Tornano Baselli e Zappacosta E un quesito: chi fece l'affare?

Tornano Baselli e Zappacosta E un quesito: chi fece l'affare?
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Il mercato è sempre imprevedibile. Si possono azzeccare le valutazioni tecniche, si può ragionare sull’impianto tattico di una squadra ma la testa di un giocatore è difficile da capire fino in fondo. Nella settimana che porta ad Atalanta-Torino è impossibile non parlare di Baselli e Zappacosta, i due giovani atalantini che lo scorso 10 luglio sono passati ufficialmente alla squadra granata per 10 milioni di euro più 2 di bonus. Per tante settimane i tifosi si sono interrogati: chi ha fatto l’affare tra Cairo e Percassi? L’Atalanta poteva strappare più soldi oppure non si poteva ambire a qualcosa di diverso?

 

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Zappacosta e Baselli tra voci di mercato ed Europeo. L’estate dei due ragazzi era iniziata con tantissime voci ed una partecipazione all’Europeo U21 in Repubblica Ceca che non ha regalato grosse soddisfazioni. Davide Zappacosta era arrivato a Bergamo dall’Isola Liri, dopo l’esperienza ad Avellino si era definitivamente consacrato in Serie A nella passata stagione, e sulle sue tracce, a inizio estate, sembravano esserci il Villareal, la Fiorentina e pure la Roma. Per Daniele Baselli, dopo una buona stagione al Cittadella, l’Atalanta aveva investito circa 900mila euro alle buste per riportarlo a casa, nelle due stagioni passate all’ombra di Città Alta il ragazzo si era sì messo in mostra, senza però mai convincere. Il dualismo con Cigarini nella gestione Colantuono sembrava continuo, l’avvento di Reja ha portato aria nuova e grazie anche a 2 gol nel finale di campionato sembrava alle porte una stagione finalmente da protagonista con l’Atalanta.

 

Atalanta-Chievo Verona   photo  Alberto Mariani

 

Valutazione diversa, destino opposto. Come detto, lo scorso 10 luglio il Torino ha ufficializzato l’ingaggio dei due ragazzi classe 1992. Dopo aver definito la cessione di Matteo Darmian (esterno sinistro) al Manchester United, il presidente dei granata Cairo chiuse l'affare con l’Atalanta. La valutazione dei due giocatori fu stabilita per 10 milioni di euro più 2 di bonus. La notizia piombò un po’ a sorpresa a Bergamo soprattutto per la valutazione complessiva dei calciatori. Zappacosta nella scorsa stagione ha tenuto un livello molto alto di prestazioni. L’esterno di Sora ha giocato ben 30 partite tra campionato e Coppa Italia segnando 3 gol e servendo 1 assist: quattro sole panchina e alcune altre gare saltate per fastidi muscolari gli hanno comunque permesso di essere uno dei giocatori più importanti del campionato con ben 2342 minuti complessivi. Diverso, invece, fu il rendimento di Baselli, costantemente in bilico tra campo e panchina. Nonostante 24 presenze, 2 gol e 2 assist, i suoi minuti totali sono stati solo 1410 e l’incidenza reale sulle prestazioni della squadra veramente bassa. A parte Genoa-Atalanta (2 assist) e la bella prova di Palermo (1 gol) il numero 18 ha regalato più grattacapi che gioie ai tifosi.

 

 

Il nuovo Baselli esalta Torino, mistero Zappacosta. I numeri, dunque, lasciano pensare che nella valutazione di 10 milioni più 2 di bonus, il peso del cartellino più importante sia stato quello di Zappacosta. Ma il calcio è strano e il campo di Torino sta dicendo qualcosa di molto diverso: a esaltare il popolo granata, oggi, è proprio Daniele Baselli. Con 5 gol in 12 presenze (Coppa Italia compresa) ed un totale di 927 minuti giocati, il centrocampista è uno dei perni della squadra di Ventura e viaggia ad una media realizzativa di una rete ogni due partite abbondanti. Per Zappacosta, invece, la stagione è complicata. Arrivato come alternativa di pari livello rispetto a Bruno Peres, destinato a partire negli ultimi giorni di mercato, l’esterno di Sora ha disputato appena 379 minuti in campionato (8 presenze) e ha segnato anche un gol nel 3-3 contro il Genoa, ma sta faticando ad imporsi con una maglia da titolare.

 

 

Chi ha fatto l’affare? Lecito quindi chiedersi chi tra Atalanta e Torino ha fatto l’affare. Il campo, ad oggi, dice che i granata hanno inserito in rosa due elementi di sicuro valore. Nell’impianto di gioco di Ventura, orfano di qualità in mezzo al campo, l’impatto di Baselli è stato certamente molto importante e i risultati sono lì a testimoniarlo. Anche sull’out di destra, pensando al prossimo mercato di gennaio e alle richieste per Bruno Peres, il gruppo granata ha già pronta un’alternativa di valore e dunque l’operazione è stata molto buona.

Sponda Dea. Per quanto riguarda l’Atalanta, con il senno di poi si poteva certamente puntare più in alto nella richiesta economica. Non va dimenticato però che per Baselli di offerte concrete non ce n'erano, nemmeno dal Milan di cui si parlava da mesi. Ugualmente per Zappacosta erano tante le voci, ma non i contatti reali. L’Atalanta ha deciso di prendere 10 milioni certi (più 2 di bonus) invece che aspettare altre offerte. In mezzo al campo, con de Roon, Kurtic e Grassi le alternative erano già in casa, mentre a destra la possibilità era di affidarsi a Masiello, Conti o Raimondi. Nomi che, al momento, stanno rendendo alla grande. Lasciando intendere che, sotto ogni punto di vista, l'affare abbia accontentato entrambe le società.

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