Sveglia, signor Carmona

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La domanda del giorno è una sola. Ma il signor Carlos Carmona, 28 anni, all’Atalanta dal 2010, 145 partite in maglia nerazzurra, 47 presenze nella nazionale cilena, dove diavolo pensava di essere: a San Siro o a un torneo dopolavoristico? Come accidenti si fa a prendere due cartellini gialli in cinque minuti, facendosi espellere al minuto 71 alla stregua di un debuttante allo sbaraglio? E tutto questo nel momento decisivo di una partita che l’Atalanta stava pareggiando con pieno merito contro un’Inter ancora in fase di costruzione e salvata al 93’ dalla magia di Jovetic?

Peccato. Perché la sconfitta di Milano è stata immeritata, perché Reja aveva preparato molto bene la gara, chiudendo molti sbocchi alla manovra dei rivali, inizialmente spiazzati dalla simultanea presenza di Gomez e Moralez a scapito di D'Alessandro. Aggiungete Sportiello, subito in forma smagliante; la buona tenuta difensiva (a proposito: meno male che Stendardo è rimasto, alla faccia di chi non credeva più in lui), la disinvoltura di De Roon che ha salvato un gol praticamente segnato da Brozovic, la discreta condizione atletica della squadra, capace di sopportare anche l’infortuno di Denis a partita in corso. Ma in agguato c’era Carmona e, guarda caso, dopo la sua espulsione, l’Inter ha costruito quattro palle-gol, ha colpito un palo con Palacio e ha castigato l’Atalanta con la splendida invenzione di Jovetic, degna del suo acclarato talento.

Peccato, ma siamo solo all’inizio: l’Atalanta c’è. Carmona no. Ci penserà Reja a dargli la sveglia.

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