Notizie su Bergamo e provincia (26-31 ottobre 2015)

31 OTTOBRE
1 - Amadou Pape Diouf, 33enne senegalese residente in città, ucciso in via Moroni. Fermato il presunto omicida, un ivoriano gestore del bar Socraf
Nella notte tra venerdì 30 e sabato 31 ottobre, in via Moroni, fuori dal locale Socraf, è scoppiato un violento diverbio tra due uomini di origine africane ma regolarmente residenti in città, al termine del quale è rimasto a terra, senza vita, Amadou Pape Diouf, 33enne senegalese. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, il litigio sarebbe scoppiato, per futili motivi, tra Diouf e Guillaume Meles Djedje, 56enne ivoriano titolare del bar Socraf, che già in passato aveva litigato violentemente con il 33enne senegalese, a cui aveva anche vietato l'ingresso nel suo locale. Stando alla ricostruzione degli inquirenti, dopo l'ennesimo diverbio, Djedje avrebbe accoltellato all'addome Diouf, uccidendolo. Dopo avere ascoltato alcuni testimoni, il presunto omicida è stato arrestato dalle forze dell'ordine mentre si trovava a casa della sua compagna, con i vestiti ancora sporchi di sangue. Il Socraf era un locale già da tempo tenuto sotto controllo dagli inquirenti: era stato chiuso con un’ordinanza sia nell’ottobre 2014, per un mese, sia a febbraio 2015, per 15 giorni, proprio perché frequentato da persone con diversi precedenti.
Naturalmente il fatto ha subito destato sdegno e alzato forti polemiche. Tra i primi a intervenire sul tema i rappresentanti bergamaschi di Fratelli d’Italia-An, che la mattina del 31 ottobre hanno diffuso un comunicato stampa in cui si chiede al sindaco Gori e all’assessore alla Sicurezza Sergio Gandi di riferire urgentemente in Comune sullo stato di sicurezza della città: «Nella notte fra il 30 e il 31 ottobre, in via Moroni, un ragazzo sarebbe stato accoltellato a morte, nel corso di una rissa fra extracomunitari, nei pressi di un noto locale di via Moroni. Se confermato, l’episodio dimostrerebbe lo stato di abbandono della città sotto il profilo della sicurezza e della gestione dell’immigrazione e integrazione sul territorio». Poco dopo è arrivato il commento sui fatti di Andrea Tremaglia, capogruppo di Fratelli d’Italia, Stefano Benigni, consigliere di Forza Italia, e Alberto Ribolla, capogruppo della Lega Nord, che hanno firmato un comunicato congiunto: «La zona di via Moroni è da tempo segnalata per situazioni di degrado - scrivono i tre rappresentanti delle opposizioni -. E il bar nei pressi del quale è avvenuta la tragedia purtroppo non è nuovo ad episodi di violenza: che si arrivi a uccidere per una bottiglia di birra e che il responsabile dell’omicidio sia probabilmente lo stesso gestore del locale fanno capire lo situazione nella quale ci troviamo. Le forze dell’ordine hanno saputo individuare il colpevole rapidamente e di ciò siamo molto soddisfatti. Ci aspettiamo ora dalla politica e dall’Amministrazione un intervento forte e chiaro, che faccia sentire ai nostri cittadini la presenza delle istituzioni. Noi siamo a disposizione per interventi concertati e che auspichiamo il più possibile condivisi». Tremaglia, Benigni e Ribolla avanzano una proposta: «Chiedere ad alta voce al Governo Renzi e al ministro Alfano il ripristino dell’Operazione strade sicure per Bergamo e il ritorno degli alpini. C’è un ordine del giorno che lo chiede, firmato da tutto il centrodestra e depositato lo scorso 13 aprile. Ancora non è stato discusso: crediamo che sia giunto il momento per Gori di tirarlo fuori dal cassetto e di lavorare per garantire maggior presidio alla nostra città».
La Giunta del sindaco Gori, però, non ci sta e reagisce alle critiche attraverso un comunicato in cui si rivendicano i provvedimenti di sorveglianza posti in essere negli ultimi mesi proprio nella zona che è stata teatro della tragedia: «Dal 9 settembre 2015 in via Moroni due stalli di sosta sono stati riservati ai mezzi della polizia locale. Da quel giorno al solo 6 ottobre sono stati effettuati 14 posti di controllo, praticamente uno ogni due giorni, e sono stati controllati 102 veicoli. Ma oltre alla polizia locale, in quel luogo sono stati effettuati dei posti di controllo dalla polizia di Stato e dalla Guardia di finanza. I numeri dimostrano l’attenzione del Comune di Bergamo nella via: l’Amministrazione ha incontrato, fin dal suo insediamento e a più riprese, i cittadini della zona, recependo le loro segnalazioni e condividendole con le altre forze dell’ordine. Non a caso il locale dove è avvenuta la tragedia di ieri sera era stato chiuso per 30 giorni tra il 6 ottobre e il 4 novembre 2014, in seguito a segnalazioni alla Questura da parte della polizia locale del Comune di Bergamo. La Questura aveva poi ordinato un’ulteriore sospensione della licenza a febbraio del 2015 e il locale era stato chiuso per altri 15 giorni. Il Comune di Bergamo ne ha inoltre ordinato la chiusura anticipata». L'assessore alla Sicurezza Sergio Gandi ha poi aggiunto: «Il fatto che il colpevole sia stato assicurato alla giustizia in tempi davvero brevissimi dimostra che l’area è sotto l’attenzione delle forze dell’ordine oltre che del Comune di Bergamo. La zona è anche videosorvegliata e i mezzi della polizia locale collaborano con polizia e carabinieri in modo costante a presidiare l’area. Continueremo a lavorare affinché queste situazioni non avvengano di nuovo, chiedendo massima collaborazione a polizia e carabinieri».
2 - 38enne di Misano si ribalta con la sua auto a Caravaggio: è grave
Brutto incidente nella mattinata di sabato 31 ottobre lungo la provinciale 35, all'altezza del santuario di Caravaggio. Un'auto su cui era a bordo un 38enne di Misano che stava tornando da lavoro, ha invaso la corsia opposta ed è finita in una roggia a bordo carreggiata, ribaltandosi. L'uomo è rimasto ferito gravemente ed è stato ricoverato d'urgenza all'ospedale di Treviglio. Ancora misteriose le cause dell'incidente. Il 38enne stava arrivando da Mozzanica e invadendo la corsia opposta ha rischiato di scontrarsi frontalmente con un'altra auto, su cui stava viaggiando Beppe Guerini, onorevole di Romano di Lombardia, il quale è riuscito a evitare lo scontro per un pelo, finendo con l'auto sull'erba. Si pensa che il 38enne sia stato vittima di un colpo di sonno.
3 - Mistero a Gorle: cadavere di un 30enne guatemalteco rivenuto nella roggia Morlana
La segnalazione è arrivata alle 19 di venerdì 30 ottobre: il cadavere senza vita di un 30enne originario del Guatemala è stato rinvenuto nella roggia Morlana in pieno centro a Gorle, precisamente in piazza Donatori del Sangue. Il corpo era schiacciato contro la griglia di una presa d’acqua, proprio nei pressi di un'abitazione. Nella tasca della vittima è stato rinvenuto un documento identificativo, che ha permesso alle forze dell'ordine di dare un nome al cadavere. Gli agenti, coordinati dal pm Fabrizio Gaverini, sono rimasti sul posto fino a notte inoltrata per compiere tutti gli accertamenti del caso. Ancora però sono pochissime le informazioni filtrate e la morte del 30enne resta un mistero.
