Le nuove maglie della Serie A
Collezione andata&ritorno, campionato 2014/2015. Sulle passerelle della Serie A sfilano le nuove maglia per la stagione alle porte. Tutte nuove, tutte di design, ricche di dettagli e di particolari. E' già un po' che ci siamo scordati delle care, vecchie casacche di lana, molto vintage, oggi un po' da hipster, che sudare voleva dire sentirsi addosso un paio di chili in più. Oggi la maglietta è un capo di (alta?) moda, un vestito da indossare nel posticipo by night o nella partitaccia che vale la salvezza. Non importa quale, purché sia elegante. Sponsor, numeri personalizzati, bordini ricamati, colletti pensati e studiati per accattivare un pubblico più ampio, non solo il tifoso. Altro che tacchi alti, qui sfilano i tacchetti. Tra le protagoniste del marketing sicuramente l'Atalanta che il 9 luglio ha presentato il trittico per il campionato: colori classici per la prima e la seconda maglia, mentre per la terza divisa la società nerazzurra ha optato per un bell'arancio, poi colletto a v e, soprattutto, nuovi sponsor (Nike e Suisse Gas).
INTER (seconda maglia)
CHIEVO VR (prima maglia)
CHIEVO VR (seconda maglia)
CHIEVO VR (terza maglia)
EMPOLI (prima maglia)
EMPOLI (seconda maglia)
Le divise della Fiorentina
ATALANTA (terza maglia)
ATALANTA (seconda maglia)
ATALANTA (maglia portiere)
ATALANTA (prima maglia)
GENOA (seconda maglia)
GENOA (prima maglia)
CAGLIARI (seconda maglia)
JUVENTUS (seconda maglia)
INTER (prima maglia)
Quella della Fiorentina ha come particolarità l'utilizzo del giallo oro: sulla maglia Home il colletto è viola davanti e dorato nella parte restante. Due strisce laterali, sul bordo manica e sui fianchi sono di color oro, così come la scritta Fiorentina sul retro del collo. I nomi e numeri sono di colore bianco con lo stemma gigliato alla base e sullo sfondo. Per le partite in trasferta, l'Inter ha scelto il bianco come colore dominante, con una grafica declinata nei toni del grigio chiaro sulla parte frontale, composta da linee che creano la croce di San Giorgio, stemma di Milano. All'interno del collo è posta un'etichetta che riporta il messaggio "Milano è solo Inter", realizzato con il tipico font introdotto dagli stendardi e dalle bandiere dei tifosi nerazzurri negli anni '70. Ma il vero mecenate della moda da campo (e non solo) è lui, Aurelio De Laurentiis. Sui giornali era partita una campagna di presentazione molto particolare: ogni giorno veniva svelato un dettaglio della nuova maglietta, fino a svelare la figura intera. E alla fine eccola: una maglietta azzurra con il colletto a polo con inserti bianchi e un sottocollo in principe di Galles. «Ha un'eleganza intrinseca - avevano detto in sede di presentazione - rimanda ad altri sport come il tennis in cui l'eleganza è d'obbligo. Il Principe di Galles è un omaggio alla napoletanità, perché nelle eccellenze partenopee ci sono sarti di fama mondiale». In questa rincorsa al bello, non è si è tirata indietro nemmeno l'Atalanta.
PALERMO (la prima maglia)
PALERMO (La seconda maglia)
ROMA (Le due divise giallorosse firmate Nike)
MILAN (Seconda maglia)
milan (La prima maglia rossonera)
NAPOLI (La prima divisa)
SASSUOLO (Le tre divise)
SAMPDORIA (Le tre divise)
VERONA (seconda maglia)
TORNO (prima maglia)
TORINO (seconda maglia)
TORINO (Terza maglia)
UDINESE (Prima maglia)
UDINESE (seconda maglia)
VERONA (Prima maglia)
Nel 2007 il Times stilò una classifica delle cinquanta magliette più belle della storia del calcio. Al primo posto avevano scelto quella del Brasile 1970, poi quella del Real Madrid degli anni Sessanta, terza quella l'Italia che partecipò a Messico '70, e poi Olanda '74-'78, Liverpool, Ajax e via via tutte le altre. Capi, insomma, rimasti nella storia e divenuti simbolo di un movimento (non solo calcistico, ma cultarale) che oggi assolvono un ruolo diverso: sono moda, bellezza. Oggetti non più esclusivi, ma accessibili (media del prezzo è 80 euro) da tenere nell'armadio e tirare fuori nelle occasioni speciali. La partita davanti alla tv, la trasfertona, il calcetto con gli amici. Fate voi.