Il Papu lotta, ma che erroraccio Forse il modulo lo penalizza?

Il Papu lotta, ma che erroraccio Forse il modulo lo penalizza?
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La trasferta era insidiosa, il Frosinone voleva vincere a tutti i costi ma i 97’ minuti visti al Matusa lasciano l’amaro in bocca perché l'Atalanta, con un pizzico di ardore in più, i tre punti poteva portarli a casa. Bastava osare. Gara sufficiente e nulla più, nessun pericolo dalle parti di Sportiello ma anche poche occasioni create contro la peggior difesa della Serie A. Cherubin e de Roon leggermente sopra la media, Dramè timido e poca concretezza in avanti, dove Gomez gioca solo un tempo e Monachello sciupa le due occasioni che gli sono capitate.

 

Sportiello sv: primo tempo da spettatore non fosse per uscita da brividi al 32’ in anticipo su Dionisi. Anche nella ripresa, nonostante qualche tentativo del Frosinone più ardito, non si registrano occasioni sventate degne di questo nome.

Toloi 6: si muove bene e accompagna spesso anche l’azione d’attacco, per tutta la gara resta in controllo dell’avversario e non rischia mai nulla di particolare.

Masiello 6: seconda da titolare nello schieramento a tre. Andrea completa un primo tempo quasi perfetto, e pure nella ripresa rimane in controllo della zona con grande e costante attenzione alla linea con i compagni di reparto.

Cherubin 6,5: se la vede spesso con Daniel Ciofani che è il fratello attaccante del Frosinone, ma di pericoli ne corre pochissimi. Nel complesso è attento sia in anticipo che in fase di ripartenza.

Raimondi 6: contro Dionisi la lotta è continua, nasce pure qualche battibecco ma nulla di particolare. Esterno più basso che propositivo, esce nel finale per dare spazio alla gamba di Conti. (78’ Conti 6: gioca solo uno spezzone ma si presenta con buona pressione in avanti. In pieno recupero ha anche l’occasione per fare il gol della vittoria)

de Roon 6,5: il migliore dei nerazzurri con Cherubin. In mezzo al campo ha passo e grinta da campione, spesso riparte palla al piede e sulle linee di passaggio è sempre attento. Stellone mette addirittura Soddimo a cercare di contrastarlo, nel finale un tiraccio e un brutto cross finiscono in curva. Lui si arrabbia nemmeno fossero gol falliti.

Migliaccio 6: torna titolare dopo tempo immemore (prima volta in stagione) e garantisce il solito grande contributo dal punto di vista agonistico. Tiene fino alla fina la barra dritta, lì in mezzo è sempre attento alla posizione e a non farsi sorprendere.

Kurtic 6: buon avvio di gara, al 27’ cerca il gol d’autore con una rovesciata volante che finisce sul fondo e nella ripresa le azioni più pericolose partono dai suoi piedi: il gol fallito da Gomez è l’esempio più lampante. Mezzo voto in meno perché durante la gara si concede qualche pausa di troppo, fosse più continuo la manovra ne beneficerebbe.

Dramè 5,5: primo tempo di ordinaria amministrazione, da quella parte la sensazione è che si possa sempre sfondare se il senegalese alzasse il ritmo e non decidesse di contenere e basta. Prova scialba.

Gomez 6: è il leader dell'Atalanta e lo sa, tanto che quando la squadra crea poco è lui a scendere fino al centrocampo per prendere palla e creare. Ma nella prima frazione di gioco combina poco, apre la ripresa con un bel sinistro da fuori area (47’) sul fondo e nel complesso è l’unico che prova ad accendere la luce lì davanti. Peccato per l'errore del finale, quando spedisce sul fondo dal cuore dell’area di rigore. Forse il modulo lo penalizza troppo? (91’ Diamanti sv: pochi spiccioli di gara e un bel pallone spedito in area per Conti che non trova la porta).

Monachello 5,5: doveva essere la sua gara, quella in cui poter offrire conferme contro un avversario più abbordabile rispetto all'Inter. Invece Tano-gol fa un passo indietro, pur creando molti pericoli. Il primo squillo lo firma all’11’ con un sinistro sul fondo da fuori area, al 34’ ci prova in rovesciata ma Leali intercetta il pallone sul palo più vicino. In chiusura di tempo ci tenta ancora con il diagonale mancino, ma poi nella ripresa cala vistosamente e lascia il posto a Denis. (74’ Denis 6: finale di gara con qualche spunto e pochi pericoli creati)

All. Reja 6: decide di partire con un prudente 3-5-2 sul campo dove il Frosinone aveva conquistato 13 dei suoi 15 punti in classifica. Con il passare dei minuti non cambia assetto e nel finale l’inserimento di Conti per Raimondi certifica il suo pragmatismo: quando non si può vincere è importante non perdere. Davanti ha bisogno di alternative, lunedì arriva Gakpè e l’inserimento di Diamanti solo nel finale fa pensare che l’ex Bologna e Fiorentina non abbia troppa autonomia.

Frosinone: Leali 6,5, M.Ciofani 6, Blanchard 6, Ajeti 5,5, Pavlovic 5,5, Gori 5, Sammarco 6, Chibsah 6 (87’ Kragl sv), Paganini 5 (64’ Soddimo 5,5), D. Ciofani 5 (77’ Longo sv), Dionisi 6. All. Stellone 6

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