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Dieci strategie salva-occhi per chi lavora sempre al pc

Dieci strategie salva-occhi per chi lavora sempre al pc
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Altro che otto ore, al pc! In questa stima, molto approssimativa, mancano spesso i minuti (ad approssimare per difetto) spesi a navigare su internet, a utilizzare il cellulare, a giocare sui videogiochi, a usare i tablet nel tempo libero. I quali, tutti, hanno la stessa origine e fattori di rischio del caro pc, che costa moltissimo alla nostra salute, specie a quella degli occhi.

Non è solo questione di fonte luminosa emanata dal display o del fattore tempo. A compromettere la vista a causa delle troppe ore passate davanti a tablet, pc e smartphone ci si possono mettere anche posture e abitudini dannose. Queste ultime sono però tutte prevenibili e correggibili adottando alcune regole d’oro, che rappresentano un salvavita anche per gli occhi. Ecco cosa consigliano gli specialisti:

  • Trattare il monitor del pc come uno specchio. Vale a dire che non solo andrebbe pulito ogni giorno, la mattina prima di cominciare a lavorare perché potrebbe attirare la polvere, ma che si dovrebbe fare attenzione anche a evitare qualsiasi riflesso sul monitor. Dunque, per essere salubre, il pc non va posizionato né davanti né dietro a finestre, ovvero lo sguardo di colui che lavora al pc deve restare parallelo ad esse.

 

 

  • Usare la luce con intelligenza. Non quella elettrica si intende, sebbene non si deve mai utilizzare il pc al buio o in un ambiente che sia tale, ma quella che regola la luminosità dello schermo. Il quale non deve mai essere troppo abbagliante ma moderatamente chiaro, luminoso insomma al punto giusto perché i caratteri dello scritto o delle immagini saltino facilmente all’occhio senza affaticare la vista in alcun modo.
  • Anche la posizione fa la differenza. Infatti il monitor, compatibilmente con la sua grandezza, andrebbe posizionato ad una distanza dal corpo pari all’incirca a 50-70 cm. Ma non solo: deve essere tenuto anche in posizione più bassa rispetto allo sguardo e questo significa che gli occhi, per leggere il monitor, dovrebbero seguire una linea leggermente inclinata verso il basso. La ragione sta nel fatto che se lo schermo è posto troppo in alto o troppo in basso, possono prodursi affaticamenti del collo e delle spalle a causa dell’inclinazione subita dal viso (costretto a muoversi troppo in alto o troppo in basso) per seguire ciò che appare sullo schermo.
  • Fare la civetta. Ovvero sbattere frequentemente le palpebre, anche se non si è femmina. La cosa è così importante che gli specialisti consigliano addirittura di appiccicare un post-it sullo schermo per non dimenticarsene. Questo semplice movimento dell’occhio ne consente infatti la (re)idratazione, fondamentale quando si fissa a lungo il display.

 

 

  • È ora del break. Quando? Ogni 20 minuti sarebbe indicata una breve pausa e non sempre per il caffè. Basta anche sgranchirsi le gambe o fermarsi per dire due parole al collega; importante è staccare per qualche tempo la vista dal monitor.
  • Fare ginnastica oculare. Già, esiste anche questa e impone di ruotare gli occhi di tanto in tanto. È una sorta di stretching che aiuta a sciogliere la muscolatura di viso e corpo. Anche lo sbadiglio è il benvenuto, perché ha gli stessi effetti sulla muscolatura, ma non fatevi cogliere in flagrante (mettete almeno una mano davanti alla bocca!).
  • Lasciare da parte il cellulare. Staccare gli occhi dal monitor significa non gettarsi a capofitto su un'altra fonte luminosa come il telefono, andandone a controllare e-mail e messaggi. Quando lo fate, abbiate comunque cura di distanziarvi da esso; mantenete cioè il cellulare ad almeno 30 centrimetri dal viso, ingrandendo se necessario i caratteri o allargando le pagine per leggere meglio. Evitate distanze ravvicinate.

 

 

  • Avere pazienza. Quando si sta aspettando che il pc carichi una pagina internet ricercata, è inutile continuare a fissare lo schermo. Questa azione non aumenterà la velocità con cui lavora il pc. La regola è sempre quella di distogliere periodicamente lo sguardo; è sufficiente ad esempio puntare ogni tanto gli occhi su un oggetto esterno oppure posare i palmi delle mani sugli occhi, per riposarli almeno per cinque minuti.
  • Sedersi bene. La postura anche sulla sedia è fondamentale ed ha le sue regole. Infatti la schiena va tenuta ben appoggiata allo schienale, lasciando tra la tastiera e il bordo della scrivania almeno 15-20 centimetri, lo spazio necessario a dare agli avambracci il giusto appoggio. Anche l’uso di poggia polsi potrebbe rivelarsi utile, mentre i piedi non devono mai spenzolare, ma essere ben piantati a terra o poggiarsi su degli appositi supporti.
  • Fatti vedere! Dal medico, naturalmente, il referente o uno specialista. Specie se si lavora oltre 20 ore settimanali davanti al pc, una visita periodica agli occhi, almeno annuale o in caso di necessità, è fortemente raccomandata.
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