Baselli ko, Ciga non parte?
E’ stato un lunedì nero in casa Atalanta. Nonostante su alcuni giornali si parlasse di un incontro decisivo per il passaggio di Cigarini al Sassuolo, non c’è stato nessun movimento in questo senso, anzi da Rovetta arrivano pessime notizie su Daniele Baselli.
Il giovane centrocampista veneto si è infortunato nell’allenamento pomeridiano. Per lui si parla di trauma distorsivo al ginocchio e alla caviglia sinistra, un contrasto di gioco ha causato il movimento innaturale della gamba e Baselli è andato a terra. Oggi verranno fatti degli accertamenti, la speranza è che non sia nulla di grave, ma in questo momento della stagione lo stop rischia di diventare decisivo sia per l’inizio del campionato che per le strategie di mercato.
Non è un mistero che l’Atalanta debba cedere almeno uno dei big per ripianare un po’ il bilancio di questo mercato. Risparmio sugli stipendi a parte (circa 3 milioni), il disavanzo è quantificabile intorno ai 5 milioni. Gli acquisti onerosi sono stati quelli di Cigarini (2,5 milioni per la metà), D’Alessandro (3 milioni), Boakye (1,3 milioni per la metà), Molina e Mangni (0,5 milioni al Modena), Benalouane (2 milioni) e Cherubin(0,3 milioni), mentre hanno lasciato Bergamo Marko Livaja (3 milioni per la metà) e Simone Colombi (1,5 milioni).
Nonostante la voce, molto forte, di un incontro con il Sassuolo per lo scambio Cigarini - Kurtic con conguaglio a favore della Dea, la situazione è completamente bloccata. E gli elementi per pensare che non se ne faccia più nulla sono parecchi. Innanzitutto, la valutazione. L’ Atalanta vuole 10 milioni, il Sassuolo ne offre 6. Se si ragionasse davvero su Kurtic, il problema non si sposterebbe. I neroverdi hanno pagato il promettente centrocampista 4 milioni e lo valutano almeno 5-6, ci sono Fiorentina e Stoccarda interessate e quindi abbassare le pretese sembra complicato.
A questo vanno aggiunte le volontà del giocatore e di Colantuono e le esigenze tecniche. Cigarini non vuole andare via, il mister lo considera importantissimo e la scelta di schierarlo titolare nel “Bortolotti” con Baselli non sembra casuale. L’infortunio del giovane talento mette ora Cigarini in una posizione di forza: è logico privarsi di una certezza quando la sua alternativa nel gruppo rischia 3 settimane di stop appena prima dell’inizio del campionato?
Con questo scenario, tutti gli indizi portano al nome di Giacomo Bonaventura. A Rovetta è arrivato anche Spinazzola, in organico per le fasce sono stati inseriti D’Alessandro, Molina ed Estigarribia per una batteria di esterni che si completa con Raimondi e i terzini di forza Dramè, Brivio e Zappacosta. A sinistra può giocare anche Maxi (volato in argentina per la nascita del primo figlio), con questa soluzione davanti c’è spazio per Boakye insieme a Denis (oltre a Bianchi che arriverà oggi, scambio di prestiti con Bentancourt a Bologna) e basta ragionare un attimo su tutte queste alternative per capire che, tecnicamente parlando, sarebbe proprio Bonaventura il sacrificio più “morbido” per il gruppo.
La Fiorentina deve prima sciogliere il nodo Cuadrado, ma anche Ilicic e Joaquin potrebbero andare via, non sarà affatto semplice ma in quest’ultimo mese una perdita importante per l’Atalanta arriverà. Perché quella nerazzurra è una realtà che vive di equilibri e non esistono sceicchi-tifosi che “prestano” 25 milioni di euro come è successo ad Amburgo (Germania) nei giorni scorsi.