Le tendenze hi-tech del 2016 Tipo il frigorifero che ti fa la spesa
Per tutti gli amanti di tecnologia e degli ultimi ritrovati hi-tech, non è gennaio senza l’International Consumer Electronics Show (meglio noto semplicemente come CES), ovvero la fiera dell’elettronica e dell’innovazione che si tiene ogni anno a Las Vegas. Conclusasi l’8 gennaio, quella del 2016 è stata un’edizione maestosa: 250mila metri quadrati di esposizione divisa in quattro sedi diverse. Vedere tutto, per i fortunati che hanno potuto andarci, era praticamente impossibile. Ma anche raccontare tutto quello che è stato presentato è un compito arduo, perché anche quest’anno sono veramente tante le novità che hanno affascinato i presenti e catalizzato l’attenzione dei più curiosi e smanettoni.
WiseWear by Iris Apfel
The Moff Band (AP Photo/Gregory Bull)
The Family Hub Refrigerator (AP Photo/John Locher)
The FFZero1 by Faraday Future (AP Photo/Gregory Bull)
C’era di tutto e per tutti i gusti: stampanti 3D; droni; weareable tech (tecnologia indossabile); televisioni di ultimissima generazione, se non addirittura di una generazione che ancora deve venire; elettrodomestici; automobili. Come da qualche anno a questa parte, la tendenza principale dell’evento e dei prodotti presentati era quella della “connessione totale”: più passa il tempo più dovremo abituarci ad essere connessi con il resto del mondo. Ma oltre alle grandi innovazioni, al CES trovano spazio anche aggeggi che non fatichiamo a definire inutili, eppure tanto belli da avere la loro fetta di approvazione. Per raccontare tutto questo, le strade sono due: o si fa come quelli di Wired, che hanno deciso di offrire ai lettori una mega-gallery di tutto ciò che hanno visto e che li ha colpiti; oppure si cerca un sunto il più possibile inglobante, ma soprattutto utile. Questa seconda strada è stata quella scelta da Ninja Marketing e che vogliamo riprendere anche noi. Alberto Maestri ha raggruppato in un articolo alcuni trend tecnologici che hanno contraddistinto l’intero evento e che, a suo parere, «caratterizzeranno il 2016 appena iniziato, sia dal lato tecnologico che di business». Ve li raccontiamo.
Innovazione per i più piccoli
Sebbene le nuove generazioni siano, sin dai primi giorni di vita, immerse in un mondo fatto di tecnologia, si fa ancora fatica a far relazionare i bambini con l’high-tech. Come spiega Maestri, benché già da alcuni anni si possano trovare sul mercato device e soluzioni tech dedicate ai più piccoli, esiste una percezione diffusa della necessaria dicotomia tra bambini e tecnologia. Per questo da diverso tempo i grandi marchi tecnologici stanno tentando di conquistare anche quella fetta del mercato, potenzialmente assai lucrativa. E dopo anni di lavoro sottotraccia, in questa edizione del CES sono tante le soluzioni hi-tech presentate e appositamente pensate per il mondo dei più piccoli. Un esempio è Moff Band, una sorta di braccialetto che, applicato al polso dei bambini, favorirà il suo gioco attivo.
Finanziato da una campagna di crowd funding, gli sviluppatori hanno dato vita a un accessorio in grado di favorire il gioco fisico dei bambini, consentendogli di trasformare in gioco qualsiasi oggetto suggeritogli dalla fantasia. Indossando Moff Band e connettendolo via Bluetooth all’app (per ora solo iOS) sarà possibile scegliere diversi tipi di suoni, che saranno poi abbinati ai movimenti rilevati dal dispositivo stesso tramite i sensori di cui è dotato. Come spiegano su Tom’s Hardware, sarà così possibile ad esempio giocare a tennis con un cucchiaio, trasformare una penna in una bacchetta magica, una banana in una pistola laser, suonare la chitarra elettrica con una scopa o combattere battaglie epiche armati di frullino. Moff Band costa 49 dollari e per il momento è commercializzato solo negli Stati Uniti, ma è la dimostrazione di come il settore “baby” della tecnologia stia facendo passi da gigante e stia conquistandosi nuovi spazi di mercato.
Sempre più auto, sempre più smart
L’abbinamento tecnologia-automobili non è cosa nuova per il CES, ma quest’anno ha raggiunto una vetta difficilmente ripetibile. L’evento è diventato un’enorme vetrina dove i grandi produttori hanno potuto darci un assaggio di cosa ci aspetta nel futuro dal mondo dell’automotive. Perché se una volta i SUV erano visti come meraviglie tecnologie, oggi la tendenza è diventata opposta: lusso e qualità, ma tutto a un livello più “smart”, che significa connessione ed ecosostenibilità. I reportage sul tema si sono susseguiti sulle principali pagine dei giornali di mezzo mondo, come ad esempio sul Los Angeles Times, con giornalisti decisamente affascinati dalle novità presentate all’evento. Tra le tante innovazioni, sicuramente quella che ha attirato di più l’attenzione dei presenti (e non solo) è stata la cosiddetta “Batmobile” elettrica, un gioiellino da ben mille cavalli frutto della ricerca e del lavoro della Faraday Future, casa automobilista californiana, che ha ribattezzato questa vettura FFZERO1.
