Fino ai primi di novembre

Venere, Marte e Giove si allineano Però, per vederli, sveglia all'alba!

Venere, Marte e Giove si allineano Però, per vederli, sveglia all'alba!
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Il cielo terrestre è diventato una tela. Non è una licenza poetica, sono gli astronomi a dirlo. Perché ci sono tre pianeti, Venere, Marte e Giove, che, benché siano distanti milioni di chilometri, al momento - si dice per dire, dato che il quadro che vediamo sulla volta celeste risale a milioni di anni fa - si trovano in punti particolari delle loro rispettive orbite, tanto particolari da farli sembrare, a noi terrestri, assai vicini. Il fondo infinitamente profondo del cielo che ci sovrasta è tornato a una dimensione più umana e si è srotolato come una mappa stellare: basta puntare il dito e i tre pianeti possono essere racchiusi nel palmo di una mano, anche se la mano è molto piccola. L’allineamento di Venere, Marte e Giove è un fenomeno osservabile ad occhio nudo ed è estremamente raro; soltanto nel 2021 potremmo ammirare di nuovo uno spettacolo simile. Rimarrà però visibile fino ai primi giorni di novembre. Per ammirare il grandioso spettacolo sarà necessario svegliarsi presto, un po’ prima delle cinque, e volgere lo sguardo verso est, in direzione del sole nascente. Chi già si alza all’alba, per abitudine, natura o lavoro, può ritenersi fortunato. Dovrà solo ricordarsi di staccare gli occhi da Terra e guardare la meraviglia che l’Universo ci sta regalando, gratuitamente.

 

2015-october-moon-and-planets-venus-mars-jupiter-mercury  Celestial_Conjunction_at_Paranal

 

La danza di Marte, Venere e Giove. Il triangolo luminoso che interrompe il blu notte del cielo – per quanto sia un blu notte già invischiato di tinte più leggere, chiare - rappresenta ciò che possiamo vedere dei tre pianeti. Il punto brillante che occupa la posizione più alta è Giove; un poco più in basso ci sono Venere e Marte. Questi due si distinguono facilmente, perché Venere è molto più luminoso di Marte. L’allineamento ha cominciato a profilarsi alla fine dello scorso mese, quando Giove e Marte hanno iniziato a sorgere più in alto. Ciò ha fatto in modo che le loro orbite intercettassero quella di Venere, pianeta che intanto si è trovato nel punto più distante dal Sole. Perciò, “si avvicineranno” molto, perché le loro orbite giacciono quasi sullo stesso piano. L’astronomo Ian Musgrave, dell’University of Adelaide, ha spiegato: «Venere, Giove e Marte stanno compiendo quella che potremmo chiamare una danza planetaria. Ovviamente, sono lontani milioni di chilometri, ma definiamo “congiunzione planetaria” la configurazione che vede i pianeti vicini gli uni agli altri sulla volta celeste. Anche le stelle Regulus e Procione formano una linea ideale con i pianeti, soprattutto con Giove e Venere».

 

 

Le figure della danza. I pianeti raggiungeranno il punto di massima vicinanza il 3 novembre. Resteranno molto vicini ancora per un paio di giorni e poi, durante il resto della settimana, Venere si avvicinerà sempre di più a Marte, lasciandosi alle spalle Giove. Insomma, ci sarà una nuova figura, nella lenta e maestosa danza che si sta svolgendo sopra le nostre teste. Il 7 novembre comparirà un’altra ballerina, la Luna crescente. Si troverà accanto a Giove e sotto di loro ci sarà Venere con Marte. Il giorno seguente il quadro muterà di nuovo e la Luna diserterà il compagno per avvicinarsi agli altri due pianeti.

Una meraviglia da non perdere. La congiunzione di Venere, Marte e Giove è un avvenimento quasi unico, dato che di solito gli allineamenti riguardano coppie di corpi celesti, non triadi. Ed è tanto più unico in quanto può essere osservato da chiunque, anche da chi non possiede strumenti astronomici– anche se, dicono gli esperti, per avere una visuale migliore sarebbe comodo usare un normale binocolo da montagna. Per un’osservazione migliore, il cielo dovrebbe essere limpido, sgombro di nubi e di luci artificiali. Siamo dunque invitati ad allontanarci dai centri densamente abitati, magari salire in collina. Senza nulla intorno, se non la terra, e senza nulla che sovrasti il capo, se non il cielo, osservare l’equilibrio di danza tenuto dai tre pianeti e dalla Luna potrebbe quasi valere un inno di lode.