Notizie su Bergamo e provincia

Notizie su Bergamo e provincia (2-7 novembre 2015)

Notizie su Bergamo e provincia (2-7 novembre 2015)
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7 NOVEMBRE

 

1 - Finiti i lavori alla Biblioteca Angelo Mai: dal 16 novembre al 16 gennaio 2016 stop ai servizi per l'allestimento del Salone Furietti

Dal 16 novembre la Biblioteca Angelo Mai chiuderà al pubblico fino al 16 gennaio 2016. Il motivo? Le operazioni di allestimento dello storico Salone Furietti, chiuso ai visitatori dal giugno del 2012 e appena ristrutturato. Si son conclusi in questi giorni, infatti, i lavori alla pavimentazione e al soffitto del salone, come spiega un comunicato del Comune di Bergamo, ma se durante questi i visitatori avevano comunque potuto usufruire dei servizi bibliotecari ora invece l'intera biblioteca sarà chiusa. Gli utenti potranno restituire i libri in prestito in altre biblioteche. Dal 16 gennaio, poi, la Mai riaprirà con i consueti orari. Elisabetta Manca, direttrice della biblioteca, è orgogliosa di quanto fatto: «Abbiamo fatto qualcosa di unico. Abbiamo garantito i servizi senza un solo giorno di chiusura straordinaria nonostante i lavori che hanno interessato prima la facciata, poi la sostituzione della caldaia e infine la risistemazione dell’intero Salone Furietti. Sospendere i servizi per soli due mesi è un altro straordinario risultato».

2 - Romeno fermato mentre girava per il centro di Bergamo con una mazza da baseball. Denunciato

Nel pomeriggio di venerdì 6 novembre un cittadino romeno, di cui non sono state diffuse le generalità, è stato fermato e denunciato durante un'operazione di controllo effettuata dalla polizia locale in alcune zone di spaccio di Bergamo. Il motivo è che è stato trovato in possesso di una mazza da baseball mentre girava per le vie del centro città.

3 - Incidente sulla A4 all'altezza di Seriate, ferito in modo non grave un giovane di 21 anni

Intorno alle 7 di sabato 7 novembre, lungo la autostrada A4 in direzione Milano, all'altezza di Seriate, un'auto si è ribaltata per motivi che sono ancora in fase di accertamento. A bordo un giovane di 21 anni che è rimasto ferito. I soccorritori hanno però appurato che, fortunatamente, la sue condizione non è grave e le ferite sono solo lievi. Lo schianto ha però causato lunghe code e solo dopo le 8 la situazione è andata migliorando.

4 - Casirate, anziano di 83 anni scopre i ladri e li mette in fuga sparando in aria

I fatti risalgono a qualche giorno fa, ma sono stati resi noti solamente nelle ultime ore. Antonio Ari, 83 anni, residente in via Rossini a Casirate, è stato avvisato dalla figlia che tre ladri stavano tentando di entrare nella sua abitazione. Erano circa le 18.30: giunti in macchina davanti all'edificio, due sono scesi dalla vettura, hanno scavalcato il cancelletto e sono saliti sulla scala che porta all’ingresso dell’appartamento. Dall’esterno hanno quindi iniziato a prendere a picconate e a mazzate la parete della camera da letto, nella quale si trovava la cassaforte. Secondo la ricostruzione fornita da Il Giorno, la figlia del pensionato, che stava cenando con i genitori al piano terra, allarmata dai rumori è uscita in cortile e vedendo i malviventi in azione ha chiamato un amico e vicino di casa, Walter Piazza, dopo aver avvisato il padre. Piazza è accorso insieme al fratello e quando ha visto i malviventi, che nel frattempo erano riusciti a smurare la cassaforte e a buttarla in cortile, ha urlato loro di andare via. Si è poi avvicinato a uno dei due ed è riuscito a bloccarlo contro un muro, ma il ladro l'ha colpito con un pugno in faccia, rompendogli gli occhiali. Nonostante fosse intontito, Piazza ha afferrato una delle mazze usate precedentemente dai ladri e ha fracassato il finestrino della portiera posteriore dell'auto sulla quale nel frattempo i malviventi avevano caricato la cassaforte ed erano pronti a scappare, raggiungendo il complice che si trovava alla guida. La figlia di Ari è stata urtata dall’auto in fuga, ma fortunatamente non ha riportato conseguenze. A questo punto è intervenuto l'83enne, che aveva imbracciato il suo fucile da caccia, con il quale ha sparato un colpo in aria. L’uomo ha raccontato ai carabinieri intervenuti successivamente, che avrebbe voluto mirare alle ruote, ma essendoci troppa gente in giro ed essendoci il pericolo di colpire qualcuno, ha preferito esplodere un colpo in aria.

5 - Vicina nota i ladri in casa del vicino e dà l'allarme: arrestati due furfanti a Romano di Lombardia

Nel tardo pomeriggio di giovedì 5 novembre, in via Cavagna a Romano di Lombardia, una donna ha visto due ladri scavalcare il balcone di un'abitazione vicina posta al primo posto di uno stabile e, dopo aver forzato la tapparella, intrufolarsi nella casa. La donna ha subito preso il telefono e dato l'allarme ai Carabinieri che sono giunti sul posto in pochissimi minuti, cogliendo i due furfanti mentre svaligiavano la casa. L'abitazione era vuota poiché di proprietà di un'anziana signora di 86 anni, da qualche tempo ricoverata presso una casa di cura. Per i due sono subito scattate le manette.

6 - Montichiari, Brescia ora tende la mano a Bergamo

Dopo mesi di freddezza e un timido riavvicinamento avvenuto nelle scorse settimane, ora Brescia torna a tendere la mano a Bergamo chiedendo alla Sacbo di entrare a far parte della nuova società che gestirà l'aeroporto di Montichiari. La bresciana Abem (società creata da Aib, Camera di Commercio, Comune di Brescia e altri investitori istituzionali per sviluppare lo scalo) sta discutendo con le società Catullo (Verona) e Save (Venezia) la nascita di una newco per la gestione specifica dello scalo intitolato a D'Annunzio e vorrebbero che partecipasse anche Sacbo. La quale, però, non pare molto convinta: come riporta L'Eco di Bergamo, infatti, l'invito sarebbe stato accolto con freddezza, se non addirittura con indifferenza negli uffici di Grassobbio.

7 - Processo a Bossetti, udienza tesa. Il giornalista Luca Telese, presente in aula, critica i Ris

È stata un'altra udienza tesa quella tenutasi il 6 novembre al Tribunale di Bergamo nell'ambito del processo nei confronti di Massimo Bossetti, l'uomo accusato dell'omicidio di Yara Gambirasio. Durante questa dodicesima udienza sono stati ascoltati Fabiano Gentile e Nicola Staiti, ufficiali dei Ris di Parma, entrambi biologi, che hanno svolto la maggior parte degli accertamenti nel corso dell'indagine condotta dal pm Letizia Ruggeri. Durante il controesame della difesa, Claudio Salvagni, uno dei due legali di Bossetti, ha chiesto delucidazioni sul lavoro svolto da Gentile e Staiti, quindi dal Ris, su una determinata traccia rinvenuta sugli indumenti del cadavere di Yara Gambirasio. È Staiti a rispondere: «Non posso rispondere con esatezza, non ricordo, abbiamo molti casi insieme in laboratorio». Una risposta che scalda il pubblico presente, in particolare il giornalista Luca Telese, conduttore di Matrix e inviato di Libero, sin dalle prime battute dell'inchiesta nei confronti di Bossetti critico con l'accusa. E proprio Telese, dopo questa risposta fornita dall'ufficiale, si è alzato e ha urlato: «Ma stiamo scherzando?». A quel punto è il pm Ruggeri a intervenire, minacciando di chiedere l'intervento dei Carabinieri per far allontanare i disturbatori, a cui ha fatto seguito anche un richiamo all'ordine da parte di Antonella Bertoja, presidente della Corte d'Assise. Staiti ha poi precisato che non intendeva dire che le analisi dei vari casi vengono mischiate tra loro, ma solo che data la mole di lavoro a cui sono sottoposti, è difficile ricordare tutti i passaggi di un'indagine compiuta tempo fa.

