Trattativa avanzata

Ahanor, la valutazione da 20 milioni e l'Atalanta che prova a bruciare tutta la concorrenza

La valutazione del Genoa e lo sviluppo della trattativa, viste anche le altre società coinvolte, fa riflettere molto sulla forza della Dea nel mercato

Ahanor, la valutazione da 20 milioni e l'Atalanta che prova a bruciare tutta la concorrenza
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di Fabio Gennari

Dopo la cessione di Ruggeri all'Atletico Madrid, il laterale di Zogno ha già fatto le visite mediche e si attende solo l'annuncio ufficiale, nella giornata di ieri l'Atalanta ha alzato il pressing per il giovane classe 2008 Honest Ahanor del Genoa e si dice che i nerazzurri abbiano conquistato una posizione di vantaggio rispetto al Milan, al Monaco e anche al Chelsea che sono molto interessate al mancino nato in Italia da genitori nigeriani. Nelle prossime ore potrebbe arrivare lo scatto decisivo ma sono i contorni della trattativa a dare la misura del livello raggiunto dalla Dea.

Proviamo a riflettere un attimo. Il Genoa valuta il giocatore una ventina di milioni di euro, richiesta che è palesemente legata alla volontà di non lasciarlo partire pensando che nessuno arrivi a quelle cifre per un ragazzo che in serie A è stato finora protagonista solo di 6 presenze. Eppure le trattative sono molto avanzate e l'Atalanta è in primissima fila per acquistarlo. Evidentemente il ragazzo ha colpito molto gli osservatori delle squadre interessate: il fatto che i dirigenti orobici siano in prima fila è segno che a Bergamo ci credono tantissimo e sono pronti ad un grande investimento.

L'Atalanta che compra a poco per rivendere a molto, che i ragazzi se li costruisce in casa e sul mercato compra solo certi tipi di giocatori non è evidentemente una verità scolpita nella pietra. Se la Dea mette sul piatto 15 milioni (o forse di più?) per un ragazzo come Ahanor vuol dire che ci crede tantissimo. E ha la forza per farlo. Qualcuno obietta: perché non andare su un profilo più esperto e pronto? Detto che non è affatto sicuro che non ci saranno altri movimenti in quella zona del campo, se prendi un 2008 a quelle cifre è perché punti a farne, nel tempo, un elemento importante della squadra. E, come sempre, i fatti sono molto più significativi delle chiacchiere e delle suggestioni.