Don Manuel Belli, 43 anni, viceparroco di Brembate di Sopra, non è un prete come gli altri. Da quattro anni racconta il vangelo con un sorriso e un pizzico di ironia sul suo canale YouTube “Scherzi da prete”, che oggi conta più di 50 mila iscritti e video che sfiorano le 400 mila visualizzazioni.
Il suo modo diretto e autoironico ha conquistato anche chi da tempo aveva smesso di avvicinarsi alla chiesa. «Parlo del vangelo con ironia e qualcuno è tornato a messa», ha raccontato. E in effetti, tra un reel e un commento, don Manuel è riuscito dove in tanti falliscono: far ascoltare la parola di Dio a chi scrolla lo smartphone più di quanto apra una bibbia.
Il successo online
Come ha raccontato al Corriere Bergamo, il successo online è arrivato quasi per caso. «Mi sono calato nei panni del parroco imbruttito facendo il verso a quei personaggi un po’ esauriti che giravano in rete. Io ci ho provato».
E ci è riuscito bene: su Facebook ha quasi 7 mila follower, su Instagram oltre 31 mila, anche se su TikTok niente da fare «lo detesto», ha detto. I suoi video sono brevi, quotidiani, e raccontano il vangelo con leggerezza: «Dieci minuti al giorno che per molti diventano un momento di preghiera, magari ascoltato in macchina andando al lavoro».
Non solo social
Oltre alla vita social, don Manuel insegna filosofia al liceo Celeri di Lovere e continua ad essere viceparroco in sei piccole parrocchie – Berzo, Borgo di Terzo, Grone, Luzzana, Monte Grone e Vigano – che chiama affettuosamente «le mie sei parrocchiette disperse sui monti bergamaschi».
Non tutti lo vedono bene
Dietro la simpatia del “parroco imbruttito” non mancano però le polemiche. Alcuni suoi video toccano temi delicati, dai canti liturgici alle dinamiche parrocchiali. E non tutti la prendono bene.
Lo scorso anno, dopo un viaggio in Palestina, ha promosso una raccolta di fondi da 60 mila euro per sostenere quattro progetti della comunità cristiana di Gaza. Da lì, sono arrivate anche minacce di morte: «Ho ricevuto circa 500 tra messaggi e telefonate anonime da chi mi accusava di aiutare i terroristi, senza capire che i soldi andavano ai cristiani. Non mi sono spaventato, ma mi spaventa la violenza che nasce da internet».
Di fronte a tanto clamore, qualcuno si è chiesto se il vescovo di Bergamo, monsignor Beschi, avesse mai commentato la sua popolarità. Don Manuel dice invece che con lui non ne ha mai parlato.
Anche un libro

Dal successo online è nato anche un libro, Le confessioni del parroco imbruttito , una raccolta di riflessioni semiserie che mescola ironia e verità quotidiane della vita sacerdotale.
«Ho raccolto pensieri che potrebbero imbruttire i preti, ma che con un po’ di ironia fanno anche riflettere – racconta -. Visto che non mi invita nessuno, ho deciso di iniziare le presentazioni nelle mie parrocchie». L’appuntamento è in programma giovedì 13 novembre al Castello di Luzzana alle ore 20.45.