8 - Soccorsi sulla Presolana, salvati due alpinisti

Poco prima delle 17.30 di venerdì 6 novembre è scattato l'allarme: due alpinisti provenienti da Milano, rispettivamente una donna e un uomo di 51 e 52 anni, erano bloccati sulla cresta della Presolana perché avevano perso l'orientamento a causa del buio. Grazie al contatto telefonico e alla descrizione fornita dai due, i soccorsi sono riusciti a localizzarli e intervenire. È stato loro indicato come punto di riferimento la Croce della Centrale, mentre i tecnici li raggiungevano a piedi, risalendo il Canale Bendotti, dopo avere lasciato i mezzi fuoristrada al Rifugio Cassinelli. La discesa è avvenuta per mezzo di calate con corde perché il posto è molto impervio. I due alpinisti sono stati riaccompagnati a valle, illesi, alcune ore dopo.

9 - Carte clonate per comprare biglietti aerei, arresti anche a Orio

La polizia italiana, in collaborazione con Europol, Interpol e Ameripol, ha compiuto un'operazione contro 137 persone, accusate di aver messo in piedi una truffa internazionale per acquistare biglietti aerei attraverso carte di credito clonate. In Italia sono stati compiuti 15 arresti, di cui uno a Orio. L’operazione, rinominata Global Airport Action, ha interessato un centinaio di aeroporti in 31 Paesi, grazie alla collaborazione di circa 40 vettori operanti nel campo del trasporto aereo.

 

6 NOVEMBRE

 

1 - Urgnano, paura alla Banca di Credito Cooperativo per una tentata rapina. Due arrestati, altri due ancora in fuga

Si sono vissuti attimi di vera paura intorno alle 15 del 6 novembre presso la filiale della Banca di Credito Cooperativo a Urgnano, dove quattro criminali hanno tentato una rapina. In quel momento nell'istituto si trovavano il direttore, quattro impiegati e cinque clienti. Tre banditi sono entrati fingendosi clienti mentre il quarto ha fatto irruzione alle spalle di un cliente qualche minuto dopo ed è saltato sul bancone gridando che era una rapina. Due rapinatori erano armati di taglierini, altri due pare impugnassero una pistola. Prima di venir bloccato dai criminali, il direttore è riuscito a chiedere a un collega di avvisare le forze dell'ordine. Dopo aver chiuso i clienti nell'ufficio del direttore, i 4 si sono recati agli sportelli per farsi consegnare i soldi dagli impiegati, ma mentre si stavano facendo aprire il caveau sono arrivate le forze dell'ordine. I due che si stavano facendo dare i soldi si sono dati alla fuga sfondando la porta che dà sui garage di un condominio, mentre gli altri due, che erano rimasti a fare da palo, sono stati subito arrestati. Si tratta di Giacomo Santoro, 31 anni, e Giuseppe Aiello, 35, entrambi originari di Catania. Le ricerche dei loro complici sono ancora in corso.

2 - Processo a Bossetti, parlano gli ufficiali dei Ris: «Non c'è dubbio, il Dna è di Ignoto 1»

Venerdì 6 novembre, nella nuova udienza del processo a Massimo Bossetti, l'uomo accusato di aver ucciso il 26 novembre 2010 Yara Gambirasio, sono stati ascoltati Fabiano Gentile e Nicola Staiti, ufficiali del Ris di Parma che hanno svolto le indagini sui reperti biologici. Nella mattinata sono stati interrogati dal pm Letizia Ruggeri e hanno spiegato di aver svolto ben 18 prelievi su una traccia di sangue rinvenuta sugli indumenti di Yara, traccia che conteneva inequivocabilmente, a loro pare, il Dna di Ignoto 1. La traccia genetica, infatti, era presente in «quantità importante» secondo i due ufficiali. Staiti ha rimarcato che il profilo di Ignoto 1 «è perfetto, non c’è niente da discutere, chi è addetto ai lavori lo sa» e sulla possibilità che il profilo di Ignoto 1 possa appartenere a un altra persona ha spiegato che esiste una possibilità su miliardi. Nel pomeriggio è toccato ai legali di Bossetti, Claudio Salvagni e Paolo Camporini, procedere con il controesame, nel quale sono tornati all'attacco, tentando di dimostrare come, a loro parere, le indagini del Ris siano state poco approfondite. In particolare gli avvocati dell'imputato hanno chiesto come mai non siano stati approfonditi gli accertamenti «sulla traccia trovata sulla manica del giubbotto di Yara», ma solo la traccia che ha portato a Ignoto 1, che tra l’altro «non era visibile a occhio nudo». Per questo motivo Salvagni e Camporini hanno chiesto ai giudici della Corte d’Assise che i consulenti del Ris siano sentiti sui risultati degli accertamenti sul Dna sulla scorta dei dati grezzi, cioè i fogli di lavoro in base ai quali i tecnici hanno eseguito il loro lavoro.

3 - Songavazzo, bambino cade da una scala a chiocciola. Interviene l'elisoccorso, ma non è in pericolo di vita

Nel pomeriggio di venerdì 6 novembre, a Songavazzo, è dovuto intervenire l'elisoccorso per trasportare all'ospedale Papa Giovanni di Bergamo un bambino feritosi in seguito a una caduta da una scala a chiocciola. Fortunatamente le condizioni del piccolo non sono gravi: è stato ricoverato in codice giallo e non è in pericolo di vita. Secondo una prima ricostruzione dei fatti, il piccolo (pare di 7 anni) era in un bar di via Vittorio Veneto, il "Vicolo Caffè", in compagnia della mamma, quando è scivolato e ha sbattuto violentemente la testa.

4 - Condannato a 7 anni Bilal Bosnic, l'imam che predicò anche a Bergamo. Reclutava uomini per l'Isis

A Sarajevo i giudici hanno condannato a 7 anni di reclusione, giovedì 5 novembre, Bilal Bosnic. Il leader della comunità wahabita, imam conosciuto con il nome di Husein, è stato ritenuto colpevole di incitamento al terrorismo, reclutamento per le attività terroristiche e organizzazione di gruppi di terroristi. Tra il 2011 e il 2013, Bosnic predicò anche nella Provincia orobica, tra Celadina e la Bassa Bergamasca. Per il reclutamento di giovani jihadisti, Bosnic è indagato anche in Italia, a Padova e a Venezia. Secondo le agenzie di sicurezza locali, almeno 155 cittadini bosniaci si sono recati a combattere tra le fila delle organizzazioni terroristiche e una cinquantina sarebbero ritornati ricchi di esperienza di combattimento.

5 - Il fondo americano Silchester diventa primo azionista Ubi

Il 3 novembre il fondo americano Silchester International è diventato il primo azionista di Ubi Banca con il 5,123 percento del capitale. Sorpasso avvenuto sui rivali del fondo Blackrock, che il 13 ottobre era diventato azionista di riferimento di Ubi con il 5,022 percento. Come spiega l'edizione locale del Corriere della Sera, in meno di un mese il mondo di Ubi è cambiato. All’assemblea di trasformazione in spa, il 10 ottobre, Silchester si era presentata con circa 40 milioni di azioni, ma il suo status di socio valeva esattamente come quello di chi era in possesso del quorum minimo, pari a 250 azioni. Adesso, invece, quelle azioni sono in grado di spostare effettivamente il piatto della bilancia e possono far prefigurare un interesse e un coinvolgimento tutt’altro che simbolico. Elemento non trascurabile in previsione del rinnovo delle cariche sociali previsto per l’assemblea di aprile, che potrebbe aprire una nuova stagione.

6 - Riaperta Treviglio Ovest, che da dicembre avrà 4 ulteriori treni in fermata

L'assessore regionale ai Trasporti, Alessandro Sorte, ha annunciato il ripristino della fermata di Treviglio Ovest per i treni Bergamo-Milano. Sorte ha anche affermato che dal 16 dicembre altri 4 treni della linea Bergamo-Milano fermeranno alla stazione di Treviglio Ovest. Una notizia che conforta soprattutto i pendolari della Bassa, ma preoccupa invece i pendolari di città, come dimostrato da una lettera che Lucia Ruggiero, presidente del Comitato pendolari bergamaschi, ha scritto a Sorte: «Come Comitato approviamo questa soluzione, ma al tempo stesso rinnoviamo la nostra totale contrarietà all’inserimento di altri treni che sulla tratta Bergamo-Milano via Pioltello effettuino fermata a Treviglio Ovest in futuro. Non riteniamo infatti che si possano accettare ulteriori allunghi nei tempi di percorrenza della tratta, già di per sé troppo lenta e quindi ancora troppo poco “attraente” per molti cittadini che le preferiscono l’auto; riterremmo piuttosto auspicabile una riduzione sostanziale dei tempi di viaggio, verificato nei fatti e atteso da decenni».

