Notizie su Bergamo e provincia

Notizie su Bergamo e provincia (11-16 gennaio 2016)

Notizie su Bergamo e provincia (11-16 gennaio 2016)
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16 GENNAIO

 

1 - Disordini post Atalanta-Inter per le vie del centro: arrestati 10 ultrà, 9 italiani e un tedesco. 7 agenti feriti lievemente

Bergamo era una città blindata già dalla tarda mattinata in previsione dell'arrivo dei tifosi dell'Inter in vista del match giocatosi alle 15 al Comunale tra Atalanta e meneghini. Prima del match, però, le cose sono filate lisce, senza alcun momento di tensione. Nel post partita (finita 1-1), invece, la tensione è esplosa e il bilancio è di quelli che non fanno onore alla nostra città: sette contusi tra le forze dell'ordine e 10 tifosi arrestati per violenza, lesioni, danneggiamento e resistenza a pubblico ufficiale. Secondo quanto filtrato dalle forze dell'ordine, dei dieci arrestati, 9 sarebbero italiani mentre uno tedesco, tifoso del Francoforte, squadra gemellata con quella atalantina. Due degli arrestati, un 27enne e un 29enne, avevano già un Daspo a loro carico. Attualmente restano tutti in carcere, in attesa dell'interrogatorio di convalida del gip.

Teatro degli scontri la zona tra viale Papa Giovanni, via Taramelli e via Mai dove sono stati lanciati sassi e petardi, mentre in via Mai un gruppo di tifosi atalantini, una quarantina, ha tentato di assaltare un pullman di tifosi dell’Inter, rompendo i vetri con sassi e spranghe, ma è stato respinto dalle forze dell'ordine. I colleghi di Bergamonews hanno pubblicato un video in cui si riprendono i concitati momenti dell'assalto al pullman interista. Nello stesso video si vedono anche le forze dell'ordine intervenire in via Taramelli, davanti al liceo Secco Suardo. Prima di fuggire verso via Tasso, gli assalitori (per lo più incappucciati) hanno danneggiato una Volante della questura. Tra Valverde e Valtesse, nella zona tra via Ruggeri da Stabello e via Roccolino, dove si erano rifugiati alcuni assalitori, si è assistito a una vera e propria caccia all'uomo. Polizia e carabinieri, con l’ausilio dell’elicottero, li hanno cercati anche nei giardini delle case. Testimoni dal quartiere raccontano di aver sentito la gente urlare dai balconi e gli agenti che dicevano: «Polizia, aprite» per stanare i fuggitivi. Nove sono stati bloccati dopo un inseguimento. Sequestrati petardi, fumogeni, spranghe e bastoni. Anche 7 agenti sono rimasti feriti lievemente in seguito agli scontri.

2 - Castione, incidente in montagna: una persona è morta

Nella tarda mattina di domenica 17 gennaio, a Castione della Presolana, un escursionista di San Donato Milanese è morto dopo essere rimasto vittima di un incidente in montagna. L'uomo, un 56enne, è scivolato e caduto per sessanta metri in un dirupo. La tragedia è avvenuta poco prima delle 12 di domenica. Sul posto il Soccorso Alpino, il personale medico del 118 con l’elisoccorso. Il corpo dell'escursionista è stato trasferito nella camera mortuaria di Castione.

3 - Incendio alla sede degli Alpini a Onore, intervengo i pompieri

Nel pomeriggio di sabato 16 gennaio, i Vigili del Fuoco di Gazzaniga e Clusone sono dovuti intervenire a Onore per spegnere un principio di incendio presso la sede locale degli Alpini. Dalle prime informazioni, sembra che il rogo sia scaturito da una stufa. Il fumo ha fatto scattare immediatamente l'allarme. Fortunatamente il rapido intervento dei pompieri ha evitato che l'incendio si propagasse e causasse danni ben più gravi all'edificio.

4 - Alzano, la mediazione non va a buon fine: si dimette il sindaco Nowak, che attacca i consiglieri

Alla fine tutti i tentativi sono stati vani: Annalisa Nowak, sindaco in carica di Alzano Lombardo, ha presentato le proprie dimissioni dopo che il limite ultimo che si era data per salvare la propria Giunta, ovvero il 15 gennaio, si era concluso senza che fosse stata trovata una soluzione. Nella nota con cui ha comunicato la propria scelta, si legge: «È stato un gesto estremo, dettato dall’impossibilità per me di garantire un governo della città, secondo l’indirizzo che mi ero data, con la coesione di tutte le persone coinvolte in questa esperienza amministrativa. Lascio perché non mi è stato riconosciuto un ruolo di garanzia, senza il quale nessuna soluzione è possibile. Ogni ipotesi da me proposta è stata considerata con pregiudizio, mettendo in discussione la mia onestà intellettuale e morale». Il 16 gennaio, in un nuovo comunicato, la Nowak passa al contrattacco: «Affinchè sia chiara la gestione irresponsabile dei Consiglieri che non hanno saputo andare oltre gli impulsi emotivi del momento, voglio spiegare i contenuti della soluzione che in questi giorni ho proposto in modo riservato per tutelarne l’efficacia. La soluzione salvaguardava l’integrità morale e professionale di tutti. Questa per me era una condizione di verità irrinunciabile. In caso contrario, la conseguenza sarebbe stata un’ombra sul sindaco e sull’intera amministrazione».

Le fratture interne alla maggioranza erano venute a galla a fine novembre, con il gruppo consiliare di Gente in Comune che aveva alla fine di porre la Nowak davanti a un aut aut al quale non si è trovata soluzione. L’ultimo mese era stato dominato da riunioni e da tentativi di riavvicinamento tra le due parti, ma nemmeno la mediazione di due persone esperte dal punto di vista politico come Franco Cornolti e Eugenio Cavagnis, ex sindaci rispettivamente di Villa di Serio e di Nembro, ha avuto buon esito.

5 - La Biblioteca Mai riapre dopo il restauro e c'è subito la coda per entrarci

Dopo circa due mesi a porte chiuse per i lavori di restauro, la Biblioteca Mai ha riaperto i battenti alle 18 di venerdì 15 gennaio, annunciando anche una apertura straordinaria nel weekend. E i bergamaschi hanno subito accolto l'invito, creando lunghe code all'esterno dell'edificio, con tantissime persone desiderose di poter accedere in questo tempio della cultura bergamasca. I consueti orari e servizi saranno ristabiliti lunedì 18 gennaio, ma ancora domenica 17 si potrà sfruttare l'occasione di visitare, più che come un museo che come una semplice biblioteca, la Mai.

6 - Gori e l'appello al governo: «Bisogna accelerare sui rimpatri»

Il 15 gennaio sono stati diffusi i numeri relativi alle domande di asilo dei profughi accolte dalla commissione territoriale di Brescia, competente anche per Bergamo: delle 1.450 presentate ad oggi nella Bergamasca, ne sono state esaminate solo 361, di cui solo 17 sono state accolte, appena il 4,7 percento. Numeri «preoccupanti» secondo il sindaco di Bergamo Giorgio Gori, che ha mandato così un messaggio molto chiaro al governo: «Così come siamo stati molto determinati nel renderci disponibili all’accoglienza dei profughi, lo siamo ora altrettanto nel dire che se le regole hanno un valore, sul tema del rimpatrio dei migranti a cui non è stato riconosciuto lo status di rifugiato, si deve essere più efficaci di quanto si sia stati finora. Il mio è un appello al governo. Non si può lasciar cadere questo tema nel vuoto. Si dice che i rimpatri sono complicati perché non ci sono uomini e risorse, ma non possiamo permetterci di consegnare questa gente alla clandestinità e alla strada. È una preoccupazione viva delle comunità e il governo deve intervenire con forza». Gori aggiunge che «vogliamo evitare che la situazione degeneri».

7 - Fornovo San Giovanni, trovato morto in un campo Renato Rizzi, storico tappezziere del posto

Nel tardo pomeriggio di venerdì 15 gennaio, al Consortile dei Casaretti di Fornovo San Giovanni, zona situata in aperta campagna, è stato rinvenuto il corpo senza vita di Renato Rizzi, storico tappezziere del posto conosciuto da tutti. Bergamonews riferisce che la morte sarebbe stata dovuta all'assideramento. L'uomo, vedovo, viveva da solo ed era affetto da Alzheimer. Secondo quanto riferito da un'amica, Rizzi si era allontanato dalla sua abitazione nel pomeriggio del 14 gennaio e non vi avrebbe più fatto ritorno. Sono così scattate le ricerche, che si sono concluse con la tragica scoperta.

8 - Guglielmo Stendardo replica alle voci di rottura con l'Atalanta

Alle 15 del 16 gennaio, al Comunale di Bergamo, l'Atalanta scende in campo per la difficile sfida contro l'Inter. Ma in casa Dea, nelle ultime ore, a tenere banco è lo scontro tra la società e il difensore Guglielmo Stendardo, riferito da La Gazzetta dello Sport. Secondo il quotidiano, infatti, il giocatore e la dirigenza sarebbero ai ferri corti da diversi giorni, con il difensore che vorrebbe fosse chiarita la sua posizione all'interno della rosa e il suo futuro, ma nonostante le mediazioni tentate da Sartori con il procuratore di Stendardo negli ultimi giorni, la situazione sarebbe degenerata il 15 gennaio, quando il difensore avrebbe deciso di autoescludersi dalla rosa dei convocati di mister Reja per la sfida con l'Inter, tant'è che la lista delle convocazioni, solitamente diramata nel pomeriggio antecedente alla partita, non è stata resa nota. Al momento la società nerazzurra non ha commentato la notizia.

Nella mattina del 16 gennaio è però prontamente arrivata, attraverso TuttoAtalanta, la replica del difensore nerazzurro alle indiscrezioni riportate dalla "rosea": «Ho letto cose assurde, come se mi fossi tirato fuori, oppure autoescluso - ha affermato Stendardo -. Non è assolutamente vero: rispetto le decisioni dell'allenatore, ma continuerò a lavorare con attaccamento e professionalità. Mi sono regolarmente allenato, prima di scrivere o sentenziare bisognerebbe contare fino a cento. Soprattutto sarebbe giusto informarsi».

9 - Caravaggio, si rompe la Lega: Pirovano candidato, Baruffi probabilmente con una lista civica

Si è rotta, a Caravaggio, la maggioranza targata Lega che dal 1997 governa il Comune in vista delle amministrative di giugno. La sera di giovedì 14 gennaio, infatti, nella riunione dei militanti i presenti hanno scelto di far correre Ettore Pirovano, cioè l'uomo che portò la Lega in Municipio nel 1997 e che ha già amministrato il paese per due mandati, preferendolo nettamente ad Augusto Baruffi, assessore ai Servizi sociali da 15 anni. Come riporta il Corriere della Sera Bergamo, Baruffi è rimasto molto deluso da quanto successo: «Una serata in cui tutto era già scritto. Non c’è stata discussione ma molto imbarazzo. Nessuno aveva il coraggio di guardarmi in faccia». Moderato, da sempre vicino agli ambienti di Comunione e Liberazione, Baruffi viene definito come l'esponente dell'area centrista della maggioranza di Caravaggio, quella stessa ala politica una volta vicina alla Dc che fu Pirovano a compattare alla Lega nel 1997, anno della sua prima vittoria politica a Caravaggio. Paradosso vuole che ora proprio il nome di Pirovano abbia rotto questa alleanza ventennale, perché Baruffi, a questo punto, molto probabilmente correrà da solo con una lista civica, come da un anno gli chiede di fare Forza Italia e, in particolare, l'assessore regionale Alessandro Sorte, da tempo ai ferri corti con Pirovano. Baruffi non si sbilancia, ma commenta: «Ho la tessera della Lega e la tengo ancora perché continuo, pur a modo mio, a condividerne i valori. Giovedì sera però mi sarei aspettato una parola, un qualcosa per trattenermi, invece nulla». Pirovano, sornione, si dice tranquillo a riguardo delle pressioni di Forza Italia, e dichiara: «Sorte è furbo, gli chiederò un incontro anche perché mi chiarisca cosa farà se Salvini e Berlusconi decideranno che i nostri partiti saranno alleati. Voglio che mi dica cosa succederà allora a chi ha fatto una lista civica».

