Sportiello da Nazionale Reja ci ha ridato l'Atalanta
Quattro gol (pazzesca la nuova rovesciata di Pinilla Maravilla) due rigori parati, due espulsi: una partita bellissima, un'Atalanta splendida che nel primo tempo ha fatto soffrire il Sassuolo, autentica squadra spettacolo. Non abbiamo la controprova, tuttavia, se Pinilla non fosse stato espulso l'Atalanta avrebbe potuto vincere. E qui sta il punto perché, un anno fa, gare come questa sarebbero finite male. Un anno dopo, l'Atalanta ha cambiato pelle.
È tornata se stessa perché ha reimparato a soffrire, a lottare, a non arrendersi mai. Era già accaduto a San Siro, dove solo la magia di Jovetic aveva beffato i nerazzurri in extremis, pur in inferiorità numerica per buona parte dell'incontro. Anche nella ripresa di Reggio Emilia, sino al cartellino rosso per Vrsaljko, i nerazzurri hanno giocato in dieci contro undici. Eppure, l'Atalanta ha retto e se Consigli non avesse parato il rigore a Maxi, Reja avrebbe festeggiato la seconda vittoria consecutiva. Il rammarico, però, è relativo: la prestazione del Mapei Stadium è stata davvero brillante ed è questo ciò che conta.
Aspettando i recuperi di Denis e Cigarini, l’Atalanta si bea di Sportiello, un portiere da nazionale (vero, Conte?); coccola Maxi che, per fortuna, non ha ceduto alle lusinghe arabe e, anche quando de Roon si concede una prova al di sotto dell’otto, riecco Carmona che, evidentemente, ha imparato la lezione rimediata contro l’Inter. Dopo tre partite, si rafforza l’impressione di una squadra che può essere capace di tutto in questo campionato così equilibrato e ancora stupefatto di fronte alla crisi Juve. Bravo Reja. Il meglio deve ancora venire.