Presto in campo

Parola d'ordine: lavoro. Il gruppo lo sa, Juric non si tira indietro, passa tutto da lì

Si parla molto di quanto si lavori duro anche con il tecnico croato, proprio come già accadeva con il Gasp. I giocatori non dovranno cambiare abitudini, almeno...

Parola d'ordine: lavoro. Il gruppo lo sa, Juric non si tira indietro, passa tutto da lì
Pubblicato:

di Fabio Gennari

C'è un concetto che collega l'esperienza gasperiniana e il nuovo corso targato Juric: il lavoro. A Zingonia - abbiamo imparato a capirlo con il tempo -, le sedute di allenamento erano toste e particolarmente intense con Gasp, lo hanno confermato tantissimi giocatori che sono passati dal Centro Bortolotti ed è talmente vero che le settimane con le partite europee nel mezzo erano quelle preferite, visto che si "caricava" un po' meno del solito e si faceva un po' meno fatica.

Questo passaggio può sembrare superfluo, in ogni squadra si lavora. La verità è che funziona esattamente al contrario: non si lavora ovunque nello stesso modo, non tutti gli allenatori chiedono la stessa intensità che chiede Gasperini, non tutti i giocatori sono disposti a fare così tanta fatica e a mettere tutte le proprie energie fisiche per il gruppo. A Bergamo, invece, l'abitudine a un certo tipo di allenamenti settimanali è nota.

Secondo diversi ex giocatori e colleghi che hanno avuto modo di vedere i suoi allenamenti, Juric è a sua volta un tecnico che chiede tantissimo a livello di intensità ai suoi giocatori.

Il suo approccio, la famosa cultura del lavoro di cui tanto si parla in questi giorni, sembra calzare a pennello per un gruppo che viene da diverse stagioni in cui la fatica della settimana si è poi tradotta in risultati al momento di scendere in campo. Raccogliere punti gratifica, soprattutto quando vedi che l'impegno porta frutti.

Commenti
Reda72

Ma adesso che ho letto questo articolo vado a letto piu' sereno ....

matteo

Ormai state facendo una serie di articoli apologetici... tornate sulla terra o vi ci fa tornare lui a settembre

Il Fustigatore

Non vedo l’ora che inizi il campionato per sbellicarmi dalle risate 😛

Gio 72

Perché se fosse venuto un altro allenatore non si sarebbe lavorato? Posto che lavorare è un parolone per che fa il calciatore, ma credo che anche con Palladino ci sarebbe stata la cultura del lavoro, come con Motta Pioli Sarri etc

Lascia il tuo pensiero

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Seguici sui nostri canali