NELL'ATRIO DELLA BANCA POPOLARE

Un allievo di Beuys ad Art Up La nuova dimensione di Knoebel

Un allievo di Beuys ad Art Up La nuova dimensione di Knoebel

Banca Popolare rinnova per tutto il 2016 il progetto Art Up, continuando a mostrare al pubblico un’opera al mese della sua collezione d’arte moderna e contemporanea. Come accaduto l’anno passato, ogni appuntamento trasforma l’atrio della sede di Piazza Vittorio Veneto nella nicchia che accoglie la singola esposizione di un’opera, illustrata e presentata in schede gratuite e collezionabili.

Gennaio è il momento di un artista contemporaneo ancora vivente: Imi Knoebel, pseudonimo di Klaus Wolf Knoebel, nato a Dresda nel 1940, allievo di Joseph Beuys. Con il suo lavoro Art up innesca un parallelo con la mostra dedicata a Kasimir Malevič che si chiude il 17 gennaio, sottolineando la passione suprematista che ha invaso Bergamo in queste settimane.

I dipinti oggetto di Knoebel. Per capire da dove venga il lavoro dell’artista tedesco e come abbia portato avanti la sua personale ricerca occorre guardare a Mondrian e Malevič, due mostri sacri dell’arte astratta, geometrica e minimale che Knoebel conosce, indubbiamente, molto bene. Tutte le sue opere si caratterizzano per una ricerca della forma e del colore secondo una prassi già iniziata da altri prima di lui. Ciò che Knoebel cambia è l’aspetto dimensionale, uscendo dalla sola traccia pittorica per guadagnare una dimensione spaziale. Ovvero, quasi mai le sue opere sono bidimensionali. Come in questo caso – Canapé Monochrome Terre d’Ombre Brûlée -, dove l’opera esposta è un dipinto su legno sagomato che non si può definire prettamente una scultura perché è esposta e fruita come un dipinto, allo stesso modo non rispetta i canoni tradizionali dell’opera pittorica. In questo senso, la lezione di Mondrian e Malevič prende una sua autonomia, si stacca dalla pura rappresentazione pittorica e dà alla forma una nuova dimensione.

Un’esplosione nera. L’opera che fa parte della collezione della banca si intitola Canapé Monochrome Terre d’Ombre Brûlée, è datata 1990 e rappresenta una sagoma scura con nove punte aguzze. Per la generazione che anticipa gli anni Duemila, il riferimento più immediato è alla rappresentazione di un’esplosione in maniera molto simile a come la si “legge” nei fumetti. Un colpo forte e scuro, che pulsa pur essendo silenzioso e assorbe energia. Nel guardare le opere di Imi Knoebel non bisogna dimenticare di essere davanti ad un artista impegnato politicamente contro ingiustizie sociali e abusi, un pensiero che a volte trasforma le sue opere in bandiere contemporanee e icone silenziose della nuova comunicazione.