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Il gusto per la bellezza
Il negozio Elisa Gatti in via Pignolo Una collezione di oggetti di classe
Impossibile non soffermarsi, passeggiando per via Pignolo, a sbirciare attraverso la vetrina che incornicia una raccolta di oggetti scelti con cura negli anni. Di sera poi, la forza delle luci e delle ombre, sapientemente disposte, trasforma il negozio di Elisa Gatti in un diorama meticoloso di linee e sfumature. Perfettamente a suo agio tra gli oggetti che raccoglie, scelti con gusto tra le infinite forme e dimensioni, arreda il suo personale spazio in via Pignolo, disegnando una precisa geografia estetica.
«Un filo conduttore importante per me è l’antico che incontra il moderno», dice mostrando la parete in fondo al locale. Una lunga scaffalatura raccoglie alcuni dei pezzi più belli di tutta la collezione. «Sono tra i miei oggetti preferiti, li ho scelti perché, nelle loro forme, mi ricordano la sculture di Henry Moore». Basta questo breve accenno per contestualizzare i vasi candidi, e visualizzarli con il giusto occhio, in una nuova prospettiva.
«Questo è il mio posto preferito del negozio», continua, indicando la grande parete che fa da sipario allo spazio e che, in contrasto con le linee moderne dominanti, è la prima cosa ad apparire allo sguardo di chi entra. «Meravigliosa, in stile romanico, è la parete della chiesa del Santo Spirito qui dietro», racconta, affascinata da quel che si può vedere su quel muro, grazie anche alle luci che, con accurato studio, ha posizionato nel modo giusto, per esaltarne spazi e ombre.
Basta in effetti una chiacchierata per capire che Elisa ha il dono di vedere la bellezza degli oggetti, di farsene catturare, e la capacità innata di costruire atmosfere. «Per anni ho fatto la stilista, disegnavo vestiti, anche per case importanti. Ho smesso molto tempo fa e questo è il modo che ho per essere creativa, per esprimermi». Indica le composizioni sparse qua e là, alle quali si dedica con precisione quasi maniacale, fino a scoprirne la corretta dimensione, perché, come dice, gli oggetti devono trovare il giusto modo di stare insieme.
Elisa passa in rassegna gli oggetti, parla di forme enormi e microscopiche, di materiali classici e inusuali, di importanti designer internazionali, ma anche di piccoli produttori incontrati casualmente, quel che importa non è certo il nome, ma la qualità del lavoro e la forza che può trasmettere. L’unico criterio (non poteva essere che così) è il gusto personale, esercitato nella scelta precisa di un oggetto che trova affascinante.
Due vasi gemelli color tortora troneggiano sul grande tavolo di cristallo all’ingresso, sotto una coppa di datteri acerbi e sopra un panno di lana realizzato a mano, meravigliosamente decorato; il contributo di qualche amica, artista e artigiana, che alle volte ospita nella sua bottega di via Pignolo. Minutissimi vasetti in vetro raggruppati in un angolo portano dalle parti di Murano, tra gli artigiani del vetro soffiato. Più in alto invece si adagiano vasi e vassoi in legno grezzo, lavorato per mettere in risalto le nodosità e le sfumature. Più in là, una piccola collezione dedicata al mondo nipponico con il classico servizio da tè: ciotole, tazze e teiera, dai colori tenui e dalla finiture minuziose.
La ceramica è regina anche se non la sola. Tra vasi dalle forme eleganti ma forse conosciute, appaiono nella loro delicatezza materiale ed estetica alcuni lavori in Paper Clay (una particolare tecnica di lavorazione della ceramica che prevede l’inserimento di cellulosa nell’impasto e conferisce all’oggetto una stupefacente leggerezza), tutti realizzati con una manualità invidiabile. Non c’è che da fidarsi e lasciarsi condurre alla ricerca di qualche oggetto speciale, in qualche angolo lo scoverete. Se vi perdete, Elisa sarà pronta, con la sua squisita gentilezza, ad aiutarvi a ritrovare la strada.
