.
Domenica 23
Una delle attrattive del Meeting sono da sempre le mostre. Quest’anno la più innovativa e sorprendente è quella che propone un percorso nell’arte contemporanea “Tener vivo il fuoco”. Mostra che ha incuriosito oltre ogni aspettativa il pubblico, anche perché si apre con un video di 20 minuti in cui con la voce divertita e divertente di Giacomo Poretti spiega sinteticamente e con molta chiarezza quali sono gli orizzonti dell’arte nel nostro tempo. Per vedere la mostra è meglio prenotarsi.
Alle 21 al Palacongressi di Rimini, uno spettacolo da non perdere. “La dolce vita: la musica del cinema italiano”. Nella città del grande Fellini, si potranno riascoltare motivi e colonne sonore che hanno fatto la storia del nostro cinema con voci e strumentisiti d’eccezione: Alice, Morgan, Andrea Obiso, Federico Paciotti, Tosca e Raphael Gualazzi. L’orchestra è la Filarmonica Arturo Toscanini.
Lunedì 24
[Monica Maggioni]
Alle 17, nell’Auditorium interverrà il successore di don Giussani, Julian Carròn. Parlerà sul tema “La scelta di Abramo e le sfide del presente". Con lui Joseph Weiler, Presidente EUI (European University Institute) e Monica Maggioni, fresca presidente Rai.
La sera, ore 21,45 nell’Arena della Fiera lo spettacolo più importante e più impegnato del Meeting: L’Annuncio a Maria di Paul Claudel, nella traduzione e adattamento di un giovane e lanciatissimo poeta, Fabrizio Sinisi. Si tratta di uno dei testi più amati da don Giussani, riproposto in modo toccante e innovativo.
Martedì 25
[Noam Chomsky]
È il giorno clou. Con tre incontri destinati a far parlare...
Alle 13, nel grande Auditorium parlerà Matteo Renzi. Il premier avrà davanti una platea di 12mila persone e dialogherà con Giorgio Vittadini, storica figura di Cl. Scontato prevedere che assiteremo ad un show. Il titolo promette bene, quanto ad enfasi: “L’Italia e le sfide del mondo”...
Allle 15, in Sala Neri si parlerà dell’ultima, importantissima enciclica del Papa. Ma non saranno né vescovi né teologi ad affrontarla bensì un non addetto ai lavori: Carlin Petrini, Fondatore e Presidente di Slow Food e Università degli Studi di Scienze Gastronomiche. Un laico di sinistra conquistato dal coraggio e dall’umanità di papa Francesco.
Alle 17 è il momento della vera star di questo Meeting, Noam Chomsky, Professore di Linguistica al Massachusetts Institute of Technology di Boston. È il più grande linguista del mondo, personaggio da sempre schierato su tante battaglie per i diritti e per la giustizia sociale. La sua presenza è una delle sorprese di un Meeting che vuole uscire dagli stereotipi. Con lui parlerà Andrea Moro, Neurolinguista, direttore del Centro di ricerca della Scuola Superiore Universitaria di Pavia. Bello e suggestivo il titolo: “Stupirsi di fatti semplici: il linguaggio dell’uomo e i limiti della comprensione”.
Julian Carron
JULIAN CARRON