A 85 milioni, la cessione di Hojlund era inevitabile: dopo Touré vediamo chi arriva
Il mercato è imprevedibile, ma le occasioni, in entrata e in uscita, vanno sempre colte: massima fiducia nel nuovo centravanti maliano
di Fabio Gennari
Quando il mercato ti mette di fronte a certe situazioni, impossibile non vendere. Rasmus Hojlund allo United potremmo dire che, probabilmente, era un'operazione chiusa già da qualche settimana: i 5 milioni di stipendio annui (a salire) per cinque anni al ragazzo, oltre alla possibilità di giocare da protagonista a Old Trafford, sono qualcosa a cui è difficile dire no, a 20 anni ma non solo.
L'Atalanta, a quel punto, se l'è giocata bene: ha strappato 75 milioni di base fissa più 10 di bonus (una parte facili, l'altra meno) e ha chiuso una cessione record per la sua storia e per il calcio italiano.
Ciò che sta passando sottotraccia, tuttavia, è che contestualmente (anzi in anticipo) i nerazzurri hanno acquistato il maliano El Bilal Touré per una cifra di 28 milioni più bonus: fanno 31 milioni di valutazione complessiva. A Zingonia credono fortemente nel ragazzo e la scelta è stata fatta dagli stessi occhi che hanno pescato Hojlund a 17 milioni allo Sturm Graz un anno fa: anche in quel caso sembravano tanti soldi, prestazioni e tempo hanno detto altro.
La verità è che sul piano strategico l'Atalanta ha fatto qualcosa di importante e ora bisogna lavorare per rendere tutto eccezionale anche sul piano tecnico. Touré-Lookman è una coppia tutta da vedere e ora, alle loro spalle, c'è da completare il reparto con elementi (uno o più di uno?) in grado di ampliare le opzioni. Con Zapata in rosa, sulla carta è più importante pensare a una seconda punta di qualità piuttosto che a un altro centravanti, ma ci aspettano giorni molto caldi da questo punto di vista.