quanto eravamo felici

“Il filo rosso che ci lega”: la memoria in una mostra fotografica delle donne della Rsa Santa Chiara

Oltre 700 scatti in bianco e nero, recuperati dagli album di famiglia delle ospiti che oggi vivono nella casa di riposo

“Il filo rosso che ci lega”: la memoria in una mostra fotografica delle donne della Rsa Santa Chiara

Ci sono tavolate con vino e salame, ragazze sorridenti in costume da bagno, coppie di sposi, amici in posa davanti al mare. Sono gli scatti di una felicità domestica e quotidiana, delle donne che oggi abitano la Rsa Santa Chiara di Bergamo,

I loro ricordi sono diventati una mostra fotografica dal titolo “Il filo rosso che ci lega”, inaugurata con grande partecipazione ieri sera (venerdì 24 ottobre). Un’esposizione tutta al femminile, dato che la struttura è pensato proprio per ospitare specificatamente le donne.

L’idea

La mostra è nata da un’intuizione di Francesca Rota, responsabile dell’area culturale della Rsa, che ha coinvolto ospiti, famiglie e operatori in un percorso collettivo. «Volevamo che la memoria diventasse qualcosa di vivo da condividere – racconta -. Così abbiamo chiesto alle famiglie di portare vecchie foto, di cercare insieme quelle immagini che raccontano chi siamo stati».

Il risultato è una raccolta di immagini “vere”, artigianali. Oltre 700 scatti che raccontano la vita non attraverso i grandi eventi, ma gli scatti domestici: la tavola apparecchiata, le feste di paese, le vacanze con gli amici.

Sociale e cultura

Durante la serata inaugurale, il vicesindaco Sergio Gandi ha portato il suo saluto: «È una soddisfazione per questa città vedere come iniziative culturali di questo tipo nascano e vivano nei luoghi della cura. Queste foto mi ricordano la mia infanzia: tavolate, feste di paese, le foto in bianco e nero delle Comunioni. La cultura, quando incontra il sociale, crea coesione. Costruisce consapevolezza e restituisce dignità. Bravi, ottimo lavoro».

Il taglio del nastro

«Abbiamo lavorato a lungo per ricostruire, attraverso le immagini, la memoria delle nostre ospiti e il legame profondo con la città», ha detto al taglio del nastro la presidente delle Istituzioni Don Carlo Botta, Mariella Maggini.

«Abbiamo tanta umanità qui stasera, e questa mostra vuole restituirla a chi la guarda», ha ricordato Francesca Rota. Dopo il taglio del nastro, ospiti e familiari hanno passeggiato insieme nel corridoio espositivo.

“Il filo rosso che ci lega – Foto d’archivio” resta visitabile fino al 24 gennaio 2026, nella Rsa Santa Chiara, in via Garibaldi 5, Bergamo, tutti i giorni dalle 8 alle 20.