Bergamospia (si dice, non si dice) Nappo e quella vittoria da 7 milioni
Che cosa si dice, che cosa si scrive, ma soprattutto cosa non si dice e non si scrive (solitamente) della nostra città. Tra sussurri e grida una raccolta indiscreta.
Quando Nappo salvò il verde (risparmiando 7 milioni)
Crocifisso dal centrosinistra e da parte della stampa per l'esproprio dei terreni agricoli su cui venne costruita la Fiera (il Comune dovrà pagare agli ex proprietari 6 milioni e 200 mila euro), l'allora assessore all'Urbanistica Luigi Nappo si difende su Facebook sbandierando un piccolo grande successo. Ricorda Nappo, carte alla mano, che un anno fa il Comune uscì vincitore da una vicenda trascinatasi per 15 anni e arrivata fino al Consiglio di Stato. In breve, la società immobiliare Quercia voleva costruire su un'area verde accanto al parco Goisis, che rischiava perciò di vedersi assediato dal cemento. La giunta Veneziani e Nappo in particolare si opposero, modificando il piano regolatore e bocciando il piano di lottizzazione denominato Pn3 Parco Goisis, "antecedentemente proposto" alla commissione urbanistica della giunta Galizzi, che aveva dato un primo parere positivo. Già la giunta Vicentini, peraltro, aveva affossato il progetto. La società, rappresentata dall'avvocato Cesare Zonca, non si perse d'animo e, di fronte al gran rifiuto di Veneziani e Nappo, impugnò gli atti del Comune, nel tentativo di far salvo il suo (presunto) diritto a cementificare. Al Tar arrivò anche una richiesta di maxi risarcimento: 7 milioni di euro. Il Consiglio di Stato, il 17 marzo scorso, ha però dato definitivamente ragione al Comune, rigettando il ricorso: Palazzo Frizzoni, hanno stabilito i magistrati, si comportò in modo legittimo. Risultato: sette milioni risparmiati e un bel pezzo di verde sottratto agli appetiti edilizi. Una bella storia, di quelle che a Bergamo nessuno racconta. Nappo rivela infatti di averla passata a suo tempo a un giornalista, che poi però non pubblicò una riga.
Denis adora Ramazzotti, ma per Reja ci vuole Venditti
Sotto la dura scorza del bomber batte un cuore da romanticone. German Denis confessa tutta la sua passione per Eros Ramazzotti, pubblicando la foto del cantante su Instagram per festeggiare i suoi 52 anni: "Tanti auguri di buon compleanno idolo...Persona speciale". Poi, la sera, si accomoda in panchina per veder trionfare i compagni contro la Lazio. Reja lo fa scaldare per un po', ma alla fine decide di non gettarlo nella mischia. A questo punto meglio puntare su Venditti. "Ricordati di me" è la canzone giusta da dedicare al tecnico.
L'Arlecchino Errante
Non c'è pace per la statua di Arlecchino, che negli anni ha vagabondato più dell'Ebreo Errante. Prima è spuntato sulla fontana di largo Rezzara, poi è stato confinato in una casa di riposo della Valle Imagna. Quindi è tornato in città per rifugiarsi nel cortile della Provincia. Infine si è spostato davanti all'Urban Center. Meta definitiva? Macché. Adesso il Duca di Pontida propone di trasferirlo in piazzale Marconi: chi meglio dell'Arlecchino potrebbe accogliere i viaggiatori? Una soluzione intelligente, tutto sommato. Purché sia finita lì. Non si sa mai che qualcuno proponga di metterlo sul primo treno.