4 - Prima tentano il colpo alla filiale Ubi di Arcene, ma falliscono; poi vanno a Osio Sotto e si portano via un bel bottino
Notti concitate quelle tra il 29 e il 30 ottobre e tra il 30 e il 31 ottobre, quando la cosiddetta "banda del botto" ha tentato ben due colpi nella provincia, fallendone uno e mettendone a segno un altro. Il primo tentativo intorno alle 3.30 del 30 ottobre, quando il gruppo di malviventi ha tentato di far saltare il bancomat della filiale Ubi di Arcene, situata in corso Europa. Stando ai racconti delle persone svegliate dal botto dello scoppio, i criminali erano 4, ma solamente una ha agito concretamente infilando il gas nelle fessure del bancomat. Nonostante il tentativo, però, la struttura blindata ha resistito, cogliendo in contropiede i ladri, che hanno quindi provato a sfondare il bancomat con una mazza. Ma poi sono subito fuggiti dato che è scattato l'allarme della banca. I malviventi hanno così pensato di tentare un altro colpo, questa volta la notte successiva, presso la filiale Ubi di Osio Sotto, in piazza Cavour. In questo caso, usando lo stesso metodo, sono riusciti a far saltare il bancomat e a portarsi via un bel bottino. La quantificazione del denaro rubato è ancora in corso, ma la cifra sarebbe ingente.
5 - La difesa di Bossetti rilancia: il Dna è di un Ignoto 2. Ma i Ris negano: ipotesi improbabile
Venerdì 30 ottobre, in un'aula del Tribunale di Bergamo, è andata in scena la dodicesima udienza del processo nei confronti di Massimo Bossetti, l'uomo accusato dell'omicidio di Yara Gambirasio. Come nella precedente udienza, è stato Giampiero Lago, comandante dei Ris, a parlare davanti ad avvocati e giudici. Venerdì, Lago ha prima portato gli ultimi indizi rinvenuti dai suoi uomini che indicherebbero Bossetti come più probabile assassino della tredicenne e s'è poi sottoposto all'atteso contro-esame della difesa. Salvagni e Camporini, legali di Bossetti, hanno subito messo in dubbio la prova regina, ovvero quella del Dna, portando in aula quella discrepanza tra Dna nucleare, riconducibile a Ignoto 1, e quello mitocondriale, non appartenente invece allo stesso soggetto. Secondo la difesa questo fatto inficerebbe l'accusa nei confronti dell'imputato e dimostrerebbe l'esistenza di un altro soggetto, un Ignoto 2, a loro parere il vero assassino. Il comandante dei Ris, però, ha ribadito che «l’unico ad avere valenza identificativo di una persona» è il Dna nucleare e che il fatto che quello mitocondriale non abbia portato a risultati non inficia il risultato sul primo. I difensori di Bossetti, però, chiedono risposte scientifiche alla discrepanza tra le due tracce genetiche. In chiusura di seduta il giudice Antonella Bertoja ha posto una domanda precisa a Lago: una traccia biologica è trasferibile? Anche in questo caso la risposta del comandante dei Ris è stata netta e chiara: «Se ho una macchia ampia, oltretutto con una storia di degradazione come quella dove è stato trovato Ignoto 1 e che ci fa pensare a un quantitativo in origine ancor superiore, comprendiamo tutti che un trasferimento accidentale di Dna non è ipotizzabile».
6 - Donazioni per il Teatro Donizetti, toccati gli 11 milioni. E a ottobre 2017 sarà riconsegnato a Bergamo restaurato
Valerio Marabini, consigliere delegato della Fondazione Teatro Donizetti, annuncia con soddisfazione e piacere la quota dei circa 11 milioni di euro fino ad ora arrivati grazie alla raccolta fondi tesa al restauro del Teatro di Bergamo. Una soglia che avvicina, e di molto, i lavori di restauro della storica struttura. Marabini infatti annuncia che, in accordo con il sindaco, è già stata scelta la data in cui il teatro verrà "riconsegnato" alla città messo a nuovo: 1 ottobre 2017. Perché si è deciso di mettere una scadenza così stringente piuttosto che scegliere una data di avvio dei lavori? Perché in questo modo si ha un obiettivo ben chiaro, spiega Marabini, e la cosa funziona da stimolo per tutti quanti.
7 - Giovani studenti, c'è tempo fino al 10 novembre per fare domanda di soggiorno all'estero con Intercultura
Scade il 10 novembre il bando per gli studenti nati tra l'1 luglio 1998 e il 31 agosto 2001 per partecipare ai soggiorni all’estero programmati dall'associazione Intercultura. Il 4 novembre, alle 20.20, nella sala Barbisotti del Centro formazione Ubi in via San Tomaso de’ Calvi, è in programma un incontro aperto a tutti i genitori e gli studenti interessati. Nel 2014, su oltre 100 richieste pervenute, erano stati scelti 40 ragazzi che sono partiti per trascorrere un anno scolastico all’estero, ospiti di famiglie volontarie. Intercultura è una onlus fondata nel 1955 e rappresenta il ramo italiano di Afs (Ambulance field service), l'associazione americana che festeggia proprio quest'anno il suo centenario essendo nata nel 1915 per soccorrere i soldati feriti e trasformatasi poi in organizzazione di pace per gli scambi internazionali. Gli studenti sono selezionati e poi formati prima di partire. Quest'anno sono diverse le borse di studio a disposizione degli studenti: la "Rita Zambelli, in memoria della Prof.ssa Annamaria Bocchino" del Vittorio Emanuele, per un anno scolastico negli Usa, ma anche le borse di studio offerte da Confartigianato Bergamo, Fondazione Credito Bergamasco, Fondazione Italcementi e Ubi, che si aggiungono a quelle "base" offerte da Intercultura. Intanto a Bergamo già da un mese sono ospitati 10 ragazzi provenienti da ogni parte del mondo e di età compresa tra i 15 e i 17 anni. Per tutte le informazioni sul bando (e non solo), cliccate QUI.
8 - Sconcerto a Fino del Monte: rubati gli alberelli piantati dai bambini al parco
A Fino del Monte è andato in scena un furto tanto strano quanto sconcertante: fra domenica e lunedì della scorsa settimana, infatti, sarebbero stati rubati gli alberelli piantanti al parco pubblico di via Res dai bambini delle scuole elementari locali. A fare l'amara scoperta proprio alcuni bambini, che si erano recati al parco accompagnati da alcuni genitori con l'intento di innaffiare le "loro" piante.
