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I 200 atalantini nel freddo di Udine Il nuovo Friuli è la sola emozione

I 200 atalantini nel freddo di Udine Il nuovo Friuli è la sola emozione
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Qualcuno era a Udine dalla sera prima e ha passato due giorni molto belli con amici di un club friulano della zona, qualcun altro era a Trieste per una breve vacanza e ha seguito la sfida dalla tribuna centrale, altri ancora - ed erano il grosso degli oltre 200 bergamaschi al seguito dell’Atalanta - hanno inaugurato lo splendido settore ospiti dell’impianto friulano. Tutti a seguire con passione la prova incolore della Dea contro l'Udinese, andata in scena all'ora di pranzo del giorno dell'Epifania.

Più di 12 ore di bus per 129 appassionati. La domenica dei tifosi nerazzurri era cominciata molto presto. I primi atalantini sono partiti da Parre alle 5 del mattino: con un bel carico di brioches calde e capitanati da Elisa Cucchi del Centro di Coordinamento Club Amici, 73 supporters sono scesi dalla Valle Seriana alla volta di Udine. Il secondo bus organizzato era quello di “Chei de la Coriera”: non c'era Lissa, che per scaramanzia ha deciso di seguire la partita da casa visto i tristi trascorsi nel giorno della Befana al seguito della Dea. Gli altri 56, guidati da Marco, hanno lasciato Bergamo attorno alle 7. L’organizzazione, come sempre, è stata molto puntigliosa e attenta. Il viaggio è stato lungo, 4 ore, ma è trascorso senza troppi problemi, tra sorrisi e aspettative per la prima gara del nuovo anno.

Udinese-Atalanta, tifosi atalantini
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L’arrivo allo stadio: uno spettacolo. La sorpresa vera, per i tifosi, è stata arrivare all'esterno del rinnovato impianto bianconero: tutti sono rimasti letteralmente a bocca aperta. Lo scorso dicembre solo pochi intimi hanno potuto vedere Udinese-Atalanta di Coppa Italia e ammirare dal vivo l’impianto quasi finito: nel giorno della Befana e con il cielo quasi sereno le novità del “Friuli” sono apparse chiare a tutti. Basta guardare le immagini per capire che la famiglia Pozzo ha ultimato un vero e proprio gioiellino. Il rivestimento esterno è simile a quello dello Juventus Stadium di Torino. Una serie di pannelli color alluminio dalla forma bassa e larga danno senso di grande ampiezza, la rampa d’ingresso non sembra nemmeno quella di uno stadio. Appena si entra nel settore ospiti, ecco tutto il resto: seggiolini multicolore, nessuna barriera tra campo e tribuna e una visibilità ottima del campo. Un vero capolavoro.

La partita: dolori e poche gioie. Stadio nuovo, abitudini vecchie: fin dal riscaldamento i 200 bergamaschi hanno cercato di dare una mano alla squadra, facendo sentire la propria presenza. Ma l’avvio di gara e la poca spinta dei giocatori facevano il minimo per scaldare aria e cuori. Nel primo tempo, a parte un paio di deboli tentativi, l’Atalanta ha subito due reti che potevano pure essere tre se Cervellera avesse assegnato il calcio di rigore per quel fallo di de Roon su Perica in piena area. Pure nel settore dei bergamaschi la sensazione era univoca: visto da pochi metri, era rigore netto. Nella ripresa, passato lo spavento per il 3-0 annullato a Thereau, D’Alessandro ha rinvigorito gli infreddoliti atalantini con un gol da rapace d’area. L’urlo del settore ospiti si è sentito anche in tv, ma nei minuti successivi non c’è stata quella grande reazione alla ricerca del pareggio che tutti speravano. Al fischio finale, consapevoli della simulazione di Gomez e dopo 5 minuti di recupero, il settore ospiti si è svuotato molto velocemente e alle 14.55 i due bus e le auto erano già sulla strada del ritorno.

Bene Ciga, male D’Alessandro. Denis ha giocato? Così c'è spazio solo per le valutazioni, che per chi assiste a una partita dal vivo sono sempre molto particolari: un giocatore visto in tv può apparire sempre molto più "in gara" di quanto in realtà ha fatto. È il caso di Marco D’Alessandro: gol a parte, il sostituto di Moralez non è piaciuto a molti. Per Cigarini, invece, è stato quasi unanime l’apprezzamento. In generale la squadra è parsa entrare in gioco con estremo ritardo, mentre Denis ha lasciato un dubbio atroce: ma è sceso davvero in campo? Inevitabile per molti rimpiangere l'assenza di Maxi, ma anche la squalifica di Paletta. I più arrabbiati hanno invocato subito almeno un paio di acquisti, per evitare che la classifica possa farsi peggiore evocando brutti sogni.

Rientro a Bergamo alle 18.45. Con Frosinone già in testa. Al rientro a Bergamo (ore 18.45), c'è spazio per poche lamentele: il dispiacere per la sconfitta ha lasciato già spazio all'attesa per le prossime gare. Domenica c'è il Genoa, poi l'Inter (sempre in casa) e infine una delle trasferte più ostiche: Frosinone, dove si gioca sabato 23 gennaio alle 18. Il Centro di Coordinamento Club Amici non organizzerà nessun bus, gli amici di “Chei de la Coriera” invece ci saranno: la partenza è fissata da Bergamo alle 8 del mattino con rientro previsto a notte fonda.

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