Sartori è dell'Atalanta E anche Spinazzola e Rosseti

Sartori è dell'Atalanta E anche Spinazzola e Rosseti
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Un colpo per la dirigenza e due per il gruppo dei giovani a disposizione di Stefano Colantuono. Giovanni Sartori, ex direttore sportivo del Chievo Verona, è il nuovo responsabile dell’area tecnica dell’Atalanta. Arriva a Bergamo dopo aver contribuito in maniera determinate alla costruzione del miracolo clivense. In seno all’Atalanta riformerà l’accoppiata vincente con Maurizio Costanzi e completerà l’organico dirigenziale con responsabilità tecniche di primissimo livello. Il contratto firmato con la società nerazzurra è di quattro anni. Nonostante alcune voci circolate sul web, il direttore generale PierPaolo Marino resterà all’Atalanta anche con l’ingresso nei quadri di Sartori.

 

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Classe 1957, lodigiano, Giovanni Sartori è stato calciatore tra le altre di Milan, Udinese, Sampdoria e Chievo Verona negli anni ’80. Il suo autentico miracolo, quello per cui tutti gli addetti ai lavori lo apprezzano e lo considerano uno dei migliori, si chiama ChievoVerona. Con il sodalizio gialloblù ha iniziato nelle vesti di direttore sportivo nel 1992, il presidente Luca Campedelli lo ha sempre considerato l’unico davvero insostituibile e i risultati sono lì da vedere.

Abituato a lavorare con budget ridotto, Sartori nella sua carriera ha praticamente sempre centrato gli obiettivi che sono stati prefissati, sostanzialmente con una duplice filosofia: puntare su giovani sconosciuti o su giocatori considerati finiti. Tra gli altri, vanno ricordati Corini, Corradi, Perrotta, Marchegiani, Bierhoff, Amauri, Barzagli e Legrottaglie. Forse nessun campione autentico, ma certamente tanti buoni giocatori che sono arrivati perfino a vincere un Mondiale con la Nazionale Italiana.

Insieme a Luigi Del Neri, nei primi anni 2000, Sartori ha portato il Chievo (squadra di un quartiere di Verona) a giocarsi la Champions League. Il lavoro negli anni con Maurizio Costanzi gli ha permesso di scoprire giovani talenti poi arrivati al calcio che conta. A Bergamo, i Percassi chiedono a Sartori un aiuto determinante nello sviluppo del progetto giovani e la sfida per l’ex dirigente clivense è certamente molto stimolante.

Nella giornata di oggi, venerdì 1 agosto, sono stati definiti anche gli arrivi del centrocampista Leonardo Spinazzola (classe 1993) e dell’attaccante Valerio (classe 1994). I due giovani arrivano dalla Juventus, nella passata stagione si sono messi in luce con la maglia del Siena e rappresentano due innesti importanti in prospettiva. I due giocatori arrivano in prestito, per Spinazzola è previsto un diritto di riscatto a favore della Dea, mentre per Rosseti l’accordo di prestito ha durata biennale e sono stati inserite una serie di clausole a tutela della valorizzazione da parte della Juventus a favore dei nerazzurri.

Leonardo Spinazzola è un esterno di centrocampo. Classe 1993, l’anno scorso si è ben disimpegnato nelle file del Siena ed il recente fallimento ha facilitato il suo arrivo a Bergamo. Stefano Colantuono lo conosce bene e fece il suo nome già nelle scorse settimane ai dirigenti dell’Atalanta, destro naturale Spinazzola può giocare su entrambe le fasce e arriva a Bergamo a rimpinguare la batteria di esterni a disposizione del mister di Anzio. Premiato in passato come migliore giocatore del torneo di Viareggio con la Primavera della Juventus, a Siena in serie B ha collezionato 34 presenze condite da 2 reti e 4 assist per un totale di 1651’ minuti giocati.

Ultimo ma certamente molto interessanti, Valerio Rosseti. Classe 1994, l’attaccante toscano è esploso durante l’ultima stagione con la maglia del Siena. Dopo la trafila nelle giovanili bianconere, il centravanti della Nazionale Under20 ha stupito tutti con 6 reti e 2 assist in 27 presenze nella seria cadetta. Un brutto infortunio ha condizionato il suo finale di stagione, la rottura del legamento crociato lo ha spedito sotto i ferri nello scorso mese di maggio ed anche se servirà un po’ di tempo per rivederlo all’opera (rientro previsto ad ottobre) la Juventus lo ha tesserato e lo ha poi girato all’Atalanta per favorirne il recupero e la crescita in un ambiente che punta tantissimo sui giovani.

 

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