Pronti-via e il sito dell'Inps va in tilt
Il sito dell’Inps, ieri mercoledì 1 aprile, non ha retto all’urto. Pronti-via ed è stato subito crash. Troppe domande per un server che non è riuscito a reggerle tutte insieme. È stato necessario chiuderlo, anche perché intorno a mezzogiorno succedevano cose strane. Privacy violata di profili che apparivano con i dati sensibili senza alcun motivo. «Abbiamo subito attacco di hacker», ha detto Pasquale Tridico, presidente dell’ente che si occupa di previdenza nazionale. Nel pomeriggio è stato riaperto e ora si pensa ad accessi scaglionati con una fascia oraria dal mattino sino alle 16, riservata a patronati e consulenti; dopo le 16 con accesso riservato ai cittadini.
Quella telematica è l’unica via per poter chiedere l’indennità di 600 euro. L'Istituto ha rassicurato gli utenti dicendo che non si terrà conto dell'ordine cronologico delle domande e che tutti gli aventi diritto si vedranno pagato il dovuto. I pagamenti - ha assicurato Tridico - dovrebbero arrivare intorno al 15 aprile, ma si pagherà anche nei giorni successivi. Il sito è stato preso d’assalto dai lavoratori autonomi, per ottenere l'indennità decisa per coloro che hanno dovuto ridurre la propria attività a causa dell'emergenza Coronavirus. Ma c’è stata anche la richiesta per la cassa integrazione. In questo caso sono arrivate già domande dalle imprese per un milione e 40 mila lavoratori costretti a casa a causa della chiusura o dalla riduzione della mole di lavoro. Per un milione e 200 mila lavoratori il pagamento è già stato anticipato dall'azienda, mentre per gli altri 200 mila il pagamento sarà diretto.