7 - Il 16 novembre la Giunta regionale si riunirà a Zogno per l'ok definitivo ai fondi necessari alla realizzazione della variante

Lunedì 16 novembre la Giunta regionale è stata convocata a Zogno per dare il via libera definitivo al contributo da 31,5 milioni di euro necessario per completare l'attesa variante. Come spiega Bergamonews, l'ufficialità è arrivata il 5 novembre, confermando che Maroni e i suoi assessori terranno la riunione nel municipio di Zogno. Dopo i tentennamenti del mesi scorsi, causati anche dalle casse vuote di via Tasso, la Regione a ha comunicato l'intenzione di farsi carico interamente della copertura dei soldi necessari.

8 - Nuova operazione anti-spaccio della polizia di Bergamo tra la Stazione e via Angelo Maj

La polizia di Stato di Bergamo, nelle prime ore di venerdì 6 novembre ha effettuato vari controlli in alcune zone cittadine frequentate da italiani e stranieri dediti allo spaccio di sostanze stupefacenti. Nello specifico sono stati compiuti controlli nei pressi di alcuni istituti scolastici posti nelle zone tra via Angelo Maj e la Stazione. Come riferisce una nota della polizia, «sono stati portati in Questura i cittadini risultati privi di documenti d’identità, irregolari o destinatari di provvedimenti vari. Nel corso dei controlli sono state identificate 31 persone: 18 stranieri e 13 italiani, di cui 19 con precedenti penali. Sono stati controllati anche 4 veicoli».

9 - Villa d'Almè, condannati a 1 anno e 10 mesi i due ventenni che accoltellarono un coetaneo

Nicolas Sonzogni, 22 anni, e Fabio Minetti, 21 anni, sono stati rispettivamente condannati a 1 anno e 10 mesi di reclusione (con pena sospesa) per aver minacciato e ferito con un coltello, la notte tra l'11 e il 12 settembre scorso, un coetaneo di origini marocchine reo di essere uscito una volta con la ex fidanzata di Sonozgni. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, la vittima era stata attirata con una scusa al centro sportivo di Villa d'Almè. Ad attenderlo c'erano Sonzogni e Minetti. I due lo hanno aggredito, prima dandogli delle sberle e poi spegnendogli una sigaretta in faccia. Poi, con un coltellino, l'hanno ferito al polso. Il ragazzo di origini marocchine è poi riuscito a fuggire, rifugiandosi in un bar dove si trovava un suo amico, il quale lo ha accompagnato alla guardia medica per le cure del caso. Proprio il medico che ha curato il giovane ha deciso di chiamare i Carabinieri. Nel frattempo i due aggressori avevano raggiunto il suo studio e si erano appostati minacciosamente all'esterno. Quando sono arrivate le forze dell'ordine sul posto, i due hanno tentato la fuga, inutilmente.

10 - Parcheggio della Fara, la scadenza fissata dal Comune è passata senza che accadesse nulla...

Stando a un delibera emessa dal Comune di Bergamo nei mesi scorsi, entro il 4 novembre sarebbero dovuti ripartire i lavori di realizzazione del parcheggio della Fara, dove invece ancora oggi è tutto fermo, com'è da anni. In realtà, purtroppo, niente di nuovo: la Bergamo Parcheggi, che si dovrebbe occupare dei lavori, già in estate aveva riferito che non sarebbe stata in grado di rispettare i termini posti da Palazzo Frizzoni. Pochi giorni fa, invece, il Comune aveva nuovamente confermato i paletti posti già in precedenza, uno in particolare: completare il parcheggio senza costringere Palazzo Frizzoni a tirare fuori un euro. Ma l'ha fatto con toni ben più concilianti rispetto a prima, lasciando socchiusa la porta di una trattativa. La conferma arriva dalle parole dell’assessore ai Lavori pubblici Marco Brembilla: «Ci stiamo ponendo in un’ottica costruttiva e siamo ottimisti, personalmente mi sono fatto l’idea che tra marzo e aprile il cantiere potrà riaprire. Ci ho messo la faccia e di ulteriori passi falsi non se ne devono assolutamente fare».

11 - Funivia di Selvino, niente da fare: nei giorni festivi resterà chiusa

La funivia di Selvino, nei giorni festivi, non funzionerà, negando quindi ai molti turisti un'infrastruttura assai comoda. Il sindaco Diego Bertocchi, però, non ci sta e annuncia: «Ci muoveremo come amministrazione in tutte le sedi e con tutti i canali». Proprio Bertocchi, insieme a Michele Villarboito, sindaco di Aviatico, avevano chiesto ufficialmente alla Provincia, attraverso una lettera datata 29 settembre, la reintroduzione delle corse della funivia soppresse nelle festività. E invece niente: mentre alcune delle festività più importanti per il territorio di Selvino si avvicinano, il "no" alla richiesta dei due primi cittadini è una vera e proprio doccia fredda.

12 - Domenica, dalle 8.20 alle 15.20, sospesa la tratta Brescia-Bergamo per il disinnesco e la rimozione di un ordigno bellico

La Prefettura di Brescia ha emesso un ordinanza per la quale, domenica 8 novembre, tra le 8.20 e le 15.20, sarà sospesa la circolazione ferroviaria sulle linee Milano-Venezia e Brescia-Bergamo, fra Brescia e Rovato. La decisione è stata presa per consentire il disinnesco e la rimozione di un ordigno bellico della Seconda Guerra Mondiale, rinvenuto nell’impianto ferroviario di Brescia Scalo.

 

5 NOVEMBRE

 

1 - Incidente sull'asse interurbano: caos sulle strade

Mattinata caotica sulle strade bergamasche: questa mattina un incidente è avvenuto sull'asse interurbano, sulla carreggiata che dal capoluogo porta verso Albano e Lovere, bloccando di fatto tutte le corsie. Nello schianto sono rimaste coinvolte una Fiat 500 e un mezzo pesante, senza procurare feriti gravi. In rapido tempo si è creata molta coda sull’asse, strabordata poi nelle strade limitrofe.

2 - Treni, il progetto per la fermata dell'ospedale 

La fermata “Ospedale di Bergamo” potrebbe non essere più un’utopia per chi viaggia in treno nella città orobica, come spiega oggi il Corriere di Bergamo. A fine mese infatti Regione Lombardia e Reti ferroviarie italiane firmeranno un accordo quadro in cui si parla anche di questa possibile nuova stazione, tanto attesa per chi lavora nella struttura ospedaliera e per chi deve raggiungerla per necessità. Una novità che era attesa da tempo, ma per la quale rimaneva sempre un problema, relativo all’unico binario che esiste in quel tratto: far fermare lì alcuni treni avrebbe significato un intasamento della tratta non indifferente. Così, tra varie ipotesi, si è pensato dar corpo ad un progetto che prevedesse il raddoppio di binario per un tratto di 600 metri, con una banchina di 250 metri, pensilina ed eventualmente anche un sottopassaggio che porti direttamente al Papa Giovanni. Un progetto che costerà circa 6 milioni di euro.

3 - Accademia Carrara, nel 2016 ci sarà Pisanello

Sarà l’anno di Pisanello il 2016 all’Accademia Carrara, stando alle indiscrezioni riportate oggi dal Corriere. Da quando ha riaperto, attorno all’Accademia si è creata grande aspettativa, specie per l’obbiettivo fissato di 60mila visitatori annui. E così, il nome del pittore quattrocentesco può essere il vero cavallo di battaglia per attirare il giusto interesse sulla città bergamasca, nell’autunno del 2016. L’Accademia conserva già il Ritratto di Lionello d’Este, cui verranno accostate altre opere reperite in tutta Europa.

4 - Università, boom di iscritti: raggiunto l'obbiettivo previsto nel 2020

Grande risultato per l’Università di Bergamo, che ha raggiunto il numero di 4000 immatricolati per le lauree e triennali e 1500 per le magistrali. Cifre, spiega l’Eco, che l’ateneo puntava a raggiungere nel 2020. Nel 2015-16 c’è stata una crescita di iscritti pari all’11,4%, sparsi un po’ su tutte le facoltà: giganteggia ingegneria, la sola a calare è giurisprudenza.