30 OTTOBRE
1 - Il personale tecnico-amministrativo e bibliotecario dell'Università di Bergamo annuncia uno sciopero
Durerà 4 ore e si terrà la mattina del 10 novembre: è il primo storico sciopero del personale tecnico-amministrativo e bibliotecario dell'Università di Bergamo, arrivato dopo il fallimento dell'ennesimo tentativo di mediazione sulla trattativa per la contrattazione. Un tira e molla che durava da circa un anno e mezzo e su cui anche il prefetto aveva tentato di mediare, senza successo. E così l'assemblea ha votato all'unanimità per lo sciopero, a cui si sono associate anche le Organizzazioni sindacali Flc-Cgil e Cub-Sur. A comunicarlo una nota diffusa dalla Rsu dell'Università: «Lo sciopero di 4 ore alla mattina è indetto per il giorno 10 novembre 2015. È il giorno in cui il Consiglio di Amministrazione certificherà il fondo per la contrattazione integrativa, senza stanziare adeguate risorse aggiuntive certe e stabili. Il Direttore ha tentato di scaricare le responsabilità della scelta sui Revisori dei Conti, nonostante la Finanziaria del 2015 abbia sospeso dopo 5 anni il blocco dei fondi. Gli scarsi aumenti promessi per l’anno in corso sarebbero quindi solo “una tantum”: soldi non utilizzabili per gli scatti economici. Sarebbero inoltre corrisposti sulla base di un nuovo sistema di valutazione interno, basato su criteri comportamentali non verificabili e in aperta violazione del contratto nazionale. Fa pensare il fatto che gli 80.000 euro che il Rettore metterebbe sul piatto, equivalgono all’incirca al doppio di quanto l’Ateneo ha speso lo scorso 21 settembre per organizzare la cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico durata circa 3 ore. La scelta di non investire sul personale è ancor più illogica se si pensa che l’Ateneo gode di ottima salute dal punto di vista finanziario e attira un sempre maggior numero di studenti, cui andrebbero garantiti servizi di qualità. [...] Il nuovo Rettore ha ereditato problemi rimasti irrisolti negli anni. L’Ateneo si trova in estrema sofferenza di organico, con almeno 100 addetti in meno rispetto alla media nazionale del comparto. Alcune ostinate scelte interne hanno contribuito ad aggravare una situazione. L’Università di Bergamo è inadempiente da circa 10 anni rispetto alla Legge sull’assunzione dei disabili e degli orfani di caduti per cause di servizio. Le sostituzioni del personale in congedo o assente per maternità o malattia grave non vengono praticamente più effettuate dal 2009. [...] Le prospettive sul 2016 destano ulteriore preoccupazione tra i lavoratori. Le bozze di Legge Finanziaria in circolazione in questi giorni prevedono un ulteriore periodo di blocco dei turnover e del salario accessorio. La mancata integrazione dei fondi da parte di Unibg rischia per gli anni prossimi di causare una perdita media annua di 3.800 € al personale di categoria elevata (Elevate Professionalità), a causa dell’effetto congiunto delle nuove prese di servizio di personale EP e del blocco del fondo a loro riservato. Una situazione cui il Rettore, ad oggi, non ha dato segnali di volersi occupare».
2 - La difesa di Bossetti passa al contrattacco durante il contro-esame al comandante dei Ris
Venerdì 30 ottobre, al Tribunale di Bergamo, va in scena la dodicesima udienza del processo a Massimo Bossetti, l'uomo accusato dell'omicidio di Yara Gambirasio. Davanti alla Corte d'Assise e agli avvocati ha parlato ancora una volta il colonnello Giampietro Lago, comandante dei Ris, che già nelle precedenti udienze era stato ascoltato e aveva spiegato i passaggi salienti delle indagini, in particolare come si era arrivati a identificare il Dna di Ignoto 1 (poi ricollegato a Bossetti) sui leggins e gli slip della tredicenne. Lago è ritornato sulle fibre rinvenute sul corpo di Yara, specificando che sono state considerate compatibili per analisi chimiche, morfologia e composizione alle fibre dei sedili del furgone dell’imputato. Ha poi fornito nuovi indizi contro Bossetti, stando almeno all'analisi delle particelle chimiche rinvenute sugli indumenti della tredicenne. Dopo una breve pausa è iniziata la fase più interessante dell'udienza, ovvero il contro-esame della difesa. I legali di Bossetti, Claudio Salvagni e Paolo Camporini, hanno tentato di screditare l'operato dei Ris e hanno richiesto un supplemento d’indagini anche sul furgone di Bossetti, perché siano compiute indagini più complete su alcune sostanze rinvenute sia sugli indumenti di Yara che sul furgone del muratore di Mapello. Il pm ha però replicando dicendo che sarebbe un inutile aggravio di lavoro. La Corte si è riservata di decidere sulla richiesta all’esito del dibattimento. I legali di Bossetti hanno poi contestato anche le indagini relative alle fibre. La prossima udienza è fissata per il 6 novembre.
3 - Grandissima Martina Caironi: oro e record nei 100 metri ai Mondiali Paralimpici in corso a Doha
Il cielo è azzurro sopra Doha: Martina Caironi conquista record e soprattutto l'oro nei 100 metri ai Mondiali Paralimpici che si stanno svolgendo in questi giorni in Qatar. Dopo aver frantumato il record mondiale giovedì 29 ottobre in semifinale (record che era già in suo possesso dopo averlo conquistato a Nembro), ha abbassato ulteriormente il tempo, conquistando però anche la medaglia d'oro. L’atleta delle Fiamme Gialle ha fermato il cronometro a 14" e 61. Un risultato leggendario, visto che è la prima atleta paralimpica a scendere sotto i 15 secondi.
4 - Pezzoni, attese le dimissioni per il 25 novembre. O forse no?
Solo una cosa è certa, almeno per ora: Beppe Pezzoni non si ricandiderà a sindaco di Treviglio. Dopo che è stato travolto dallo scandalo della falsa laurea, tutti gli appoggi politici (in primis quello della Lega) che l'avevano portato a ricandidarsi sono caduti e quindi Pezzoni sogna, stando a quanto riportato dall'edizione locale del Corriere della Sera, almeno un anno sabbatico in cui recupererà tutte le vacanze non fatte negli ultimi anni. Al momento, però, Pezzoni è ancora il primo cittadino del Comune della Bassa. Le dimissioni sono attese per il 25 novembre, giorno del suo compleanno e, soprattutto, quello successivo al suo ultimo consiglio comunale, in cui verrà presentato l'assestamento di bilancio. Ora, però, non tutto sembra così semplice. Il 29 ottobre si è svolta la seduta del consiglio in cui si è discussa la mozione di sfiducia presentata nei suoi confronti dalle opposizioni, una seduta che, tutto sommato, è stata positiva per Pezzoni: la maggioranza ha tenuto mentre nel Pd è esploso il caso dell’ex sindaco Luigi Minuti, sconfessato dalla capogruppo Ariella Borghi per le lodi che ha rivolto all’operato di Pezzoni. E, per la prima volta, il sindaco pare non essere così sicuro di lasciare il 25 novembre. Al Corriere, infatti, riferisce: «Gli argomenti in consiglio però saranno molti e se il dibattito andrà per le lunghe come l’altra sera, finirà che la seduta occuperà due giorni e la giunta a quel punto dovrebbe slittare». Di quanto? Non si sa: «Potrebbe volerci qualche giorno» spiega Pezzoni, perché all’ordine del giorno di quel consiglio ci sarà anche il via libera al bilancio di Treviglio Futura, la società di trasformazione urbana che deve realizzare il contestatissimo parcheggio interrato di piazza Setti e Ygea, la società delle farmacie comunali. Insomma, l'obiettivo dichiarato di Pezzoni è quello di lasciare solamente dopo aver blindato tutte le operazioni della sua Giunta: ««Ho sempre detto "mi dimetto quando il comune è in sicurezza". Di sicuro non faremo il nuovo bilancio, ma di certo non rimango per pettinare le bambole». Non è impensabile dunque che il 2016, a Treviglio, si apri con ancora Pezzoni al suo posto.
5 - Colere, il Comune ha 700mila euro di debiti e procede con i tagli ai contributi
Il Comune di Colere ha i conti in rosso e dopo aver sforato il Patto di Stabilità, l’ente non ha potuto partecipare a bandi pubblici ed è stato costretto a ridurre gli aiuti alle associazioni. Il sindaco Benedetto Maria Bonomo spiega: «Abbiamo un debito di circa 700mila euro, situazione che quest’anno ci ha creato qualche problema». Nello specifico si tratta di 200mila euro provenienti da spese e normali debiti di gestione, mentre i restanti 500mila euro sono i debiti che il Comune ha nei confronti delle banche per investimenti fatti in passato. C'è però ottimismo e questa cifra dovrebbe essere chiusa entro la fine dell’anno, non appena la Regione e Fondazione Cariplo, che avevano sostenuto il Comune con dei finanziamenti, provvederanno col saldo della cifra mancante. Il primo cittadino spiega che, nonostante la difficoltà economica, non si è voluto infierire sulla cittadinanza alzando i tributi, con la conseguenza che, purtroppo, si è dovuto trovare un "piano B" per risparmiare: «A malincuore abbiamo deciso di azzerare i contributi a tutte le associazioni sul territorio. L’unico ente al quale siamo riusciti a continuare a dare un appoggio è stato l’asilo con un finanziamento di 8mila euro, a fronte dei 15mila che riuscivamo a garantire negli anni passati. Encomiabile la reazione da parte delle associazioni: hanno capito la situazione».