10 - Caso Ganzer, la Cassazione rivede la condanna: fatti di lieve entità, scatta la prescrizione

La terza sezione penale della Cassazione, venerdì 15 gennaio, ha riqualificato i fatti imputati a Giampaolo Ganzer come di lieve entità, e pertanto è scattata la prescrizione. l'ex generale dei carabinieri era finito a processo per presunte irregolarità in operazioni antidroga, con una condanna in appello, nel 2013, a 4 anni e 11 mesi di reclusione. Nello specifico, l’ufficiale dei carabinieri, congedatosi nel 2011, era accusato di traffico internazionale di stupefacenti per una serie di inchieste condotte sotto copertura tra il 1991 e il 1997, finalizzate all’arresto di trafficanti. Inchieste irregolari, secondo l’accusa, che avevano portato il Tribunale di Milano a condannare Ganzer in primo grado, nel luglio 2010, a 14 anni di carcere. Prima della sentenza della Cassazione, il pg Roberto Aniello aveva chiesto la conferma della condanna d’appello a 4 anni e 11 mesi. Il motivo dello sconto di pena dal primo grado all'appello erano state le attenuanti che la Corte aveva concesso a Ganzer. Ora, invece, la Cassazione ha ulteriormente rivisto la sentenza, definendo i fatti valuti nel processo come «di lieve entità» e dunque facendo scattare la prescrizione.

11 - Uomo di 47 anni precipita in una falesia sul Selvino, è gravissimo

Venerdì 15 gennaio, mentre stava esplorando una falesia a Selvino, un bergamasco di 47 anni è precipitato nel vuoto facendo un volo di ben 150 metri. Sebbene sia sempre rimasto cosciente, i soccorritori l'hanno ritrovato con ferite molto gravi, tanto che è stato ricoverato con l'elisoccorso all'ospedale di Bergamo in codice rosso. Il 47enne era uscito per un’escursione con un amico, con il quale stava esplorando una falesia in località Ama, a poco meno di mille metri di quota. A causa della presenza di erba secca e fogliame, è però scivolato.

12 - Il presidente della Provincia Rossi: «Referendum sull'autonomia? Voterò sì, ma accorpiamo il voto con il referendum costituzionale»

Matteo Rossi, numero uno di via Tasso, torna su un argomento che sta facendo molto discutere in Lombardia negli ultimi mesi, ovvero il referendum sull'autonomia che il governatore Roberto Maroni ha intenzione di proporre ai cittadini lombardi. E Rossi torna a dirsi favorevole all'idea: «Ribadisco che, se proprio ci sarà il referendum regionale, io voterò sì: non lascio alla Lega le ragioni dell’autonomia». Le affermazioni di Rossi arrivano dopo che Maroni pareva aver abbandonato la linea del dialogo con i rappresentanti degli enti locali lombardi di centrosinistra, puntando forte sulla linea "leghista" del referendum, ovvero con il voto contestuale alle amministrative di giugno. Rossi si è così incaricato di tentare una riapertura delle trattative, sottolineando il proprio "sì" al voto, «se proprio ci sarà il referendum», ma rilanciando con una proposta: votare in autunno, in concomitanza con il referendum sulle riforme costituzionali del governo: «Quello che per me è centrale, in un approccio istituzionale è portare avanti una stagione di riforme. Per questo propongo a Maroni: accorpiamo i due voti, quello costituzionale, che per me è il più importante e su cui sono pronto anche a promuovere comitati per il "sì", e quello sull’autonomia. Se Maroni accettasse, dimostrerebbe che la consultazione non è una mossa elettorale».

13 - Chi l'ha visto?, nuovo appello per Stefano Previtali, giovane di Palazzago scomparso a metà dicembre

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La trasmissione di Rai 3 Chi l'ha visto? è tornata a parlare di Stefano Previtali, il giovane di Palazzago che a metà dicembre è scomparso da San Giovanni Bianco facendo perdere completamente le proprie tracce. Il ragazzo si trovava in una struttura di assistenza del posto. Il 14 dicembre è uscito per una passeggiata, ma non ha più fatto ritorno. Indossava giubbino e scarpe nere, jeans, e non ha con sé i farmaci che dovrebbe assumere quotidianamente.

14 - Palazzine Aler in via Meucci, ascensori rotti e anziani e disabili bloccati

Continua a far discutere la situazione dell'ascensore rotto da diversi mesi presso la palazzina Aler al civico 17 di via Meucci, a Bergamo. Ma ora L'Eco di Bergamo ha scoperto che la stessa situazione si vive anche in un'altra palazzina Aler della stessa via, al civico 9. Una situazione che è molto più per un disagio per le persone anziane e disabili che vivono in queste case, come ad esempio per Libera Migliorati, vedova Grassi, 85enne parzialmente invalida che vive al quinto piano del civico 9. La signora spiega a L'Eco: «sono invalida e i miei spostamenti sono già limitati, senza ascensore non posso proprio muovermi e non posso nemmeno essere raggiunta da altre persone. Le scale sono troppo pericolose: ai primi di dicembre, ad esempio, mia cugina è venuta a salutarmi. Uscendo di casa per tornare al piano terra della palazzina è scivolata, è caduta e si è fratturata un gomito ed un polso».

15 - Cementificio Sacci a Tavernola, dopo 30 anni di scontri il gruppo abbandona l'idea di testare l'uso dei combustibili fossili quale fonte energetica per la produzione

Dopo circa un trentennio dalle prime polemiche, a Tavernola si è chiusa la questione dell'utilizzo dei combustibili alternativi quale fonte energetica nel processo di produzione del cemento nello storico stabilimento del cementificio del Gruppo Sacci. I cittadini, infatti, si sono sempre detti fortemente contrari all'uso dei combustibili fossili da parte del cementificio, posizione rimarcata nel 2007 con una votazione dopo oltre l'80 percento dei votanti disse "no" all'ipotesi. Tante sono state negli anni anche le azioni intraprese da parlamentari, consiglieri provinciali e regionali di differenti posizioni politiche a sostegno delle richieste di cittadini e amministratori. A porre la parola fine è stata però la stessa proprietà del cementificio, ovvero il Gruppo Sacci, che l'8 gennaio ha indirizzato a Provincia e Comune una una rinuncia scritta: «Si comunica che la scrivente rinuncia, oltre alla combustione delle farine e grassi animali, anche alla sperimentazione del coincenerimento di Cdr/Css e gomme triturate (entrambi rifiuti) di cui alla deliberazione della presidenza del Consiglio dei ministri».

 

15 GENNAIO

 

1 - Nuova udienza del processo Bossetti, clima teso: la Corte espelle dall'aula una ragazza del pubblico

Il 15 gennaio si è tenuta una nuova udienza del processo nei confronti di Massimo Bossetti, l'uomo accusato dell'omicidio di Yara Gambirasio, Dopo che l'8 gennaio la Corte era stata costretta a sospendere l'udienza in seguito ai duri scontri verbali tra accusa e difesa, con partecipazione anche del pubblico in aula, l'udienza del 15 gennaio s'è aperta con un messaggio chiaro di Antonella Bertoja, presidente della Corte d'Assise: «Non tollereremo più comportamenti oltraggiosi». Il giudice si è poi rivolto al pubblico presente in aula, numerosissimo in termini di giornalismi e anche solo di curiosi (alcuni sono rimasti addirittura fuori perché l'aula era piena): nessun commento o brusio, pena l'identificazione e l'espulsione. Neppure il tempo di dare il via effettivo all'udienza, che subito c'è stata una "vittima" tra il pubblico: una ragazza, infatti, è stata identificata ed espulsa per i continui commenti. Un messaggio chiaro della Bertoja, che non ha escluso la possibilità di proseguire l'intero processo a porte chiuse se non fosse cambiato l'atteggiamento dei presenti.

Finalmente è poi partito il controesame del pm Letizia Ruggeri a Ezio Denti, consulente della difesa i cui titoli accademici erano stati contestati dalla Ruggeri nella scorsa udienza, dando il via alla bagarre verbale che ha portato alla sospensione dell'udienza. L'udienza si è così nuovamente concentrata sui fatti, in particolare sulle immagini del furgoncino che l'accusa ritiene appartenere a Bossetti, ripreso dalle telecamere di Brembate Sopra la sera della scomparsa di Yara. Denti, infatti, contesta quelle immagini e il lavoro con cui sono state rilevate dagli inquirenti. Nei fatti, quindi, contesta l'identificazione del mezzo compiuta dalla procura. Per questo la Ruggeri ha chiesto alla Corte di chiamare a deporre sul tema alcuni tecnici della Iveco, oltre ai carabinieri del Ris e dei Ros. L'avvocato Paolo Camporini, che con il collega Claudio Salvagni difende Bossetti, ha invece chiesto di eseguire una perizia in contraddittorio, con un esperto nominato dalla Corte, per dirimere una volta per tutte la questione. La Corte ha rigettato la richiesta del pm, mentre si è riservata di decidere sulla richiesta avanzata dalla difesa.

2 - Ragazzo di 28 anni morto nei boschi a Roncobello mentre stava lavorando

Nella tarda mattina del 15 gennaio, intorno alle 11.30, in uno dei boschi che circondano Roncobello, in località Bordogna, un ragazzo di 28 anni è tragicamente morto in seguito a un incidente sul lavoro. Ancora poco chiara la dinamica dei fatti: il 28enne stava infatti lavorando al fianco di un collega che manovrava un escavatore. Secondo la prima ricostruzione, l'escavatore avrebbe urtato il 28enne, uccidendolo sul colpo. I soccorsi, immediatamente allertati, non hanno potuto fare altro che appurare il decesso del giovane. I Carabinieri stanno cercando di fare luce sulla reale dinamica dell'incidente.

3 - È scontro tra maggioranza e minoranza per il Consiglio comunale sulla sicurezza, che si terrà il 27 gennaio dopo l'incontro col prefetto

Si è accesa un'aspra polemica tra maggioranza e minoranza a Bergamo, sul tema del Consiglio comunale sulla sicurezza, che alla fine però si terrà il 27 gennaio dopo l'incontro col il prefetto. I capigruppo Tommaso D’Aloia, di Forza Italia, Danilo Minuti, della Lista Tentorio, Alberto Ribolla, della Lega Nord, e Andrea Tremaglia, di Fratelli d’Italia, hanno diffuso un comunicato stampa circa il nuovo rinvio del Consiglio straordinario sulla sicurezza: «In passato abbiamo assistito a convocazioni lampo del Consiglio, con delibere presentate in commissione e poi votate in quattro giorni. La richiesta di un Consiglio straordinario sulla sicurezza è stata depositata a novembre: due mesi e ben quattro rinvii dopo, ci dispiace dover constatare che il Consiglio lavori efficacemente solo quando interessa al sindaco. Il Consiglio straordinario è stato rinviato da dicembre a gennaio per rendere possibile la presenza di prefetto e questore - continua il comunicato stampa -. Una presenza che noi non abbiamo richiesto: è stata un’iniziativa della maggioranza, che noi abbiamo volentieri accolto. Peccato che a quanto ci viene detto ora, due mesi dopo, prefetto e questore si rifiutino di venire in aula . Uno sgarbo istituzionale grave non tanto nei confronti nostri, ma della Presidente e dell’Amministrazione: sono loro che ne desideravano la presenza».