5 - 800 persone in coda al nuovo Euronics, caos per strada

Auto parcheggiate in doppia fila, centinaia di persone in coda sin dall’alba, ressa e concitazioni per accaparrarsi le migliori offerte. Sono immagini che arrivano da Dalmine, dove questa mattina è stato aperto il nuovo centro Euronics. Il negozio di elettronica ha inaugurato oggi, con grande eco per gli sconti estremamente vantaggiosi promossi coi volantini. E così c’erano almeno 800 persone ad attendere l’apertura delle porte alle ore 9: qualcuno era lì addirittura dalle 5. Sulle strade limitrofe, specie alla rotonda che porta al casello autostradale, il caos era totale, con gente anche bloccata in auto per 50 minuti.

6 - Tenaris, ricavi giù del 17% nel terzo trimestre del 2015

Non sono affatto confortanti i dati relativi al terzo trimestre di Tenaris: l’azienda, cui fa capo anche lo stabilimento di Dalmine, ha dovuto accertare un caldo del 17 percento, pari almeno a 319 milioni di dollari. Il tutto arriva dopo un secondo trimestre che, invece, era stato soddisfacente, con 111 milioni di utile, ed è una perdita considerevole in relazione all'utile di 87 milioni messo assieme nello stesso periodo del 2014. Il risultato odierno risente della svalutazione degli avviamenti delle attività in nord America, pari a 400 milioni, oltre a un aggiustamento di magazzino dei clienti e dei prezzi dei prodotti che hanno portato ad un calo di vendite del 36% annuo. Il dato, non ha lasciato indifferente il mercato azionistico, dove però i titoli di Tenaris hanno oscillato: dopo un’apertura in ribasso, sono arrivati ad un rialzo del 1,54%.

7 - Chiusa per 5 notti la galleria di Montenegrone

5 giorni di chiusura notturna, da lunedì 9 novembre al sabato successivo, dalle 21 alle 5. È quello che accadrà alla galleria Montenegrone, sull’ex-statale 671 della Val Seriana. Motivo dell’intervento, i lavori urgenti all’impianto antincendio. Durante le notti di chiusura, il traffico subirà deviazioni diverse: in direzione nord passerà sulle provinciali 69, 70 e 65, all’altezza dello svincolo di Pedrengo-Torre de’ Roveri, mentre in direzione sud lungo la provinciale 35.

 

4 NOVEMBRE

 

1 - Incidente a San Giovanni Bianco, è grave un postino di 54 anni

Intorno alle 14.30 del 4 novembre, lungo la strada provinciale della Val Brembana, a San Giovanni Bianco, un postino di 54 anni è stato ritrovato riverso sull'asfalto con lo scooter leggermente ammaccato affianco. Le condizioni dell'uomo sono parse subito serie ed è stato ricoverato d'urgenza al Papa Giovanni XXIII di Bergamo. Ancora un mistero come sia accaduto l'incidente, anche perché pare che non ci siano testimoni. Le forze dell'ordine, al momento, non escludono anche l'ipotesi di un malore improvviso.

2 - Venerdì, dalle 9 alle 17, sciopero dei treni

Sarà una giornata difficile quella del 6 novembre per i tanti pendolari lombardi. Dalle 9 alle 17, infatti, è previsto uno sciopero a cui potrebbero aderire molti dipendenti di Trenord. I treni regionali, suburbani e a lunga percorrenza, così come i collegamenti aeroportuali con l’aeroporto di Malpensa, potranno subire ritardi, variazioni di percorso o cancellazioni. Lo sciopero riguarda anche il personale addetto alla vendita e all’assistenza alla clientela. I treni con partenza entro le 9 e con arrivo entro le 10 dovrebbero viaggiare fino a destinazione, ma pur non essendo coinvolte le fasce orarie di garanzia non si esclude che possano verificarsi ripercussioni della movimentazione anche prima e dopo l'orario dello sciopero.

3 - La vittima dell'incidente di San Pellegrino è Flavia Prandi, 44 anni di Ranica, madre di tre figli e vedova. Anche il marito morì in un incidente

Si chiamava Flavia Prandi la donna di 44 anni che il pomeriggio del 3 novembre, a San Pellegrino, ha perso la vita in un tragico incidente. La Prandi era residente a Ranica ed era madre di tre figli. La tragedia ha avuto luogo intorno alle 16.30, mentre la donna si trovava in sella a una moto di grossa cilindrata insieme a un uomo, un 48enne di Berzo San Fermo, che era alla guida del mezzo. Mentre i due viaggiavano verso valle, un'auto uscita dalla stazione di servizio che si trova proprio innanzi allo stabilimento della Sanpellegrino, si è scontrata con la moto. Un urto non violento, ma che ha sbalzato dalla sella i due. Purtroppo la 44enne è caduta violentemente a terra e per lei non c'è stato più nulla da fare: secondo quanto riferito dai soccorritori è morta sul colpo. Solo lievi ferite invece per il conducente della moto, il 48enne, che è stato trasferito all’ospedale di San Giovanni Bianco per accertamenti e sotto shock. Flavia era una madre single di ben 3 figli, il più piccolo dei quali di 8 anni. Era rimasta vedova 13 anni fa, quando suo marito, Thomas Bendotti, morì in un altro tragico incidente in automobile.

4 - Movida, il Tar boccia il ricorso dei locali: l'ordinanza del Comune che prevede il coprifuoco all'1.30 è valida

Il Tar di Brescia ha chiuso (forse) la questione movida in Borgo Santa Caterina. Martedì 2 novembre, infatti, il Tribunale amministrativo di Brescia ha rigettato il ricorso che era stato presentato dai gestori di 7 locali del (Borgo Marika wine bar, Shake bar, Reef cafè, Doma, Crocevia, La Chupiteria e The Vintage) contro l'ordinanza emessa dal Comune di Bergamo nei mesi scorsi che prevede anche il coprifuoco nella zona all'1.30 di notte. Stando al Tar, l'ordinanza è valida, a eccezione di un punto: si tratta dell'articolo 3 del regolamento comunale, dove il Comune, secondo il Tar, è troppo generico quando parla di «misure di contrasto al degrado» che i locali devono mettere in atto. Il Comune ora, quindi, modificherà l’articolo 3, ma si tratterà solo di una modifica formale, non sostanziale. I locali d’ora in poi dovranno tenere i comportamenti richiamati nel regolamento, e tirare giù la saracinesca all'ora indicata dal Comune.

5 - Blitz della polizia nelle zone dello spaccio a Bergamo

Mercoledì 4 novembre la polizia locale di Bergamo ha effettuato massicci controlli nelle zone considerate più degradate della città. L'obiettivo era colpire il fenomeno dello spaccio e dell’abuso di sostanze stupefacenti. Nel mirino sono così finite la stazione ferroviaria e le strade adiacenti, piazzale Alpini, le vie Bonomelli, San Giorgio, Quarenghi, Moroni e il piazzale della Malpensata. Nel corso dei controlli sono stati identificati 38 soggetti extracomunitari e 25 italiani. Nel complesso, 20 persone risultavano avere precedenti penali. Quelli privi di documenti d’identità, irregolari o destinatari di provvedimenti sono stati accompagnanti in questura.

6 - Taglio dei contributi al Parco dei Colli, la maggioranza va sotto in Consiglio regionale

A sorpresa, la maggioranza di centrodestra in Consiglio regionale della Lombardia si è spaccata sul tema dell’accoglienza migranti, dando il via libera, con voto segreto (34 sì e 28 no), una mozione presentata dal gruppo di opposizione Patto civico. La mozione chiede espressamente alla Giunta di Maroni di revocare la delibera con cui è stato deciso il taglio di un terzo dei contributi destinati al Parco dei Colli di Bergamo, a causa della destinazione della Ca' Matta all'accoglienza di alcuni profughi, uso definito dall'assessore Claudia Terzi e dalla delibera che prevede il taglio come «un uso improprio».