Nick Sampson, Senior VP R&D dell’azienda, ha dichiarato: «Dobbiamo anticipare il futuro e agire in modo proattivo con velocità, decisione e volontà di essere più una technology company che un’automotive company». Il modello, infatti, è soltanto un prototipo che, nelle intenzioni della Faraday, rappresenta un’anticipazione di ciò che in futuro sarà la normalità. Come spiega La Stampa, la macchina è realizzata in fibra di carbonio e altri materiali leggeri, il volante è a forma di cloche ed è dotato di uno smartphone capace di controllare tutti i parametri dell’auto. E se per ora non è ancora possibile acquistarla nei negozi, la FFZERO1 è già diventata un cult tra gli appassionati: i video pubblicati su YouTube dalla casa automobilistica hanno ricevuto quasi un milione di visualizzazioni.
La moda si fa tech
Da tempo la moda guarda con interesse al mondo della tecnologia. Eppure ancora il settore della wereable tech, ovvero la tecnologia indossabile, non ha pienamente sfondato. Come spiega Maestri, il mondo della moda e del luxury viaggia (e fattura) sui temi dell’eleganza senza tempo, dell’esclusività, dell’evergreen. In questo quadro, come può inserirsi la tecnologia? Può veramente essere un ulteriore fattore di differenziazione e anche guadagno per le grandi case di moda e i grandi marchi? La risposta alla domanda naturalmente ancora non ce l’abbiamo, ma visto la massiccia presenza di accessori di questo settore al CES, di sicuro i brand stanno puntando forte sulla moda tecnologica e non è un caso che da diversi anni, parallelamente al CES, si tenga anche il Fashionware Show, dedicato specificamente al mondo in questione.
Tra i prodotti presentati al CES, certamente quelli che più hanno attirato l’attenzione del grande pubblico sono stati i braccialetti luxury wereable creati dalla WiseWear in collaborazione con la grande designer 94enne Iris Apfel. Si tratta di braccialetti che monitorano la salute di chi li indossa, ma che non rinunciano all’estetica grazie al loro design accattivante. La Apfel ne ha spiegato la filosofia e il fascino in un’interessante intervista rilasciata a Mashable, dove ha sottolineato come lavorare al progetto sia stata per lei un’esperienza «nuova e unica». La Ipfel si è definita «assolutamente un-tech. Ma se la tecnologia mi può aiutare a stare meglio e a tenere monitorato il mio stato di salute, allora il discorso cambia».
Tutti a tavola, la tecnologia è servita
L’ultimo trend di questi CES vola dritto nel settore degli elettrodomestici. Anzi, negli elettrodomestici da cucina. Ed essendo noi italiani una popolazione notoriamente innamorata del buon cibo e dei fornelli, quest’ultima categoria non poteva che incuriosirci. Da qualche tempo la tecnologia ha iniziato a guardare con interesse alle nostre cucine e il 2016 potrebbe essere l’anno del vero e proprio boom. Al CES sono state presentate alcune soluzioni interessanti a questo proposito, tese a ottimizzare ogni fase del processo culinario. E se, a dirla tutta, l’idea del 3D food printing, ovvero stampanti digitali che non solo stampano, ma addirittura “producono” veri e propri piatti commestibili (ne avevamo già parlato qualche tempo fa, dando la nostra opinione al riguardo affatto lusinghiera) non ci convince del tutto, non possiamo rimanere impassibili davanti al Samsung Family Hub Refrigerator, un frigorifero capace di eliminare il problema dei cibi avariati e altri disagi legati alla spesa settimanale.
Il merito, in realtà, è di una app denominata Grocery ed è la prima ad essere stata appositamente studiata per i… frigoriferi. L’hanno sviluppata Samsung e Mastercard, con la prima che la ha poi sapientemente “inglobata” nel suo frigorifero intelligente di ultima generazione. Come spiega Wired, sono tante le qualità di questo elettrodomestico assolutamente fuori dal comune: ha tre fotocamere che riprendono costantemente l’interno, per permettere di vedere cosa c’è (e cosa non c’è) anche da remoto, tramite smartphone o tablet. Dopo ogni chiusura delle porte, viene scattata una foto dell’interno, su cui si possono applicare promemoria digitali, per ricordarsi di consumare in tempo i cibi che stai conservando. Ma c’è di più: il display (una sorta di tablet integrato al frigorifero) consente anche di visualizzare il calendario di famiglia, postare foto, ascoltare musica, vedere filmati in streaming e, soprattutto, acquistare prodotti online. Potrete così fare la spesa direttamente da casa, semplicemente prendendo nota di ciò che vi manca. L’app Grocery sarà inizialmente lanciata solo a New York e con due soli fornitori per la spesa online a disposizione, mentre il frigo dovrebbe avere un prezzo di circa 5mila dollari.