Immediata la risposta del vicesindaco Sergio Gandi, anche assessore alla sicurezza: «Un comunicato a tratti illogico, che denota più lo scopo propagandistico del Consiglio sulla sicurezza da parte delle opposizioni che una reale volontà di affrontare il tema. Il fatto che le minoranze rimarchino e ammettano di non aver mai avuto la volontà di confrontarsi con le autorità cittadine preposte all’ordine pubblico (Prefettura e Questura) dimostra quanto superficiale sia l’approccio verso l’argomento. Abbiamo chiesto di spostare il Consiglio a gennaio per sondare le disponibilità del prefetto: non solo le minoranze hanno acconsentito, ma è stata anche accordata la disponibilità da parte della dott.ssa Ferrandino, tanto è vero che è già stato fissato un tavolo sulla sicurezza tra pochi giorni aperto a tutti i capigruppo del Consiglio Comunale negli uffici di via Tasso. Non vedo in questo nessun affronto nei confronti dell’Amministrazione, anzi, desidero ringraziare la dott.ssa Ferrandino. Le opposizioni vogliono davvero sedersi tra i banchi del Consiglio prima di ascoltare le massime autorità cittadine sul tema? Non solo: le opposizioni parlano del ritardo dell’assessore nel presentare una relazione sul tema della sicurezza, preliminare al Consiglio. Nessuna traccia di questa relazione nei regolamenti: a dimostrazione vi è anche il fatto che lo stesso assessore alla Sicurezza Bandera presentò i dati dell’attività del suo Assessorato e della polizia locale direttamente nell’ambito della seduta dell’ultimo Consiglio straordinario che si tenne il 28 ottobre del 2013. I dati relativi all’operato dell’anno 2015, invece, saranno resi pubblici dall’Amministrazione Comunale il 20 di gennaio e saranno quindi resi disponibili in vista del Consiglio: un bel guadagno in termini di trasparenza e un’attenzione ai consiglieri che non fu dimostrata dall’Amministrazione Tentorio nel medesimo frangente due anni e mezzo fa. Il tema della sicurezza, comunque, non si risolve con un Consiglio Comunale dedicato, ma si affronta giorno per giorno attraverso l’attività delle forze di Polizia Locale: pensare che l’attenzione sulla questione si dimostri attraverso una seduta a Palazzo Frizzoni è quanto meno fuorviante. Rassicuro infine sulla data del Consiglio: non slitterà a febbraio. La Presidenza del Consiglio Comunale convocherà la seduta per il 27 del mese di gennaio, subito dopo l’incontro con il prefetto Ferrandino».

4 - Moltrasio, presidente del Cda Ubi, dice no alle offerte di Confindustria e Sole 24 Ore

Il Corriere della Sera Bergamo, nell'edizione del 15 gennaio, svela che il presidente del Cda di Ubi Banca, Andrea Moltrasio, ha rifiutato le offerte ricevute per la candidatura a presidente di Confindustria e a quella di presidente del Cda de Il Sole 24 Ore. O meglio, lo stesso Moltrasio ammette di aver declinato l'opzione di correre alla poltrona che presto lascerà libera Giorgio Squinzi, mentre nega di aver mai ricevuto alcuna proposta per Il Sole 24 Ore, che comunque declinerebbe. Moltrasio, in Confindustria, ha già ricoperto l'incarico di vicepresidente tra il 2005 e il 2010 e così spiega perché non ha intenzione di candidarsi alla presidenza: «Me lo hanno chiesto ambienti lombardi e Montezemolo. Ne sono lusingato, ma non è nelle mie attuali corde. È stato un incarico che mi ha dato grandi soddisfazioni, ma mi ritengo uomo della vecchia generazione e credo che serva nuova linfa». Secondo il Corriere, sempre Montezemolo («ma non lo prendo mai molto sul serio» scherza Moltrasio) avrebbe anche pensato di proporre al presidente Ubi la rpesidenza del Cda del Sole 24 Ore. «Questa l’ho letta sui giornali anche io — afferma Moltrasio —ma nessuno me l’ha proposta. Del Sole sono e resto un appassionato lettore».

5 - Insulti e minacce ai bambini: ecco cosa succedeva del micro-nido di Seriate sotto sequestro

Il 16 dicembre, le forze dell'ordine hanno posto sotto sequestro, su richiesta del pm Carmen Santoro, l'asilo nido di Seriate "La scatola magica" di via Locatelli. Le due titolari e due insegnanti sono infatti accusate di maltrattamenti verso i piccoli studenti della struttura. Ora che l'inchiesta è stata chiusa, si scopre cosa succedeva all'interno del micro-nido. Bambini di età compresa tra i 4 mesi e i 3 anni venivano presi a spintoni, insultati e minacciati da Cristina Persico, 47 anni di Bergamo, titolare unica dell'asilo fino all’estate scorsa; la figlia della Persico, Laura Bergami, 26 anni anche lei di Bergamo, che da settembre ha affiancato la madre nella gestione; e le due insegnanti: Lia Personeni, 26 anni di Paradalunga, e Sara Pasini, 35 anni di Comun Nuovo.

6 - Incidente tra un'auto e un furgoncino a Ponte Nossa. Feriti e traffico in tilt

Venerdì 15 gennaio, lungo la strada provinciale della Val Seriana, all'altezza di Ponte Nossa e in direzione di Ponte del Costone, un'auto e un furgoncino si sono scontrati causando lunghe code e, soprattutto, provocando dei feriti. Le persone coinvolte nell'incidente sarebbero due: entrambe sarebbero state ricoverate in codice giallo, quindi con ferite di media gravità. Ancora poco chiara la dinamica dello scontro.

7 - Le ipotesi sulla possibile ubicazione della moschea a Bergamo

Continua a far discutere l'ipotesi della costruzione di una moschea a Bergamo. Il Comune, assolutamente convinto del progetto, non ha ancora scelto l'area in cui sorgerà il centro, ma le ipotesi sul tavolo, come riporta L'Eco di Bergamo, sono almeno tre. La volontà di Gori e della sua Giunta è di portare avanti velocemente l’iter, ma il tema è delicato. L'assessore Giacomo Angeloni ha commentato semplicemente: «Dovrà sorgere in un luogo controllabile, raggiungibile, dovrà avere parcheggi adeguati e dovrà essere posta al di fuori degli insediamenti dei quartieri», nulla più. Si capisce però che Palazzo Frizzoni sta valutando con molta attenzione tutte le ipotesi in campo, soprattutto onde evitare di creare allarmismi tra i cittadini. Il tesoriere dell’Ucoi (Unione delle comunità islamiche d’Italia) Ibrahim Mohamed ha riferito a L'Eco che «il centro di via Cenisio sta valutando un terreno da 10mila metri quadrati in un’altra parte della città», una soluzione diversa rispetto a via San Fermo dove erano scattati i sigilli. Una soluzione che però dovrà essere valutata e condivisa con il Comune. Le ipotesi di cui si discute sono ex capannoni o insediamenti industriali. Con Gori pare sia spuntata l’ipotesi del centro Galassia in via Zanica, soluzione risultata però incompatibile con il piano di rischi aeroportuale.

8 - L'assessore risponde alla richiesta di incontro di El Jouani su Facebook: «Disponibile, ma per dirgli che ha sbagliato»

E mentre la polemica sulla nuova moschea infuria, l'assessore Giacomo Angeloni, attraverso il suo profilo Facebook, ha risposto alla richiesta di incontro avanzata da Imad El Joulani, il medico siriano responsabile del progetto di una nuova moschea non condiviso con l’attuale direttivo del centro islamico di via Cenisio. Il progetto di via San Fermo insomma, che tanto caos mediatico ha creato nelle ultime settimane. Chiare le parole di Angeloni: «Da più parti mi si chiede se sono disponibile ad incontrare il dott. Imad El joulani... La risposta è semplicissima: sono disponibile anche per spiegargli che sta facendo tanti, troppi errori!».

9 - Bergamo, solo il 4,7% delle domande di asilo politico sono state accolte

Al momento, come riporta L'Eco di Bergamo, sono 3.124 le domande di asilo politico presentate da immigrati alla commissione territoriale di Brescia e a cui fanno capo le province di Bergamo, Brescia, Cremona e Mantova. Entrata in funzione nel marzo 2015, al momento la commissione è riuscita ad esaminare, con una media di 16 persone al giorno,solo 1.586 domande al 31 dicembre 2015. I numeri evidenziano che i dinieghi rappresentano il 64 percento del totale e solo nel 6,7 percento dei casi si è visto assegnare il riconoscimento dello status di rifugiato, mentre il 14,2 percento ha ottenuto la protezione umanitaria e l’8,6 percento la protezione sussidiaria. Complessivamente, meno del 30 percento dei richiedenti asilo ha diritto a una forma di protezione, e quindi un permesso di soggiorno che regolarizza la propria posizione. Alla Commissione di Brescia compete anche l’analisi delle domande presentate dai richiedenti asilo presenti a Bergamo e provincia, che ad oggi sono 1.450. Di questi, dalla commissione di Brescia (e prima da quella di Milano) sono state esaminate 361 persone. I dinieghi sono stati 221, a fronte di 80 esiti positivi (17 riconoscimenti di asilo politico, 59 di protezione umanitaria, 14 sussidiaria). Insomma, nel 73 percento dei casi la domanda è stata respinta.

10 - L'ex questore Longo conferma il ruolo di Belotti come mediatore con gli ultrà

Il 14 gennaio, nell'udienza preliminare tenutasi davanti al gup Ezia Maccora, ha parlato l'ex questore di Bergamo (dal 2004 al 2007) Salvatore Longo. Al centro di tutto la richiesta di rinvio a giudizio avanzata dal pm Carmen Pugliese per Daniele Belotti, segretario provinciale della Lega, accusato di concorso esterno in associazione per delinquere nell'ambito del maxi processo ultrà. Secondo il pm, Belotti era molto attivo nel mondo ultrà, non un semplice "simpatizzante", ma una vera e propria «eminenza grigia» di quel mondo, tanto che in più di un’occasione avrebbe anche svolto il ruolo di consigliere personale del capo ultrà Claudio Galimberti, meglio noto come il Bocia. Naturalmente Belotti nega, dicendo che essendo un grande tifoso atalantino e in forza del suo ruolo istituzionale, più volte era stato "scelto", da chi era deputato a gestire l’ordine pubblico (prefetti e questori), come interlocutore serio e credibile per cercare di tenere i rapporti con la tifoseria organizzata. L'ex questore Longo, davanti al gup, ha effettivamente confermato di aver incontrato più volte Daniele Belotti nella funzione di mediatore nei rapporti con gli ultrà dell’Atalanta.

11 - Morti sospette a Piario, altri farmaci usati oltre al Valium?

Continua l'indagine relativa alle morti sospette di alcuni pazienti dell'ospedale di Piario, che vede al momento un'unica indagata, ovvero Anna Rinelli, infermiera di 41 anni che da qualche mese non lavora più nella struttura e accusata di omicidio preterintenzionale. L'ultima novità è che possa non essere stato utilizzato solamente il Valium per "calmare" i pazienti più lamentosi, scelta che avrebbe poi condotto alla morte alcuni di questi. Secondo quanto emerge dagli accertamenti dei carabinieri, nel reparto di Medicina dell’ospedale di Piario sarebbero infatti stati utilizzati a grandi dosi, sicuramente molto maggiori rispetto agli anni precedenti, anche altri sonniferi e tranquillanti.

12 - Costa Volpino, uomo trova i ladri in casa e viene preso a pugni

Nel pomeriggio del 14 gennaio, in zona Piano a Costa Volpino, precisamente in via Battisti, poco dopo il Ponte Barcotto per chi arriva da Lovere, Dario Contessi, ingegnere di 60 anni, ha colto alcuni ladri nella sua abitazione ed è stato malmenato. L'uomo stava rincasando nel suo appartamento al secondo piano di una palazzina, e appena entrato si è accorto della presenza di due furfanti, i quali, colti alla sprovvista, hanno aggredito l'uomo a calci e pugni prima di fuggire. Alcuni parenti della vittima, che vivono al piano sottostante della palazzina, sentite le grida sono corsi in aiuto di Barcotto, trovato in un lago di sangue. I soccorritori giunti sul posto hanno tranquillizzato i presenti: non era in pericolo di vita e le condizioni del 60enne erano fortunatamente meno gravi di quel che poteva sembrare, anche se aveva perso molto sangue.