7 - L'assessore Terzi reagisce alla "caduta" in Consiglio: «Sul Parco dei Colli non torniamo indietro»

Dopo che il Consiglio regionale ha bocciato il provvedimento con cui la Regione ha tagliato i contributi al Parco dei Colli di Bergamo per aver accolto nella Ca' Matta dei profughi, l'assessore Claudia Terzi, attraverso una nota ufficiale, non nasconde la sua rabbia e ribatte: «Non nascondo la mia profonda arrabbiatura. In Giunta revocheremo comunque il provvedimento contenente il taglio delle risorse al Parco dei Colli, nel rispetto della decisione del Consiglio regionale. Questo però, sia chiaro, non vuole dire condividerne la scelta, figlia, ricordo, di alcune assenze in aula tra i banchi della maggioranza, nonostante l’importanza del momento». L'assessore regionale all'Ambiente aggiunge: «Come assessore e come Giunta, non arretreremo di un millimetro. Semmai andremo avanti ancora più convinti di prima. Come? Siamo pronti, come richiesto espressamente da me e dallo stesso presidente Maroni, a ripresentare immediatamente un altro provvedimento di pari contenuto. Perché ci sono delle regole ben precise, e non si possono rispettare solo quando fa comodo. La Regione e i soldi dei Lombardi per i suoi parchi sono destinati per fini di recupero, conservativi e di valorizzazione dei beni naturali e ambientali. Le risorse finanziarie sono assegnate con queste finalità e obiettivi. Dunque non certo per utilizzi impropri, come il ricovero di richiedenti asilo. Come Bergamasca non è stato facile tagliare le risorse al Parco dei Colli, ma purtroppo è stato l’unico e il solo ad avere scelto di gestire i beni in altro modo, ossia incoerente rispetto alle vere finalità del Parco stesso. La decisione della Giunta è stata dunque netta e trasparente, mettendo anticipatamente tutti al corrente: i finanziamenti che Regione eroga ai Parchi devono essere attribuiti esclusivamente a quelli che perseguono gli scopi previsti dalle disposizioni stesse, a maggior ragione in considerazione del recente decremento delle risorse ad essi riservate». La nota si chiude con una risposta a chi ha chiesto le sue dimissioni: «Un’ultima cosa, doverosa: qualcuno dell’opposizione ha chiesto le mie dimissioni. Ognuno fa il proprio mestiere, ma mi domando che cosa dovrebbe fare allora il premier Renzi che va sotto in aula ogni tre per due».

8 - Alzano, dolore per la morte del piccolo Kevin, scomparso ad appena 3 anni per un male incurabile

Tutta la comunità di Alzano Lombardo, in questi giorni, si è stretta attorno alla famiglia Tironi, in particolare alla mamma e al papà di Kevin, il bambino di 3 anni di Monte di Nese morto poco prima delle 24 di domenica 1 novembre, portato via da un male incurabile che gli era stato diagnosticato solamente in estate, un tumore che non gli ha lasciato scampo. In questi giorni sono state tantissime le persone che si sono recate nell'abitazione dei Tironi in via Sendec. Il funerale si terrà il 4 novembre alle 15, presso la chiesa parrocchiale di Monte di Nese.

9 - Comune, arriva l'ok bipartisan all'unione Sea-Sacbo

Nel pomeriggio di martedì 3 novembre è arrivato a Palazzo Frizzoni il via libera all’ordine del giorno bipartisan per l’unione tra Sea a Sacbo. A favore, infatti, hanno votato il centrosinistra, ma anche la Lista Tentorio, La Lega, i Cinque Stelle e Andrea Tremaglia, mentre si è astenuta Forza Italia. Il documento è stato illustrato dal sindaco Giorgio Gori e sottoscritto dalle forze di maggioranza, oltre che dalla Lista Tentorio. In esso si sottolinea la volontà del Comune di «assicurare un futuro sostenibile all’aeroporto di Orio, infrastruttura determinante per lo sviluppo economico, turistico e culturale del territorio bergamasco», considerando anche «il rilievo occupazionale dello scalo, calcolato in circa 4.500 dipendenti diretti, oltre 12mila grazie all’indotto, e in diverse decine di migliaia di occupati grazie all’impulso indiretto in diversi settori dell’economia locale». Uno degli obiettivi sottolineati, inoltre, è contenere l'impatto ambientale, in particolare nelle ore notturne. Ma soprattutto il documento evidenzia la necessità di assicurare a Bergamo (dove il Comune è socio Sacbo al 13,4 percento) «una rappresentanza adeguata, tale da consentire di incidere nelle decisioni più rilevanti e nelle principali scelte di governance» preservando «l’autonomia gestionale di Orio, il suo know-how e le specifiche competenze». Tentorio fa i complimenti a Gori: «Un plauso al sindaco per la condivisione nella stesura del documento».

10 - Rischio paralisi per il processo ai carabinieri di Zogno e sugli infermieri-talpa: chiesta l'ammissione di 1.500 testimoni

C'è il rischio concreto che il processo nei confronti dei carabinieri di Zogno e sui cosiddetti infermieri-talpa cada in una sorta di paralisi giudiziaria. La colpa sarebbe da imputare, se così si può dire, alle 1.500 persone considerate possibili parte offese degli imputati, quelle 1.500 persone che l'anno scorso il gup Giovanni Petillo aveva escluso dal processo grazie a un cavillo con il chiaro intendo di evitare di ingolfare il procedimento con le notifiche a ognuno di queste. Ora, però, Barbara Bruni, avvocato di uno dei 13 imputati, ha espressamente chiesto al collegio presieduto da Antonella Bertoja che i 1.500 vengano ammessi come testimoni.

11 - Casinò di San Pellegrino, Fontana rimarca l'amarezza per il no del Governo

Il deputato bergamasco di Forza Italia, Gregorio Fontana, torna a parlare dell'«impegno disatteso dal Governo» per quanto riguarda la riapertura della casa da gioco al casinò di San Pellegrino. Fontana dichiara: «Sono sconcertato dal comportamento del Governo in merito alla riapertura del Casinò di San Pellegrino. Era stato preso l’impegno di autorizzare la riapertura, in via sperimentale, delle sale da gioco di San Pellegrino e di Taormina. Questo impegno è stato clamorosamente disatteso lasciando scadere la delega per il riordino del gaming. Una scelta miope: convogliare il gioco nei casinò servirebbe non soltanto a rilanciare economicamente il territorio interessato, ma anche a prevenire e combattere le ludopatie, che proliferano proprio grazie alla diffusione incontrollata delle slot machines. Nel caso di San Pellegrino si tratterebbe di mettere a frutto gli investimenti già fatti sul territorio, compresi i rilevanti stanziamenti per la riapertura del Grand Hotel, e di ridare una funzione a un edificio di grande valore storico e artistico. Il futuro dovrebbe essere quello di sale da gioco controllate dal governo, ma gestite da privati, in modo da funzionare con una logica d’impresa. Al contrario, con la finanziaria il governo realizza una sorta di sanatoria per i debiti accumulati dai casinò esistenti, a gestione pubblica, e crea un nuovo carrozzone statale, che dovrebbe gestire tutto il sistema delle sale da gioco in Italia. Il risultato sarà di continuare nel paradosso italiano, l’unico luogo al mondo nel quale i casinò sono in perdita, grazie alla pessima gestione del personale, delle spese fisse, ecc. E intanto San Pellegrino aspetta. Ha ragione il sindaco Vittorio Milesi a esprimere sconcerto ed amarezza: sono con lui e con i cittadini della Val Brembana, che aspettano da tanto questa straordinaria opportunità di sviluppo del loro territorio».

 

3 NOVEMBRE

 

1 - Tragico incidente a San Pellegrino, muore una giovane madre

Poco dopo le 16 di martedì 3 novembre, a San Pellegrino, non lontano dalla frazione Ruspino (davanti allo stabilimento della Sanpellegrino), una giovane madre ha perso la vita in un tragico incidente. La donna, secondo la prima ricostruzione dei fatti, viaggiava a bordo di una moto di grossa cilindrata insieme a un uomo, che era alla guida del mezzo. La moto andava in direzione di San Pellegrino, verso valle, quando un'auto, in uscita da una stazione di servizio, ha travolto la coppia. L'urto, sebbene non violente, ha sbalzato sia il conducente che la giovane madre, la quale in seguito alla brutta caduta ha purtroppo perso la vita. Il conducente, invece, ha riportato solo ferite lievi ed è stato ricoverato per accertamenti all’ospedale di San Giovanni Bianco. Le forze dell'ordine stanno tentando di ricostruire l'esatta dinamica dell'incidente.