6 - Italcementi, è iniziato lo sciopero di 8 ore dei lavoratori
A partire dalla 6.30 della matina di venerdì 30 ottobre i lavoratori di Italcemente hanno incrociato le braccia, dando il via allo sciopero di 8 ore indetto dai sindacati nelle scorse settimane. I lavoratori chiedono risposte a tante domande: innanzitutto rivendicano l’attivazione della proroga per la cassa integrazione guadagni straordinaria complessa per 12 mesi, a partire dall'1 febbraio 2016, per l’intero gruppo di Italcementi; chiedono poi risposte da parte dell’amministratore delegato di HeidelbergCement alle proposte formulate da parte del Coordinamento Nazionale delle Rsu e dalle Segreterie nazionali di Feneal, Filca e Fillea nazionali; e, infine, chiedono la presentazione di un piano industriale, che renda esplicito l’assetto produttivo, amministrativo, gestionale, commerciale, di ricerca e sviluppo del nuovo costituendo gruppo in Italia, in particolare per la sede centrale di Bergamo. A partecipare alla movimentazione sono i lavoratori della sede di via Madonna della Neve, del Centro Tecnico di Gruppo, di Calcestruzzi spa e di Italsfusi srl. Fuori dagli uffici centrali, in centro a Bergamo, si terrà un presidio che sarà aperto fino a mezzogiorno. Alle 9.30 è atteso l’intervento di sindacalisti e lavoratori: parleranno Danilo Mazzola della Filca-Cisl provinciale, Giuseppe Mancin per Feneal-Uil regionale e il segretario generale della Cgil di Bergamo, Luigi Bresciani, a cui seguiranno gli interventi di lavoratori e delegati della sede, di Rezzato, del Ctg e di Calusco.
7 - Dal 3 al 13 novembre Foppolo e Valleve isolati per lavori sulla provinciale
A partire dal 3 novembre fino al 13 dello stesso mese, i Comuni di Foppolo e Valleve saranno isolati, dalle 8.20 alle 18.20, dal resto della Provincia a causa di alcuni lavori che interesseranno la strada provinciale. Si tratta dei lavori di ampliamento della strada a monte del bivio per Carona, 500 metri già scavati nella roccia ma con punti particolarmente disagevoli per gli automobilisti. L'intervento era atteso da ben 8 anni e finalmente si è passati ai fatti. Come spiega L'Eco di Bergamo, tra le problematiche affrontate in progettazione c’era la demolizione delle rocce. Intervento per il quale, già da anni, è stato individuato un esplosivo speciale che, inserito nella roccia e una volta innescato, distrugge la parete senza forti esplosioni, in modo da salvaguardare le abitazioni sottostanti. Ma sarà proprio l’attività esplosiva a causare la totale chiusura della strada (salva apertura a senso unico alternato di notte e il sabato e la domenica, quando i lavori saranno sospesi).
8 - Mondiali Paralimpici a Doha, Martina Caironi sigla il nuovo record del mondo sui 100 metri
Martina Caironi, in quel dei Mondiali Paralimpici che si stanno svolgendo in questi giorni a Doha, ha siglato il nuovo record del mondo sui 100 metri. Nella semifinale, l'atleta bergamasca ha conquistato la vittoria col tempo di 15" 01, davanti alla tedesca Schmidt e alla brasiliana Silva. Il precedente record era di 15" 05 ed era stato registrato al Meeting internazionale di Nembro del luglio scorso dalla stessa Caironi.
9 - Prorogato il pedaggio per il transito sulla strada che da Cusio porta ai Piani dell’Avaro
Brutte notizie per gli appassionati di sci: il pedaggio per il transito sulla strada che da Cusio porta ai Piani dell’Avaro, introdotto lo scorso giugno e quasi in scadenza, sarà prorogato almeno fino a dicembre. Anzi, molto probabilmente resterà in vigore almeno fino alla primavera del 2016, segnando così tutta la stagione sciistica. Sono esclusi dal pagamento i motoveicoli, i residenti di Cusio, Santa Brigida, Averara e Ornica, e i proprietari e i gestori di attività sull’Avaro. Il costo del pass è stato finora di 2 euro al giorno, 5 euro quello settimanale e 30 lo stagionale. I ticket giornalieri e settimanali possono essere acquistati al parcometro posizionato in località Piazze, oppure in negozi, bar e ristoranti del paese.
29 OTTOBRE
1 - Rogno: stalking e tentato omicidio. In manette 28enne di Endine
Un giovane di 28 anni di Endine Gaiano è stato arrestato dai carabinieri della stazione di Sovere e del Norm di Clusone per stalking e tentato omicidio dell’ex fidanzata, una trentottenne di Rogno. Per almeno un anno, l’uomo che non si era rassegnato alla fine della relazione sentimentale, ha tormentato la donna con minacce, ingiurie e appostamenti sotto la sua abitazione. In una occasione ha puntato alla testa dell’ex fidanzata una pistola ad aria compressa per simularne l’esecuzione. La donna ha reagito e durante il violento litigio che ne è seguito l’uomo ha esploso due colpi a bruciapelo, senza conseguenze perché la donna ha scostato d’istinto il volto dalla traiettoria dei proiettili. Non contento, l’aggressore le ha spruzzato un prodotto urticante negli occhi, l’ha colpita al capo con un oggetto metallico e ha tentato di investirla con la propria auto. Fortunatamente la donna è riuscita a rotolarsi al lato della strada. Il 28 enne è stato rintracciato nella notte presso la propria abitazione e portato in carcere.
2 - Tangenziale Stezzano-Zanica aperta il 27 novembre
Ancora un mesetto e ci siamo. Il 27 novembre aprirà al traffico il tratto Stezzano-Zanica della tangenziale sud di Bergamo. Il via era stato previsto per fine luglio, ma qualche mese di ritardo è stato accumulato a causa della scoperta e della successiva bonifica di una discarica abusiva di amianto, venuta alla luce durante la realizzazione di uno svincolo. Il nuovo tratto, realizzato dall’Anas, è lungo 4.2 chilometri ed è costato 33.6 milioni di euro. «Quattro chilometri che miglioreranno in modo decisivo la viabilià del territorio», ha scritto su Facebook il presidente della Provincia Matteo Rossi. In effetti, con l’apertura del nuovo tratto sarà possibile andare in superstrada da Curno alla Val Seriana evitando l’ingolfatissimo Asse interurbano.
3 - Treno in panne a Grumello: ritardi
Per un guasto, il treno partito questa mattina da Brescia alle 8 e atteso a Bergamo per le 8,55 si è fermato in prossimità di Grumello del Monte. Fatto retrocedere fino alla stazione di Palazzolo, ai passeggeri è stato fornito il servizio sostitutivo con i bus. Trenord ha annunciato ritardi fino a 40 minuti.