13 - Oneta, 35enne colpito da un grosso masso mentre installava una rete protettiva. È in prognosi riservata

Nel pomeriggio del 14 gennaio, a Oneta, un uomo di 35 anni, operaio di una ditta di Darfo Boario Terme che stava sistemando delle reti para-massi su una parete rocciosa, è stato colpito da un grosso masso staccatosi dalla stessa. Sebbene indossasse tutti gli accessori di protezione, il colpo è stato così violento da causargli un brutto trauma cranico, come hanno appurato i sanitari accorsi sul posto dopo che l'allarme lanciato da un collega dell'uomo che stava lavorando con lui. Trasferito con l'elisoccorso all'ospedale di Bergamo, attualmente si trova in condizioni gravi, ricoverato in prognosi riservata.

14 - Alzano, il sindaco Nowak continua a lavorare per salvare la sua amministrazione, ma le dimissioni sono sempre più probabili

Il sindaco di Alzano Lombardo Annalisa Nowak continua a lavorare nel disperato tentativo di ricompattare la propria maggioranza e poter trovare nuova pace nella sua amministrazione. Le parti politiche, però, paiono sempre più lontane e nonostante la Nowak non si esponga, si alzano enormemente le probabilità di sue dimissioni e quindi di voto anticipato in primavera. Mercoledì 13 gennaio, il gruppo consigliare Gente in Comune, ha pubblicamente spiegato i motivi dello strappo e ha avanzato nuovamente la propria proposta alla Nowak: ripartire accogliendo l’istanza di un rimpasto oppure chiudere l’esperienza amministrativa. La Nowak, però, non si è esposta. Lo scontro era venuto allo scoperto con la revoca delle deleghe all’allora vicesindaco Manuel Bonzi e il successivo Consiglio comunale del 20 novembre, a cui parteciparono moltissimi cittadini e durante il quale il gruppo consiliare di maggioranza aveva abbandonato l’aula chiedendo al sindaco un rimpasto della Giunta.

15 - È ancora scontro tra Polizia Locale e Comune sui giorni di riposo

Non si placa lo scontro tra la Polizia Locale di Bergamo e Palazzo Frizzoni sui giorni di riposo non riconosciuti per i giorni di lavoro nei festivi infrasettimanali. Come spiega Bergamonews, il sindacato S.u.l.p.m., che assiste diversi lavoratori che avevano promosso la causa in primo grado, ha annunciato di aver presentato ricorso alla Corte di Appello del Tribunale di Brescia contro la sentenza emanata dal giudice del lavoro di Bergamo lo scorso luglio, riferita al diritto del riconoscimento del riposo nei giorni festivi infrasettimanali degli agenti cittadini. Il tribunale aveva infatti stabilito che dopo il ricorso di 66 vigili, tutti i 111 in organico avrebbero dovuto restituire il pagamento degli straordinari di festivi infrasettimanali degli ultimi cinque anni.

 

14 GENNAIO

 

1 - Moschea, rissa in via Cenisio. Ma c'è già un piano B

Moschea, il capitolo non è chiuso. Oggi i vigili sono stati circa per un'ora e mezza presso l'ex-concessionaria di Via San Fermo, perquisendo lo stabile. Ieri, in Consiglio Comunale sono arrivate le parole molto nette dell’assessore Angeloni, che ha spiegato come «un’eventuale moschea a Bergamo avrà dimensioni proporzionate alla richiesta dei nostri cittadini di fede musulmana e non sarà pertanto sovradimensionata per candidarsi a luogo di riferimento né provinciale né regionale né tanto meno nazionale». Il tema è sul tavolo del Comune, spiega Angeloni: Palazzo Frizzoni «ritiene indispensabile e sempre più urgente affrontare la situazione realizzando un luogo di culto islamico a Bergamo, in un’ottica di controllo del territorio e di percezione di sicurezza: in questo modo si evita il proliferare di mini-siti di culto fuori dell’attenzione delle autorità preposte». Ma il clima rimane incandescente, anche tra i musulmani di Bergamo: ieri sera al centro di via Cenisio sono dovute intervenire ben 7 volanti di carabinieri e polizia per tranquillizzare gli animi dei presenti. Stando a quanto si apprende, c’è stata un accenno di rissa, che ha contrapposto chi sta con l’attuale presidente del Centro culturale Saleh e chi con il suo predecessore El Joulani. Intanto, però, dall’Ucoii di Roma arriva la conferma dell’esistenza di un piano B, alternativo alla moschea di via San Fermo: «Il centro di via Cenisio sta valutando un terreno da 10mila metri quadrati in un’altra parte della città e sta studiando un progetto per realizzarci una nuova struttura», è quanto afferma il tesoriere dell’associazione Ibrahim Mohamed all’Eco di Bergamo.

2 - Turisti americani derubati da falsi poliziotti in A4

Brutto episodio, nel pomeriggio di ieri, sull’A4, nel tratto che interessa la provincia bergamasca. All’altezza di Dalmine, infatti, un'auto di turisti americani è stata affiancata da un mezzo fasullo della polizia: alcuni uomini, con tanto di lampeggianti e tesserini, hanno intimato alla famiglia statunitense di accostare, fingendo di essere in cerca di un uomo. I turisti non hanno sospettato nulla, nemmeno quando i finti agenti hanno iniziato a perquisirli, sottraendoli poi ben 3mila euro dal portafoglio. Una volta rubato il bottino, i ladri hanno ripreso l’auto e sono scappati: gli statunitensi non hanno potuto far altro che avvertire la vera polizia, che però non è stata in grado di rintracciare gli autori del furto.

3 - Direttrice di banca fu ustionata da ladro: chiederà maxi risarcimento 

L’udienza sull’aggressione che subì Cinzia Premoli all’esterno della sua banca è slittata al 2 febbraio, e in quell’occasione la donna, direttrice della filiale della Cassa rurale di Treviglio a Ciserano, chiederà un risarcimento di 650mila euro all’uomo che la ustionò. Il suo caso è noto, e riporta la cronaca indietro al 9 maggio 2015. Quel giorno la donna uscì dalla banca alle 17 e, non appena salì in macchina, fu raggiunta da Fabio Pelis, 31enne incensurato, che si sedette al suo fianco intimandole di riaprire la filiale e darle i soldi. Al rifiuto della donna, l’uomo la colpì con diversi pugni, per poi versarle addosso della benzina e darle fuoco. Premoli riuscì a salvarsi uscendo in fretta dall’auto e venendo soccorsa da alcuni passanti, ma per due mesi è rimasta ricoverata al centro grandi ustionati dell’ospedale di Genova. L’uomo, fermato il giorno successivo, è arrivato così a processo martedì, ma l’udienza è slittata a febbraio, quando appunto verrà valutata la maxi richiesta di risarcimento della donna. Alla quale si è aggiunta pure la banca, che si costituirà parte civile e chiederà danni per 10mila euro:  «Abbiamo preso questa decisione per dare un segnale di vicinanza e supporto alla nostra dipendente Cinzia», è la spiegazione del presidente della Bcc Grazioli, riportata dal Corriere. «Abbiamo assecondato il suo desiderio di tornare a lavorare a Ciserano. È interesse primario tutelare i nostri collaboratori di fronte a un gesto che continuiamo a reputare folle sotto ogni punto di vista e per il quale ci sentiamo di auspicare una condanna esemplare».

4 - Truffa su Ebay, utenti anonimi si fingono negozio d'informatica bergamasco

Ak Informatica, negozio che vende computer e prodotti tecnologici ad Azzano San Paolo, è stato vittima di una truffa on-line. Su Ebay, infatti, un utente anonimo ha utilizzato il marchio e il nome del negozio bergamasco per truffare altri utenti, vendendo merce che poi non veniva consegnata e incassando ugualmente i soldi su una carta prepagata. I titolari della rivenditoria, che vende soltanto in negozio, si sono accorti della truffa quando hanno ricevuto una telefonata da un cliente che aveva acquistato un hard disk proprio da loro tramite Ebay, senza però ricevere nulla. «Siamo andati subito a controllare e in effetti c’era un utente, tale clopedra7400, che ha utilizzato i nostri dati fiscali e un banner mal copiato per portare a termine una truffa», è il racconto che fa il titolare Alessio Cicolari a Bergamonews. «Nella descrizione della pagina c’erano tutti i nostri riferimenti, dall’indirizzo di fatturazione al mio nome, ovviamente con codice fiscale errato: il metodo di pagamento era la ricarica su una postepay, sempre intestata a un finto me, che avrebbe dovuto mettere in guardia gli altri utenti. È evidentemente un nuovo modo per truffare la gente, nascondendosi dietro il nome di aziende reali». Sono quindi state raccolte tutte le segnalazioni di raggiri avvenuti tramite tale utente, per poi procedere alla denuncia e all’individuazione dei responsabili.

5 - Gussago, si cerca un'auto nera

A Gussago si cerca un’auto nera, quella con cui sono fuggiti i due ignoti che, martedì sera, hanno fatto esplodere una bomba carta contro la finestra della sede della società sportiva locale. La notizia è ormai nota, avendo fatto il giro dei giornali anche nazionali: nel paese bresciano alcuni tifosi del club di Prima Categoria hanno protestato contro la società per aver avviato una partnership con l’Atalanta. Inizialmente era stato sciolto il gruppo ultras in segno di dissenso, per poi arrivare alla bomba di martedì con tanto di scritte “odio Bg” sui muri della sede. Mentre gli inquirenti stanno cercando i responsabili dell’azione, i gruppi ultras bresciani si dissociano dall’episodio. E il Gussago calcio ferma la sua attività, chiedendo di rinviare la sfida della prima squadra in programma domenica.

6 - Sedrina, giovane operaio cade da impalcatura

Incidente questa mattina a Sedrina, dove attorno alle 10 un giovane operaio di 27 anni è caduto da un’impalcatura, per cause ancora da accertarsi. Immediatamente è scattato l’allarme: si è alzato in volo l’elicottero del 118, che ha portato l’uomo al Papa Giovanni. Le sue condizioni, però, non sono apparse preoccupanti, tanto che l’uomo è stato portato in pronto soccorso in codice giallo.

7 - Martinengo, paura per auto in fiamme

Ha avuto la prontezza di accostare e uscire dall’auto in fretta. Non si aspettava neanche lui, forse, che nel giro di pochi minuti la sua auto sarebbe stato totalmente avvolta dalle fiamme. È quanto successo nel tardo pomeriggio di ieri a Martinengo, dove un uomo di 40 anni stava percorrendo la Provinciale, quando si è accorto che dal cruscotto del suo mezzo usciva del fumo. Prima che riuscissero ad arrivare i vigili del fuoco, l’automobilista ha ricevuto l’aiuto di alcuni uomini di una ditta vicina, che hanno tentato di spegnere le fiamme, che hanno però divorato circa il 70% della carrozzeria. Per l’uomo, invece, tanta paura ma nessun danno fisico.

8 - Paletta, confermato l'infortunio: rischia di star fuori un mese

Brutte notizie in casa Atalanta. L'infortunio di Paletta pare serio, tanto che il difensore di proprietà del Milan dovrà rimanere fermo ai box un mese, si stima. Il centrale atalantino, cardine della squadra e tra le note più positive di questo inizio stagione, si è fermato nel corso dell'allenamento di ieri, mercoledì 13 gennaio. Le visite mediche hanno accertato la lesione del retto femorale destro, che comporta quindi uno stop di 30 giorni.