2 - Sentenza del processo sui rifiuti sotto la tangenziale di Orzivecchi: 6 anni a Locatelli, 4 anni e 6 mesi a sua moglie

È arrivata martedì 3 novembre la sentenza di primo grado relativa al processo sui rifiuti sotto il fondo stradale della tangenziale di Orzivecchi: il giudice Vito Di Vita ha condannato l'ex imprenditore di Grumello Pierluca Locatelli a 6 anni di carcere per frode in pubbliche forniture e traffico illecito di rifiuti; Orietta Pace Rocca, moglie di Locatelli, è stata condannata a 4 anni e 6 mesi di reclusione. Sono stati riconosciuti colpevoli per traffico di rifiuti e condannati a 3 anni di reclusione, invece, Andrea Fusco, Giovanni Battista Pagani, Bartolomeo Beniamino Gregori e Angelo Suardi, i collaboratori di Locatelli. Sono stati invece tutti assolti dal reato di truffa. La Provincia di Brescia avrà diritto a un risarcimento di ben 577mila euro, e altri 50mila per danni morali. Ai comuni di Orzivecchi e Orzinuovi, invece, andranno 100mila euro. A pagare dovranno essere Locatelli e sua moglie. L’allora dirigente della Provincia di Brescia, Bortolo Perugini, è stato assolto da ogni contestazione. I legali della difesa hanno già annunciato che presenteranno ricorso in Appello contro la sentenza.

3 - 16enne della Bergamasca è stato investito e ucciso da un treno alla stazione di Rovato

Alle 9.30 circa del 3 novembre, presso la stazione ferroviaria di Rovato (Brescia), un ragazzino di 16 anni, pare originario della Bergamasca, è stato investito e ucciso da un treno. Stando alla ricostruzione dei fatti riportata da Bergamonews, il ragazzino si sarebbe tolto la vita, lasciandosi cadere sui binari al passaggio del Freccibianca diretto a Milano. Gli agenti, infatti, avrebbero trovato nell'abitazione del 16enne una lettera d'addio da lui firmata. Questa si trova ora in mano al magistrato, che dovrà ricostruire l'accaduto.

4 - Tre lievi scosse di terremoto registrate nell'Alto Sebino

La mattina del 3 novembre, nell'Alto Sebino, sono state registrate tre lievi scosse di terremoto. La prima intorno alle 9, di magnitudo 1.6. La seconda è stata segnalata poco dopo ed è stata di magnitudo 1.8. L'ultima alle 11.34, ancora di magnitudo 1.6. Tutte e tre avevano epicentro in un'area compresa tra Sovere, Lovere e Costa Volpino, a 9 km di profondità. Non ci sono stati danni a cose o persone, ma il sindaco di Sovere, Francesco Filippini, per precauzione ha deciso di evacuare la scuola primaria e secondaria di primo grado e di anticipare così il rientro a casa dei bambini. Già dopo le prime due scosse le scuole erano state evacuate, ma attorno alle 10 i giovani alunni erano stati fatti rientrare in classe. La terza scossa ha portato il primo cittadino a prendere la decisione. Diverse le segnalazioni giunte ai Vigili del fuoco e alle forze dell'ordine locali da parte di cittadini impauriti.

5 - A gennaio il procuratore Dettori va in pensione, in 13 in corsa per prenderne il posto

Era il 16 febbraio 2012 quando il Csm confermava l’indicazione della V Commissione e nominava Francesco Dettori nuovo procuratore di Bergamo con 18 preferenze su 26. Dettori prese il posto di Adriano Galizzi, andato in pensione nel novembre del 2010. Ora, a 74 anni, anche l'attuale procuratore capo di Bergamo andrà in pensione, precisamente nel gennaio 2016, lasciando vacante il posto. E, stando a quanto riportato dall'edizione locale del Corriere della Sera, sono ben 13 i nomi papabili per prendere il posto di Dettori. Una corsa decisamente affollata se si considera che quella di Bergamo è procura piuttosto piccola. Eppure per le mani del procuratore di Bergamo sono passati tanti casi scottanti negli ultimi anni, casi che hanno messo in luce la figura del procuratore. Forse è per questo che ci sono tanti candidati. Tra i 13 sono diversi i nomi importanti, come quelli di Alessandra Dolci, 55 anni e attualmente a Milano, dove lavora a stretto contatto con Ilda Boccassini nella Direzione distrettuale antimafia, e Luca Tescaroli, 50 anni, uno dei magistrati di dell’inchiesta Mafia Capitale e, prima ancora, dell'inchiesta sulla strage di Capaci. Attualmente, però, la Dolci e Tascaroli sarebbero in fondo alla lista, quantomeno per anzianità di servizio. Secondo il Corriere, davanti a tutti, ma solo in termini di anzianità, c'è il magistrato simbolo del calcioscommesse, ovvero Roberto Di Martino, capo della procura di Cremona. Subito dietro di lui Fabio Salamone, 65 anni, sostituto procuratore di Brescia, e Angela Barbaglio, 63 anni, procuratore aggiunto di Verona dal 2009. Ci sono anche due candidati "interni" alla procura di Bergamo: il procuratore aggiunto Massimo Meroni, 61 anni e vice capo della procura di Bergamo dal 2010, e il pubblico ministero Carmen Pugliese, 64 anni. Gli altri nomi sono quelli del procuratore aggiunto di Firenze, Rodrigo Gaetano Maria Merlo (66 anni); Sandro Raimondi (60 anni), dal 2010 procuratore aggiunto di Brescia; Antonio Giuseppe De Donno, procuratore aggiunto a Lecce; Lucia Musti, vice capo della procura di Modena; Manuela Fasolato (57 anni), oggi alla procura generale; Walter Mapelli, sostituto procuratore a Monza specializzato nei reati di corruzione. L'iter per la nuova nomina partirà proprio in questi giorni.

6 - Auto si ribalta a Spinone al Lago, ferite anche due bambine

Intorno alle 15 del 3 novembre, in via Nazionale a Spinone al Lago, un'auto si è ribaltata ferendo tre persone, tra le quali due bambine di appena 6 anni. Stando al resoconto dei soccorritori, le due bambine non sarebbero in pericolo di vita, ma entrambe sono state trasportate in ospedale essere curate e compiere degli accertamenti. Gli inquirenti stanno ancora tentando di ricostruire l'accaduto.

7 - Il tabaccaio di via Carnovali aggredito si sfoga: «In città non c'è più sicurezza»

È bastato meno di un minuto a due uomini per aggredire, con violenza inaudita, Gianbattista Gamba, titolare della tabaccheria di via Carnovali che nel tardo pomeriggio di sabato 31 ottobre è stato vittima di una rapina. Gamba, che porta sul volto i segni dell'aggressione, spiega che stava per chiudere quando ha visto un'auto fermarsi con le quattro frecce davanti al negozio. Ha pensato a un cliente dlel'ultimo momento, capita spesso, e si è così girato per dirigersi dietro al bancone. È in quel momento che è stato colpito ala testa con la canna della pistola da uno dei due aggressori, che poi l'ha colpito nuovamente al volto con violenza mentre Gamba era già a terra. Intanto il complice si dirigeva sul retro, dove si trova la cassaforte, e prendeva i soldi che trovava prima di scappare. Il tutto in meno di 40 secondi. Ora Gamba si sfoga: «Non ho avuto il tempo per avere paura, ma la rabbia c'è. L'unica cosa certa è che non c’è più sicurezza, non è possibile che uno si infili il passamontagna e ti riduca così». A Gamba sono stati dati 25 giorni di prognosi.

8 - Teb, dopo il taglio di contributi dalla Regione si rischia la soppressione di alcune corse

La Teb non ci sta. Dopo che la Regione ha stabilito, con decreto della Direzione generale infrastrutture e mobilità emesso l'1 aprile scorso, il tagli del 3 percento dei contributi regionali al tram delle Valli, la Teb ha presentato un'istanza formale per richiedere l'annullamento del taglio. La decisione presa dalla Regione, infatti, è ritenuta dai vertici della società della tramvia come «unilaterale e illegittima», perché in contrasto con la convenzione che regola la copertura finanziaria dei costi del servizio, ripartendoli tra i vari enti sottoscrittori. In fatti concreti questo taglio significa 88mila euro in meno. Filippo Simonetti, presidente del Consiglio d’amministrazione di Teb, spiega : «Questa riduzione, se la Regione non tornerà sui suoi passi, ci porterà inevitabilmente a valutare la soppressione di qualche corsa. Con disagi per l’utenza ma anche con un sottoutilizzo di una infrastruttura che è la più importante opera concertata in provincia di Bergamo». Si attende una risposta della Regione.

