Vuoi fare una vacanza in yacht? Ora c'è Sailo, l'Airbnb delle barche
La sharing economy è stata senza dubbio una delle intuizione migliori degli ultimi anni, non solo per il vasto consenso riscontrato ma anche per il geniale concetto sottostante: in un periodo di crisi come quello che il mondo sta attraversando e in cui i soldi da spendere, per i privati, sono molti meno rispetto al passato, perché non creare un sistema che permetta di usufruire di svariati beni o servizi di proprietà altrui e a prezzi infinitamente minori rispetto ad un classico acquisto? Ecco dunque che oggi si possono “noleggiare” case, macchine, addirittura cucine per una cena fra amici senza l’inghippo di dover sborsare fior di quattrini per affitti da capogiro, assicurazioni elevatissime e ristoranti dalla carta inavvicinabile. Un sistema che, però, è stato finora applicabile solo a beni e servizi piuttosto comuni. Ma attenzione, perché la sharing economy è ora pronta a fare il proprio ingresso anche nel mondo del lusso: grazie ad una società americana, infatti, sta cominciando a prendere piede anche la possibilità di usufruire nientemeno che delle barche e degli yacht altrui, i simboli della ricchezza e del benessere per antonomasia. E, ovviamente, a prezzi assolutamente abbordabili.
[Clicca sull'immagine per visualizzare il sito ufficiale di Sailo]
Sailo, la startup delle barche. Pionieri di questa nuova frontiera sono tre giovani americani, due dei quali freschi di laurea alla Columbia Business School, che hanno realizzato una startup, Sailo, con lo scopo di permettere a chi una barca non può permettersela (più o meno tutti, insomma) di affittare a prezzi più che vantaggiosi scafi di altri privati. Il sistema funziona così: chi dispone di una barca o di uno yacht può iscriversi al sito Sailo, rendendo pubbliche le informazioni sul proprio mezzo e mettendolo sul mercato dei noleggi. Chiunque può quindi sfogliare fra le varie offerte e organizzare la vacanza per mare da sempre desiderata. Il progetto ha riscosso fin da subito un grande successo, con già 300 scafi registrati nella sola New York, e altrettanti fra Cape Cod, la Florida del Sud e San Diego, in California. «Poter utilizzare una barca è sempre stato difficile, e la gente la vede come una cosa irraggiungibile. Noi vogliamo dimostrare che non è più così», ha dichiarato uno dei fondatori, Delphine Braas. Dando un’occhiata al sito e alle offerte, si possono organizzare vacanze in yacht anche con soli 200 dollari. L’obiettivo dichiarato è portare in Sailo la maggior parte dei 13 milioni di imbarcazioni registrate negli Stati Uniti e contestualmente ampliare il mercato al resto del mondo. Visto il trend con cui questa startup sta crescendo, è molto probabile che presto sbarcherà anche in Europa, dove la grande quantità di barche, motoscafi e yacht presenti nel Mediterraneo rappresenta un bacino che va sfruttato il prima possibile. Per la gioia di Sailo, dei fruitori e sì, anche dei proprietari.
[I tre semplici passaggi con cui funziona Sailo]
I vantaggi sono per tutti. Questa nuova sharing economy dei natanti porta vantaggi assoluti a tutte le parti in gioco: evidenti quelli per l’utente, che come detto ha la possibilità di godersi vacanze in barca ad ottimi prezzi e che altrimenti sarebbero state impensabili; ma significativi anche quelli per il proprietario dello scafo, che va incontro a importanti risparmi rispetto alla gestione del proprio mezzo. L’intuizione degli ideatori di Sailo, infatti, muove anche dal fatto che sono tantissime le barche e gli yacht che giacciono ancorati a un molo per la maggior parte dei mesi dell’anno e, si capisce, con costi di manutenzione e di noleggio del posto di attracco elevatissimi. Il possessore di un'imbarcazione, dunque, è ben felice di concederla in affitto, poiché in questa maniera da un lato riceve un’entrata economica che alleggerisce i costi di manutenzione e dall'altro diminuisce il tempo di fermo dello scafo ai moli, risparmiando parecchio denaro.