Gli zuccheri, lo sapete, fanno male 2 app per capire dove son nascosti
Spesso leggere l’etichetta non basta per conoscere il reale contenuto dei cibi dolci. Come ad esempio la quantità di zucchero, soprattutto quello semplice, che, se assunto oltre determinati limiti quantitativi, diviene responsabile di molte patologie (fra le altre: sovrappeso, obesità, sindrome metabolica e diabete di tipo 2).
E così, il team britannico del Public Healt England (agenzia del Ministero della Salute inglese) ha creato un’applicazione, la Sugar Smart App, in grado di rilevare con il semplice passaggio del codice a barre sul display del cellulare il quantitativo di zucchero presente in oltre 75mila prodotti presenti sul mercato. E di riproporlo con unità di misura corrispondente al numero di zollette equivalenti. L’utilizzo dell’applicazione è facilissimo, dato che è sufficiente avvicinare il proprio cellulare o tablet, preventivamente munito dell’app, al codice a barre del prodotto in questione per venderne apparire sullo schermo la dolcezza. Si scarica qui per Android e qui per iPhone.
Un supporto per mamma e papà. Lo strumento è stato pensato per mamma e papà, affinché prediligano scelte alimentari più salutari per i propri figli, che tendono ad assumere troppi cibi dolci, specie se rientrano nella fascia di età compresa fra i 4 e i 10 anni. Pare infatti che siano soprattutto loro a introiettare quantitativi eccessivi di zucchero: all’incirca 22 chilogrammi in un anno, pari a 5.500 zollette, vale a dire ben oltre il peso medio di un bimbo di cinque anni.
Un numero esorbitante ma possibile, se si considera che una lattina di bibita gassata contiene ben nove zollette di zucchero, una barretta di cioccolato sei e una confezione di succo di frutta in cartone cinque. A cui poi possono aggiungersi anche gli zuccheri nascosti, quelli naturalmente presenti all’interno dei cibi, o quello di alimenti ritenuti più sani, come ad esempio lo yogurt o i cereali della colazione, che contengono anch’essi svariate zollette di zucchero.
La soglia di zucchero e le ripercussioni. La app vuole dunque indirizzare le scelte del consumatore verso prodotti a basso contenuto di zucchero, più sani, nel rispetto delle quantità giornaliere previste nelle diverse età della crescita. Quali sarebbero le giuste soglie dolci? 19 grammi massimo di zucchero da quattro a sei anni, 24 grammi da sette a dieci anni, 30 grammi oltre gli 11 anni.
Superati questi limiti, infatti, gli specialisti fanno sapere che c’è il rischio di andare incontro, in giovane età, a carie; in adolescenza, all’aumento di peso; in età adulta, a una possibilità maggiore di sviluppare diabete, malattie cardiache e alcuni tipi di tumore, legati appunto a sovrappeso e obesità. Ma le ripercussioni di zucchero e peso sarebbero anche psicologiche, specie per i ragazzi, dall’autostima fragile al rendimento scolastico più basso, fino all’essere spesso vittime di episodi di bullismo.
E in Italia che si fa? Da noi c’è già Edo, un’applicazione realizzata da un team di giovani informatici e tecnologi alimentari, disponibile su App Store e Google Play, che spiega cosa si sta mangiando in termini di ingredienti, valori nutrizionali, presenza di glutine e lattosio. Edo misura la bontà di un prodotto su una scala da 0 a 10, elaborando un algoritmo personalizzato, che tiene conto cioè dell’età, del sesso, degli ingredienti e dei valori nutrizionali indicati in etichetta e compatibili con le caratteristiche del suo consumatore. Cioè: 0 indicherebbe che quello specifico prodotto proprio non si adatta alle necessità e tipologia del fruitore e che quindi sarebbe meglio ne limitasse l’assunzione, mentre mano a mano che si sale al 10, la bontà e compatibilità utente-cibo si avvicinano all’adeguatezza.