9 - Bergamo, meno incidenti ma più morti su strada

È stato diffuso il rapporto Aci-Istat rispetto al numero di incidenti stradali e vittime su strada, in Italia, nel 2014. Rispetto all’anno precedente, il numero dei morti è diminuito appena dello 0,6 percento, mentre più consistente il calo del numero degli incidenti e dei sinistri. Soffermandoci su Bergamo, nel 2014 si sono registrati 2.769 incidenti con 55 morti e 3.891 feriti, mentre nel 2013 i morti erano stati 54, gli incidenti 2.961 e i feriti 4.193.

10 - Striscia la Notizia torna a Lizzola per il caso Piffari, ma finisce male...

La sera di lunedì 2 novembre, nel tg satirico Striscia la notizia, è andato in onda un servizio che riguarda Lizzola, o meglio, che riguarda il caso dei finanziamenti europei che Sergio Piffari, ex deputato dell’Italia dei valori, e i suoi parenti avrebbero ottenuto, secondo l’accusa indebitamente, dall’Europa tramite la Regione per trasformare alcune abitazioni in bed & breakfast a Lizzola. L'inchiesta era partita proprio da un servizio di Striscia, che si era interessata ai fatti dopo la segnalazione di Walter Semperboni. Gli inquirenti avrebbero scoperto l’utilizzo di fatture alterate da parte di Piffari, ma l'udienza del processo è stata rinviata al 13 luglio 2016, quando tutti i reati saranno però prescritti. Per questo l'inviato del tg satirico Max Laudadio è tornato a Lizzola. Che in risposta alle sue pungenti domande si è visto strattonare dall’ex sindaco di Valbondione ed è stato preso a borsettate sul volto dalla moglie di Piffati. Laudadio ha spiegato che i b&b a Lizzola di Piffari sono ora utilizzati per accogliere i 94 profughi presenti nel paese, ciò significa 35 euro per ogni profugo, cioè 3.290 euro complessivi. QUI il video del servizio.

11 - Chiude Astino, e con quello anche il parcheggio. Ma i posti auto servirebbero

Il caso è scoppiato domenica 1 novembre, quando nonostante il parcheggio di Ripa Pasqualina, ai piedi di Astino, fosse chiuso, diversi automobilisti hanno deciso di lasciare lì l'auto per salire a piedi all’ex monastero. Risultato? Una serie di multe. Con la chiusura di Astino al pubblico, infatti, ha chiuso anche il parcheggio, che il 2 novembre è stato recintato per iniziare il ripristino a verde, un intervento che costerà 30mila euro alla Fondazione Mia. La proroga domandata al Parco dei Colli per poter continuare a usare il parcheggio, infatti, non è stata approvata, e non arriverà stando a Oscar Locatelli, presidente del Parco: «La concessione dell’area scadeva il 31 ottobre con l’Expo. L’Esposizione è finita, anche l’area deve ritornare all’origine. Abbiamo detto no all’autorizzazione provvisoria oltre l’Expo, ma siamo disponibili a parlarne, a vedere di trovare una soluzione più soft con i proprietari e il Comune. I gioielli vanno tutelati, ma per fare in modo che siano vissuti è giusto trovare un punto di equilibrio». Ciò significa che serve trovare una soluzione al nodo parcheggi.

12 - Treviglio, continua la moria di gatti. Presentato un esposto alla polizia

Sono circa 15 i gatti uccisi tra agosto e settembre fuori dal parco del Roccolo di Treviglio. A trovare i cadaveri degli animali è stata Martina Rivoltella, 65enne che si occupa volontariamente della colonia felina di via del Bosco, proprio di fronte al parco del Roccolo, gestito dagli alpini. E la Rivoltella ha deciso di denunciare i fatti alla polizia locale. La donna spiega: «Negli ultimi mesi ho trovato gatti soffocati, trafitti dai pallini dei fucili da caccia, avvelenati, strozzati con fili di ferro, uno è stato decapitato. Ho trovato cuccioli gettati nel fossato, che tentavano disperatamente di uscire dall’acqua. Una cosa orribile, con uccisioni barbare, che evidenziano quanta cattiveria ci sia in giro. Cosa faranno di male quei gatti in una zona così aperta di campagna?».

2 NOVEMBRE

 

1 - Sindacati e Italcementi, dopo l'incontro di Roma, scrivono ai ministri: «Più tutele per i dipendenti»

Lunedì 2 novembre, a Roma, si è svolto l'atteso incontro tra i sindacati e i vertici di italcementi. Le parti pare abbiano condiviso un percorso per una cassa integrazione straordinaria unica per tutto il gruppo, previe verifiche nelle sedi ministeriali competenti. Nel pomeriggio, infatti, Italcementi ha diffuso una nota in cui si spiega che è stata scritta «una lettera congiunta Italcementi-Sindacati ai ministri Giuliano Poletti e Federica Guidi, per chiedere un esame della situazione e valutare gli strumenti più adeguati per farvi fronte. In seguito all’incontro di oggi, l'azienda ha dato ai sindacati la disponibilità a verificare presso i ministeri competenti la possibilità di attivare più ampie coperture sociali a favore dei dipendenti del Gruppo». Stando a L'Eco di Bergamo, i sindacati hanno già preparato un pacchetto di 24 ore di sciopero se dal governo non arrivassero risposte positive sul tema degli ammortizzatori sociali, tenendo conto che si punta a chiudere la partita entro la fine dell’anno. La nota Italcementi, però, aggiunge: «Nel corso dell'incontro, Italcementi ha confermato il proprio piano industriale e gli strumenti di sostegno al reddito per la gestione dello stesso, sulla scorta delle nuove regolamentazioni introdotte dal Jobs Act. Al momento, dunque, è confermata l’intenzione di portare a conclusione il piano di ristrutturazione avviato nel 2013, con due percorsi distinti: uno per la sede e le cementerie principali, con durata degli ammortizzatori sociali fino a settembre 2017; l'altro per due cementerie in chiusura e tre in trasformazione in centri di macinazione, con durata della cassa integrazione fino a gennaio 2017. Eventuali allargamenti della copertura saranno oggetto del confronto in sede ministeriale». Intanto i sindacati nazionali FenealUil, Filca-Cisl e Fillea-Cgil hanno messo in campo diverse iniziative per tenere viva l'attenzione sul tema: una manifestazione nazionale davanti alla sede centrale di Italcementi a Bergamo, un pacchetto di 24 ore di sciopero e un presidio presso la sede ministeriale che ospiterà il tavolo di confronto sugli ammortizzatori sociali.

2 - Omicidio di via Moroni, il gip convalida il carcere per Giullaume Meles Djedj. Il bar Socraf chiuso per almeno 4 mesi

Lunedì 2 novembre, davanti al gip Bianca Maria Bianchi, Giullaume Meles Djedje, 56enne ivoriano titolare del bar Socraf di via Moroni, che ha ucciso la sera del 30 ottobre il 33enne senegalese Amadou Papa Diouf, ha confermato la versione dei fatti che aveva già fornito agli inquirenti subito dopo l’arresto, ovvero di non aver volutamente accoltellato Diouf, ma che è stato quest'ultimo a gettarsi addosso a lui e, quindi, a ferirsi mortalmente involontariamente. Il gip però non ha creduto a questa versione dei fatti e ha convalidato la misura della custodia cautelare in carcere per il rischio di reiterazione del reato. Intanto nella mattinata dello stesso giorno, il questore Girolamo Fabiano ha applicato il Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza e sospeso la licenza del bar Socraf per 4 mesi con effetto immediato. Ciò significa che il locale terrà la saracinesca abbassata almeno per 120 giorni.

