30 anni di Bello in una partita Con l’abbraccio di Colantuono

30 anni di Bello in una partita Con l’abbraccio di Colantuono
Pubblicato:
Aggiornato:

Atalanta-Udinese non sarà una partita come le altre. Domenica, al Comunale, scenderà in campo per l’ultima volta a Bergamo Gianpaolo Bellini e per lui arriverà un altro record: con 281 presenze in Serie A, il numero 6 nato a Sarnico 36 anni fa affiancherà Stefano Angeleri in testa alla classifica di tutti i tempi. È l’unico traguardo che manca al Bello e sugli spalti è atteso il pubblico delle grandissime occasioni: il capitano, bandiera e simbolo della Dea, va onorato al meglio.

Antonio Percassi, Giampaolo Bellini
Foto 1 di 4
bellini_napoli
Foto 2 di 4
Bellini atalanta store
Foto 3 di 4
Carpi-Atalanta
Foto 4 di 4

Carpi-Atalanta, Bellini.

Nel 1999 l’esordio, una vita con la Dea. Quando dici Gianpaolo Bellini, dici Atalanta. Sono più di 30 gli anni trascorsi con la maglia nerazzurra: entrato nel settore giovanile con la formazione pulcini il difensore ha legato la sua vita calcistica a quella della Dea. In passato ci sono state concrete possibilità di lasciare Bergamo (si parlava di un accordo vicino con la Roma), ma alla fine la sua maglia è sempre stata quella a tinte nerazzurre. Riservato e poco incline ad apparire, Bellini ha messo la faccia nei momenti più difficili ma ha spesso preferito far parlare il campo piuttosto che taccuini e microfoni. In ritiro, come fuori dallo stadio, è sempre stato uno dei più disponibili e anche nelle occasioni in cui è stata richiesta la sua presenza a qualche evento, specialmente per parlare ai più giovani, non si è mai tirato indietro. Sul campo stesso discorso: i più attenti ricorderanno come l’11 novembre 2005, pochi giorni dopo la scomparsa della mamma Gabriella a soli 50 anni, il Bello scese in campo a Cremona chiudendo in lacrime dopo l’1-0 firmato Migliaccio.

 

 

I numeri di Bellini a Bergamo. Per capire quanto sia grande il passato orobico di Bellini basta guardare i suoi numeri. Sono 434 le presenze complessive in maglia atalantina, 13 le stagioni nel settore giovanile e 17 quelle in prima squadra dal giorno dell’esordio contro il Verona (20’ minuti finali al posto di Zanini), con la Dea che vinse per 3-2. Quella stagione, in Serie B, il ragazzo di Sarnico collezionò solo 4 presenze mentre dall’anno successivo iniziò ad avere grande continuità e per molti anni è stato il titolare fisso della fascia sinistra. I gol segnati in Serie A sono complessivamente 5. Il primo arrivò a Torino contro i granata grazie ad un bel sinistro in corsa (1-2 il finale, stagione 2006/2007), mentre la seconda perla è del 3 febbraio 2008: Parma-Atalanta 2-3, sassata sotto l’incrocio dei pali di destro. Sul campo della Roma, l’11 maggio del 2008, altra marcatura di destro con una spaccata da opportunista d’area di rigore (vittoria giallorossa per 2-1) e l’anno successivo gol della bandiera nel 4-1 esterno sul campo del Bari (ultima gara di Gregucci con l’Atalanta). L’ultimo gol di Bellini in Serie A risale all’11 aprile 2012, esattamente 13 anni dopo l’esordio in prima squadra, quando sul campo di Napoli contribuì allo storico successo per 3-1 contro i partenopei. Purtroppo quindi Bellini non ha mai fatto gol nella sua Bergamo.

 

presentazione maglie 2015-06

 

E il futuro? Ancora da decifrare. A 180 minuti dal termine della stagione e della sua carriera da calciatore, Bellini si sta preparando come sempre al massimo. Cosa accadrà dopo il 15 maggio ancora non è chiaro; qualcuno sostiene che ci sia già pronto un futuro da dirigente, anche se il ruolo è da capire, mentre altri lo vedrebbero bene a dare una mano nel settore giovanile, dove potrebbe insegnare senza alcuna difficoltà cosa significhi indossare con onore la casacca nerazzurra. Sicuramente il prossimo Bellini avrà molto più tempo da dedicare alla moglie Cristina (sposata a Sarnico nel 2014) e ai piccoli Federico (nato a Ferragosto del 2014) e Luca, che ha visto la luce pochi mesi fa, il 19 gennaio del 2016.

 

 

Domenica tutti allo stadio: grande coreografia per il Bello. In attesa di capire cosa capiterà in futuro, tutto il popolo atalantino è chiamato allo stadio per la partita contro l’Udinese. La prevendita sta andando a gonfie vele (oltre 5.300 i biglietti venduti) e i ragazzi della Curva Pisani hanno annunciato una meravigliosa coreografia per rendere il giusto omaggio ad un ragazzo che è diventato uomo portando sempre con onore la maglia nerazzurra. I dettagli che filtrano dalla pagine Facebook Sostieni la Curva sono pochi. È stata pubblicata la fotografia che ritrae alcuni ultras al lavoro dentro un capannone per la preparazione di un grande striscione ed è anche confermata la distribuzione in tutti i settori dello stadio di migliaia di cartoncini personalizzati e preparati appositamente per questa giornata. Si sussurra che ci siano almeno altre due grandi sorprese che saranno svelate soltanto alle 15 di domenica. Certamente sul volto pulito di Gianpaolo qualche lacrima scenderà e dopo una vita passata sul campo, sempre a difesa dell’Atalanta, sarebbe strano succedesse il contrario.

 

 

Il saluto di mister Colantuono. Atalanta-Udinese avrebbe potuto essere anche l’occasione per rivedere a Bergamo l’ex mister nerazzurro Stefano Colantuono. Ma da qualche settimana, sulla panchina dei friulani, siede De Canio, e così l’incrocio tra l’Atalanta e il mister che ha il record di panchine nerazzurre è saltato. Nonostante ciò, Colantuono ci ha tenuto a riservare un saluto speciale al capitano con cui ha condiviso tantissime esperienze. E lo ha fatto attraverso di noi: «Ho appena scoperto dai giornali che domenica sarà l’ultima volta a Bergamo di Bellini da giocatore e ci tengo a salutarlo con grande, grandissimo affetto. A Bergamo ho vissuto 7 anni e mezzo molto intensi, sono stato l’allenatore con cui Gianpaolo ha disputato più partite e con lui ho un rapporto speciale». Le parole di Colantuono sono cariche d’emozione, segno evidente di quanto l’uomo Bellini, prima ancora che il calciatore, lo abbia colpito: «È un ragazzo splendido, con grandi valori, che si merita ogni bene. Quando un nuovo giocatore arrivava all’Atalanta, non c’era bisogno di spiegare molte cose. “Per capire cosa è l’Atalanta, osserva come si allena e come si comporta Bellini” dicevo sempre. Era l’esempio migliore, per tutti. Non so se resterà nel calcio e con che ruolo ma sono sicuro che uno con i suoi valori e con il suo spessore morale avrà un futuro pieno di soddisfazioni. Glielo auguro di cuore, con un grande abbraccio»

Seguici sui nostri canali