«Fatta apposta per un week end»

Il Telegraph celebra Bergamo «Inglesi, visitatela in primavera»

Il Telegraph celebra Bergamo «Inglesi, visitatela in primavera»
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Ormai è un classico: Bergamo è una città da vedere, parola della stampa estera. L’ultima testata anglofona a riconoscere la bellezza di Città Alta è il Telegraph, che sul suo sito mette in fila 21 località europee che, testuale, «non avreste mai pensato di visitare, ma che probabilmente dovreste». E la prima della carrellata è proprio la Città dei Mille.

«La più bella città di collina». «Per lo più ignorata dai viaggiatori in favore della vicina Milano, Bergamo è la più bella città di collina della Lombardia, secondo Janette Griffiths», si legge nell’articolo, riferendosi a un altro reportage dalle nostre terre stilato nel 2011 dalla giornalista britannica, esperta di viaggi. Il quotidiano londinese va oltre, definendo Piazza Vecchia una delle piazze più carine d’Europa. Poi dà voce alle parole di Sian Williams, giornalista britannica della Bbc molto nota Oltremanica: «[Bergamo] è un’affascinante città murata, con tortuose piccole e amabili strade dove puoi prendere un gelato, ed è anche il punto di partenza perfetto per esplorare la campagna lombarda e i laghi. La città e l’area circostante sono così romantiche, e fatte apposta per una breve pausa primaverile».

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Citate pure Treviso e Trieste. Nella carrellata messa in fila dal Telegraph compaiono città da vari Paesi: la svizzera Sion, Nantes in Francia, Tavira e Guimaraes in Portogallo, Umea in Svezia, Maribor in Slovenia… Di città italiane si fa menzione pure di Treviso e Trieste. Ma appunto Bergamo è citata per prima, anche in virtù dell’attestato d’amore che già ricevette nel 2011 dalla testata inglese. All’epoca, Janette Griffiths raccontò della sua giornata in Città Alta, sottolineando come sia una delle poche città di collina italiane facili da raggiungere: «L’aeroporto è solo a tre miglia dalla città, rendendo facile vederla come un breve break alla fine di un viaggio economico dalla Gran Bretagna».

A spasso per Città Alta. Griffiths sottolineava l’entusiasmo per la città già alla prima occhiata: «Dopo uno sguardo in su verso i campanili, le cupole e i pennacchi della città antica, Città Alta, ho capito che la mia decisione di fermarmi in un hotel lassù era stata corretta». La giornalista parlava della sua camminata da Porta Sant’Alessandro fino a Piazza Vecchia, «dove la vista del leone alato in pietra di San Marco conferma che Venezia vinse e governò Bergamo per 350 anni». Poi spazio alle chiese: il Duomo, la Basilica di Santa Maria Maggiore, la Cappella Colleoni…

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Una fetta di Branzi. Ma c’era stato pure il tempo per una passeggiata lungo le mura, e in seguito per una bella cena, al rintocco di una campana: «Ha suonato ogni sera per secoli, per ricordare alla gente del posto che doveva scendere in città bassa prima che chiudessero le grandi porte. Ma io non dovevo preoccuparmi, nessuna porta chiude in questi giorni. Mi sono tuffata su una fetta di formaggio Branzi, al sicuro dentro alle mura. A Bergamo, non c’è altro miglior posto dove essere».

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