4 – Ruba collanine d’oro in discoteca: condannato a 4 anni
Dura sentenza per un 23enne di Genova che nel giugno scorso aveva rubato le collanine d’oro a due ragazzi all’interno della discoteca Nikita di Telgate. Giudicato con rito abbreviato (che prevede lo sconto di un terzo della pena), il giovane ligure è stato condannato a quattro anni e due mesi e al pagamento di 1400 euro dal giudice Alberto Viti. La sera di martedì 2 giugno era entrato nel locale insieme ad alcuni amici e approfittando della confusione sulla pista da ballo aveva strappato la collanina a un giovane ed era riuscito a dileguarsi. Al secondo tentativo, il giovane bergamasco preso di mira ha reagito. A quel punto, il 23enne ligure, aiutato dai complici, ha spruzzato spry al peperoncino in faccia al bergamasco e a un suo amico intervenuto in aiuto. Rintracciato dai buttafuori del locale, il rapinatore è stato segnalato alle forze dell'ordine.
5 – Donna rumena costringeva ragazze a prostituirsi: condannata
Una donna rumena che faceva parte della banda che gestiva il racket della prostituzione tra Boltiere e Dalmine ha patteggiato una condanna a 2 anni (con sospensione condizionale della pena). La banda di sfruttatori, che obbligavano a prostituirsi anche le proprie compagne, era stata smantellata dai carabinieri nell’aprile del 2014, dopo la denuncia di una delle ragazze. Del clan facevano parte anche alcuni italiani. Nello processo, il giudice Alberto Viti ha rinviato a giudizio quattro rumeni e stralciato i procedimenti a carico di altri cinque che al momento risultano irreperibili.
28 OTTOBRE
1 - Sacbo, Save e Catullo fanno pace su Montichiari
Sacbo, Save e Catullo, società aeroportuali rispettivamente di Bergamo, Brescia e Venezia, hanno annunciato mercoledì 28 ottobre di aver chiuso, di comune accordo, i contenziosi legali legati alla concessione dell’aeroporto di Montichiari. Nella nota diffusa dalle tre società, si legge: «Sacbo, Catullo e Save comunicano che, a valle della sottoscrizione di specifici atti, sono stati perfezionati tutti gli adempimenti volti a rimuovere i contenziosi pendenti tra le tre Società e legati alla concessione dell’aeroporto di Brescia Montichiari, addivenendo in tal modo alla definitiva composizione delle controversie pendenti rispettivamente davanti al Consiglio di Stato ed al Tribunale Civile di Milano». Ciò significa che Save e Catullo hanno ritirato il ricorso al Consiglio di Stato, mentre la Sacbo si è impegnata formalmente a non chiedere l’esecutività della sentenza già emessa dal Tar, che si era espresso dandole ragione.
2 - Pigna, dopo l'incontro con i sindacati annunciata l'intesa per fine novembre. È la Arti Grafiche il compratore?
Si è svolto la mattina di mercoledì 28 ottobre l'atteso confronto tra i vertici della Pigna e i sindacati, desiderosi di salvaguardare i posti di lavoro dei dipendenti ora che l'azienda è in preconcordato. All'incontro hanno partecipato il legale dell’azienda Giorgio Albè e i sindacalisti Luca Legramanti (Fistel-Cisl), Paolo Turani (Slc-Cgil) e Bruno Locatelli (Uilcom-Uil). Questi ultimi sono riusciti a strappare almeno il pagamento dello stipendio di settembre (che dovrà però essere approvato dal Tribunale), mentre poco è filtrato sulla trattativa di cessione della Pigna. Il legale della società non ha fatto nomi ma ha detto che tutto potrebbe concludersi per fine novembre, precisamente il 26, quando azienda e sindacati si troveranno nuovamente attorno a un tavolo. Secondo molti, però, la società compratrice della Pigna sarebbe la Arti Grafiche. Dalle parole dei sindacati, però, trapela comunque l’incertezza su quali saranno le intenzioni dell’investitore: «Se lo scopo del compratore sarà quello di speculare sul marchio, che ha un grande valore perché viene fatto ad Alzano e dai lavoratori della Pigna - ha affermato Legramanti -, noi non accetteremo né asseconderemo nessun tipo di speculazione. E in questo senso chiediamo che l’azienda e Jannone facciano la loro parte». Turani ha poi aggiunto: «Se il compratore presenterà un bagno di sangue occupazionale non accetteremo, ce lo ha detto la stessa Pigna. Credo però che occorrerà coinvolgere i livelli istituzionali territoriali in questa vertenza: la Pigna è un’azienda storica troppo importante per la Val Seriana e merita l’attenzione delle istituzioni».
3 - Arrestato un truffatore seriale
La mattina di mercoledì 28 ottobre, nella Bassa Bergamasca, è stato arrestato un uomo accusato di essere un truffatore seriale. Si tratta di un 52enne residente a Bergamo, finito nel mirino delle autorità sin dal giugno scorso per vari casi. In particolare sarebbero 9 quelli accertati tra gennaio e maggio 2015. Secondo gli inquirenti, l'uomo pubblicava annunci "civetta" su un sito online per la vendita di autovetture, in seguito ai quali, successivamente, si faceva versare sulla propria carta PostePay ingenti cifre da ignari compratori. In totale, con questo metodo, il 52enne avrebbe raccimolato oltre 6mila euro. Una volta incassato l'acconto, il truffatore non si presentava agli appuntamenti fissati con i clienti e alle richieste di chiarimenti delle vittime adduceva svariate scuse.
4 - 74enne di Grone travolto da un ramo mentre faceva legna. È grave
Un brutto incidente è avvenuto a Grone la mattina di mercoledì 28 ottobre: intorno alle 10, un 74enne è rimasto ferito mentre stava tagliando dei rami nel bosco per fare un po’ di legna. Un ramo tagliato l'avrebbe travolto gettandolo a terra. L'anziano è stato trasferito all’ospedale Papa Giovanni di Bergamo in codice rosso. Le sue condizioni pare che siano critiche.
5 - Cadavere rinvenuto tra i binari dello scalo merci di Bergamo, l'autopsia conferma la morte non violenta
Mercoledì 28 ottobre sono stati diffusi i primi risultati dell'autopsia compiuta sul corpo del giovane 28enne di origini sudamericane rivenuto il 24 ottobre tra i binari dello scalo merci della stazione di Bergamo. Il corpo è stato rinvenuto all’incrocio tra via Piatti, Rovelli e Gavazzeni, sotto il cavalcavia, a una decina di metri dalle rotaie dei binari della linea Bergamo-Brescia. Sul corpo non sono stati rinvenuti segni di violenza, confermando così la prima ipotesi degli inquirenti, ovvero che il giovane sia morto in seguito a un abuso di farmaci. Per averne la piena certezza, però, ora si attendono gli esiti dei test tossicologici.
6 - Incidente sulla Circonvallazione e il traffico va in tilt
Una mattina da dimenticare quella di mercoledì 28 ottobre per gli automobilisti bergamaschi. Un incidente avvenuto sulla Circonvallazione, all'altezza della Trucca in direzione Curno, ha infatti mandato il traffico in tilt, causando lunghe code. Lo scontro è avvenuto tra due auto e sebbene sia stato di lieve entità e non abbia causato feriti, ha comunque provocato intasamenti nella rete viaria di Bergamo e dintorni, anche perché una delle due macchine coinvolte è rimasta bloccata di traverso sulla carreggiata. A peggiorare la situazione c'è anche la pioggia.