 

13 GENNAIO

 

1 - Palazzo Frizzoni alle prese con lo spinoso caso moschea: aperto il confronto con tutte le forze politiche

Mercoledì 13 gennaio, Palazzo Frizzoni ha dovuto vedersela nuovamente con lo spinoso caso moschea a Bergamo. A dare il là a nuove polemiche le affermazioni del tesoriere dell'Unione delle Comunità islamiche d’Italia, con sede a Roma, Ibrahim Mohamed, cioè l’uomo che ha firmato insieme a Mohamed Saleh, attuale presidente del centro di via Cenisio a Bergamo, la denuncia di appropriazione indebita a carico di Imad El Joulani, l'ex numero uno dello stesso centro islamico. Una voce importante, che ha spiegato così la scelta di attaccare El Jouani: «Non accettiamo che i fondi del Qatar, anziché servire per costruire un luogo di culto adatto, fatto secondo le regole e con tutti i permessi, siano finiti in parte per comprare un capannone modificato, vicino a un cimitero. Così non va». Il riferimento è chiaramente all'area tra via San Fermo e via Serassi a Bergamo, inizialmente posta sotto sequestro e alla quale l'11 gennaio la Digos e la Guardia di Finanza hanno tolto i sigilli e che, documenti alla mano, El Jouani avrebbe voluto rendere, irregolarmente, un centro di preghiera islamico. Ibrahim Mohamed spiega però che c'è un concreto interesse del Qatar sulla città di Bergamo: «Bergamo deve essere una città simbolica, con un progetto forte di richiamo nazionale. Non a caso la Qatar Charity Foundation ha deciso di investire qui un quinto dei 25 milioni di euro trasferiti in Italia per realizzare 33 nuovi centri islamici».

Un'ipotesi, quella di una costruzione di una grande moschea a Bergamo, che non è affatto andata giù alla Lega, che ha annunciato una vera e propria battaglia affinché ciò non avvenga. Ma che anche Palazzo Frizzoni ha voluto spiegare e, in parte, smentire, attraverso le parole dell'assessore Giacomo Angeloni, il quale, rispondendo all’interpellanza dei consiglieri di minoranza Ribolla e Pecce, ha ribadito la posizione dell’Amministrazione sul tema dell’individuazione di un luogo di culto di fede islamica a Bergamo: «Un’eventuale moschea a Bergamo avrà dimensioni proporzionate alla richiesta dei nostri cittadini di fede musulmana e non sarà pertanto sovradimensionata per candidarsi a luogo di riferimento né provinciale né regionale né tanto meno nazionale». Dopo aver ripercorso la vicenda del cantiere nell'edificio di via San Fermo, sequestrato qualche settimana fa dall’Autorità Giudiziaria in seguito a una denuncia del presidente della comunità islamica di via Cenisio e ora dissequestrato, Angeloni ha anche precisato come la Giunta sia aperta a un confronto tra le forze politiche presenti in Consiglio Comunale che hanno espresso idee diverse e meno tranciante di quelle espresse dalla Lega sul tema, ovvero Forza Italia e Movimento Cinque Stelle.

2 - Belotti su Facebook duro con la Curia: «Concede spazi agli islamici e non alla Lega. Amen»

Martedì 12 gennaio, in un post su Facebook, Daniele Belotti, segretario provinciale della Lega, è andato all'attacco della Curia bergamasca, rea, a suo parere, di concedere spazi alla Comunità Islamica Bergamasca e non al suo partito. Lo sfogo è arrivato dopo che sabato 9 gennaio l’associazione guidata da Imad El Joulani, al centro delle polemiche per il cantiere di via San Fermo, ha tenuto un incontro all’auditorium della Casa del Giovane. Belotti scrive: «È un piacere sapere che il Patronato San Vincenzo, ente della Curia che gestisce la Casa del Giovane, concede spazi (magari pure gratis?) a chi vuole una moschea finanziata da chi sostiene l’islam radicale e i tagliagole (vedi Qatar) e li vieta a un movimento politico del territorio come la Lega che difende l’identità cristiana e i valori occidentali di libertà... Amen». Contattato poi dai colleghi del Corriere della Sera Bergamo, Belotti ha aggiunto: «Qualche anno fa avevamo chiesto al Patronato di affittare l’auditorium della Casa del Giovane. Ha le dimensioni giuste per eventi di un partito come il nostro. Ci risposero che non eravamo compatibili con la loro filosofia dell’accoglienza. Chiaramente da allora non abbiamo più chiesto. Vedo che Pd, Forza Italia, oltre agli islamici, utilizzano quegli spazi senza problemi, vorrei capire perché a noi non vengono concessi». A ribattere agli attacchi del leader provinciale del Carroccio è don Marco Perrucchini, direttore della Casa del Giovane, che prima afferma: «Per il caso specifico Belotti venga da me e chiariremo», ma poi aggiunge che «comunque è casa nostra». Poi don Perrucchini ricorda anche i "criteri" con cui decidono di affittare la Casa del Giovane: «Accettiamo i partiti ma a patto che non facciano propaganda. Se sono incontri interni o di utilità pubblica, bene, ma le bandiere no. Inoltre favoriamo il mondo dell’associazionismo. Siano associazioni sportive, culturali, sindacali o, come nel caso di sabato, di un’altra religione». In ogni caso, chi affitta paga, compresa la Comunità islamica bergamasca.

3 - La prossima settimana l'Enac terrà un summit circa l'ipotesi di un potenziamento dello scalo di Orio

Ancora non si sa molto, se non che la prossima settimana i sindaci di 9 Comuni con i rappresentanti della Provincia e di Sacbo partiranno alla volta di Roma, dove incontreranno l'Enac e dove verrà illustrato il Piano di sviluppo aeroportuale, ovvero un intervento pluriennale teso al potenziamento dello scalo orobico. Le cifre sono ancora top secret, ma secondo L'Eco di Bergamo potrebbero attestarsi sugli 86 milioni di euro, cifra di cui aveva parlato (per poi smentirsi clamorosamente in una successiva intervista) il viceministro Riccardo Nencini con Bergamonews. Scettici sull'ipotesi sono i sindaci dell'hinterland. Alessandro Colletta, primo cittadino di Orio, commenta: «Quello che ci interessa non sono tanto i numeri, quanto le ricadute che portano, anche in termini di inquinamento». Marco Carsana, rappresentante del Coordinamento comitati aeroportuali di Bergamo, Seriate, Grassobbio, Orio al Serio e Bagnatica, collega la notizia a quella più recente dei risultati dell'Arpa secondo cui l'aeroporto non avrebbe un'incidenza sull'inquinamento maggiore rispetto a quella di auto e industrie: «Sembra proprio un assist alla presentazione del nuovo piano».

4 - Malevič, mostra prorogata fino al 24 gennaio e orario prolungato l’ultimo weekend

La mostra dedicata a Kazimir Malevič, nel centenario della nascita del Suprematismo, presso la Gamec di Bergamo, è stata prorogata fino al 24 gennaio. E, nell'ultimo weekend, sono stati annunciati orari di visita prolungati, almeno il venerdì e il sabato, fino alla mezzanotte. Una scelta che conferma l'enorme successo di pubblico che ha avuto la mostra.

5 - Il Gussago Calcio collabora con l'Atalanta: la sede della società vandalizzata dai tifosi. Scritte contro Bergamo e bomba carta

Alle 21.30 circa del 12 gennaio una bomba carta è esplosa proprio davanti alla sede del Gussago Calcio, società sportiva bresciana che ha da poco avviato una collaborazione con l'Atalanta. Su un muro della struttura, inoltre, è stata scritta con una bomboletta spray una semplice frase: «Odio BG». A dare l'allarme la squadra di tamburello, che si trovava nella struttura attigua per una riunione che è stata interrotta dal boato. Dai primi riscontri pare che l’ordigno rudimentale sia stato piazzato sul davanzale della finestra degli uffici del Gussago Calcio e che la deflagrazione abbia mandato in frantumi i vetri delle finestre e alcuni degli arredi interni.

6 - Cinzia Premoli, direttrice della filiale di Ciserano della Cassa Rurale di Treviglio, chiede 500mila euro di risarcimento all'uomo che le diede fuoco

Cinzia Premoli, 54enne direttrice della filiale di Ciserano della Cassa Rurale di Treviglio, ha chiesto un risarcimento di 500mila euro a Fabio Pelis, 31enne incensurato di Caravaggio che l’8 maggio scorso, durante un tentativo di rapina, le aveva dato fuoco. La richiesta, avanzata dai legali della donna, verrà valutata nel corso dell'udienza preliminare fissata per il 2 febbraio davanti al gup del Tribunale di Bergamo Bianca Maria Bianchi. La donna è stata ricoverata per diversi mesi al Centro grandi ustionati dell’ospedale di Genova ed ha riportato uno sfregio permanente, motivo per cui ha avanzato la richiesta di risarcimento. Pelis è accusato di tentata rapina e, soprattutto, tentato omicidio. L'8 maggio scorso aveva aspettato la direttrice nel bar vicino all’istituto di credito, portando con sé una bottiglietta di plastica, contenente benzina. Quando la 54enne era uscita dalla filiale ed era salita in auto, l’uomo l'aveva aggredita, chiedendole di riaprire la banca. Al rifiuto della direttrice era nata una colluttazione, in seguito alla quale Pelis aveva versato addosso alla donna la benzina e le aveva dato fuoco con un accendino. I vestiti di entrambi avevano preso fuoco e un cittadino romeno che aveva assistito alla scena li aveva soccorsi con l’estintore. Prima che arrivasse l’ambulanza, però, Pelis era fuggito. Voleva raggiungere la Francia, ma giunto ad Aosta il giorno successivo, ferito e senza soldi, aveva di costituirsi. Cinzia Premoli, dopo mesi passati in ospedale, è tornata al lavoro a novembre.

7 - Via libera alla bonifica dell'area dell'ex Gasometro. A breve un nuovo parcheggio

Il 12 gennaio, l'Inps ha dato il via libera ai lavori per la bonifica sull’area dell’ex Gasometro, 12mila metri quadrati situati tra via Gavazzeni e via Don Bosco dove, finalmente, dovrebbe essere realizzato un parcheggio di cui si parla da oltre vent'anni a Bergamo. Proprio la bonifica era il problema che aveva sempre bloccato ogni iniziativa: costava troppo e l'Inps non la riteneva un investimento vantaggioso. Invece ora le cose sono cambiate, come conferma il direttore regionale di Inps, Antonio Pone: «Partiremo con i lavori di bonifica nei prossimi giorni. L’incarico è stato affidato a una ditta specializzata che procederà secondo le modalità concordate dopo aver presentato il piano di caratterizzazione sia al Comune che ad Arpa e dopo le analisi effettuate secondo il contraddittorio aperto con la stessa Agenzia regionale per l’ambiente». Grande soddisfazione da parte della Giunta, in particolare per l’assessore alla Riqualificazione urbana Francesco Valesini, tra i principali artefici di questo "successo".

8 - Ponte Nossa, partita di pallavolo Under 13 sospesa per rissa tra i genitori. La bella risposta dal campo

A Ponte Nossa una partita del campionato Under 13 di pallavolo femminile tra Nossese e Cene è stata sospesa, con tanto di intervento dei Carabinieri, a causa di una violenta rissa scoppiata sugli spalti tra i genitori. A far scaturire lo scontro, almeno secondo Ester Locatelli, allenatrice dell’Under 13 della Nossese, gli insulti dei genitori delle ragazze del Cene rivolti ai giocatori e alle giocatrici della Nossese, che partecipa al campionato, con tanto di autorizzazioni da parte del Comitato provinciale Fipav di Bergamo, con una squadra mista, ovvero composta sia da ragazze che da ragazzi. Ester Locatelli spiega: «È la prima volta che ci succede di vedere che alcuni genitori degli atleti della squadra avversaria si permettono di mettere in dubbio la sessualità dei nostri atleti maschi e tutto questo gridandolo dagli spalti, mentre la partita si stava giocando». In questo bruttissimo episodio, però, va sottolineata la grande lezione di civiltà offerta dai ragazzi e dalle ragazze di entrambe le squadra, che una volta sedata la rissa sono tornati in campo e hanno deciso di "mischiarsi" tra loro e continuare a giocare. L'Eco di Bergamo aggiunge che nessun commento sulla vicenda è arrivato dal Cene, né dal presidente Carlo Vescovi, né dal dirigente accompagnatore Emilio Bombardieri che, dopo gli avvenimenti di Ponte Nossa, ha deciso di rassegnare le dimissioni.

