Bergamospia (si dice, non si dice) Aeroporto, grattacapi da Bolgare
Che cosa si dice, che cosa si scrive, ma soprattutto cosa non si dice e non si scrive (solitamente) della nostra città. Tra sussurri e grida una raccolta indiscreta.
La Lega spara bordate contro la Curia
La Lega usa l'artiglieria pesante contro la Curia di Bergamo. Dopo le critiche subite sul tema profughi nei giorni scorsi, i lumbard passano al contrattacco. Alla Berghem Fest il “capitano” Matteo Salvini inquadra nel mirino il vescovo Francesco Beschi: «Anziché attaccare me, faccia una telefonata al vescovo di Bologna, che ha chiuso la Faac e lasciato tanti italiani senza lavoro». Parlando davanti ad alcuni ex lavoratori dell'azienda, invitati sul palco, anche il segretario orobico Daniele Belotti va giù pesante: «Ha chiuso per trasferirsi in Bulgaria. E di chi è la proprietà? Della Curia di Bologna. Ci bacchettano perché rifiutiamo i clandestini, ma per cinquanta famiglie bergamasche ci sono solo calci nel sedere». Segue appello, un filo provocatorio: «Beschi, anche se non coinvolto direttamente, incontri questi lavoratori. Per loro chiediamo lo stesso trattamento dei profughi: 35 euro al giorno, vitto e alloggio inclusi».
Rossi, presidente sempre più “social”
Rientrato in gran forma dalle vacanze norvegesi, il presidente della Provincia Matteo Rossi riparte di slancio. E annuncia direttamente da Facebook due buone notizie. La prima: saranno stabilizzati i 53 lavoratori precari di Abf, l'azienda bergamasca per la formazione professionale. La seconda: il via al rifacimento dell'asfalto alla famigerata curva di Strozza, dove negli ultimi anni si sono verificati trenta incidenti. Il “post” sostituisce il tradizionale comunicato stampa, aprendo un dialogo diretto con gli utenti, che non si tirano indietro se c'è da commentare. Rossi all'occorrenza risponde, riducendo la distanza tra politico e cittadino. Interessante.
Togliamo la polvere dai capolavori di Manzù
Erbacce, cartelli sbiaditi, odore di chiuso. E le porte aperte solo nel weekend. Il museo di Ardea dedicato al grande Manzù versa in stato di abbandono. Una tristezza per la moglie Inge, che educatamente denuncia la situazione dalle colonne dell'Eco di Bergamo. Manzù aveva scelto di vivere nella campagna romana per stare vicino al mare, ma ora la polvere sta lentamente coprendo lil suo ricordo. Le opere del grande artista meritano una valorizzazione ben più degna. Dopo aver rilanciato la Carrara, Bergamo farebbe bene a ricordarsi di uno dei suoi figli prediletti. La signora Inge dice che la collaborazione tra città e Fondazione «è un po' ferma». Ecco, forse è il momento di rimetterla in moto.
Orio centra record su record, ma la protesta atterra in procura
Mentre Orio festeggia il milionesimo passeggero di agosto (era successo anche a luglio), da Bolgare decolla una nuova grana. Il 26 agosto un cittadino ha spedito in procura un esposto (trasmesso per conoscenza all'Enav, ma anche ai pm di Milano e Roma) per denunciare un eccesso di voli sul territorio del piccolo comune, con tanto di tavole che proverebbero rotte anomale. Nella corposa documentazione si sottolinea l'eccesso di traffico nel cielo sopra Bolgare, sollevando anche un problema spesso taciuto dalle nostre parti, quello relativo alla sicurezza aerea. Nell'esposto si legge infatti che il Comune «non è dotato del piano di Emergenza in caso di eventuali incidenti in quanto non rientra nei piani di sorvolo a sud della A4 previsto dal piano Enac». Una situazione che, secondo lo scrivente, «pone a rischio la salute e l'integrità dei residenti». Il dossier è già atterrato in Piazza Dante. Ora la parola passa ai magistrati.