7 - Caso dello spray urticante spruzzato all'agrario di Treviglio, nei guai la studentessa 15 anni
Alla fine il bilancio dello scherzo finito male è di ben 42 intossicati, alcuni anche finiti in ospedale. E colpevole è una giovane studentessa di 15 anni che la mattina di martedì 27 ottobre ha pensato bene di spruzzare il contenuto di una bomboletta spray al peperoncino nel bel mezzo del corridoio dell'Istituto Tecnico Agrario Statale Cantoni di Treviglio, scatenando un'inattesa reazione a catena. Le forze dell'ordine di Treviglio stanno ancora ascoltando i tanti studenti testimoni del fatto e una volta ricostruito interamente l'episodio, il caso passerà nelle mani della Procura della Repubblica per i Minorenni di Brescia che lo esaminerà per decidere eventuali provvedimenti. Di certo prenderà provvedimenti la scuola: «Il consiglio farà la sua valutazione attenendosi a quello – commenta la professoressa Simona Elena Tomasoni sulle pagine virtuali di Bergamonews –. Non è una decisione che può essere presa così su due piedi e non deve essere affrettata: da parte nostra sarà un intervento che avrà valenza educativa. È stato sottovalutato lo scherzo e le possibili conseguenze, lasciando che la vicenda si ingigantisse a dismisura senza porre alcun rimedio».
8 - Astino, tutto pronto per l'appalto per la ristrutturazione della cascina
Mentre si avvicina il momento della chiusura dell'ex monastero di Astino, che ha vissuto un'estate da protagonista a Bergamo, la Fondazione Mia è pronta a compiere un ulteriore passo per rendere la struttura ancora più bella e funzionale: il bando per la ristrutturazione della cascina, che farà parte della scuola di alta cucina che verrà aperta prossimamente ad Astino. Mancano solo le autorizzazioni per far partire il bando, che dovrebbe essere aperto tra novembre e dicembre stando alle parole di Fabio Bombardieri, presidente della Mia. Ci si sta muovendo anche per trovare i finanziamenti necessari, ovvero circa 12 milioni di euro.
9 - Chiusura ad Astino con una festa di Halloween? Alla Mia dicono di no
Intanto attorno ad Astino monta la polemica. Sulla pagina Facebook ufficiale della struttura, infatti, nella giornata di martedì 26 ottobre era stata diffusa la notizia dell'organizzazione di una particolare festa per la chiusura dell'ex monastero: il 31 ottobre sera si sarebbe festeggiato Halloween con una grande festa in una location da brividi. Cosa che non è andata proprio giù alla Mia, tant'è che il rpesidente Fabio Bombardieri, in serata, ha subito smentito la notizia: «Nessuna festa di Halloween è mai stata prevista. Il solo pensarlo è una grave offesa alla Mia», arrivando anche a definire «uno scherzo di cattivo gusto e in ogni caso non condivisibile» l'iniziativa proposta dal gestore del locale estivo nell’ex monastero, Patrizio Locatelli.
10 - È morta all'ospedale di Bergamo la 86enne investita da un'auto 10 giorni fa
Antonietta Mattioli, 86enne di San Giovanni Bianco, è morta martedì 27 ottobre all'ospedale Papa Giovanni di Bergamo dopo 10 giorni di lotta tra la vita e la morte. L'anziana era stata ricoverata dopo essere stata investita mentre attraversava la strada a San Giovanni Bianco. Le sue condizioni sono apparse subito gravi, ma per 10 giorni i medici hanno tentato il tutto per tutto pur di salvarla. Purtroppo non c'è stato nulla da fare.
11 - L'imam di Zingonia davanti ai giudici il 17 dicembre, accolta la richiesta di giudizio immediato
Il gip di Cagliari, Ermengarda Ferrarese, ha accolto la richiesta del pm Danilo Tronci di procedere con giudizio immediato nei confronti dei presunti affiliati di Al Qaeda arrestati nei mesi scorsi, tra cui anche Hafiz Muhammad Zulkifal, 43enne ex imam di Zingonia. Il gip ha deciso sulla base dell’evidenza delle prove e della misura cautelare, prevedendo quindi di non svolgere l’udienza preliminare. Zulkifal, arrestato il 24 aprile a Pognano e oggi detenuto nel carcere di massima sicurezza di Rossano Calabro, è accusato di avere «promosso, costituito, organizzato e diretto» una cellula terroristica impegnata in attentati in Pakistan e Afghanistan e di avere finanziato Bin Laden e altre organizzazioni terroristiche. Con lui andranno alla sbarra gli altri dieci imputati.
27 OTTOBRE
1 - Scherzo finisce male: all'agrario di Treviglio 42 persone intossicate da spray al peperoncino
L'allarme è scattato la mattina di martedì 27 ottobre all'istituto agrario Cantoni di Treviglio, dove due persone sono finite in ospedale con sintomi di intossicazione a carico dell’apparato respiratorio e altri 35 studenti sono stati invece sottoposti a controlli. A questi, altri 5 studenti si sono aggiunti nel pomeriggio. Dietro al fattaccio pare proprio che ci sia uno scherzo finito male: parrebbe che una studentessa di 14 anni abbia spruzzato dello spray al peperoncino nel corridoio della scuola, causando la reazione a catena. Quelli che hanno risentito maggiormente dell'intossicazione sono stati un insegnante e una bidella, che soffrono di asma e sono stati i primi a finire in ospedale. L'allarme è scattato intorno alle 9.30, con l'evacuazione totale dell'istituto e i 700 studenti radunati all'esterno della scuola, in attesa che i controlli fossero compiuti. Come spiega L'Eco di Bergamo, le lezioni sono state sospese, ma i ragazzi sono comunque stati trattenuti a scuola fino all’orario previsto per il termine delle lezioni.
2 - Operazione contro la 'ndrangheta, blitz anche a Bergamo. Sequestrati conti correnti e immobili
Nella mattina di martedì 27 ottobre la Guardia di Finanza ha eseguito, a Bergamo, 6 ordinanze di custodia cautelare nei confronti di una serie di soggetti accusati di essere legati alla cosca Mancuso, appartenente alla ’ndrangheta. Nel complesso sono 17 le persone indagate nell'ambito dell'operazione rinominata "Hydra", tra cui anche l’ex capogruppo dell’Italia dei Valori in Regione Lazio, Vincenzo Maruccio. Le provincie coinvolte sono quelle di Roma (dove sono state compiute circa 20 perquisizioni), Bergamo, Catanzaro e Vibo Valentia. Sono stati sequestrati immobili, società e conti correnti per oltre 5 milioni, presenti anche in Svizzera e Stati Uniti.
3 - Incidente a Solto Collina, motociclista ricoverato in codice rosso, ma non è in pericolo di vita
Nel pomeriggio di martedì 27 ottobre, a Solto Collina, un ragazzo di 17 anni è stato ricoverato all'ospedale Papa Giovanni di Bergamo in seguito a un brutto incidente. Il ragazzo stava percorrendo via Papa Giovanni XXIII in sella alla sua Yamaha, quando, svoltando in una via laterale, s'è scontrato contro un'auto proveniente dalla direzione opposta. Sul posto è intervenuto l'elisoccorso, che ha trasportato il 17enne all'ospedale in codice rosso. Nonostante le sue condizioni siano serie, il giovane non rischia la vita.
4 - A Nembro nasce il "baratto amministrativo": si possono pagare le tasse svolgendo lavori comunali
Il Comune di Nembro ha ufficialmente dato l'ok al cosiddetto "baratto amministrativo", ovvero il fenomeno che dà ai cittadini la possibilità di pagare i tributi comunali già scaduti offrendo all’ente comunale una prestazione di pubblica utilità. I cittadini che vogliono aver accesso a questa particolare modalità di pagamento dovranno presentare richiesta entro il 15 dicembre, e il baratto verrà applicato in favore dei cittadini che hanno tributi comunali non pagati sino al 31 dicembre dell’anno precedente alla presentazione della domanda.
