Che trasferta!

Aereo, bus, treno, auto e scooter: i veri vincitori di Lecce sono i 652 tifosi bergamaschi

In Salento si sono presentati in tanti. La gara è stata negativa ma il fatto di vedere un gruppo così grande di appassionati è bellissimo

Aereo, bus, treno, auto e scooter: i veri vincitori di Lecce sono i 652 tifosi bergamaschi
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di Fabio Gennari

L'immagine che vedete racconta di un gruppo di oltre 650 appassionati atalantini che si sono presentati a Lecce, di mercoledì sera, per tifare la Dea. E, al di là del deludente risultato, è giusto dire che i veri vincitori della serata sono loro. Li ha ringraziati il direttore operativo Roberto Spagnolo con un post su Instagram, lo ha fatto la società sui suoi canali social e la squadra, nonostante qualche tensione dopo il fischio finale, li ha salutati con applausi.

 

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Non deve stupire la passione travolgente che ogni volta viene dimostrata in ogni stadio. In Italia e in Europa. La gente della Dea è così: c'è una partita? Bene, si dica dove e quando che al resto ci pensano loro. E il bello è che non tutti si organizzano alla stessa maniera e a Lecce è successo di vedere tifosi arrivare in aereo (su Brindisi e Bari), in bus (dalle 22 di martedì sera al rientro completato intorno alle 11 di giovedì mattina, 2.200 km in più di 36 ore), ma anche in treno, pulmini, auto e scooter. E non solo dall'Italia: pare ci fossero almeno un paio di inglesi. Oltre a due atalantini di Brindisi e uno di Bari.

C'è un tifoso della Dea che è partito da Osio Sotto, ha raggiunto Lecce già martedì in serata e poi, dopo una capatina al mare la mattina del match, è tornato verso casa. Non abbiamo dettagli su tragitto e orari, ma sicuramente, anche con un mezzo di buona cilindrata, non sarà stato un viaggio semplice. Nella trasferta più lunga della stagione c'era anche chi non ha pagato il biglietto: per Daniela, super tifosa atalantina, è stata l'ultima occasione di viaggiare così lontano con la bimba che porta in grembo. Il suo volto, ieri mattina in aeroporto, raccontava tutto molto meglio di mille parole.

I pasticciotti in centro a Lecce, le maglie e le sciarpe della Dea viste con discrezione in più punti della stupenda città salentina, i ristoranti tra Lecce, Monopoli e il litorale dove i bergamaschi sono stati segnalati a pranzo e poi a cena dipingono il contorno di una gara che è stata vissuta da un numero incredibile di tifosi al seguito. Già, incredibile: perché scendere in 652 a Lecce, di mercoledì sera, è qualcosa che conferma, ancora una volta, la passione per l'Atalanta della sua gente. Con ogni mezzo. In ogni stadio.

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