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BergamoScienza, il programma dei primi ricchissimi giorni

BergamoScienza, il programma dei primi ricchissimi giorni
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È iniziata venerdì 2 ottobre,la tredicesima edizione di BergamoScienza, la celebre rassegna scientifica (ma non solo) che quest’anno vanterà la presenza di ben tre Premi Nobel e vari scienziati di fama internazionale. L’edizione è stata inaugurata alle 17 nella nuova Aula Magna dell’Università di Bergamo, con l’intervento di Peter Charles Doherty, premio Nobel per la medicina nel 1996 per aver scoperto la natura delle difese immunitarie cellulari. La giornata inaugurale è proseguita poi su livelli parimenti alti con la serata al Teatro Sociale: il genetista Edoardo Boncinelli e il matematico Piergiorgio Odifreddi hanno raccontato la storia dei "Magnifici Sette", sette scienziati che hanno rivoluzionato il sapere, cambiando così le vite di ognuno di noi. I due studiosi hanno parlato di Galileo Galilei, teorizzatore del metodo scientifico, di Robert Hooke, fisico inglese inventore della parola “cellula”, di John Dalton, colui che enunciò la teoria degli atomi, del celebre Charles Darwin, padre della teoria dell’evoluzione della specie; e poi ancora di Albert Einstein e la sua teoria della relatività, concludendo quindi con Alan Turing, considerato il padre della scienza informatica, ritratto nel recente film The Imitation Game.

 

 

Una mole enorme di cultura. Il programma di BergamoScienza è di quelli vastissimi, che fanno venire i capogiri solo a scorrerli velocemente. I numeri sono quanto mai eloquenti: dal 2 al 19 ottobre la rassegna ospiterà ben 61 conferenze, 15 spettacoli e addirittura 171 eventi vari, tra mostre, laboratori e open day. Insomma, una mole gigantesca di incontri, nozioni, cultura, meraviglia: è per questo necessaria una guida che illustri in modo chiaro il grandioso programma di questo 2015. Non va dimenticato però che diversi eventi sono già al completo: è necessario affrettarsi se volete accaparrarvi i pochi posti rimasti. Ma non disperate, ogni evento potrà essere visionato in streaming direttamente dal sito della rassegna: BergamoScienza è un terreno troppo fertile per limitare la sua diffusione ai soli presenti. Il sapere e la cultura devono viaggiare su onde lunghissime, per diffondersi il più possibile. Vediamo allora su quali argomenti verteranno i primi giorni, dal 3 al 7 ottobre.

 

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3 ottobre

Dopo la giornata inaugurale del 2, la rassegna parte subito alla grandissima con una serie di conferenze a dir poco interessanti. Galassie, materia oscura e wormholes: la materia oscura è uno degli argomenti di maggior attualità nella comunità scientifica. Questa materia invisibile e sconosciuta è oggetto di studio dei cosmologi; la sua distribuzione particolare permette anche la formazione dei mitici "wormholes", i tunnel che permettono a Matthew McConaughey in Interstellar di coprire distanze siderali in un istante.

Dai misteri del cosmo si passa ai misteri della mente: Io so che tu sai che io so: il cervello sociale e la psicopatologia verterà sull’importanza degli stimoli sociali e sul collasso degli stessi in determinate condizioni psicopatologiche come l’autismo e la schizofrenia. Segue il Meru Art*Science Award (III edizione), un importante riconoscimento che intende sottolineare il legame tra arte e scienza, premiando proprio l’opera d’arte che ha sviluppato la miglior riflessione su tale nesso. Quest’anno è stata Sarah Sparkes con l’opera video Time You Need. Si parlerà di salute nella conferenza Controllo delle malattie degenerative: una chiave di lettura evoluzionistica; alcuni influssi dell’alimentazione sulla salute sono ormai mitizzati, mentre altri non sono percepiti appieno, come il ruolo dei polifenoli alimentari nella prevenzione delle principali malattie degenerative.

Da argomento serio ad argomento leggero (ma tutt’altro che banale), si passa a Panna, fragola e algoritmi: la tecnologia del gelato italiano, perché la bontà di un cono non è data solo dagli ingredienti, ma anche dai cicli produttivi e di conservazione. Si torna a toni ben più forti, quasi orrorosi, con l’ultima conferenza di giornata: Flagelli, pestilenze e pandemie: il Premio Nobel Doherty discuterà dei problemi conosciuti e di quelli possibili legati alla questione delle infezioni su vasta scala.

 

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4 ottobre

La seconda giornata sembra impostare le sue conferenze su due orbite ben distanti, quasi antinomiche: il cosmo e la persona umana, i massimi sistemi e l’intimità più riposta. E cosa c’è di più intimo e personale della memoria? Attraverso il caso di Henry Gustav Molaison verrà affrontata la questione del tutto peculiare di chi si trova a Vivere senza memoria: come può essere vivere in un “eterno presente”? Con Vaccini oggi e domani si parla sempre della persona umana e della sua salute, ma questa volta fisica e non mentale.

L’altra orbita della giornata va a toccare i misteri del cosmo e le scoperte dell’astronomia: un appuntamento di carattere generale, Astronomia oggi, che illustra le nuove rivelazioni ottenute grazie alle moderne strumentazioni, e uno solo apparentemente specifico, in realtà solo metaforico: Supernova infatti tratta dei nuovi scenari nel mondo del lavoro.

 

5 ottobre

La terza giornata vanterà solo due conferenze: una avrà carattere istituzionale, nel PHD Day il rettore dell’Università Remo Morzenti Pellegrini e il Nobel Doherty conferiranno il titolo di dottore di ricerca a 66 giovani. Nella sera invece un evento in forte sintonia con Expo 2015: Buono da mangiare, tutt’altro che banale. Si parla infatti di archeologia del cibo, cioè la ricostruzione di quelle che erano le diete delle popolazioni antiche.

 

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7 ottobre

Dopo un giorno di pausa, si riparte vivacemente mercoledì 7 ottobre. Ancora una volta gli argomenti si aprono a ventaglio: si parla di occupazione giovanile in Orientagiovani: il mio futuro e la chimica, ma anche di curiosità tecnologiche che faranno la felicità dei più avidi di futuro. Automazione negli edifici, cioè domotica, ovvero tutte quelle soluzioni tecnologiche in grado di semplificare e migliorare i nostri momenti di vita domestica.

Chiudiamo con due excursus storici di tipologia diversa: si parla di passato relativamente recente in La rivoluzione scientifica della Grande Guerra, che tratta di un argomento assai delicato, ossia il rapporto tra sviluppo scientifico e necessità belliche. È sconfortante, ma non si può negare questo legame ben saldo: la Prima Guerra Mondiale rappresenta un episodio paradigmatico in questo senso. Ci consoliamo allora con una narrazione storica più edificante: Dal Big Bang alla civiltà in sei immagini racchiude 14 miliardi di anni in 80 minuti, sicuramente un’idea molto ambiziosa.

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