il dopo partita

Gasp: «Faremo una grande festa a giugno. Ilicic volevo segnasse il quarto»

Gasp: «Faremo una grande festa a giugno. Ilicic volevo segnasse il quarto»
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di Andrea Licenziato

La Dea ha scritto stasera la più bella e fiammante pagina della sua storia entrando con merito nelle prime otto formazioni d’Europa. Un traguardo inimmaginabile conquistato con due prestazioni formidabili negli ottavi di finale, anche allo Stadio Mestalla di Valencia dove è arrivata una spettacolare vittoria 4-3.

Al termine del big match è intervenuto Gian Piero Gasperini con un’analisi fredda e puntuale: «Il rigore iniziale è stata un’iniezione di fiducia, abbiamo preso dei gol evitabili ma abbiamo fatto ottime cose. Volevamo vincere per confermare quello di buono che abbiamo fatto nel doppio confronto. Ho lasciato in campo Ilicic anche dopo la sua richiesta di cambio per fargli fare il quarto gol. Pochissimi giocatori sono stati capaci di fare questo record».

Il tecnico dell'Atalanta ha poi commentato la facilità con cui va in rete la sua squadra: «Non è mai normale fare così tanti gol, è una cosa straordinaria sia in Europa che in campionato. La Champions per noi è una competizione che ci serve per migliorare».

Senza dimenticare la situazione delicata che sta vivendo l’Italia: «Ci sono arrivati tanti messaggi dalla gente che nonostante il periodo difficile ci ha seguito. Ci sarà tempo per festeggiare al termine del campionato, a giugno quando sarà tutto passato organizzeremo una grande festa».

Non nasconde la sua felicità anche l’amministratore delegato Luca Percassi: «Onestamente per noi è qualcosa di straordinario, qualsiasi avversario incontreremo andrà bene. È un momento difficile e questi ragazzi ci stanno facendo vivere degli attimi di spensieratezza. Li ringraziamo da parte di tutta la società perché ci danno speranza. Tutto quello che facciamo è per il nostro territorio, la nostra città si merita questi risultati».

Si presenta ai microfoni con il premio Man of the Match il mattatore di serata Josip Ilicic, autore di un poker personale: «In campo mi concentro solo su quello che devo fare io senza studiare i difensori. Quando ho detto che più invecchio e più miglioro è proprio così. Voglio fare sempre meglio per dare soddisfazioni ai nostri tifosi. L’Atalanta non è più una sorpresa, il nostro obiettivo è dimostrare di meritarci un posto tra le migliori giocando senza pensieri».

Il capitano Gomez, infine, ha parlato da autentico leader, senza pensare alle sue gioie personali: «Il mio compito è quello di giocare come trequartista, non sono mai stato un giocatore che ha fatto tanti gol. L’idea era di partire da lontano per non dare punti di riferimento ai difensori centrali; per questo non hanno giocato né Zapata né Muriel».

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