9 - Ponte di Paderno, Rfi dà l'ok allo stanziamento di 20 milioni per la riqualificazione

Rfi ha dato il 12 gennaio l'ok ai lavori di riqualificazione del ponte San Michele, meglio noto come il ponte di Paderno, la grande e bellissima struttura che collega la provincia di Lecco a quella di Bergamo. L'ok è arrivato con anche uno stanziamento di ben 20 milioni di euro per i lavori. Ad annunciare la disponibilità dei fondi, dopo numerosi incontri con i rappresentati degli enti locali, con il consigliere provinciale orobico con delega alle Infrastrutture Pasquale Gandolfi e con i parlamentari del Pd Elena Carnevali, Giovanni Sanga, Antonio Misiani e Giuseppe Guerini, è stato l’amministratore delegato di Rfi, Maurizio Gentile: «Il progetto esecutivo prevederà opere di rinforzo diffuse che non modificheranno la geometria e l’aspetto architettonico del ponte, nonché interventi di pulizia, di ripristino degli elementi deteriorati e una protezione superficiale generalizzata. L’onere finanziario, stimato in 20 milioni di euro, è stato inserito nel Contratto di Programma 2016-2020». Come spiega L'Eco di Bergamo, alle Province resterebbero invece in carico i costi connessi alla viabilità stradale (fino a un massimo di 5 milioni di euro), relativi all’adeguamento della carreggiata che costeggia la ferrovia: secondo il progetto di riqualificazione potrà essere eliminato il limite orario di 15 chilometri all’ora per i veicoli che transitano sul ponte, e sarà consentito il traffico stradale in contemporanea con quello ferroviario. Un risultato importante, che vede l’investimento di una cifra significativa su un fondamentale nodo viabilistico di collegamento tra le province di Lecco e di Bergamo, utilizzato anche da molti pendolari. L’unico neo sono i costi che dovrebbero sopportare le Province, difficilmente sostenibili, ma c'è la speranza che al riguardo possa intervenire Regione Lombardia, sopperendo ai problemi finanziari degli enti locali.

 

12 GENNAIO

 

1 - Morti sospette all'ospedale di Piario, salgono a 10 le denunce dei parenti delle presunte vittime

In Procura a Bergamo continuano le indagini sulle morti sospette avvenute negli ultimi 12 mesi presso l'ospedale di Piario. Dopo che l'inchiesta è finita sui giornali, sono tanti i parenti di circa 40 pazienti morti nel 2015 nella struttura ospedaliera ad essersi fatti avanti con i Carabinieri di Clusone, che da sabato 9 gennaio li stanno ascoltando tutti ad uno ad uno. Come riporta il Corriere della Sera Bergamo, sono già 10 denunce presentate. L'infermiera al centro del ciclone è Anna Rinelli, 42 anni, origini milanesi ma trasferitasi a Piario coi genitori da tempo ed indagata per omicidio preterintenzionale. Secondo le indagini coordinate dal pm Carmen Pugliese, la Rinelli avrebbe iniettato Valium e forse altri farmaci ad alcuni malati ricoverati all'ospedale, si ipotizza per farli dormire fino a mattina. È stato lo stesso direttore sanitario, Giacomo Corica, con il primario e la caposala, a presentarsi in caserma dopo le tre fiale di Valium sparite nella notte tra l’1 e il 2 novembre 2015 e i tre pazienti sui quali contemporaneamente sono state riscontrate anomalie: uno è deceduto, uno è entrato in coma, l’ultimo si è svegliato a distanza di 24 ore. Finora le morti sospette sono almeno cinque, ma il 18 dicembre i Carabinieri hanno sequestrato altre 84 cartelle cliniche di persone decedute dopo il ricovero. Un perito le spulcerà per capire se altri casi dovranno essere approfonditi. Per questi si passerà all’esumazione dei corpi. L’analisi del capello permetterà infine di verificare la presenza dei farmaci nel mirino di chi indaga.

2 - Il padre del 24enne di Calcio che sparò a un carabiniere condannato a 9 mesi per resistenza

Daniele Filisetti, padre di Massimo Filisetti, il 24enne di Calcio che il 12 dicembre sparò contro i carabinieri ferendo un maresciallo alla testa (l’accusa è tentato omicidio), è stato condannato il 12 gennaio a 9 mesi con pena sospesa per resistenza a pubblico ufficiale. L'uomo si era barricato in casa con la famiglia, tanto che anche sua moglie, Ester Terzi, è accusata di resistenza a pubblico ufficiale, ma anche di lesioni (dopo essersi allontanata in auto col figlio e aver dato vita a una violenta colluttazione con i militari). Per la coppia, in seguito all’udienza di convalida dell’arresto, è scattata la misura cautelare dei domiciliari. Gli avvocati della difesa, Gianbattista Vavassori e Patrizia Scalvi, hanno sottolineato come il problema principale per l'uomo sia, in questo momento, il rischio di perdere il posto di lavoro: «Abbiamo l’esigenza che mantenga il suo lavoro. Diamo la possibilità a un padre di seguire la moglie e il figlio». Per l’uomo, che non ha usato violenza contro i militari, si è così scelta la strada del patteggiamento. Per Ester Terzi gli avvocati hanno invece annunciato la richiesta di giudizio con rito abbreviato, che sarà celebrato il 4 marzo.

3 - Percassi annuncia, per il 2017, un hotel termale e un'area commerciale a San Pellegrino

L'11 gennaio il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni ha annunciato lo stanziamento di 8 milioni per la riapertura della funicolare di San Pellegrino e i lavori al Grand Hotel. Un finanziamento importante per il rilancio di un Comune cuore della Val Brembana e da diversi anni al centro di un ambizioso progetto. E così, dopo il recupero del Casinò e l'apertura del centro termale (un successo, con circa 103mila presenze nel solo 2015) e l'annuncio dei lavori alla funicolare e al Grand Hotel nel 2016, la business company Percassi, attraverso Gianluca Spinelli, annuncia nuovi importanti progetti in vista per il 2017: un hotel legato alle terme e un'area commerciale. Spinelli spiega: «San Pellegrino ha un centro termale di assoluta eccellenza grazie a una struttura affascinante e alla grande capacità del gestore, il gruppo QC. Ora dobbiamo realizzare un’area commerciale altrettanto d’eccellenza. E per fare questo stiamo cercando di convincere i grandi marchi del made in Italy e internazionali che San Pellegrino può essere una meta importante da un punto di vista commerciale. Cosa difficile, ma ci stiamo riuscendo. Entro febbraio presenteremo il progetto dell’area commerciale e del nuovo albergo». Stando alle indiscrezioni riportate da L'Eco di Bergamo, il nuovo albergo termale sarà un quattro stelle con almeno 80 camere (ma non più di 100) e dovrebbe sorgere accanto a Villa Giuseppina, che sarà invece destinata a ospitare le terme curative-sanitarie. Punto forte sarà il collegamento diretto col centro termale. Spinelli ha spiegato che la previsione è di iniziare i lavori per il 2017.

4 - Da lunedì 18 gennaio le funicolari di città e di San Vigilio chiuderanno due mesi per lavori 

Atb comunica che da lunedì 18 gennaio le funicolari di città e di San Vigilio chiuderanno due mesi per lavori di manutenzione straordinaria. La riapertura di entrambe è prevista entro il 31 marzo 2016. Gli interventi agli impianti della Funicolare di città, affidati all’impresa Cenedese di Treviso, prevedono una manutenzione dell’armamento dei binari di entrambe le linee, nella tratta della galleria. Alla Funicolare di San Vigilio, invece, vengono effettuati controlli di revisione speciale sulle parti meccaniche, elettriche ed elettroniche dell’impianto, compiuti dalle ditte Montimpianti  di Barzio, EEI – Equipaggiamenti Elettrici Industriali di Vicenza e Tec.pro di Bergamo. Durante i due mesi circa di sospensione dell'attività, il collegamento tra città bassa e Città Alta (Colle Aperto) è assicurato dalla linea 1, che verrà intensificata. Il collegamento con San Vigilio, invece, è garantito dal servizio sostitutivo della linea 21, in partenza da Colle Aperto con arrivo al belvedere di San Vigilio, con frequenza di 20 minuti, da lunedì a venerdì dalle 7 alle 20, sabato dalle 7 alle 23 e domenica e festivi dalle 9 alle 22.30.

5 - Incendio a Credaro, cinque persone intossicate (tra cui un bambino) e sei appartamenti inagibili

Nel pomeriggio dell'11 gennaio, a Credaro, è scoppiato un forte incendio in una palazzina situata in via Volta, al confine con Villongo, nella zona industriale del paese. I pompieri hanno lavorato duro per domare le fiamme. Fortunatamente non ci sono feriti, ma 5 persone sono rimaste intossicate e sono state portate per controlli all'ospedale. Tra queste anche un bambino di appena 9 mesi. I danni complessivi all'immobile, invece, sono ingenti, e tutti i sei appartamenti che compongono la palazzina sono stati dichiarato inagibili. Da una prima indagine dei vigili del fuoco, si è scoperto che le fiamme sono divampate da un garage nel quale c’erano un’auto, una moto e un ciclomotore: si sospetta che un cortocircuito in uno di questi mezzi abbia potuto innescare l’incendio.

6 - I dati Arpa sull'inquinamento prodotto dall'aeroporto: «Non superiore a quello di auto e industrie»

L'Arpa ha presentato i dati dei rilevamenti compiuti nei pressi dell'aeroporto di Orio relativi all'inquinamento prodotto dallo scalo orobico. A analizzarli è l'assessore regionale all'Ambiente Claudia Terzi, che afferma: «I dati Arpa dicono che l’inquinamento dovuto all’attività aeroportuale non sono superiori, e molto spesso addirittura inferiori». L'annuncio è stato dato durante una conferenza stampa tenutasi l'11 gennaio allo Ster, alla presenza di Bruno Simini, presidente Arpa, dei sindaci dell’hinterland, dell’assessore all’Ambiente del Comune di Bergamo Leyla Ciagà e dei rappresentanti dei comitati aeroportuali. Durante la conferenza è stata presentata la relazione finale relativa alla campagna di monitoraggio della qualità dell’aria del sedime aeroportuale dell’aeroporto di Orio al Serio relativa al periodo maggio-giugno 2014 e dicembre 2014-marzo 2015.

7 - L'assessore Terzi aveva chiesto ai sindaci bergamaschi di spostare il tavolo provinciale sullo smog, ma non è stata ascoltata

L'assessore all'Ambiente in Regione Lombardia Claudia Terzi aveva chiesto ai sindaci bergamaschi, attraverso una lettera recapitata l'11 gennaio, di spostare il tavolo provinciale sulla qualità dell’aria in programma per martedì 12 gennaio alle ore 14 poiché alle 17.30 dello stesso giorno ce n’era uno in Regione dal quale sarebbero potute scaturire novità. L'invito della Terzi, però, non è stato ascoltato e il tavolo provinciale si è tenuto regolarmente all'orario previsto.

8 - Profughi a Romano, incontro tra il prefetto e il sindaco del Comune

Dopo le tante polemiche dei giorni scorsi, il prefetto di Bergamo Francesca Ferrandino e il sindaco di Romano di Lombardia Sebastian Nicoli si sono incontrati per parlare della questione. Nelle scorse settimane il primo cittadino aveva commentato l'indiscrezione del possibile arrivo a Romano di circa 200 profughi spiegando di essere arrabbiato per non aver avuto informazioni al riguardo dalla prefettura. Durante l'incontro, Nicoli ha nuovamente espresso la propria contrarietà all'arrivo in un hotel di Romano di 200 profughi, «non certo sull’arrivo dei profughi – ha spiegato Nicoli –, ma su un’operazione così corposa in un unico spazio e senza la costruzione di una accoglienza diffusa in micro strutture, accoglienza che stiamo imbastendo tra i cittadini». La Ferrandino, di suo, ha spiegato al primo cittadino di non potergli dare ulteriori informazioni al riguardo, almeno fino a quando non si chiuderà il bando che prevede richieste di accoglienza da parte di privati. Il bando scade il 25 gennaio e solo dopo questa data e dopo che le strutture offerte saranno ritenute idonee, i sindaci verranno chiamati. Il prefetto ha però aggiunto che il parere dei primi cittadini non sarà comunque vincolante, poiché la gestione dell'accoglienza sul territorio in strutture private riguarda solamente prefettura e, appunto, i privati in questione.

