Paletta: «Arrabbiato per il gol? Meglio pensare all'Empoli»

Paletta: «Arrabbiato per il gol? Meglio pensare all'Empoli»
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Contro il Sassuolo, è stato protagonista di una bella seconda parte di gara. Al cospetto del Verona e di bomber Luca Toni, ha finito per essere il migliore della difesa. Gol e amarezza per il pareggio a parte, Gabriel Paletta ha convinto tutti e, come ha raccontato in conferenza stampa a Zingonia nel giorno della ripresa, è contento della sua prova e di quella della squadra.

Gabriel Paletta, un gol al 97esimo fa sempre rabbia: ti è passata l’amarezza?

Dobbiamo pensare subito alla prossima gara. Sicuramente ci sono cose da migliorare ma dal punto di vista della prestazione e della manovra abbiamo fatto tutta la partita noi. Peccato per quel gol alla fine, ci ha tolto due punti importanti. Non abbiamo ancora analizzato a fondo cosa è successo ma la prima impressione è che in area eravamo in parità di uomini, forse addirittura uno in più.

Eri molto vicino all’azione, cosa è successo?

Io ero in marcatura su Moras, abbiamo anche avuto un contatto con un pugno sul mio braccio nella concitazione, ma non ho ben chiaro chi fosse lì con me, chi c’era dietro. Ripeto, dobbiamo analizzare con il mister il video dell’azione e capire tutti insieme cosa è successo. Per migliorare ed evitare che capiti ancora. Dovevamo fare più possesso palla cercando di tenere alto il baricentro, anche il mister ci ha detto che serve più attenzione.

 

Atalanta-Verona

 

Cosa pensi della tua prestazione? Stiamo vedendo già il miglior Paletta?

Il Verona non ha fatto una grande partita, hanno avuto pochissime occasioni. Per me è stata una partita normale, abbiamo gestito la situazione senza mai nessun problema e per questo sono contento. Personalmente mi sento al top dal punto di vista fisico, mi mancava un po’ di ritmo gara perché con il Milan avevo giocato solo qualche spezzone in amichevole. Adesso ho lavorato bene e contro il Verona mi sono sentito meglio rispetto a sette giorni prima con il Sassuolo. Andando avanti, migliorerò ancora.

Reja vi chiede sempre di difendere molto alti, i vantaggi sembrano evidenti.

È un modo di giocare che, secondo me, è più vantaggioso per tutti. La difesa alta permette ai centrocampisti di avere meno campo in avanti in cui andare a cercare palla. C’è un appoggio maggiore e ci sono più possibilità di andare ad aggredire gli avversari nella loro area di rigore. Mi trovo bene con questa impostazione e credo che la squadra non possa che trarne beneficio.

 

Atalanta-Verona

 

Pensi a difendere ma cerchi spesso di andare in gol sui calci piazzati.

Il Verona in difesa ha uomini forti e fisicamente ben messi, io cerco sempre di andare a staccare nell’area avversaria ma non era per nulla facile. Sapevamo che i nostri avversari avrebbero giocato molto chiusi con l’obiettivo di ripartire veloci. Se gli avversari sono in campo con questo approccio, facciamo un po’ più fatica perché per noi è importante trovare una squadra che se la giochi: in quel caso, abbiamo più spazi.

Adesso si va subito ad Empoli: che avversari e che gara ti aspetti?

Sono una bella squadra, hanno cambiato pochissimo e in campo sono sempre gli stessi. Da 2-3 anni stanno insieme, anche se hanno cambiato il mister hanno meccanismi rodati. Mi aspetto una gara simile a quella di Sassuolo, noi siamo in un buon momento perché credo che le prestazioni siano positive e quindi dobbiamo andare in Toscana e cercare di fare il nostro gioco. Senza paura e stando più attenti. Abbiamo lasciato punti importanti ma non serve a nulla guardarsi indietro. Andiamo avanti, l’Empoli gioca molto aperto e per me si può far male.

L’Atalanta, a prescindere dai punti, sembra una squadra molto solida.

Alla base di tutto c’è la volontà di chiudere con la porta inviolata. La mia sensazione è che questa squadra possa fare gol in ogni momento, abbiamo avuto tante occasioni in queste prime giornate e prima o poi durante la gara andiamo in rete. Ora diamo continuità e proviamo a limare i dettagli: se non prendi gol, aumenta la tranquillità ed anche la possibilità di vincere e fare risultato.

Chiudiamo con la Nazionale: è sempre un tuo obiettivo, vero?

Prima delle vacanze sono stato convocato da Conte e dunque sono consapevole che lo staff mi tiene sempre in considerazione. Io adesso penso solo a lavorare al massimo per l’Atalanta, la Nazionale è un mio obiettivo ma sono tranquillo perché contano sempre le prestazioni. Sono tranquillo, so bene che dipende da come uno gioca in campionato ed è per quello che il mio obiettivo è fare bene, con continuità, con l’Atalanta.

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