3 - Macigno cade sulla strada della Val Taleggio

La mattina del 2 novembre un macigno di grosse dimensioni è caduto sulla strada della Val Taleggio, nella zona fra Ponte del Becco e Sottochiesa, un pochi chilometri prima dell’abitato per chi arriva da San Giovanni Bianco. I tecnici hanno svolto nella giornata diversi accertamenti per assicurarsi che dalla parete rocciosa che costeggia la strada non avvengano altre pericolose cadute di massi. Fortunatamente, al momento del crollo del macigno, non passava nessuno.

4 - Il questore parla dopo le polemiche sulla sicurezza in città: «I controlli ci sono già, ma li intensificheremo»

Il questore di Bergamo Girolamo Fabiano ha deciso di parlare dopo le molte polemiche sul tema della sicurezza in città scoppiate in seguito all'omicidio di Amadou Papa Diouf, il senegalese di 33 anni ammazzato la sera di venerdì 30 ottobre, in via Moroni, dall’ivoriano Guillaume Meles Djedje, 56 anni e titolare del bar Socraf. Polemiche che si sono acuite in seguito alla rapina subita la sera di sabato 31 ottobre da Giambattista Gamba, tabaccaio di via Carnovali malmenato con il calcio di una pistola da due criminali. E il suo commento è stato asciutto, ma chiaro: «Il controllo del territorio a Bergamo c’è ed è profondo. Comunque lo intensificheremo ulteriormente. Per ora non aggiungo altro».

5 - Brutto incidente in moto a Casale Cremasco, 22enne di Fara Olivana con Sola è grave

La sera del 31 ottobre, un giovane di 22 anni, residente a Fara Olivana con Sola, stava percorrendo, a bordo della sua moto di grossa cilindrata, la strada provinciale che collega Casale con la frazione Vidolasco. All'improvviso, e per cause ancora da accertare, il 22enne ha perso il controllo del mezzo, sbandando e andando a sbattere con violenza contro la recinzione che protegge la pista ciclabile a bordo strada. L'incidente è stato molto violento, tanto che il giovane è stato sbalzato ed è finito violentemente sull'asfalto, mentre la moto ha continuato a viaggiare per qualche metro fino a finire in un canale che costeggia la strada. Le condizioni del 22enne sono gravi, tanto da essere stato immediatamente operato nella notte, ma fortunatamente il ragazzo non sarebbe in pericolo di vita.

6 - Sgominata la banda dei furti nelle chiese

Gli ultimi colpi nel tardo pomeriggio del 31 ottobre: una banda composta da tre ladri era riuscita a entrare nelle case canoniche dei parroci di Solto Collina e di Piangaiano, portando via soldi in contanti e diversi oggetti preziosi. Sarebbero gli stessi furfanti che da diverso tempo facevano razzie in chiese e case canoniche della Val Cavallina e dell'Alto Sebino. Ma la banda è stata sgominata grazie all'intervento dei Carabinieri la sera stessa del 31 ottobre: gli inquirenti, infatti, hanno compiuto tre arresti tra Grone e Luzzana. Gli arrestati sarebbero tutti di origini albanesi e sarebbero stati "fregati" dai filmati delle telecamere di sorveglianza, grazie ai quali gli inquirenti sarebbero risaliti alle loro identità. Lunedì 2 novembre è previsto il processo per direttissima.

7 - È giallo a Pontirolo Nuovo, dove un furgoncino è stato preso a sprangate in mezzo alla strada da alcuni individui con il passamontagna

È dallo scorso martedì che gli inquirenti stanno cercando di fare luce su un misterioso caso avvenuto a Pontirolo Nuovo. Come racconta un testimone a L'Eco di Bergamo, i fatti sono avvenuti intorno alle 13 di quel giorno, lungo l’ex statale 525, nel tratto tra l’ingresso della ditta Siac e il semaforo di via Fornasotto: un furgoncino verde che arrivava da Boltiere è stato bloccato da alcuni soggetti a bordo di più auto, i quali hanno prima bloccato la strada e sono poi scesi e hanno iniziato a prendere a sprangate il furgoncino. Gli aggressori avevano i volti coperti da dei passamontagna. A quel punto l'autista del furgoncino ha sgommato e tentato la fuga abbattendo la barriera della pista ciclabile che costeggia la strada, dileguandosi. Il furgoncino è stato rinvenuto, abbandonato, un pezzo più avanti. Il tutto è accaduto bloccando il traffico sulla strada e davanti agli occhi, impauriti e stupiti, di altri automobilisti. Al momento l'identità della vittima e dei suoi aggressori, oltre che i motivi del fatto, restano un mistero su cui stanno indagando le forze dell'ordine.

8 - Lizzola, proiettili davanti al garage di Walter Semperboni, tra i fondatori del comitato "Tutti per la valle"

L'1 novembre, Walter Semperboni, tra i fondatori del comitato "Tutti per la valle" di Lizzola e già candidato sindaco di Valbondione, ha sporto denuncia contro ignoti dopo aver ritrovato, davanti al garage di casa, un proiettile. Semperboni da tempo si è dichiarato contrario alla presenza così numerosa di migranti a Lizzola e pensa che quel proiettile possa rappresentare una minaccia, un tentativo di farlo zittire: «Non saprei dire se questo fatto è collegato con le mie idee, ma non saprei cos’altro pensare: mi sprona soltanto a fare qualcosa di più, visto che evidentemente sto dando fastidio a qualcuno e significa che quanto dico forse è giusto». Ha poi aggiunto: «Paura non ne ho. Di amarezza, invece, ne provo tanta. Perché io il mio faccione, seppure brutto, l’ho sempre mostrato senza problemi, perché ritengo che le mie idee siano giuste. Invece chi ha compiuto questo atto è stato senza dubbio meschino, perché nemmeno si è fatto vedere, ma ha preferito lasciarmi un proiettile fuori casa». Semperboni non ha mai detto di essere contrario all'accoglienza dei migranti, piuttosto è contrario al modo in cui è gestita, in particolare nel suo paese, Lizzola: «Mi chiedo da tempo come sia possibile che un centro di 120 abitanti possa arrivare a ospitare 100 immigrati».

9 - È un meteorite quello che s'è visto intorno alle 22.30 dell'1 novembre nel cielo sopra Arzago d'Adda?

Intorno alle 22.30 di domenica 1 novembre, nella zona di Arzago d'Adda, diverse persone si sono accorti di una grossa "palla di fuoco", con scia blu e bianca, che ha attraversato il cielo. Un fenomeno incredibile, che ha avuto una forte eco su diversi organi di stampa, non solo locali. Ad aver visto questa palla di fuoco moltissimi automobilisti. Data la velocità con cui tutto è accaduto, al momento pare che nessuno sia riuscito a fotografarlo. Ma di cosa si è trattato? Secondo gli esperti potrebbe trattarsi nella caduta di un frammento del cosiddetto meteorite H, astronomicamente parlando invece chiamato 2015 TB145.

10 - Bergamo sempre più città turistica: tra maggio e agosto 200mila turisti

Da maggio ad agosto 2015 sono stati ben 200mila i turisti che hanno visitato Bergamo, stando almeno ai dati forniti dall’Osservatorio provinciale. Un dato provvisorio e destinato a salire ulteriormente visto che l'8 percento delle strutture ricettive cittadine hanno fornito in ritardo i propri dati. Nel complesso i numeri evidenziano un incremento di oltre il 17 percento sulle presenze complessive in città, con un più 18,5 percento per le presenze italiane in città rispetto al 2014 e del 16,6 percento per quelle straniere. Dato interessante quello che viene dagli alberghi, con una presenza di circa 84mila stranieri in città. Il totale è di 136mila stranieri in città nel periodo considerato.

11 - Effetto Expo anche nella Bergamasca: in Val Seriana turismo cresciuto del 17%

Pare proprio che l'Expo non abbia fatto bene solamente alla città di Milano, anzi. Effetti positivi ci sarebbero stati anche nella valli bergamasche, almeno stando ai numeri. La Val Seriana, ad esempio, nel periodo compreso tra maggio e inizio settembre 2015, ha registrato un più 17 percento nel numero di presenze turistiche rispetto a 12 mesi fa, attirando addirittura il il 64 percento dei turisti che hanno scelto le nostre montagne. Su questi dati ha certamente influito positivamente il clima, decisamente migliore rispetto all'estate del 2014, ma anche i tantissimi eventi organizzati e legati proprio alla manifestazione meneghina.

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