9 - Treviglio, confiscati 4 appartamenti, 2 autorimesse e 9 conti corrente riconducibili a due commercialisti accusati di essere i cassieri del clan 'ndrenghetista dei Mangano

Il Corriere della Sera Bergamo, nell'edizione del 12 gennaio, rende noto che a Treviglio le forze dell'ordine hanno confiscato 4 appartamenti, 2 autorimesse e ben 9 conti corrente del Credito Bergamasco tutti riconducibili ai fratelli commercialisti Rocco e Domenico Cristodaro, residenti a Palazzo Pignano (Cremona) e Milano, considerati i due cassieri nel Nord Italia del clan calabrese Mangano. Come spiega il Corriere, i fratelli Cristodaro non sono mai stati condannati, nemmeno in primo grado. E l’inchiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Milano a loro carico, per associazione mafiosa, sembra finita su un binario morto. E alla confisca, ovvero all’acquisizione definitiva di quei beni da parte dello Stato, si è arrivati grazie al decreto del giudice Fabio Roia della sezione autonoma Misure di Prevenzione del tribunale di Milano. Una sezione che si muove su binari diversi rispetto al fronte penale ordinario: ai giudici bastano elementi in grado di dimostrare una contiguità tra la criminalità organizzata e i beni in questione. Nel caso specifico il giudice Roia ha accolto la tesi del pubblico ministero Alessandra Dolci, coordinatore dell’ufficio di prevenzione della Dda milanese, secondo la quale i due commercialisti si sarebbero mossi indisturbati, tra il 2006 e il 2010, come cassieri del clan calabrese dei Mangano, attivo tra Cosenza e Vibo Valentia, facendo ampio uso di prestanome per acquistare e gestire una sfilza di immobili.

10 - 39enne trevigliese affetta da sclerosi multipla ha avuto l'ok per adottare un bambino

Come riporta Bergamonews, una donna di 39 anni di Treviglio, affetta da sclerosi multipla, ha vinto la sua personale battaglia contro il Tribunale dei minori che le aveva negato il diritto di poter adottare un figlio. I giudici della Corte d’appello di Brescia, infatti, hanno riconosciuto che la sclerosi multipla non può essere considerata solo una malattia invalidante e senza scampo, tale per cui la prospettiva di adottare e crescere un figlio deve essere negata, parere che era stato invece espresso dai giudici di primo grado, che, lo scorso giugno, avevano emesso un decreto che escludeva la possibilità per la coppia di adottare un bambino, decisione poi ribaltata in appello.

11 - Ospedale di Treviglio, il nuovo direttore apre un'inchiesta interna sui test del concorso già online

Elisabetta Fabbrini, da pochi giorni nuovo direttore generale dell’Asst Bergamo Ovest, ovvero l'ex Azienda ospedaliera Treviglio-Caravaggio, ha deciso di aprire un'inchiesta interna in seguito al diffondersi di nuove polemiche su un concorso per caposala effettuato il 22 e 23 dicembre 2014. Secondo alcuni partecipanti al concorso, pare che i test utilizzati per le domande, almeno una buona parte, fossero consultabili da chiunque sul web, perché già utilizzati, in modo identico, in un concorso dell’ospedale di Bologna.

12 - Lotta Studentesca espone uno striscione contro l'immigrazione in via Gavazzeni, facendo riferimento ai fatti di Colonia

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Nella notte tra l’11 ed il 12 Gennaio, i militanti di Lotta Studentesca hanno esposto davanti alle principali scuole di cinquanta città italiane striscioni dal testo “Colonia, Amburgo, Stoccarda e*nome della città*. Difendiamoci dall’invasione!”, per porre l’accento sulle (a loro parere) reali cause che hanno scatenato le violenze di Capodanno nelle città tedesche. A Bergamo lo striscione è stato esposto in via Gavazzeni. Andrea Di Cosimo, responsabile nazionale di Lotta Studentesca, spiega: «Colonia è soltanto l’ultima delle città europee che si trova a pagare il conto di una immigrazione selvaggia ed incontrollata. Gli attentati a Parigi, la persistente tensione a Bruxelles, sono la conferma di una politica folle ed in malafede, che finirà per portare alla dissoluzione di quel che resta della cultura e della civiltà europea. Le violenze avvenute durante la notte di Capodanno in Germania testimoniano non solo l’incapacità delle autorità pubbliche di prevedere e contrastare possibili violenze, ma anche la più completa impreparazione della popolazione civile, che certo non immaginava potessero verificarsi episodi del genere. Noi di Lotta Studentesca riteniamo che si debba procedere immediatamente alla chiusura delle frontiere, come già stanno facendo Svezia e Danimarca. Ma consapevoli dei rischi e delle problematiche presenti anche nelle nostre città, esortiamo i nostri giovani ad essere pronti a difendere la nostra terra e la nostra sicurezza».

13 - A Palazzo Frizzoni inaugurato il primo "baby pit stop" della città

Il 12 gennaio è stato inaugurato a Palazzo Frizzoni il primo "baby pit stop" di Bergamo, ovvero il primo di una serie di punti comunali dove poter pensare alle esigenze dei più piccoli, in spazi accoglienti e muniti di fasciatoi, poltrone e giochi. Situato proprio all'ingresso del palazzo comunale, la sua realizzazione è stata resa possibile dal progetto Cashless City, che nel mese di agosto 2015 prevedeva in regalo alla città uno spazio di questo tipo. Il sindaco Giorgio Gori ha spiegato: «L’obiettivo finale, suggerito dalle linee guida Unicef a livello mondiale, è quello di arrivare ad avere una vera e propria rete di “baby pit stop” in negozi, locali pubblici, farmacie». Quello di Palazzo Frizzoni è solo il primo di 8 spazi che il Comune di Bergamo intende realizzare nelle prossime settimane. Sono già quasi conclusi gli spazi al Centro Famiglia di via Legrenzi e quelli negli spazi gioco del Parco Locatelli e di via dei Carpinoni. Gli altri potrebbero sorgere nella biblioteca Caversazzi di via Tasso e in quella Betty Ambiveri in Boccaleone, altri due in spazi situati in Colognola e Valtesse, mentre sono ancora in corso valutazioni per l’identificazione di uno spazio idoneo in Città Alta.

14 - Venerdì riapre la biblioteca Mai e sarà aperta anche sabato e domenica

È prevista domenica una vera e propria inaugurazione della biblioteca Mai, che riaprirà dopo due mesi di ultime sistemazioni e resterà aperta, vista l'occasione, anche sabato e domenica. Grande soddisfazione per Elisabetta Manca, responsabile della biblioteca, che vede premiata la fatica delle ultime settimane, dove è stato fatto un grande lavoro filologico, ma anche manuale, tra pulizie e riordino degli spazi: «È stato un lavoraccio. I miei collaboratori si sono impegnati in una maniera davvero da encomiare. L’altro giorno gli uomini della biblioteca erano in cima alla scala con quei vasoni e quei busti così pesanti, per rimetterli nella loro posizione... Un lavoro certo filologico, ma anche manuale non da poco. Pulire, spolverare, lucidare. Non ci siamo tirati indietro su nulla».

15 - Solto Collina, il sindaco Esti rinviato a giudizio per abuso d'ufficio: avrebbe permesso l'uso dei quad nei boschi

Situazione delicata quella politica a Solto Collina, dove il sindaco Maurizio Esti è stato rinviato a giudizio con l'accusa di abuso d'ufficio. Secondo la Procura di Bergamo, in particolare secondo il pm Fabrizio Gaverini, il primo cittadino avrebbe firmato un regolamento di utilizzo delle strade agro-silvo-pastorali illegittimo, poiché difforme rispetto al regolamento regionale, autorizzando un’associazione del paese a organizzare escursioni in quad a pagamento per turisti e visitatori lungo questi percorsi. Dopo che la questione venne sollevata dalla Forestale e dalle Guardie ecologiche volontarie della Comunità montana dei laghi bergamaschi, a dare il via all'iter giuridico è stato un esposto arrivato alla Procura e firmato da un’associazione ambientalista, che segnalava il trambusto provocato nei boschi e sui sentieri dai mezzi motorizzati. La prima udienza del processo si terrà in aprile.

 

11 GENNAIO

 

1 - Maroni promette «8 milioni per rilanciare San Pellegrino Terme»

La mattina di lunedì 11 gennaio, il governatore della Lombardia Roberto Maroni è stato ospite del Comune di San Pellegrino Terme per presentare l'accordo di programma sottoscritto nel 2007 tra Regione Lombardia, Provincia di Bergamo, Comune di San Pellegrino Terme, Sviluppo San Pellegrino Srl e San Pellegrino Corporation Srl. E la presentazione ha strappato un grande sorriso a tutta la comunità della Val Brembana. Maroni, infatti, ha spiegato che la Regione stanzierà un finanziamento di 8 milioni di euro per valorizzare la località di San Pellegrino Terme e rilanciare il turismo di un po' tutta l'area. Nello specifico, 5 milioni saranno destinati al recupero della funicolare Vetta e del parco adiacente, mentre i restanti 3 milioni serviranno a recuperare lo storico Grand Hotel. Come riporta Bergamonews, Maroni ha ribadito l’importanza di un coinvolgimento dei privati e a tal proposito, il sindaco di San Pellegrino Vittorio Milesi ha invitato anche altri operatori privati a sostenere l’azione di rilancio e valorizzazione del territorio già da diverso tempo portata avanti dalla business company Percassi.

2 - Incendio in una palazzina a Credaro. La gente costretta a scappare dai balconi

Un incendio è scoppiato nel pomeriggio di lunedì 11 gennaio in una palazzina situata in via Volta a Credaro, area San Filastro, proprio al confine con Villongo. La palazzina, di recente costruzione e situata nella zona industriale del paese, è alta due piani e presenta sei appartamenti, dai quali diversi inquilini sono stati costretti a fuggire. A causa delle fiamme e del fumo, però, alcune persone si sono viste costrette e fuggire addirittura dai balconi, con conseguente paura. I pompieri ci hanno messo diverse ore per spegnere tutte le fiamme. Ancora da capire le cause che hanno scatenato l'incendio.

3 - Accordo Sea-Sacbo, Milano ottimista

Nonostante le voci che parlano di un brusco stop nella trattativa per la "fusione" di Sea e Sacbo, rispettivamente società gestrici degli scali milanesi di Malpensa e Linare e di quello bergamasco di Orio, per la creazione di newco che gestirebbe tutti e tre gli aeroporti, l'11 gennaio, Pietro Modiano, presidente di Sea, interpellato durante una riunione della Commissione del Comune di Milano sull’iter per l’aggregazione, si dice ottimista: «Per il progetto di fusione Sea-Sacbo le società stanno lavorando in armonia, ma ad oggi non è successo nulla: siamo in attesa delle decisioni dei soci e che si componga il loro tavolo di confronto. Il lavoro delle società è preliminare al tavolo degli azionisti, che una volta scelti gli advisor dovranno definire le questioni cruciali, a partire dai concambi. Ad oggi attendiamo le mosse dei soci, poi saranno più chiari i tempi dell’operazione». Il 12 gennaio scade il bando del Comune di Milano per la scelta dell’advisor sull’operazione, la scadenza del mandato dell’attuale giunta a Palazzo Marino aumenta la perplessità degli operatori sulla fattibilità dell’operazione prima della nomina del nuovo sindaco.

4 - Indagine de Il Sole 24 Ore: consenso di Gori al 58,5%, in calo rispetto a un anno fa. Ma è 16esimo in Italia

Lunedì 11 gennaio il quotidiano economico Il Sole 24 Ore ha pubblicato un'indagine riguardante il consenso dei sindaci italiani. Non sfigura il primo cittadino di Bergamo, Giorgio Gori, che si piazza al 16esimo posto della classifica con un consenso del 58,5 percento, 5 punti percentuali in meno rispetto al 63 percento di un anno fa, ma in crescita rispetto 53 percento circa di quando, nel 2014, fu eletto sindaco. Nella classifica, al pari di Gori, si trova anche Antonio Decaro, sindaco di Bari. I più amati sono Paolo Perrone a Lecce, Luigi Brugnaro a Venezia e Matteo Ricci a Pesaro. È cresciuto anche il consenso di Giuliano Pisapia a Milano, ora che il suo mandato è in scadenza e ha già annunciato da tempo che non ha intenzione di ricandidarsi.

