Che impatto ha avuto Expo sul Pil? Un'eredità da 23 miliardi di euro
Per Expo è arrivato il momento di provare a fare un po' di conti. Raggiunto il livello di garanzia dei 20 milioni di biglietti (ma si punta nel rush finale ai 21: il mese di ottobre sta realizzando performance di pubblico sopra ogni previsione), bisogna capire che numeri, dal punto di vista economico, quei biglietti hanno generato. È il cosiddetto Pil di Expo che nel 2013 uno studio realizzato dalla Bocconi, coordinata da Alberto Dell'Acqua ( docente di Finanza aziendale alla Sda Bocconi) con Giacomo Morri ed Enrico Quaini per Camera di Commercio ed Expo spa, aveva previsto innanzitutto in 3,6 miliardi di euro per quanto riguardava i conti diretti. Le cifre sono state raggiunte, con una piccola limatura al ribasso.
Camere d'albergo spesso piene. Expo ha richiesto 1,3 miliardi per le strutture, 800 milioni per la gestione, mentre poco più di un milione è l'investimento fatto dai padiglioni stranieri. Ma sin qui erano voci "obbligate". Le voci interessanti sono quelle generate dal flusso di pubblico in questi sei mesi e dalle tante altre ricadute indirette. Chiaro che in questo campo le cifre colgono più delle tendenze che fissare dati reali. Ad esempio il dato dei turisti dice che un terzo degli ingressi è di turisti stranieri che hanno garantito a Milano un'occupazione delle camere degli alberghi vicina all'80%, con incrementi sino al 49% sull'anno precedente, come ad esempio in agosto. Anche a raggio più largo l’effetto è stato molto positivo: una ricerca su 700 albergatori lombardi ha rivelato che il 39% di loro ha goduto dell’onda lunga di Expo. Quanto a Milano, il comune meneghino ha valutato un giro complessivo generato dal turismo di Expo attorno al miliardo.
Un impatto da 14 miliardi di euro. Un altro dato significativo è quello delle carte di credito. La Visa ha reso noto che l'incremento delle spese effettuate a Milano rispetto all'anno precedente è stato del 29,3% nei mesi di luglio e agosto, con performance in particolare di cinesi e francesi che hanno più che raddoppiato le loro spese. L’exploit di Milano ha portato il dato nazionale ad un +13%. La ricerca della Bocconi quantificava l’indotto complessivo generato dai flussi turistici in 9 miliardi. Avendo raggiunto il traguardo previsto dei 20 milioni di biglietti quella cifra dovrebbe essere stata certamente raggiunta. A queste voci la ricerca aggiunge quella degli effetti degli investimenti (2,3 miliardi), quella degli effetti Gestione Expo (1,3 miliardi) e quella degli effetti generati dagli investimenti stranieri (1,8). Per cui la voce “impatti diretti e indiretti” chiude a 14,2 miliardi.
Altre voci, tutte positive. Poi c’è l’altro capitolo: quello dell’eredità che Expo lascia in termini di nuove imprese, di valorizzazione del patrimonio immobiliare, degli investimenti esteri nel nostro Paese e anche di incremento dei flussi turistici generati dall’ottima immagine che la manifestazione ha finalmente dato del nostro Paese (l’indice di soddisfazione di chi visita Expo è sopra il 90%). A queste voci la Bocconi assegna 6,2 miliardi. La somma porta quindi a considerare che il Pil di Expo sia di 23,6 miliardi, di cui circa 10 di valore aggiunto. Ma numeri a parte Expo ha soprattutto segnato un’inversione di rotta in un paese malato di “declinismo”. O almeno, così si spera…