Cosa porta Diamanti alla Dea Sinistro fatato, assist e gol
È Alessandro Diamanti il primo acquisto dell’Atalanta nella sessione di mercato invernale. Dopo settimane di voci su talenti più o meno conosciuti (Tannane e Larsson su tutti), la società ha deciso di virare su un giocatore esperto e di sicuro affidamento, che domani, giovedì 14 gennaio, sarà presentato alla stampa (avrà la maglia numero 23). Diamanti ha già vissuto la realtà bergamasca (ha giocato con l’Albinoleffe) e ha grande esperienza nel nostro campionato, con grande voglia di riscatto dopo un avvio di stagione complicato con il Watford. Il fantasista di Prato arriva a Bergamo dai cinesi del Guangzhou in prestito fino a fine stagione, i dettagli dell’operazione sono tutti da scoprire (il Watford, nello scorso agosto, pagò 2 milioni per il prestito oneroso) ma è indubbio che la nuova pedina a disposizione di Edy Reja permetta al tecnico di coprire la partenza di Moralez con un giocatore pronto subito e dotato di grande talento. La fumata bianca ufficiale è prevista per la giornata di oggi: sabato Diamanti dovrebbe già essere a disposizione per la gara con l’Inter.
Sinistro fatato e condizione da migliorare. Diamanti compirà 33 anni il prossimo 2 maggio e arriva con grandi motivazioni. Si vocifera sia a Bergamo da martedì pomeriggio, chi ha avuto modo di parlargli racconta di un ragazzo molto carico pronto a rimettersi in gioco nel campionato di Serie A dopo mesi difficili in Inghilterra. Con 65 minuti e 3 sole presenze in Premier League, l’ex calciatore della Fiorentina è quasi fermo dallo scorso settembre pur non avendo subito particolari infortuni. Evidentemente la squadra del patron Pozzo ha pensato di non aver bisogno del sinistro fatato del pratese, che ha iniziato nelle giovanili della sua città per poi giocare con le maglie di Empoli, Albinoleffe, Fiorentina, Bologna, Livorno, West Ham, Brescia e Guangzhou Evergrande. In Inghilterra si dice che la condizione vada migliorata e gli manchi il ritmo partita. La collezione di panchine con il Watford certifica che Alino è sempre restato a disposizione per giocare.
Punizioni magiche, gol anche da calcio d’angolo. I calci di punizione sono la specialità di Diamanti, che col mancino può fare un po’ quello che vuole: le immagini dei gol segnati in tutte le categorie confermano che l’Atalanta si è assicurata le prestazioni di un ragazzo che può certamente dare una grande mano al gruppo. Diamanti, per caratteristiche fisiche, è una seconda punta che può partire anche dall’esterno. Sulla fascia destra, con un terzino alle spalle che spinge, può fare un lavoro importante simile a quello che Gomez mette in pratica sulla corsia mancina. Reja con il nuovo arrivo ricostruirà il 4-3-3 posizionando due uomini dalle grandi qualità ai lati di un centravanti. In più, a disposizione ci sono anche esterni puri come D’Alessandro (nonostante le voci sul Carpi) ed Estigarribia che offrono un ampio ventaglio di soluzioni. La storia di Diamanti dice che anche in fase di assist le sue qualità sono notevoli: complessivamente in 298 presenze tra i professionisti sono 73 i gol realizzati con ben 55 assist a completare il suo score personale. In Nazionale, il suo bottino è di 17 partite e 1 gol.
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Testa calda? No, grande personalità. Da più parti Diamanti viene considerato una testa calda, ma la storia dice che il carisma e la grande voglia di prendersi la squadra sulle spalle non sono mai mancate al fantasista toscano. È un leader e in campo, a Bologna come a Livorno, il ragazzo nato a Prato si è sempre preso le sue responsabilità. Diamanti parla molto con gli arbitri ma è anche un giocatore capace di controllarsi, in Serie A è soltanto una l’espulsione subita in tutta la carriera (153 presenze) con un bottino di cartellini gialli (ben 38) che certificano personalità e voglia di non mollare mai.
Dopo Diamanti, un centravanti. Dopo l’operazione Diamanti, l’Atalanta non si ferma. I dirigenti orobici sono sempre alla ricerca di un centravanti e di un centrocampista di gamba da inserire al posto dell’infortunato Carmona. Per l’attacco Sartori non molla la presa su Paloschi, tiene aperta la pista Borriello ma restano vive anche alcune opzioni all’estero come quella che porta al guineano Sylla dell’Anderlecht. Per il centrocampo è previsto un colpo alla de Roon: si parla di Freuler, giovane molto interessante del Lucerna e che gioca da titolare fisso. Il suo arrivo a Bergamo potrebbe essere molto vicino e, soprattutto, a parametri da Atalanta.