5 - Caravaggio, 11enne travolto in bicicletta. Lo salva lo zaino di scuola
Nel pomeriggio di lunedì 26 ottobre, a Caravaggio, un bambino di 11 anni è stato travolto da un'auto mentre andava in bicicletta. Il ragazzino, residente in via Fornovo, è finito con la schiena contro il parabrezza dell'auto, infrangendolo completamente. A salvargli la vita sarebbe stato lo zaino di scuola, che avrebbe attutito il colpo ed evitato ferite gravi all'11enne. Secondo i testimoni, l'auto viaggiava verso il centro di Caravaggio, mentre il ragazzino stava pedalando sul marciapiede. Poi, per cause ancora da accertare, lo scontro.
6 - Compiuta l'autopsia sul corpo del ladro ucciso a Vaprio d'Adda: fatale un unico colpo al petto
Lunedì 26 ottobre è stata compiuta l'autopsia sul cadavere di Gjergi Gjoni, il 22enne albanese ucciso da Francesco Sicignano a Vaprio d'Adda, mentre tentava di intrufolarsi nell'abitazione del 65enne. I risultati sono chiari: il ladro è morto per colpa di un unico colpo di pistola dritto al petto. Ora gli inquirenti attendono la relazione completa del medico legale. Il 30 ottobre, invece, verranno eseguiti gli esami balistici sulla pistola di Sicignano, sequestrata dai carabinieri che stanno conducendo le indagini coordinate dal procuratore aggiunto Alberto Nobili e dal pm Antonio Pastore. A compierli saranno i Ris di Parma.
7 - Scritte dei tifosi sui muri, la Prefettura ordina che siano cancellate. Ma devono pagare i privati
Più che un'ordinanza, quella della Prefettura è un sentito invito affinché siano cancellate le scritte sui muri di Bergamo compiute dai tifosi dell'Atalanta. Ma a dover sostenere sia l'attività di pulizia che i costi della stessa devono essere... i privati. Il Comune ha infatti comunicato che provvederà già nelle prossime ore a rimuovere quelle sul Lazzaretto, unica struttura di sua proprietà, mentre la società Atalanta, avendo in gestione l'impianto sportivo, procederà alla pulizia delle scritte sui muri dello stadio. Il Comune, inoltre, è disposto a pulire, un passo alla volta, anche i muri che fanno capo a privati, nel caso in cui i proprietari stessi non si adoperino da soli. Nel caso in cui sia il Comune a pulire "d'ufficio" i muri, successivamente chiederà il rimborso ai proprietari degli immobili. Una mossa che non va giù a molti privati.
8 - Immigrazione, la replica della Regione a Gori: «I lombardi sono stanchi di mantenere gli immigrati»
Lo scorso weekend, il sindaco Giorgio Gori aveva annunciato l'intenzione di fare partire una cosiddetta "fase 2" dell'operazione di accoglienza ai profughi, dando finalmente il via a quello che vuole essere un fenomeno di "accoglienza diffusa": non tanti immigrati in un unico posto, ma piccoli gruppi divisi in tutto il territorio bergamasco. Gori, inoltre, aveva ammesso che molti enti, tra cui diversi Comuni dell'hinterland, non si erano presi le proprie responsabilità, scaricandole sulla Chiesa. Ma il primo cittadino aveva soprattutto puntato il dito contro la Regione, rea, a suo parere, di aver abbandonato le amministrazioni locali. E così la Regione ha deciso di rispondere a Gori attraverso le parole di Simona Bordonali, assessore regionale alla Sicurezza, Protezione civile e Immigrazione: «Il sindaco di Bergamo si perde in inutili polemiche, dimostrando, tra l'altro, di non conoscere per nulla il sistema di accoglienza e facendo davvero una pessima figura. Il fenomeno dell'immigrazione in questi due anni è stato gestito centralmente dal Viminale, senza coinvolgere le Regioni. Se qualcuno ci avesse interpellato, ora la Lombardia non sarebbe sicuramente al primo posto nazionale per numero di richiedenti asilo ospitati. Forse il sindaco di Bergamo non ha capito che i lombardi si sono stancati di mantenere migliaia di immigrati che nelle maggior parte dei casi si confermeranno clandestini. Rivendichiamo con orgoglio le nostre scelte amministrative, perché i parchi regionali non sono e non devono essere adibiti all'accoglienza di immigrati. I sindaci, di qualsiasi appartenenza politica, che anche nella Bergamasca si sono rifiutati di accogliere dei finti profughi per dare le poche risorse disponibili ai propri cittadini in difficoltà, hanno fatto bene. L'unica "fase 2" di cui si sente la necessità è una rapida distinzione tra i pochi rifugiati e i numerosi clandestini, con una accoglienza adeguata per i primi e una espulsione immediata per i secondi».
9 - I partiti pensano ora al tesseramento: a Bergamo la Lega cavalca l'onda, mentre il Pd tenta il recupero
Autunno, tempo di tesseramenti: i partiti stanno, proprio in queste settimane, raccogliendo nuovi iscritti e "tastando" il sentimento popolare sul territorio. Tra i rappresentanti della Lega bergamasca domina l'ottimismo, come riporta L'Eco di Bergamo: le prime stime darebbero un incremento del 30 percento dei sostenitori negli ultimi 12 mesi rispetto al dato storico di 2.200, 2.500 tesserati. Restano stabili i militanti, cioè coloro che hanno alle spalle almeno un anno di "anzianità" nel partito: il loro numero resta compreso tra i 1.400 e i 1.500. In crescita, seppur meno marcata, anche il Movimento 5 Stelle, che vede le adesioni passare da 1.500 a 2mila. Più indietro appare invece al momento il Partito Democratico, che ha perso il responsabile organizzativo a inizio estate e ha ritardato un po' troppo nella creazione di una struttura organizzativa: i circoli sono in ritardo nella consegna delle tessere e sono stati ora sollecitati dagli organi centrali. Per i numeri, quindi, è ancora presto, anche se le indiscrezioni parlano di un Pd in caduta libera.
26 OTTOBRE
1 - Nel processo Orzivecchi ha parlato la difesa di Locatelli: «Un uomo e un'azienda distrutti dalle inchieste»
Nel processo sul presunto traffico illecito di rifiuti nel cantiere della tangenziale di Orzivecchi, lunedì 26 ottobre ha parlato la difesa. In particolare è stato l'avvocato Roberto Bruni, legale di Pierluca Locatelli, ex imprenditore di Grumello del Monte, a parlare. E a dire che il suo assistito «ha già pagato abbastanza». L'avvocato sottolinea come le inchieste «hanno distrutto lui e la sua azienda, trascinando a fondo decine di dipendenti con i quali Locatelli ha sempre mantenuto un ottimo rapporto». Nell'udienza precedente il pm Silvia Bonardi ha chiesto al giudice di condannare Locatelli a 6 anni e 3 mesi di reclusione perché, secondo la ricostruzione dell'accusa, Locatelli scaricava direttamente al cantiere alcune scorie di lavorazione delle fonderie. Locatelli ci avrebbe quindi guadagnato, perché avrebbe preso i soldi dalle fonderie per ritirare le scorie, le avrebbe smaltite senza pagare e riutilizzate. Nell'udienza del 26 ottobre, però, Bruni sottolinea come «di sicuro non sono stati provocati danni alla falda né è stata messa a rischio la salute dei cittadini» e chiude dichiarando che la richiesta avanzata dal pm è totalmente sproporzionata. La sentenza è attesa nelle prossime ore.
