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Il film da vedere nel weekend Premonitions, il killer legge il futuro

Il film da vedere nel weekend Premonitions, il killer legge il futuro
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Regia: Afonso Poyart.
Cast: Anthony HopkinsJeffrey Dean MorganAbbie CornishColin FarrellMatt GeraldJose Pablo Cantillo, Marley Shelton, Xander Berkeley, Kenny Johnson, Josh Close, Sharon Lawrence.
Dove vederlo a Bergamo e provincia: qui.

 

Di viaggi nel tempo il cinema ce ne ha raccontati a bizzeffe, forse perché è, essenzialmente, un’arte che gioca con il tempo. Sta di fatto che di macchine del tempo, paradossi dimensionali, comunicazioni interplanari e chi più ne ha più ne metta ne abbiamo viste a iosa (si è recentemente celebrato l’anniversario di Ritorno al futuro, non a caso). L’idea di miscelare questo amore della settima arte con il genere thriller risulta un’idea, però, piuttosto originale. Peccato che su questo film, Premonitions, si siano sentiti i pareri più discordanti. La critica è unanime e non lo ritiene un capolavoro (fin qui nulla di male: nessuno se lo aspettava), ma il pubblico si è spaccato fra chi lo ritiene un buon film commerciale e chi lo giudica un indegno esperimento fallito in partenza.

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Protagonista è l’agente dell’FBI Merriwether, impegnato in un caso quanto mai complesso: una strana catena di delitti di cui non riesce a venire a capo. Decide così di rivolgersi allo psicanalista Clancy (Anthony Hopkins), terapista di fama ma – soprattutto – dotato di facoltà extrasensoriali. Vittima di un grave lutto (ha perso sua figlia), Clancy decide di accettare il caso perché capisce che altre vite sono in pericolo. In un confronto serrato con il misterioso killer, lo psichiatra si renderà ben presto conto di non essere l’unico in grado di prevedere il futuro grazie alle sue particolari facoltà.

Bisogna spezzare subito una lancia a favore della critica, spesso ingiustamente osteggiata da un pubblico che si sente in diritto (se non in dovere) di correggere il tiro dei giudizi degli specialisti, difendendo a spada tratta attori e registi del cuore. Premonitions è un film riuscito solo parzialmente, che ha senza dubbio dei problemi di sceneggiatura che potevano essere facilmente corretti. Ma non tutto il male viene per nuocere e comunque non vuol dire che il prodotto sia da eliminare. Dopotutto la sceneggiatura, curata da chi ha scritto film notevoli come Ocean’s Eleven, è comunque al di sopra di un certo standard contemporaneo, che tende inesorabilmente alla semplificazione e allo stereotipo. Il che è già un risultato di grande apprezzabilità.

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Un certo ruolo poi, nel ricucire le ferite lasciate aperte da un copione non solidissimo, lo hanno gli attori. Troviamo allora un Colin Farrel che, sebbene non raggiunga le vette a cui ci ha abituato una certa parte del suo cinema, si destreggia bene in una parte non facile e comunque piuttosto sfaccettata. Su tutti troneggia poi – prevedibilmente – Anthony Hopkins. Certo, forse hanno ragione gli spettatori che hanno trovato questa interpretazione piuttosto ripetitiva e comunque inferiore agli standard de Il silenzio degli innocenti, ma non si può ridurre la complessità di una carriera all’opera principale di un attore. Bisogna anche considerare che il personaggio interpretato in Premonitions è per certi versi simile, ma opposto di segno, a quello del geniale e malatissimo Hannibal Lecter.

Nel complesso, allora, siamo di fronte a un film che si promette come una buona pellicola di intrattenimento, come ce ne sono sempre state e come tutt’ora ci sono sullo schermo. Non c’è dubbio che ci si potesse aspettare qualcosa di meglio, ma tutto sommato non si capisce il motivo di tanto astio nei confronti di un film più che rispettabile. Forse si sarebbe voluta maggior caratterizzazione del divo Hopkins? È probabile, ma Premonitions rimane un film valido che, prendendo quel tanto che basta dello stile di David Fincher, riesce a risultare coinvolgente e tensivo al punto giusto.

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