«Il cuore sopporta la battaglia, ma il mio corpo...»

«Caro basket, ti amerò per sempre» L'addio ai parquet di Kobe Bryant

«Caro basket, ti amerò per sempre» L'addio ai parquet di Kobe Bryant
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Sopra tutti c’è MJ (Michael Jordan), fil rouge di generazioni di appassionati del basket “made in Usa” in tutto il mondo. MJ ha unito tutti sotto l’ala del suo enorme talento: la generazione Kareem (Abdul Jabbar), la generazione Magic (Johnson), quella Bird (Larry) e quella Shaq (O’Neal), giusto per dirne alcune. Ma i trentenni e ventenni che seguono oggi il basket elevato al massimo livello della NBA, hanno solo un nome: Kobe (Bryant), alias Black Mamba. MJ resta un’icona, ma sempre più lontana; LeBron (James) preme, ma ne ha di strada di fare; gli altri sono solo flebili echi del passato. Kobe, invece, è il talento purissimo, cristallino, unico. Negli ultimi 15 anni, in uno sport rimasto orfano del suo più grande, è stato il 24 dei Los Angeles Lakers a prendersi in spalla tutti e a ricordare che anche senza MJ il basket della NBA resta qualcosa di meravigliosamente spettacolare, di agonisticamente inarrivabile. Domenica 29 novembre, spiazzando tanti, Bryant ha annunciato il suo addio al basket giocato.

Kobe, da quel 1996 in cui sbarcò nel mondo della pallacanestro dei grandi, ne ha fatta di strada… Ha vinto titoli, ha un anello per dito della mano destra (quella con cui accarezza la palla a spicchi come pochi altri sanno e hanno saputo fare), ha infranto record, tanti record (almeno 16). È attualmente l’unico giocatore ad aver realizzato oltre 30mila punti e più di 6mila assist. Insomma, se non è ancora leggenda è solamente perché i parquet più amati e ambiti al mondo li sta ancora calcando. Il 29 novembre, però, Kobe ha deciso di annunciare che alla fine della stagione in corso dirà addio al basket giocato e lo ha fatto attraverso una bellissima lettera pubblicata sul sito The Players Tribune. Una lettera diventata presto virale e che inizia in maniera così semplice da commuovere. «Dear Basketball…»

 

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Dear Basketball,

From the moment
I started rolling my dad’s tube socks
And shooting imaginary
Game-winning shots
In the Great Western Forum
I knew one thing was real:

I fell in love with you.

A love so deep I gave you my all –
From my mind & body
To my spirit & soul.

As a six-year-old boy
Deeply in love with you
I never saw the end of the tunnel.
I only saw myself
Running out of one.

And so I ran.
I ran up and down every court
After every loose ball for you.
You asked for my hustle
I gave you my heart
Because it came with so much more.

I played through the sweat and hurt
Not because challenge called me
But because YOU called me.
I did everything for YOU
Because that’s what you do
When someone makes you feel as
Alive as you’ve made me feel.

You gave a six-year-old boy his Laker dream
And I’ll always love you for it.
But I can’t love you obsessively for much longer.
This season is all I have left to give.
My heart can take the pounding
My mind can handle the grind
But my body knows it’s time to say goodbye.

And that’s OK.
I’m ready to let you go.
I want you to know now
So we both can savor every moment we have left together.
The good and the bad.
We have given each other
All that we have.

And we both know, no matter what I do next
I’ll always be that kid
With the rolled up socks
Garbage can in the corner
:05 seconds on the clock
Ball in my hands.
5… 4… 3… 2… 1

Love you always,

Kobe

 

Kobe Bryant

 

TRADUZIONE:

 

Caro Basket,

dal momento in cui ho cominciato
ad arrotolare i calzini di mio padre
e a realizzare tiri immaginari
della vittoria nel Great Western Forum
ho imparato che solo una cosa era vera:

mi ero innamorato di te.

Un amore così profondo e per il quale ti ho dato tutto
dalla mia mente al mio corpo
dal mio spirito alla mia anima.

Da bambino di 6 anni
profondamente innamorato di te
non ho mai visto la fine del tunnel.
Vedevo solo me stesso correre.

E quindi ho corso.
Ho corso su e giù per ogni parquet
dietro ad ogni palla persa per te.
Mi hai chiesto impegno,
ti ho dato il mio cuore
perché dietro c’era tanto altro.

Ho giocato nonostante il sudore e il dolore
non per vincere una sfida
ma perché TU mi avevi chiamato.
Ho fatto tutto per TE
perché è quello che fai
quando qualcuno ti fa sentire
vivo, come tu mi hai fatto sentire.

Hai fatto vivere a un bambino di 6 anni il suo sogno di essere un Laker
e per questo ti amerò per sempre.
Ma non posso amarti più con la stessa ossessione.
Questa stagione è tutto quello che mi resta.
Il mio cuore può sopportare la battaglia
la mia mente può gestire la fatica
ma il mio corpo sa che è giunto il momento di dire addio.

E va bene così.
Sono pronto a lasciarti andare.
E voglio che tu lo sappia
così entrambi possiamo assaporare ogni momento che ci rimane insieme.
I momenti belli e quelli meno belli.
Ci siamo dati, uno all’altro,
tutto quello che avevamo.

E sappiamo entrambi, indipendentemente da cosa farò,
che rimarrò per sempre quel bambino
con i calzini arrotolati,
con un bidone della spazzatura nell’angolo
e 5 secondi da giocare.
Palla tra le mani.
5… 4… 3… 2… 1

Ti amerò per sempre,

Kobe

firma kobe bryant

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