2 - Colere, Fara Gera d'Adda e la Provincia hanno sforato il Patto di Stabilità e per questo sono stati sanzionate
Sono tre gli enti della Bergamasca ad aver sforato il Patto di Stabilità e, dunque, ad essere stati sanzionati. Si tratta dei Comuni di Colere e Fara Gera d'Adda e la Provincia di Bergamo. Per questo si vedranno tagliati i finanziamenti: i Comuni riceveranno, rispettivamente, 25mila e 23mila e 400 euro in meno; la Provincia invece, obbligata allo sforamento a causa dei tagli imposti dal Governo, avrà una sanzione di 1 milione 993mila euro.
3 - L'iniziativa delll'Accademia Carrara, che cerca volontari
Si chiama "Io volontario nel mio museo" ed è l'ultima iniziativa lanciata dall'Accademia Carrara e tesa a trovare volontari disposti a dedicare parte del loro tempo al museo di punta di Bergamo. Quale sarà il compito di questi soggetti? Accogliere i visitatori e valorizzare il patrimonio culturale dell'Accademia. Chi deciderà di farsi avanti verrà opportunamente formato da uno staff apposito. Non è richiesta alcuna competenza particolare, se non serietà ed entusiasmo. Per iscriversi basta compilare un modulo scaricabile dal sito dell'Accademia e poi consegnarlo via posta o a mano all’indirizzo: piazza Giacomo Carrara 82, Bergamo. Se si volessero ulteriori informazioni, si può scrivere alla mail: info@lacarrara.it.
4 - Guasto a un treno sulla tratta per Milano via Carnate, lunedì nero per i pendolari
Un inizio di settimana da dimenticare per i pendolari bergamaschi, che lunedì 26 ottobre hanno dovuto fare i conti con forti ritardi sulla tratta per Milano via Carnate. Intorno alle 7.30, infatti, un treno s'è fermato nel tratto compreso tra Calusco e Paderno, creando ritardi a catena. Molti convogli sono anche stati cancellati, come ha annunciato Trenord attraverso i propri canali social. Diversi pendolari, esasperati, hanno protestato, chiamando in causa anche l'assessore regionale alla Mobilità, il bergamasco Alessandro Sorte.
5 - Gori propone un'alleanza tra Comuni e parrocchie per gestire l'accoglienza dei profughi
Il sindaco di Bergamo Giorgio Gori è pronto a far partire la seconda fase del progetto di accoglienza dei profughi. L'obiettivo è svuotare le strutture più grandi che finora hanno ospitato ben 1.300, ovvero i rifugiati presenti nella provincia orobica, dando vita alla cosiddetta «accoglienza diffusa», come la chiama il sindaco, che prevede la distribuzione di piccoli gruppi in diverse strutture. Per farlo, Gori propone una sorta di «alleanza tra Comuni del territorio e parrocchie. È l'unico modo per uscire dall'emergenza profughi». L'intervento del primo cittadino arriva dopo la "denuncia" degli scorsi giorni del vescovo Francesco Beschi, che aveva puntato il dito contro «l’assenza, la latitanza e la resistenza» della maggioranza degli enti locali. Gori ha dichiarato: «Il vescovo ha detto una cosa vera, la fatica, la responsabilità di questa prima fase, è finita principalmente sulle spalle della Chiesa. Solo alcuni Comuni hanno fatto la loro parte, noi per quanto possibile abbiamo messo a disposizione le nostre strutture. Ora stiamo cercando di raccogliere la più ampia disponibilità possibile da parte dei Comuni attorno a questo progetto di accoglienza diffusa». Ma poi Gori precisa: «L’assenza più vistosa in questi mesi non è stata tanto quella dei Comuni, alcuni molto piccoli e spaventati dalla prospettiva, ma quella della Regione».
6 - Si svolgerà oggi l'autopsia sul corpo di Gjergji Gjoni, il ladro di 22 anni ucciso a Vaprio d'Adda mentre tentava un furto
Nella mattina di lunedì 26 ottobre verrà effettuata l'autopsia sul cadavere di Gjergji Gjoni, il 22enne albanese ucciso nella notte tra il 19 ottobre e il 20 ottobre da un colpo di pistola sparato da Francesco Sicignano. Il giovane albanese si stava introducendo nell'abitazione dell'uomo insieme a dei complici, e il pensionato di 65 anni ha reagito sparando. L'autopsia è un passaggio fondamentale della vicenda, visto che potrebbe chiarire molti dubbi su come si sono svolti i fatti: Sicignano ha davvero reagito d'istinto come ha sempre affermato davanti agli inquirenti, o ha invece mirato al petto del ladro mentre questo non era ancora entrato nell'abitazione? Parallelamente si svolgeranno anche gli esami balistici, altrettanto importanti per dare una risposta ai molti dubbi sul caso. Sicignano, infatti, è al momento indagato per omicidio volontario e non per eccesso colposo di legittima difesa. Gli inquirenti stanno invece tentando di rintracciare i complici del giovane albanese. Le ricerche si stanno concentrando anche nella bassa Bergamasca, in particolare nella zona di Antegnate e Comuni limitrofi.
7 - Incidente lungo la statale del Tonale e della Mendola, all'altezza di Albano. Un 44enne sarebbe gravemente ferito
Ancora poche informazioni circa l'incidente accaduto la mattina di lunedì 26 ottobre lungo la strada statale del Tonale e della Mendola all'altezza di Albano Sant'Alessandro, dove verso le 7.30 due auto si sarebbero scontrate. La dinamica dell'incidente non è ancora nota, ma secondo le prime informazioni un uomo di 44 anni sarebbe rimasto gravemente ferito.
8 - È giallo sulla domanda di grazia per Antonio Monella. Calderoli denuncia: mai mandata al Capo dello Stato
A riaccendere la polemica sul caso è Roberto Calderoli, ospite alla festa leghista di Sotto il Monte la sera di sabato 24 ottobre. Dal palco, infatti, Calderoli ha affermato: «Ho la certezza assoluta che la domanda di grazia pr Antonio Monella non sia mai arrivata al Capo dello Stato». Il tema è quello della grazia richiesta per Monella, imprenditore di Arzago d'Adda in carcere da oltre un anno dopo essere stato condannato a 6 anni e 2 mesi di reclusione per aver ucciso un albanese che stava scappando dopo avergli rubato il Suv. Dopo una lunghissima fase burocratica, pareva proprio che la domanda avesse avuto il via libera dal ministero della Giustizia e che fosse arrivata al Quirinale. Invece, stando al racconto di Calderoli, così non è: «Il ministro della Giustizia Orlando mi aveva assicurato di avere mandato la sua lettera ma mi ha mentito: si vergogni. Questo comunque non significa niente, perché noi non ci fermeremo e continueremo a lottare». Interrogato sul tema dall'edizione locale del Corriere della Sera, lo staff del ministro ha preferito non commentare la vicenda. Come spiegano i giornalisti del Corriere, dal punto di vista strettamente della procedura, a Monella basterebbe ottenere una clemenza parziale dal capo dello Stato per scendere sotto i 4 anni e poter così scontare il resto della condanna in prova ai servizi sociali, anziché in carcere.
9 - A Dalmine nasce un comitato per promuovere l'accoglienza diffusa
A Dalmine nasce un comitato per promuovere quell'accoglienza diffusa di cui anche il sindaco Gori ha parlato in questi giorni, ma che finora resta più sulla carta che nei fatti. E a Dalmine, invece, come racconta Bergamonews, si passa ai fatti: associazioni, parrocchie, partiti, liste civiche e cittadini si sono riuniti per dare vita a una collaborazione con l'obiettivo di rispondere all'emergenza umanitaria. Il primo incontro per approfondire il tema è in programma giovedì 19 Novembre 2015, alle 20.30, presso il teatro dell’oratorio San Giuseppe di viale Betelli 3, a Dalmine.