Sportiello e la parata da urlo «Sicuro con Toloi e Paletta»

Sportiello e la parata da urlo «Sicuro con Toloi e Paletta»
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Uno è una maschera di ghiaccio, l’altro ha il sorriso che gli illumina il viso, nemmeno la buona prestazione messa in campo al Castellani di Empoli sia una delle sue prime gare giocate in Serie A. Marco Sportiello e Giulio Migliaccio si sono presentati nella Mix Zone dell’impianto empolese sereni e felici per la bella vittoria conquistata, e dalle loro parole si capisce in pieno come l’Atalanta, al cospetto dei toscani, gli sia davvero piaciuta.

Una grande parata? Macchè, ordinaria amministrazione. Il primo a parlare è Sportiello e bastano 10 secondi per capire cosa ne pensa di quell’intervento che alla mezz’ora della ripresa ha salvato il risultato su Saponara. «Grande parata? Ma no, le grandi parate sono altre - si schermisce subito - ed anche se lo so già che magari arriveranno dei bei voti io resto tranquillo. La cosa più importante è che l’Atalanta abbia fatto une bella prestazione, abbiamo concesso pochissimo all’Empoli e non era facile, quindi siamo estremamente soddisfatti. Rispetto a Inter e Verona abbiamo gestito meglio il pallone nel finale».

 

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E il rigore? L’episodio più contestato dai toscani è quel contatto tra Toloi e Pucciarelli che a velocità normale è parso degno di un rigore ma che alla moviola lascia qualche dubbio. Che ne pensa Sportiello che era a due passi dall’azione? «Sinceramente non ho visto molto bene, erano proprio davanti a me ma lo sviluppo dell’azione è stato molto veloce. Toloi mi ha detto di non averlo toccato ma tant’è, sono cose che possono succedere». Ma com’è giocare con due come Paletta e Toloi a protezione del cuore della difesa? «Io mi trovo benissimo con tutti, che ci siano loro o Cherubin, Stendardo o Bellini da centrale. Certo, Toloi e Paletta sono grandi giocatori e soprattutto Gabriel è un elemento del Milan e nel giro della Nazionale. Bisogna sottolineare però che la fase difensiva, il centrocampo e l’attacco hanno dato un grosso aiuto alla protezione della porta. Stasera tutti lo hanno fatto molto bene e quindi siamo contenti per un successo meritato».

«Mi sento sicuro». L’ultima battuta con il numero 57 della squadra orobica è per quelle uscite palla a terra dal cuore della difesa che hanno caratterizzato alcune giocate dei nerazzurri. Non gli mettono un po’ d’ansia i compagni con quei tocchi di fino? «Parliamo di giocatori bravi ed esperti che sanno quello che fanno e sono sicuri nelle giocate - conclude Sportiello -. Per questo io mi sento molto sicuro, parliamo anche di sudamericani che hanno un gran piede. Spero anche io di trasmettere sempre fiducia e come reparto risultiamo sempre compatti. Avanti così».

 

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Vittoria pesante, conferma preziosa. Dal portiere ad uno dei veterani che ogni volta risponde presente. Giulio Migliaccio, dopo alcune partite passate ai margini è tornato protagonista e analizza così la vittoria di Empoli. «È un successo che ci conferma che l’Atalanta c’è – dice -. Siamo alla quinta partita su cinque giocata a viso aperto, senza distinzione tra casa e trasferta. Alla manovra partecipano tutti, una dimostrazione che il gruppo è concentrato e sul pezzo fino alla fine». Appunto, la fine. Questa volta in zona Cesarini non è successo nulla di avverso e la vittoria è arrivata. «Non dico che prendere gol alla fine stava diventando un’ossessione, però era una brutta costante. Era importante invertire la tendenza e siamo stati bravi a farlo di squadra. Grazie a chi è rientrato, a chi ha esordito e ha chi regala conferme: Toloi, Dramé, Grassi che è una bella conferma e Pinilla sono tutti elementi che sono tornati e hanno dato una grossa mano».

 

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Lui e gli altri esperti. Oltre a chi ha esordito c’è pure chi, come lui, è di nuovo tornato ad essere molto prezioso. Come se non fosse mai uscito. «Sono contento, soprattutto perché noi più esperti riusciamo sempre ad essere sul pezzo e a farci trovare pronti. Pochi minuti o tanti, non è importante. Il merito è dell’allenatore che ci rende partecipi e ci fa sempre sentire importanti. Chi come me, Raimondi o Bellini deve entrare in campo e dare il massimo in poco tempo. Siamo un gruppo importante con due giocatori per ogni ruolo. Grande merito a noi e a Reja». In chiusura, il mastino di Mugnano regala una di quelle definizioni che calzano veramente a pennello per il gruppo orobico. «L’Atalanta è tornata, in queste prime gare, a fare l’Atalanta. Il nostro marchio e la nostra identità sono questi, stiamo benissimo fisicamente e si vede. Credo che ci siano tutti i presupposti per fare un campionato diverso e con molte meno sofferenze rispetto a quello appena concluso. Davanti abbiamo uomini importanti, Maxi e Papu sono già in gran forma e si vede, ma anche dietro con Toloi e Paletta si sono viste ottime cose. Speriamo che Masiello non abbia nulla di grave, sta facendo molto bene e sono contento per lui. Lavoriamo e pensiamo subito alla prossima».

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