5 - Oggi sciopero dei dipendenti degli ospedali di Ponte San Pietro e Zingonia per i contratti bloccati dal 2007

Dalla mattina di lunedì 11 gennaio i dipendenti degli ospedali di Ponte San Pietro e Zingonia incroceranno le braccia in segno di protesta. Uno sciopero che fa notizia, organizzato dal sindacato Fp Cisl, che torna a manifestare per ottenere il rinnovo del contratto a favore dei mille dipendenti delle due strutture, bloccato da 80 mesi. Dalle 9, davanti agli ingressi delle due strutture, ci sono inoltre dei presidi con slogan e interventi dei rappresentanti sindacali. Attraverso una nota, Fp Cisl spiega i perché della movimentazione: «Benché i due ospedali ricevano puntualmente i contributi erogati dalla Regione e agli utenti sia richiesto il pagamento immediato dei ticket sulle prestazioni sanitarie, continua il vergognoso ritardo nelle trattative per il rinnovo del contratto. I livelli salariali degli operatori sono fermi al 2007, cioè, in media, a 1.200 euro. Ciò nonostante, i lavoratori di Ponte e Zingonia continuano a prestare la loro attività giornaliera con grande senso di responsabilità e professionalità, consci del fatto che tale circostanza non può essere certamente “scaricata” sui pazienti».

6 - Cantiere per il nuovo centro islamico di via San Fermo, area dissequestrata

La mattina di lunedì 11 gennaio il Tribunale di Bergamo ha deciso per il dissequestro dell’area di via San Fermo, a Bergamo, che dovrebbe ospitare il futuro centro islamico della città. I giudici si sono pronunciati sul ricorso presentato dall’avvocato del foro di Verona Ruggero Troiani per conto di Imad El Joulani contro il sequestro dei conti e dell’area di via San Fermo che, nelle sue intenzioni, avrebbe dovuto ospitare un centro islamico. Come ricorda L'Eco di Bergamo, la vicenda è esplosa il 22 dicembre 2015, quando Digos e Guardia di Finanza hanno sequestrato il cantiere per conto del pm Carmen Pugliese, titolare di un’inchiesta per appropriazione indebita che vede indagato El Joulani, cardiologo giordano ed ex presidente del Centro islamico di via Cenisio. A denunciarlo sono stati l’attuale presidente Mohamed Saleh e il tesoriere dell’Ucoii (Unione comunità islamiche d’Italia) perché sostengono che non siano troppo chiari la destinazione e l’utilizzo che El Joulani ha fatto dei 4 milioni e 980mila euro arrivati come finanziamento dalla Qatar Charity Foundation (Qcf).

7 - Straniero investito mentre andava in bicicletta a Stezzano, è grave

Alle 10.30 circa dell'11 gennaio, in via Dante Alighieri a Stezzano, un uomo di origine straniera la cui identità resta al momento ignota è stato investito mentre percorreva la strada in bicicletta. Travolto da un'auto, l'uomo, apparentemente sulla cinquantina, è caduto violentemente a terra. Immediato l'arrivo dei soccorsi, che hanno deciso di ricoverare l'uomo al Papa Giovanni di Bergamo date le sue condizioni, purtroppo molto gravi.

8 - Antonio Monella in prova ai servizi sociali: sarà volontario alla Caritas

Si avvicina il momento in cui Antonio Monella, l'imprenditore di Arzago d'Adda condannato in via definitiva a 6 anni, 2 mesi e 20 giorni di reclusione per l'omicidio di Ervin Hoxa, 19enne albanese che si era introdotto nella sua abitazione e stava scappando con il suo suv, inizierà l'attività di volontariato come predisposto dalla misura dei servizi sociali a cui è stato indirizzato dopo che il presidente della Repubblica Sergio Mattarella gli ha concesso una grazia parziale che ha portato la pena di Monella sotto la "soglia" dei 4 anni di reclusione. Come spiega Il Giorno, in settimana Monella, come disposto dal magistrato di Sorveglianza di Brescia, Gustavo Nanni, nel suo provvedimento di affidamento in prova ai servizi sociali, incontrerà i referenti della Caritas di Bergamo, che stabiliranno la tipologia di servizio, gli orari e le modalità, concordandoli con l'Uepe (l'Ufficio esecuzioni penali esterne). La decisione è frutto della richiesta dei difensori di Monella, gli avvocati Andrea Pezzotta ed Enrico Mastropietro. Ricordiamo che Monella non può uscire di casa dalle 21.30 di sera alle 7 di mattina e ha libertà di movimento nelle restanti ore solamente sul territorio del Comune di Arzago d'Adda, in cui risiede.

9 - Bergamo, quasi 4mila luci pubbliche sostituite con lampadine a led

Continua l'iniziativa avviata dal ‪Comune di Bergamo e A2A‬, avviata nelle ultime settimane del 2015 e tesa alla sostituzione di molte luci pubbliche con lampadine a led. Attualmente sono 3.966 le luci a ‪‎led‬ installate in città, una quota pari al 27 percento degli oltre 15mila punti ‪‎luce‬ che saranno sostituiti entro l’estate 2016. Quando l’installazione sarà completata, la rete di illuminazione pubblica di Bergamo registrerà una riduzione del 50 percento del consumo di energia elettrica, pari a circa 900 tonnellate di petrolio risparmiate all’anno.

10 - Fermata del treno all'ospedale e tratta Bergamo-aeroporto di Orio, pendolari soddisfatti ma pronti a monitorare la situazione

Dopo l'annuncio, arrivato sabato 9 gennaio, dello stanziamento da parte di Roma dei finanziamenti necessari per la realizzazione di due importanti progetti ferroviari a Bergamo (nello specifico la fermata all'ospedale Papa Giovanni con il raddoppio della linea Ponte San Pietro-Montello e la progettazione del collegamento ferroviario tra la città e l'aeroporto di Orio), anche i pendolari bergamaschi hanno detto la loro, spiegando di essere soddisfatti dei progetti. Lucia Ruggiero, del Comitato pendolari bergamaschi, spiega: «Si tratta di proposte, con l’intenzione di realizzarle entro il 2020: tra queste rientra l’idea che il collegamento ferroviario con Orio al Serio dia vita a un servizio analogo a quello di Malpensa Express. Dal nostro punto di vista questi punti sono sicuramente ottimi, occorre però capirne la fattibilità».

11 - Lunedì nero per il traffico sull'Asse interurbano, tutto bloccato

È un lunedì nero quello dell'11 gennaio per i tanti automobilisti bergamaschi costretti a percorrere l'Asse interurbano: un incidente avvenuto intorno alle 8, risolto fortunatamente con un ferito lieve ma un’auto ribaltata, ha di fatto bloccato quasi totalmente il traffico, causando lunghissime code.

12 - Parla al Corriere della Sera Bergamo l'uomo accusato di aver dato ospitalità alla jihadista di Inzago Maria Giulia Sergio: «Lo rifarei»

Il 10 gennaio, il Corriere della Sera Bergamo, ha pubblicato un'interessante intervista a Dritan Gjecaj, 40enne che a luglio è finito su tutti i giornali con la definizione di «terrorista». Il motivo? Il suo appartamento di Treviglio, dove vive con la moglie e due bambini, è ritenuto dalla Digos la base logistica di cui Maria Giulia Sergio, l’italiana di Inzago convertitasi e partita per la Siria, si è servita per trasferirsi nello Stato islamico. Gjecaj è un piccolo imprenditore edile, nato in Albania e convertitosi all'Islam una volta arrivato in Italia, quando ha incontrato per la prima volta la religione che l'ha poi folgorato. Un fede totalizzante che, assicura, non ha bisogno di alcuna forza: «Basta la sua bellezza». Eppure l'accusa è quella di aver dato ospitalità a una militante dell'Isis: «Quella lì (Maria Giulia Sergio, ndr) a momenti non la conoscevo, non si è sposata a casa mia e nemmeno nella moschea di Treviglio come è stato scritto. Da me non ha mai nemmeno dormito. Ho ospitato, per una sola notte, Aldo Kobuzi (l’albanese marito della ragazza, anche lui partito per la Siria, ndr), ma il giorno in cui si sono incontrati ero a Milano per lavoro. Ho pregato con lui la mattina prima che se ne andasse». Ad avere rapporti con la donna di Inzago era invece la moglie di Gjecaj: «Si erano incontrate alla moschea di San Paolo d’Argon e studiavano il corano via Internet. Noi l’abbiamo aiutata solo perché voleva conoscere l’Islam. Non l’avevo neanche mia vista in televisione. Le frasi delle intercettazioni, come quando diceva che bisogna “uccidere i miscredenti”, sono assurde e ancor più ridicole perché dette da una che si è appena convertita». Sono stati loro due a trovare marito alla Sergio però. Perché? «Era il nostro dovere di credenti. Maria Giulia voleva andare a studiare l’Islam. Questo è apprezzabile, ma una donna sola non può viaggiare». Visto l'epilogo della vicenda, il Corriere domanda a Gjecaj se rifarebbe la scelta di aiutare Maria Giulia Sergio: «Questa vicenda ha distrutto anni di lavoro. Ho perso tutte le commesse e ho dovuto ricominciare da zero. A Treviglio tutti mi guardavano male. Per prudenza porto io bambini a scuola e non più mia moglie. È stato un periodo molto brutto. Ho fede e penso sia stata una prova. La supererò. Per accontentare Dio ho l’obbligo di ospitare dei viaggiatori bisognosi e non mi posso sottrarre».4

13 - Due bergamaschi arrestati per spaccio

I clienti ordinavano le dosi via mail o sms, fingendo di voler comprare pesce o olio. In realtà, però, il loro intento era comprare cocaina e hashish. Per questo motivo sono scattate le manette per due bergamaschi, Nino Ruga, già in carcere dallo scorso settembre per spaccio, e Rocco Battista Mazza. I due sono accusati di coordinare il traffico di droga tra Bergamo e Imperia smantellato sabato 9 gennaio attraverso un'operazione coordinata dei Carabinieri liguri e quelli bergamaschi. Ruga, che faceva da corriere tra Bergamo e la Liguria, cercava di camuffare i suoi continui spostamenti con il commercio di peperoncini piccanti. I viaggi servivano a procurarsi le piante di peperoncino, di cui lui era realmente distributore e venditore, oltre che la droga. A far insospettire gli inquirenti il fatto che gente d’Imperia si rifornisse di pesce fresco e olio extravergine a Bergamo. Rocco Battista Mazza è considerato dagli inquirenti il capo di questo giro di spaccio.

14 - Animali esotici, boom di appassionati nella Bergamasca

Cresce sempre più la passione dei bergamaschi per gli animali esotici, come spiega L'Eco di Bergamo. Secondo la Forestale, i dati, per lo più stimati per la presenza di un certo numero di detenzioni illegali, indicano al primo posto le tartarughe terrestri, con oltre 16mila esemplari (sono 1.500 i detentori tra allevatori amatoriali ed esercizi commerciali, questi ultimi hanno l’obbligo di appositi registri), seguono i pappagalli con circa 14mila esemplari e infine altri animali (serpenti come Boa e Pitoni soprattutto), con qualche centinaia di esemplari. Nel 2015, il Servizio Cites (tutela degli animali protetti a livello internazionale) territoriale di Bergamo, il cui funzionario responsabile è il Commissario capo Amerigo Filippi, ha ricevuto in totale 1.092 comunicazioni, il 60,2 percento delle quali per denunce di nascita (336 pappagalli e 314 tartarughe), il 28,2 percento per cessione gratuita (291 tartarughe e 15 pappagalli), il 5,8 percento per denunce di morte, il 4,3 percento per denunce di ritrovamento e l’1,5 percento per denunce di smarrimento.

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