Il Robin Hood bergamasco
Poco conosciuto al grande pubblico, nei boschi e sulle alture di tutto il mondo si aggira un bergamasco doc che è diventato una vera leggenda all’interno del suo settore. E non stiamo parlando di un esploratore o di un alpinista. Ma di un arciere. Non immaginatevi però il tipico atleta olimpionico, capace di colpire bersagli lontanissimi grazie ad archi iper tecnologici, dotati di ogni tipo di mirino, bilanciere e stabilizzatore. No, Filippo Donadoni è un arciere tradizionale, tra i più grandi praticanti di tiro istintivo.
Questo tipo di disciplina, portata in Italia da un altro bergamasco e cugino di Filippo, Giusi Pesenti, consiste nell’utilizzare l’arco nella sua maniera più pura e tradizionale. Il praticante di tiro istintivo si munisce perciò di archi all’apparenza molto semplici, per lo più in legno, e spogli di qualsiasi aiuto tecnologico. Inoltre, anche il metodo di tiro è qualcosa di molto particolare e suggestivo, dato che cerca di rievocare le sensazioni di chi usava l’arco per cacciare e procurarsi da vivere. Si tratta perciò di una tecnica naturale, spesso controversa e di difficile comprensione per i neofiti, che concepisce l’arco come una normale estensione del corpo dell’arciere. Grazie a questo tipo di tiro, si può far rinascere in ciascuno di noi qualcosa che è molto radicato, ma al tempo stesso sopito, una sorta di sensazione antica, strettamente legata alla nostra storia, dato che diversi studi storici hanno dimostrato come l’arco accompagni la vita della nostra specie da ben ventimila anni. Non è un caso perciò che presso culture molto raffinate, come quella giapponese, la pratica del tiro con l’arco sia vissuta come una via per la scoperta interiore e la crescita personale.
Per vivere al meglio questo tipo di tiro, Giusi Pesenti introdusse, nel 1958, il Roving, cioè un metodo di tiro che prevede di girare per boschi (o comunque in ambienti naturali), mirando a bersagli posti a distanze diverse e sconosciute. Spesso tali bersagli sono addirittura in movimento, prevedono sequenze di tiro cronometrate o sono da colpire da posizioni particolarmente difficili, il tutto per rievocare in maniera ancora più chiara le radici venatorie e naturali di questa pratica.
Raccogliendo a piene mani l’eredità di Giusi Pesenti, Donadoni ha avuto il merito di accompagnare l’ascesa di questo sport, innanzitutto grazie alle sue doti di arciere: se si guarda il suo palmarès, si possono trovare ben tre titoli mondiali, quattro europei e altrettanti italiani, senza contare i numerosi piazzamenti d’onore. Oltre a tutto questo, che lo rende un’eccellenza italiana e bergamasca nel mondo, Donadoni ha messo in pratica un’idea che ancora oggi lo rende un punto di riferimento per i praticanti di questo sport. Infatti, nel 1989, primo in Europa, fondò una ditta completamente dedicata all’arcieria tradizionale, in modo da poter condividere questa pratica e renderla fruibile anche ai nuovi appassionati. Per questo iniziò a girovagare per il mondo, cercando produttori di eccellenza, per importare i materiali migliori per i suoi prodotti. Questa lunga ricerca lo portò, addirittura, a creare un proprio arco, il Picchio, famoso in tutta la bergamasca e non solo. E per sancire ancora di più il suo strettissimo legame con la terra orobica, Filippo scelse come sede della sua attività una casa dei primi dell’ottocento situata in Via Roma 13 nel comune di Alzano Lombardo, a due passi da Bergamo. In questo luogo, che appartiene alla sua famiglia da un centinaio di anni, caratterizzato dai locali d’epoca e da un profumo rustico, si possono trovare non solo la grandissima competenza di Filippo e dei suoi collaboratori, ma anche un luogo dove iniziare ad amare questo sport. Ovviamente, Donadoni fornisce anche la possibilità di praticare attivamente questa disciplina grazie alla “Compagnia dell’Arco”, la sua società sportiva (con sede nel suo stesso negozio), concepita come un vero e proprio gruppo di amici.
Se siete incuriositi dal mondo del tiro tradizionale, o se siete già arcieri ma volete scoprire qualcosa di nuovo e inedito, potete cercare Filippo nel suo negozio o trovare tutto ciò che vi serve sulla sua pagina web: difficilmente non rimarrete rapiti da questo mondo affascinante e così saldamente legato alla nostra storia.